Io lo faccio ad ogni uscita da ormai 3 anni, prima di iniziare l'allenamente, è vero che è molto soggettivo e dipende dal tipo di training che uno fa, personalmente non ho mai avuto problemi nel farlo e mai ho avuto risentimenti muscolari, probabilmente chi è abituato a fare tanti km al giorno, diciamo fino ai 16 km puo risultare ininfluente perchè i primi 15 minuti di solito lo si fa come riscaldamento, io continuo a farlo e a perdere 5 minuti al giorno, allungare i muscoli e i tendini lo trovo rilassante, anche mentalmente:-)
Probabilmente lo stretching per i maratoneti e i fondisti in generale è superfluo e sarebbe meglio se venisse sostituito con allunghi / scatti brevi da poche decine di metri per scaldare i muscoli, senza forzare troppo perchè se non si è ben allenati si rischia di brutto!
Bye )
Io mi alleno in modo amatoriale da un paio di anni.
Venendo da altri sport ritenevo lo stretching indispensabile per il riscaldamento.
Poi ho letto i recenti studi che ne hanno ridimensionato l'efficacia per la prevenzione degli infortuni e ho deciso di non farlo più.
Certo faccio sempre almeno 15min di corsa blanda come riscaldamento.
Mi trovo meglio così e non ho avuto prolemi.
"Quello che farò fra qualche ora fa parte soltanto del piacere continuo e mai domo di misurarmi con me stesso" cit. Pietro Mennea
gale ha scritto:Io mi alleno in modo amatoriale da un paio di anni.
Venendo da altri sport ritenevo lo stretching indispensabile per il riscaldamento.
Poi ho letto i recenti studi che ne hanno ridimensionato l'efficacia per la prevenzione degli infortuni e ho deciso di non farlo più.
Certo faccio sempre almeno 15min di corsa blanda come riscaldamento.
Mi trovo meglio così e non ho avuto prolemi.
Corri Forrest, corri !!!
"La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita"
Dovedo presentare ad un convegno una relazione sull'efficacia delle attività aerobiche nel trattamento delle lombalgie mi sono imbattuto in altre pubblicazioni sullo stretching. quindi se volete vi dò qualche altro spunto per ravvivare il confronto.
(ricordate che quando parliamo di pubblicazioni non parliamo di cose da edicola ma di letteratura medica e scientifica). Alcune sono recentissime una addirittura del 2012 e l'ultima è una revisione cochrane della seconda metà del 2011.
Effects of dynamic stretching on energy cost and running endurance performance in trained male runners.
Zourdos MC, Wilson JM, Sommer BA, Lee SR, Park YM, Henning PC, Panton LB, Kim JS. (2012)
The Florida State University, Tallahassee, Florida, USA.
These findings suggest that dynamic stretching does not affect running endurance performance in trained male runners.
Effects of static stretching on energy cost and running endurance performance.
Wilson JM, Hornbuckle LM, Kim JS, Ugrinowitsch C, Lee SR, Zourdos MC, Sommer B, Panton LB. (2010)
The Florida State University, Tallahassee, Florida, USA
Our findings suggest that stretching before an endurance event may lower endurance performance and increase the energy cost of running.
Pre-exercise stretching does not impact upon running economy.
Hayes PR, Walker A. (2007)
Health, Exercise and Sport Performance Research Group, Division of Sport Sciences, Northumbria University, Newcastle-Upon-Tyne, United Kingdom
This study suggests that pre-exercise stretching has no impact upon running economy or submaximal exercise oxygen cost.
Prolonged static stretching does not influence running economy despite changes in neuromuscular function.
Allison SJ, Bailey DM, Folland JP. (2008)
Loughborough University, Leicestershire, UK
The results suggest that prolonged SS does not influence running economy despite changes in neuromuscular function
Stretching to prevent or reduce muscle soreness after exercise.
Herbert RD, de Noronha M, Kamper SJ (lug 2011)
Musculoskeletal Division, The George Institute for Global Health, Camperdown, Sydney, Australia
The evidence from randomised studies suggests that muscle stretching, whether conducted before, after, or before and after exercise, does not produce clinically important reductions in delayed-onset muscle soreness in healthy adults.
fisioandrea ha scritto:Dovedo presentare ad un convegno una relazione sull'efficacia delle attività aerobiche nel trattamento delle lombalgie mi sono imbattuto in altre pubblicazioni sullo stretching. quindi se volete vi dò qualche altro spunto per ravvivare il confronto.
(ricordate che quando parliamo di pubblicazioni non parliamo di cose da edicola ma di letteratura medica e scientifica). Alcune sono recentissime una addirittura del 2012 e l'ultima è una revisione cochrane della seconda metà del 2011.
