1000m per bambini 11/12 anni - avvicinamento alla corsa

[ChippZ]

Bisognerebbe vedere come si comportano le società fuori dall'Italia con i piccoli.
Che i bimbi non sanno gestire i recuperi è vero, ma se non si esagera con la qualità/quantità, non ci vedo i problemi (ma è ovvio che tutto deve essere visto come un gioco, anche se si parla di correre 5 km di fila).
Per fare un confronto si potrebbe vedere quali e quanti allenamenti le fanno fare a nuoto.

[crop74]

Mia figlia ha 9 anni e da un paio si allena con il settore giovanile della mia squadra (ST Bern, campioni svizzeri di atletica da non so quanto tempo...). Per quello che ho avuto modo di vedere, gli allenamenti si concentrano su scatti, salti e lanci. Quindi molto indifferenziato, come scriveva ellepi poc'anzi. Per salti e lanci mi sembra che curino molto coordinamento e tecnica. Gli allenamenti sono duri, ma mia figlia sembra recuperare velocemente (non ha mai lamentato problemi particolari o affaticamento il giorno dopo). Come gare fanno per lo piu' il circuito UBS kids cup, che prevede tre prove per ogni bambino (60 m, salto in lungo e lancio della pallina da tennis). Poi ci sono vari meeting in cui corrono anche 1000 m o staffette 4x100. Confermo che allenamenti lunghi non ne fanno mai, le poche volte che andiamo a correre insieme ho la sensazione che vada in affanno già dopo un km anche se si va molto piano, se invece facciamo scatti veloci faccio quasi fatica a starle dietro.

[ellepi]

Non c'è bisogno né di confrontarsi con l'estero (anche se l'esperienza "dell'elvetico " è una conferma di come lavorino le società italiane), né con altri sport visto che ogni disciplina ha le proprie peculiarità (tra l'altro il nuoto sarebbe il raffronto più errato visto che la maturità agonistica si raggiunge precocemente lì. Basti vedere l'età delle atlete di punta del nuoto - molte U18/U23 - e quella delle atlete di punta dell'atletica - tra i 23 ed i 28)

[ChippZ]

Boh, qua in italia negli anni attuali sono rari i casi in cui i campioni nascono da ragazzi e proseguono anche da "adulti". Però non so com'è la situazione nel nuoto.
Comunque l'intervento di Crop mi è prezioso (non perché non mi fidassi di te, ellepi, ma non mi fido in generale dell'Italia). Quindi è corretto fare così. Però nessuno ha detto che è sbagliato fare l'incontrario (se tutti fanno così, come si può dire che chi fa l'incontrario sbaglia?).
Io quindi se vedessi il bambino interessato a correre "lunghe" distanze perché, per lui, rappresentano un "divertimento" o comunque non gli pesano fisicamente o mentalmente, io non cambierei nulla. Perché altrimenti non ci vedrei l'utilità di fare atletica così giovani: basket e calcio alle stesse età fanno fare quasi le stesse cose (coordinazione e giochi).
Parere mio.

[ellepi]

Beh, che sia sbagliato fare al contrario te lo dico io che faccio l'istruttore FIDAL dal 1992
Poi una risposta te la sei già data da solo: se anche negli altri sport propongono lo stesso tipo di attività, cosa vorrà dire?
Comunque che tu abbia capito questa cosa perché te l'ho detta io o perché è un comportamento tenuto all'estero, poco importa. L'importante è averlo capito...

[crop74]

ellepi, dalle nostre parti si parla molto di una ragazzina prodigio che ha corso il primo 10mila a 12 anni (36'30") ed ora che ne ha 15 è scesa a 35'. Futuro di campionessa assicurato o volumi di allenamento inadeguati per la sua età e rischio di rovinarle il futuro?

[ellepi]

Il problema è sempre lo stesso: è nato prima l'uovo o la gallina?
Logico che talenti in giro per il mondo ce ne siano (quindi anche sotto casa nostra potrebbe sbocciarne uno), ma se uno è bravo, uscirà allo scoperto anche con un approccio "conservativo" allo sport, senza bruciare le tappe.
Anzi, secondo me si aumenta molto il rischio di perderli per strada per crisi da rigetto a lavori specialistici.
Dopotutto che un talento si riveli a 13 anni o a 16, poco cambia ai fini della carriera sportiva.
Ma se si inizia ad affrontare lo sport "professionalmente" a 10 anni, facile che a 18 si sia saturi (mentalmente e fisicamente) perché subentra la nuasea da allenamenti prima che arrivino la maturità e la consapevolezza.
Diversamente, se non brucio le tappe, sarà più facile che, quando mi saranno chiesti impegno e concentrazione maggiori, abbia sviluppato una consapevolezza di cosa voglia ed una maturità che me li facciano affrontare al meglio.
Mettiamoci pure che, se voglio forzare i tempi perché sono forte, portato, maturo, devo giocoforza lavorare con persone più grandi di me. All'inizio potrà anche essere divertente, ma mi sentirò presto un pesce fuor d'acqua. Convivere nello sport (e fuori visto che le amicizie sportive diventano spesso quelle della vita visto che si condividono passione e sacrifici) con gente di 4/5 anni in più, ad un'età tra i 9 ed i 13, è una tragedia. C'è un abisso in quei 5 anni di differenza.
Non abbiate fretta. I bambini hanno una vita davanti.

