Ecco il racconto!!!
30 marzo, è il giorno della attesa 100 km di Seregno, la mia settima ultramaratona. E’ soltanto la seconda volta che affronto una distanza simile, dopo la magnifica avventura del Passatore dello scorso maggio, e da luglio in poi solo una volta ho superato i 42 km di distanza, correndo i 57 km della Strasimeno proprio tre settimane fa. Il chilometraggio (per essere un ultramaratoneta) scarseggia un po’, ne sono conscio, ma adesso, con l’arrivo della amata primavera, ogni mese ho in programma una ultramaratona (e non a caso ad inizio anno mi sono tesserato alla IUTA, la federazione italiana delle ultramaratone e degli ultratrail). Sono le gare che preferisco.
La 100 km di Seregno è anche campionato italiano dei 100 km, un onore essere al via insieme a tanti campioni, e la voglia di ben figurare è tanta. La notte ha portato l’ora legale e ahimè si dorme un’ora in meno, per cui alle 6 io, Francesca (che correrà la mezza maratona) e il babbo ci alziamo un po’ assonnati per arrivare a Seregno in tempo per tutte le procedure pre-partenza e poco prima delle 8 mi metto in griglia per l’inizio della gara. Sono cinque giri su un anello da 20 km attraverso la Brianza. L’obiettivo della gara è quello di tentare di stare sotto le 9 ore e 30’, facendo i primi 60 km regolari senza forzare e passando sulle 5h20’ dopo il terzo giro, e poi tenere duro fino alla fine con tenacia e forza di volontà, sperando di farcela. Non lo so ancora… ma andrà esattamente così, proprio con i passaggi cronometrici indicati sul foglietto lasciato a papà e Francesca che mi aspettano all’arrivo. Perché l’obiettivo è 9h30’? Perché il record societario della 100 km della mia società, l’Atletica Segrino, è 9h32’, avrei grande gioia nel batterlo, o perlomeno provarci.
Prima della partenza trovo tanti amici podisti del mio amato Forum; due di essi, il romano Antonio e il lecchese Giuseppe, partono con me e facciamo il primo giro insieme. Compagno improvvisato di avventura anche il 62enne brianzolo Piero, grande e simpatico atleta, con cui avrò il piacere e l’onore di condividere i primi 80 km di gara e sarà un aiuto non di poco conto.
C’è un bel sole con clima ideale, sono le mie condizioni perfette: passiamo al termine del primo giro e saluto il babbo (Francesca in quel momento sta correndo la sua gara, in cui farà l’ennesimo primato personale di questi ultimi mesi… bravissima!). L’ipotesi era di passare intorno a 1h47’ e passo a 1h46’: ci siamo, tutto bene. Comincia il secondo giro e perdiamo di vista Antonio che si stacca dietro (e ahimè si ritirerà dopo tre giri), proseguiamo compatti io, Giuseppe e Piero. Tira più Piero l’andatura, noi “giovani” lo seguiamo fedelmente chiacchierando e il tempo passa in fretta. Dopo 33 km trovo Stefano (altro amico del forum che tornerà più tardi nel racconto) che ci tifa coi campanacci e mi dà appuntamento al pomeriggio. Finisce il giro, il passaggio ipotizzato è sempre intorno all’ora e 47’, anche questo si fa in 1h46’, regolari come orologi e senza fatica. All’arrivo oltre al babbo e Francesca (felice per il primato personale) trovo gli amici dell’Atletica Segrino (Roberto, Alfredo e Felice) che mi incitano, mentre altri due amici del forum (entrambi di nome Marco) fanno foto a ripetizione tifandoci. Grazie!
Terzo giro: si cominciano a sentire i km, e Giuseppe dopo 48 km cede un po’. Purtroppo lasciamo la sua compagnia e restiamo io e il coriaceo Piero, che a metà gara mi dice “Da ora è tutto in discesa!”… vorrei credergli ma mancano 50 km, sono tanti. Comincio pure io a sentire la fatica e continuiamo regolari ma una decina di secondi a km più lenti di prima, trovando qua e là gruppetti di runners con cui condividiamo qualche km sempre col buonumore. Verso il 56° km trovo Lella in bici, e un po’ di tifo ricevuto non guasta mai… Al 60° km riecco i tifosi della zona arrivo, il passaggio ipotizzato (sperato) era intorno alle 5h20’ e passo in 5h21’, diciamo che ho sempre avuto una buona conoscenza delle mie potenzialità, sicuramente uno dei miei punti di forza. Saluto babbo e Francesca, dico loro che comincio a essere stanco e inizia il quarto giro. Perdo di vista Piero che allunga (ma ci ritroveremo), proseguo regolare fino al km 65 e all’improvviso arriva il calo, perdo di colpo una ventina di secondi a km senza accorgermi. Due terzi di gara… proprio come pensavo. Purtroppo ne mancano 35.