Effects of dynamic stretching on energy cost and running endurance performance in trained male runners.
Zourdos MC, Wilson JM, Sommer BA, Lee SR, Park YM, Henning PC, Panton LB, Kim JS. (2012)
The Florida State University, Tallahassee, Florida, USA.
These findings suggest that dynamic stretching does not affect running endurance performance in trained male runners.
Effects of static stretching on energy cost and running endurance performance.
Wilson JM, Hornbuckle LM, Kim JS, Ugrinowitsch C, Lee SR, Zourdos MC, Sommer B, Panton LB. (2010)
The Florida State University, Tallahassee, Florida, USA
Our findings suggest that stretching before an endurance event may lower endurance performance and increase the energy cost of running.
Pre-exercise stretching does not impact upon running economy.
Hayes PR, Walker A. (2007)
Health, Exercise and Sport Performance Research Group, Division of Sport Sciences, Northumbria University, Newcastle-Upon-Tyne, United Kingdom
This study suggests that pre-exercise stretching has no impact upon running economy or submaximal exercise oxygen cost.
Prolonged static stretching does not influence running economy despite changes in neuromuscular function.
Allison SJ, Bailey DM, Folland JP. (2008)
Loughborough University, Leicestershire, UK
The results suggest that prolonged SS does not influence running economy despite changes in neuromuscular function
Stretching to prevent or reduce muscle soreness after exercise.
Herbert RD, de Noronha M, Kamper SJ (lug 2011)
Musculoskeletal Division, The George Institute for Global Health, Camperdown, Sydney, Australia
The evidence from randomised studies suggests that muscle stretching, whether conducted before, after, or before and after exercise, does not produce clinically important reductions in delayed-onset muscle soreness in healthy adults.
grazie per l'intervento
ma quando pubblicherai sul tuo blog la seconda parte dell'argomento ?
Corri Forrest, corri !!!
"La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita"
fisioandrea ha scritto:Dovedo presentare ad un convegno una relazione sull'efficacia delle attività aerobiche nel trattamento delle lombalgie mi sono imbattuto in altre pubblicazioni sullo stretching. quindi se volete vi dò qualche altro spunto per ravvivare il confronto.
(ricordate che quando parliamo di pubblicazioni non parliamo di cose da edicola ma di letteratura medica e scientifica). Alcune sono recentissime una addirittura del 2012 e l'ultima è una revisione cochrane della seconda metà del 2011.
Effects of dynamic stretching on energy cost and running endurance performance in trained male runners.
Zourdos MC, Wilson JM, Sommer BA, Lee SR, Park YM, Henning PC, Panton LB, Kim JS. (2012)
The Florida State University, Tallahassee, Florida, USA.
These findings suggest that dynamic stretching does not affect running endurance performance in trained male runners.
Effects of static stretching on energy cost and running endurance performance.
Wilson JM, Hornbuckle LM, Kim JS, Ugrinowitsch C, Lee SR, Zourdos MC, Sommer B, Panton LB. (2010)
The Florida State University, Tallahassee, Florida, USA
Our findings suggest that stretching before an endurance event may lower endurance performance and increase the energy cost of running.
Pre-exercise stretching does not impact upon running economy.
Hayes PR, Walker A. (2007)
Health, Exercise and Sport Performance Research Group, Division of Sport Sciences, Northumbria University, Newcastle-Upon-Tyne, United Kingdom
This study suggests that pre-exercise stretching has no impact upon running economy or submaximal exercise oxygen cost.
Prolonged static stretching does not influence running economy despite changes in neuromuscular function.
Allison SJ, Bailey DM, Folland JP. (2008)
Loughborough University, Leicestershire, UK
The results suggest that prolonged SS does not influence running economy despite changes in neuromuscular function
Stretching to prevent or reduce muscle soreness after exercise.
Herbert RD, de Noronha M, Kamper SJ (lug 2011)
Musculoskeletal Division, The George Institute for Global Health, Camperdown, Sydney, Australia
The evidence from randomised studies suggests that muscle stretching, whether conducted before, after, or before and after exercise, does not produce clinically important reductions in delayed-onset muscle soreness in healthy adults.
grazie per l'intervento
ma quando pubblicherai sul tuo blog la seconda parte dell'argomento ?
questone di tempo. appena finisco tutte le cose che devo fare per l'università lo faccio....
Nuovi studi permettono oggi di avvicinare pratiche, un tempo considerate inconfutabili, con maggior senso del limite.
Consideriamo come è stata valutata nel corso di queste ricerche la effettiva valenza dello stretching, definito oggi passivo, per giustificarne l′efficacia sotto altre forme ( ma a noi pare che lo stretching dinamico “rubi” troppo alla mobilizzazione articolare e lo stretching assistito sia per definizione una pratica fisioterapeutica, tale da non poter essere adottata da tutti).
