A parer mio i "gggiovani" non corrono (parlo di fondo) poichè la corsa non è ludica. Non c'è una palla, una rete, una racchetta, un canestro o altro.
Il fondo non regala nulla. Un calciatore, un tennista dotati di buona tecnica possono essere molto forti anche se fisicamente non sono ottimizzati al 100%, persino un nuotatore, anche con qualche chilo in più, con una buona acquaticità può raggiungere buoni risultati.
Con la corsa di fondo è impossibile. Anche a livello amatoriale, con un paio di kg in più e qualche scadimento nella forma o negli allenamenti, si perdono posizioni in classifica in modo spaventoso. Per chi gareggia, naturalmente.
Comunque sia,ad un ragazzo/a di 18-20 anni o giù di lì non passa neanche per l'anticamera del cervello di andare a farsi, magari da solo/a, un paio di ore di corsa al giorno, ripetute in pista, salite ecc, men che meno preparare una maratona o una mezza.
La corsa di fondo è sofferenza pura, se non è affrontata con lo spirito che ha solitamente un quarantenne o giù di lì: perdere peso, far rientrare gli esami del sangue in valori accettabili, non sentirsi già con un piede nella fossa, o ritrovare una dimensione quasi mistica con se stessi. Basta guardare un campione di runners una di queste domeniche, di mattina, nei parchi delle grandi città.. Poi esistono le eccezioni, naturalmente.. ma tali rimangono.
Infatti, contro ogni logica, nelle gare podistiche gli amatori più forti sono proprio quelli dai 40 ai 50.. solitamente anche più dei trentenni.. e pochissimi di loro sono ex atleti
Correre è pane duro!
