il ciccio ha scritto:Non ci conosciamo ma leggere queste cose dispiace sempre.L'azienda in cui lavoro non è in crisi,eppure nel 2012 ha licenziato circa 30 persone dicendo che il loro ruolo non era più necessario. La prassi e questa,licenziamento individuale condito da belle parole,il dipendente fa causa, la vince,l'azienda è obbligata a pagare lo stipendio per 2 anni.Volete sapere cosa dicono gli alti dirigenti?Signori dovete abituarvi,il lavoro sicuro non esiste più,tutti possono essere licenziati.N.B da noi hanno lasciato a casa anche 5 altissimi vertici.Non vi dico che aria si respira in ufficio.
Questa si chiama "pulizia etnica".
Almeno han lasciato a casa anche gli alti vertici. In molte aziende,purtroppo, tagliano la forza lavoro, quella che prende poco più di € 1000,00 al mese. Come se quel taglio servisse a risanare un'azienda.
Vero che c'è la crisi ma molti ne approfitano. Stipendi poveri, livelli bassi, orari assurdi.... e c'è pure da ritenersi fortunati ad averlo il posto di lavoro.
Almeno col licenziamento individuale, hanno riconosciuto 2 anni di stipendio.
Col licenziamento collettivo, non funziona così. Guarda su internet.
Io ci speravo nella meritocrazia!! Chiamatemi illusa ma ci credevo.
Chiamatemi stupida, ma ci credo ancora. Mi rimetto in gioco, ma la lezione non l'ho ancora imparata.
Sono abituata a dare il massimo, e per me non esiste "fare qello che posso".
Vi giuro che son passate due settimane ma mi manca da morire il mio posto di lavoro.