Per quanto riguarda il riscaldamento, cioè la fase di ipervascolarizzazione perifericadella muscolatura da prestazione, provocata con esercitazioni pre-gara , ricerche attuali hanno dimostrato l′inefficienza dello stretching. Esso non produce variazioni della temperatura locale (Alter-1996; Wiemann-Klee-2000). Piuttosto provoca uno schiacciamento dei capillari perimuscolari con conseguente ischemia da contrazione isometrica eccentrica.(DA: Murphy chiropratics sports medicine).
Per quanto attiene alle capacità prestative, Weeman e Klee, Fowles (2000) e Kekkonen (1998) hanno studiato le capacità neuromuscolari di forza rapida e resistenza nonchè la capacità neuromuscolare relativa alla contrattilità della fibra muscolare giungendo alla determinazione che la pratica considerata presenta addirittura aspetti assolutamente negativi sui risultati sportivi con drammatica diminuzione degli indici di tutte le qualità prestative.
Spero di riuscire a spiegare come venga inibito il meccanismo riflesso nervoso tensivo, e per una ragione intrinseca: oltrepassando la lunghezza fisiologica del muscolo in allungamento eccentrico, i filamenti di actina e miosina non riescono a sovrapporsi (fisiologicamente) nei sarcomeri, configurando uno scivolamento che porta al danneggiamento dei dischi che limitano i sarcomeri stessi, con sofferenza riflessa dell′ultrastruttura. La mancanza di una reale resistenza, quindi, all′eccitazione neuromotoria, non provoca reattività dei fusi neuromuscolari e invece determina perdita di forza e potenza con il ripetersi della pratica (dello stretching).
Altri due studiosi Shrier (1999) e Pope (2000) hanno monitorato il ruolo di tale pratica, nella prevenzione dei traumi, come meccanismo antalgico. A livello di traumatologia clinico-sportiva i risultati risultano essere eclatanti, visto che i gruppi di controllo che non avevano praticato stretching, durante i loro turni di allenamento, avevano subito una percentuale del 35% in meno di danni e traumi rispetto a coloro che eseguivano lo stretching.
Io ritengo che il superamento dei limiti dei gradi di libertà articolare possa risultare estremamente dannoso per le strutture di riferimento e risultare,lo stretchig, “una vera e propria aggressione antibiologica,causa di alterazioni che sconfinano nel patologico.” (E.Ciammaroni-La ginnastica articolare-2001- SDS). Il dolore causato da allungamento statico è prova di sofferenza biologica tissutale. Le tensioni superiori al coefficiente di elasticità tessutale possono provocare delle lesioni anatomiche con distrazioni o rotture che sono all′origine di residuati cicatriziali anelastici (E.Ciammaroni-op.cit.).
E ancora ci pare debba essere lasciata alla normale chimica compensativa intrinseca al muscolo il ritorno alla lunghezza originaria, con adeguamento dei sistemi di recupero e adattamento, in modo non vengano nemmeno inibiti i processi di adeguamento delle sintonie muscolo riflesse degli antagonisti motori, con le fasi di rilasciamento e accorciamento in risposta all′eccitazione degli agonisti, e al loro meccanismo di ritorno all′omeostasi muscolo tensiva.
Chiudiamo citando il fenomeno del “creeping” (Wydra 1997), che indica come innaturale e non pagante dal punto di vista prestativo il riallineamento delle fibrille collagene del tendine stimolato dallo stretching. Ciò porta ad una minore risposta nell′immagazzinamento dell′energia elastica da parte del tendine stesso con risposta depressa nelle attività di forza veloce.
Ancora l′allungamento provocato di un singolo muscolo, lo stretching, determina l′accorciamento “compensativo” di un altro muscolo embricato nella stessa catena motoria.
Ci pare perciò che la pratica dello stretching,almeno di quello che viene OGGI definito statico debba essere abbandonata.
runningman2012 ha scritto:Nuovi studi permettono oggi di avvicinare pratiche, un tempo considerate inconfutabili, con maggior senso del limite.
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Ci pare perciò che la pratica dello stretching,almeno di quello che viene OGGI definito statico debba essere abbandonata.
Quello che sinceramente non capisco dall'articolo e' se si parli di stretching in generale o di stretching "fatto male" (over-stretching, tanto per capirci), perche' in molti punti mi e' sembrato si parlasse piu' del secondo caso che non del primo... insomma, lo stretching fatto male fa sicuramente danno, siccome nessuno e' veramente capace di farlo bene e' meglio lasciar perdere?