[ChippZ]

@ellepi: Sì.. ho parlato di basket e calcio. Questi due sport possono iniziare così perché per dei bambini è IMPENSABILE riuscire a sostenere un'intera partita (prima di tutto perché ci sono le regole, cosa che un bambino richiede molto tempo per imparare per bene, poi perché conta molto la tecnica e la capacità di gioco, quindi è inutile allenare i bimbi facendo solo partite o facendo allenamenti dei grandi perché non li comprenderebbero).
Invece nel nuoto sin da bambini si fa già TANTO. Prima si impara a nuotare, poi si continua "all'infinito", in proporzione con allenamenti molto più tosti di basket/calcio o quelli che fai fare te ad atletica. Sbagliano tutti?
Eppure anche il nuoto è uno sport molto aerobico come la corsa. Esempio a caso, se loro fanno 20 vasche senza sosta ad allenamento per quattro volte a settimana, perché i nostri non possono fare 20 minuti senza sosta ad allenamento tre volte la settimana ma iniziare con i giochi?

Non si bruciano le tappe a furia di giocare? Vero, ma si rischia di non crearne neanche. Vedo i bambini della mia società. Allenamenti troppo blandi per vedere miglioramenti. A dire il vero io iniziai ad allenarmi le prime volte proprio con loro (dai 10 ai 14 anni, quando io ne avevo già quasi 18) e in molti mi battevano in tutto (salto, lancio, velocità, resistenza). Ora sono passati tre/quattro anni e: il 90% dei ragazzi ha abbandonato e 3 su 4 di questi hanno smesso completamente di fare attività fisica ed il resto ha cambiato sport. Il 5% del totale è passato a fare calcio perché ci vedeva i medesimi allenamenti (però a calcio ci sono più bambini), il 5% è rimasto ma non ha ancora ottenuto alcun miglioramento (se non dovuti alla crescita).

Quindi ok non esagerare, ma neanche fare troppo. Se vedessi un bambino allenarsi con 5 km ad uscita per tre volte a settimana, io continuerei a spronarlo senza variare nulla (inserire giochi di velocità, farlek, ma senza diminuire troppo o aumentare la distanza).
Poi guardiamo il resto del mondo e i keniani iniziano da bambini a farsi 10 km per andare a scuola.. e i keniani vincono. Perché? Perché da piccoli vengono motivati con "o corri o non mangi", qui da noi non si fa perché si pensa:"a che mi serve?" (esempi forzati).

[ellepi]

Ma il "problema" qual'è?
Creare un possibile campione o educare un bambino al concetto di cultura sportiva e di vita sana?
Perché se vogliamo creare solo campioni non c'è problema: li carichiamo di lavori specialistici (come i fartlek o le ripetute nel mezzofondo) e, su 10 che avranno la forza (mentale e fisica) di affrontare questi lavori, 1 o 2 aspiranti campioni saltano fuori.
Però perdiamo gli altri 8-9, che verranno logorati psicologicamente e fisicamente senza aver raggiunto risultati (ed il contraccolpo psicologico è tanto maggiore quanto minore è l'età), per non parlare degli altri 90 che non lo inizieranno mai un percorso specialistico!
Oppure lavoriamo per gradi, così portiamo avanti più bambini possibili nelle migliori condizioni possibili. Insegnandogli l'amore per lo sport, il lavoro ed il sacrificio (che dosato nella giusta maniera non li fa bruciare).
Poi ognuno è liberissimo di gestire il proprio figlio come meglio crede, ma io non mi sostituirei mai ad una persona che ha studiato ed ha l'esperienza in un certo campo.
Dopotutto se mi serve una casa nuova, vado da un architetto, mica vado da Leroy Merlin per acquistare il materiale e costruirmela da solo...

[ChippZ]

Chi è che ha mai scritto di dover caricare i bambini con lavori specialistici?????
Lo sanno tutti che è INUTILE caricare di allenamenti oltre quanti ne riesco a reggere. E' come dire che se IO volessi diventare un campione, allora dovrei allenarmi come un campione. Errato. Per qualsiasi cosa bisogna procedere graduali.

Qua si parla di bambini e come dovresti sapere, per loro, anche giocare a nascondino è di per sé un allenamento.
Quello che non mi torna è il perché privare al bambino certi allenamenti. Sa correre per 5 km ininterrottamente, perché non farglieli fare? Una volta 5 km, la volta dopo dei giochi di velocità/tecnica (che possono essere anche quelli che fai fare te), un'altra volta 5 km anche non interrottamente.
Forse nel post prima non ho espresso bene il concetto.
Non dico di far diventare dei campioni.. che cavolo vuol dire, scusa? Dico che se il bambino sa correre a lungo, perché non farlo correre più così tanto? L'amore per lo sport, il lavoro, sacrificio e SOPRATTUTTO il DIVERTIMENTO si possono ottenere anche così.
Quando ero piccolo (10/12 anni) il mio PRIMISSIMO allenamento è stato una tapasciata di 5 km. Corsa tutta dall'inizio alla fine con mio padre preoccupato perché non sapeva come comportarsi. I miei amici (sempre 10/12 anni) partirono tutti a razzo e scoppiarono dopo duecento metri, altri ci rinunciarono dopo 1 km.
Cosa vuol dire? Vuol dire che è OVVIO che non tutti sono in grado di fare tanti km o fare certi allenamenti. Però bisogna vedere appunto cosa piace fare al bambino e non partire prevenuti che "la cosa migliore è fare i giochi e solo i giochi". Sono ovviamente utilissimi, ma anche fare 5 km se il bambino si diverte e ne è in grado allora sono giochi! Non bisogna però farlo esagerare, ovvio, e alternare con altre cose (anche i "tuoi" giochi, ovviamente!!!).

Comunque non mi interessa. Io ho 21 anni, quindi.. però ho visto che in tutte le società che sono andato, facevano fare sempre questi giochi e dopo un anno abbandonarono quasi tutti. Quelli che restarono erano al punto iniziale come capacità di corsa.

PS: Una domanda OT. Perché in Italia ci sono così tanti giovani talenti... che poi dopo qualche anno spariscono?