Ma non sono più solo, Piero è ancora avanti di qualche decina di metri, ma da Milano e dopo una gara mattutina è arrivato Max (altro amico del forum) che ha deciso di caricare la sua bici su un treno per farmi compagnia nella parte più dura. Grazie di cuore… sono onorato! Max con la sua bici mi sprona e chiacchieriamo ingannando tempo e km, io tengo duro più che posso, ma ormai la mia andatura è intorno ai 6’ a km, poco sotto o poco sopra. C’è da dire che praticamente nessuno mi supera (tranne il vincitore Di Cecco, l’unico che mi doppia in gara), e anzi, sono io a raggiungere un po’ di runner in difficoltà. Va bene così, ma non è ancora arrivato il km 80, è ancora lunga. Raggiungo intanto ancora Piero e finiamo insieme il giro, poi lui al km 80 mi incita ad andare perché rallenterà un po’ (e giungerà una decina di minuti dopo di me al traguardo, con una incredibile prova). All’arrivo oltre a papà e Francesca c’è anche Daniele! Stavolta, a differenza del Passatore in cui mi ha seguito in bici attraverso l’Appennino, ha deciso di tifare in un modo meno faticoso! Ho impiegato due ore scarse a fare il quarto giro, sono passate circa 7 ore e 20’ Ho poco più di due ore e 10’ per fare il record societario, è difficile, molto difficile, ci vuole un cuore che superi tutte le difficoltà delle gambe. Ma io sono un testone… non mollo mai.
Quinto giro ed ecco un nuovo regalo: Stefano, visto in mattinata, è arrivato di nuovo a Seregno e corre con me l’ultimo giro… grazie infinite di nuovo! Stefano è un “vulcano”, mi sprona, fa battute a raffica, ne ho proprio bisogno. Sto andando un po’ sopra i 6’/km e continuo a fare calcoli su che ritmo mi possa permettere per centrare il mio obiettivo, siamo sempre in linea ma è dura, basta una crisi per rovinare tutto e la voglia di camminare un po’ è tanta, ma non posso cedere, devo continuare a correre. Al km 88 mi fermo per la prima e unica volta per fare pipì… pensavo di farla più spesso. Intanto durante il giro troviamo sia Franco che Mauro del forum in difficoltà (camminano), e al km 92 troviamo Rosario (sempre del forum… ma quanti eravamo! E dietro qualche km c’è pure Giampi, che non ho purtroppo visto), transitato una decina di minuti prima di me il giro precedente e adesso in difficoltà e ci si incita tutti a vicenda nel grande spirito delle ultramaratone.
E al km 92 ecco anche la mia Francesca, venuta in senso opposto dall’arrivo a piedi che si aggrega a noi per il finale… è una festa! Quanto sono fortunato anche stavolta! E riecco pure Max in bici, per coronare gli ultimi km in cui, con le energie al lumicino, tengo comunque un ritmo di 6’10’’/6'20’’, va benissimo. Sto correndo da oltre 9 ore, l’obiettivo è a un passo, il record societario pure. Sono felice ma non è ancora il momento di festeggiare. Ultimi due km, è quasi fatta. Si arriva verso il parco di Seregno, ecco babbo con Daniele, saluti, incitamenti, mancano davvero pochissimi minuti. Ultimo km nel parco pieno di gente. Stefano mi fa strada come se fossi il vincitore, urla ai passanti di fare spazio, mi fa ridere con la sua allegria. Km 99,5… all’improvviso arriva un crampo alla coscia, ma non c’è tempo di pensarci, è la mia festa, nulla può rovinarla, ci corro sopra e passa in pochi secondi. Ed ecco l’arrivo in mezzo alla folla, ce l’ho fatta!!! 9 ore 29 minuti 21 secondi… obiettivo raggiunto… wow… sono felice. Arrivano subito gli amici e Francesca per foto e abbracci (e miei ringraziamenti) e festeggiamenti dell’impresa! Resto incredulo sulla via dell’arrivo, ma non è ancora finita. Il record societario dell’Atletica Segrino è battuto (per poco più di 3 minuti), poi vedo le classifiche e scopro di essere 29° in classifica al campionato italiano! Qui la gioia si trasforma in incredulità, un risultato al di là dell’immaginazione. Una soddisfazione inimmaginabile. E non è tutto… sono pure sul podio di categoria! Terzo classificato della categoria 35-39 anni… e ci sono le premiazioni sul podio! Mi sembra di sognare, non ci credo.
Salutiamo gli amici che vanno a casa, ormai sta arrivando l’imbrunire… incido il tempo sulla medaglia, ho impiegato 70 minuti meno del Passatore pur non facendo una preparazione da “ultra” in questi mesi (per dire, in tutto febbraio ho corso solo 152 km), sono felicemente sbalordito di come sia riuscito a tenere per cento km. Trovo altri amici e arriva il collega Andrea con la sua mamma e stiamo insieme chiacchierando fino alla fine delle premiazioni (aspettando oltre un’ora). Arriva anche Giuseppe proprio mentre stanno per iniziare.
Vado sul podio (anche il grande Piero per la sua categoria) felice, saluto incredulo e emozionato mentre scattano le foto… purtroppo la coppa la danno solo al primo, ma non mi posso lamentare. Ci si saluta tutti alla fine e io, babbo e Francesca torniamo a casa, io ho le gambe indolenzite (nella notte dormirò poco e male) ma non importa, è stata una giornata favolosa. Una giornata da ricordare. Sono stati 100 km di pura felicità.
Grazie a tutti
