quanta bellezza in una semplice foto...
la mia maratona inizia la sera prima, quando scopro che mi sono portato la canotta sbagliata con cu inon ho mai corso più di una mezza maratona, e che per giunta non ha le tasche per tirarm idietro i miei amenicoli da gara (enervit e quant'altro). Tiro giù qualche imprecazione di quelle pesanti, con la moglie che invece di bastonarmi capisce la mia affrantitudine e mi lascia stare. Il santo anfirtrione però mi trova una straccetto verde delle giuste dimensioni e mi cuce una tasca a 3 scomparti che mi rende fiducioso...aggiungeteci che le scarpe portate le ho comprate venerdì scorso e ci ho corso su non più di 30 km (10 + 10 +10) e capirete che ormai questa maratona poteva finire solo in due modi. immenso trionfo o immane tragedia.
la mattina sveglia alle 5 dopo notte clamorosamente pacifica con pupo che non si è mai svegliato (ha capito che papà necessitava di sonno...), colazione leggera con spremuta d'arancia e un pò di pane e miele, poi il mio (sempre più santo) anfitrione mi porta in stazione a prendere la navetta. Salito sulla quale, avviene il primo crollo della giornata: un tipo sviene di botto a mezzo metro da me, forse a causa dell'aria malsana (eravamo chiusi come buoi da 10 minuti in un autobus senza spiragli d'aria...), e continuo a pensare che la mano del destino è su di me, anche se ancora non so se nel bene o nel male.
Arrivo a Campodarsego, mi infilio nel palazzetto e ilmara mi sgama subito. Recupero una sedia, mi cambio raccontando le mie 1000 avventure serali e dopo qualche foto di rito e saluti col franzo andiamo a consegnare le borse. Incrociamo sylvietta, ultima pisciatina e poi in griglia. Dop oqualche applauso e un pò di scongiuri, 3,2,1...VIA! Si parte. Nonostante un pò di folla imposto subito il ritmo attorno ai 4'45'' con pochi secondi di scarto, più o meno come a Parigi, decidendo che vedrò di mano in mano come stanno le gambe. L'idea è tenere questo ritmo fino alla fine. I km passano via bene, il tempo sembra clemente, ogni tanto qualche sparuto raggio di sole. Transito ai 10 km perfettamente in linea col ritmo previsto (47'30''), e ai 12 km in 57' secchi. faccio le mie proieizioni e mi dico che dovrò passare al 24° in 1:54 e al 36° in 2:51 per essere nei tempi previsti. Poco prima del 10° mi calo la prima pasticchetta, memore della fatica degli ultimi 2 km di Parigi che ho imputato anche alla poca integrazione pre-gara. Arrivo verso il 16° e mi sembra di sentire i quadricipiti (quello dx, soprattutto) un pò induriti e temo il peggio. Ma nel giro di qualche km passa tutto. Nel frattempo anche il primo gel liquido è preso. Transito alla mezza in 1:40:12 circa, poco più veloce di parigi, ma la sensazione è sì di stanchezza, ma molto migliore rispetto a 3 settimane prima. Dopo 100 m però comincia piovere...per un pò poca roba, poi verso il 25° un nubifragio clamoroso, roba che non vedevo quasi la strada davanti a me. So che i LL con la pioggia li ho sempre sofferti molto e spero che non continui a lungo. Al km 22 altra pasticchetta e al km 28 circa altro gellino se ne vanno. Le gambe girano, il ritmo è stabile, adesso un pò più spedito ma sempre sui 4'44'' circa. Al 30° ci uniamo alla mezza maratona, finisco inglobato dai pacer dell'1:30, e mi sfilo per farli passare. Sento le gambe che sono stanche, ma avverto la sensazione di averne ancora. Dal km 31 al 35 sto sui 4'40'', a volte anche più veloce, temendo di usare troppi zuccheri, ma sento che la benzina c'è e voglio avvicinare le 3:20. Appena entro in città mi calo l'ultimo gellino, e poi lascio che le gambe e la testa entrino in sintonia. Le prime vanno bene ma si domandano perchè non rallentare un pò, la seconda dice "col cacchio, con tutta la fatica fatta finora non vi ci provate!". Supero un pò di maratoneti, e anche qualche mezzo maratoneta, o almeno così mi pare. Il ponte del 39° lo affronto in spinta, mi sembra di volare. Gli ultimi km sui sanpietrini li divoro a medie improbabili, il 42° lo faccio in 4'07'', ritmi che a sto punto mi sognerei di avere. Arrivo in prato della valle incitando la folla a fare un pò di casino le 3:20 sono abbattute e provo a vedere di stare sotto le 3:18, ma nonostante l'ultimo sprinti mi devo "accontentare" di un RT di 3:18:16
Dopi il traguardo mi fermo, ascolto le gambe e le sento ancora toniche. Affaticate, ma toniche. Vedo mia moglie che mi ha aspettato col pupo, che bello! Li ho visti che mi incitavano (cioè, solo lei

) 100 m prima del traguardo, il più bel regalo della giornata. Medaglia, acqua e due pezzi di mela, poi mi cambio e veleggio a casa dove doccia e pranzo mi aspettano.
Qualche considerazione: mi sono sentito quasi un kenyano!! Non per il tempo, ma per il negative split di 2' (!!!!), con gli ultimi km spinti al massimo, non pensavo davvero di poterci riuscire. Ottima gestione di gara, in costante crescendo (da SDAM o il passa gio a 8 km a 4'49'', alla mezza a 4'44'', al 30° a 4'42'' e all'arrivo a 4'41'') e alla fine le gambe stavano bene. Forse potevo fare anche qualcosa di meglio, un paio di km a 4'49'' mi hanno "bloccato" sopra le 3:18, ma chissene. Oggi cammino tranquillo, un pò di stanchezza ma ho già una voglia folle di corricchiare, ed è un bene. Come detto altrove, quest'autunno le 3:15 sono un obiettivo alla portata, adesso un mese e mezzo per velocizzarsi un pò sul breve e poi attacchiamo la doppietta Venezia-Torino. Sperando di non infortunarci anche a sto giro, dato che venezia è 2 anni che devo correrla e o un infortunio mio (tibiale) o un regalo stupendo (il pupo) non me lo hanno concesso.
E cmq, bella gara, bene organizzata e percorso scorrevole anche se i lunghi rettilinei non sono banali da gestire di testa. Complimenti a tutti per i risultati, al mara per i km che macina e ai reduci delle due rocche per quello ottenuto oggi!