Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
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AndreaCoggi
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Ciao a tutti,
Anche io quest’anno sono stato finisher del TOR330.
É stato un viaggio durato una lunghissima giornata iniziata la domenica e terminata il venerdì seguente. Faccio ancora fatica a metter insieme dei pezzi perché non avevo mai calpestato quei sentieri e i nomi di colli e valli si mischiano nella mia testa in modo confuso.
Poi, coi fogli segnati e traccia alla mano, mi vengono alla mente tanti bei ricordi, persone conosciute sul percorso e amici di vecchia data, luoghi magici e panorami spettacolari, piatti impensabili e calore umano raro che, a distanza di tempo, non riesco ancora a dimenticare.
La mia fortuna è stata quella di aver colto l’essenza di questo viaggio provando ad addomesticare la natura selvaggia di questa terra e la ricerca del mio equilibrio, profondo, oltre che fisico, perché, lo ammetto, me la sono proprio goduta!!!
Conoscendomi e facendo tesoro dei preziosi consigli di amici che hanno già vissuto questa esperienza o altre similari, ho cercato di riposare il più possibile nelle basi vita e avere un passo regolare ad ogni tappa. Ho imparato ad ascoltarmi e assecondare l’istinto, facendo a cazzotti con la ragione.
Il mio messaggio vuol essere questo. Divertitevi. Non guardate l’orologio. Chiacchierate se trovate compagnia altrimenti ascoltate i suoni della natura. Gustatevi le pietanze come fosse nettare degli Déi e non abbiate vergogna a ringraziare volontari, medici e massaggiatori o le centinaia di mucche incontrate lungo la strada.
Il TOR é un’emozione che trascende tutto questo e lascia dentro ognuno una indescrivibile sensazione di nostalgia conosciuta come “Mal di TOR”…
Fatene tesoro!!!
Io continuo a sognare!!!
Ciao a tutti,
alla prossima.
Andrea
Anche io quest’anno sono stato finisher del TOR330.
É stato un viaggio durato una lunghissima giornata iniziata la domenica e terminata il venerdì seguente. Faccio ancora fatica a metter insieme dei pezzi perché non avevo mai calpestato quei sentieri e i nomi di colli e valli si mischiano nella mia testa in modo confuso.
Poi, coi fogli segnati e traccia alla mano, mi vengono alla mente tanti bei ricordi, persone conosciute sul percorso e amici di vecchia data, luoghi magici e panorami spettacolari, piatti impensabili e calore umano raro che, a distanza di tempo, non riesco ancora a dimenticare.
La mia fortuna è stata quella di aver colto l’essenza di questo viaggio provando ad addomesticare la natura selvaggia di questa terra e la ricerca del mio equilibrio, profondo, oltre che fisico, perché, lo ammetto, me la sono proprio goduta!!!
Conoscendomi e facendo tesoro dei preziosi consigli di amici che hanno già vissuto questa esperienza o altre similari, ho cercato di riposare il più possibile nelle basi vita e avere un passo regolare ad ogni tappa. Ho imparato ad ascoltarmi e assecondare l’istinto, facendo a cazzotti con la ragione.
Il mio messaggio vuol essere questo. Divertitevi. Non guardate l’orologio. Chiacchierate se trovate compagnia altrimenti ascoltate i suoni della natura. Gustatevi le pietanze come fosse nettare degli Déi e non abbiate vergogna a ringraziare volontari, medici e massaggiatori o le centinaia di mucche incontrate lungo la strada.
Il TOR é un’emozione che trascende tutto questo e lascia dentro ognuno una indescrivibile sensazione di nostalgia conosciuta come “Mal di TOR”…
Fatene tesoro!!!
Io continuo a sognare!!!
Ciao a tutti,
alla prossima.
Andrea
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simonerun
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Bellissime parole @AndreaCoggi e complimenti per il TOR!!!

5 x 42 strada - 2 x 42 trail
Pistoia Abetone'22- Passatore'22- GTC55 '24- Malatrà '24
2025

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bianco222
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Grazie @AndreaCoggi !
Il mal di TOR è roba seria da cui è davvero difficile curarsi...
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Corry73
Donatore
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Bravo Andrea!
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papotto
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Bravissimi, ragazzi!!!
Complimenti e grazie per i racconti stupendi!!! 
21 k 1h23'24" Barletta Half Marathon 2020
42 k 2h53'13" Vienna City Marathon 2025
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bianco222
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Visto che diverse persone qui hanno fatto il Tor de Geants ma credo in pochi (forse nessuno?) ha fatto il Tor de Glaciers ho pensato di scrivere una piccola “guida” al Glacier. Diciamo più che altro di spiegare un po’ di cosa si tratta e soprattutto le maggiori differenze con il Geants. Così se qualcuno volesse cimentarsi sa a cosa va incontro. Io per esempio sapevo molto poco, e un paio di cose in più mi avrebbero fatto sicuramente comodo.
Distanza
La cosa più ovvia. Il Glaciers è 120 km in più (anche se al mio orologio e all’orologio di tutti quelli che ho sentito la distanza reale è stata di 470km!). 120 km in più non sembrano tantissimi così ad occhio ma, se combinati con l’orario di partenza diverso sono la differenza tra 4-5 notti fuori e 7-8 notti fuori. E questa sì che è una bella differenza! Già una partenza mattiniera secondo me semplificherebbe un po’.
Il dislivello è di “solo” 6000m in più. In proporzione c’è meno dislivello e in effetti mentre al Geants si va sempre su e giù al Glaciers ci sono tratti in cui si rimane in quota. Ma questo è forse anche peggio perché quei tratti in pianura spezzano proprio il ritmo. Dopo una settimana che si va solo su e giù ritrovarsi ad andare in piano è davvero dura. So che sembrerà folle ma è così. È successo a me e anche ad altri.
In ogni caso la cosa che davvero influisce di più non è la distanza in sé quando la distanza tra le basi vita. Si parte. Si fanno 160 km e poi incontri finalmente la tua borsa e i massaggiatori. Qualunque cosa ti succeda in quei 160 km sono affari tuoi: ti si rompe una scarpa? Prendi una storta? Ti fa irritazione il pantaloncino? Una vescica? Hai fame? Crampi? Ti devi arrangiare. Stesso discorso per gli ultimi 160km che sono di nuovo senza assistenza.
Viene anche da sé che lo zaino è molto più pesante. Se davanti a te hai 160km (che possono essere anche 3 giorni!) non puoi certo permetterti di lasciare giù la giacca o i guanti, anche se le previsioni dicono che farà bello.
Percorso
Il percorso del Geants è più bello. Inoltre è un percorso che ha una sua logica: alta via 2 e alta via 1. Un anello perfetto che passa dai posti più belli della Valle d’Aosta. Il percorso del Glacier è molto più arzigogolato e molto meno scenico. Inoltre spesso si fanno dei giri assurdi solo per aumentare i km e/o le difficoltà e questo è un po’ frustrante, specialmente quando si è stanchi. In Valgrisenche si passano due ore ad andare in una direzione appena 100m sopra al sentiero che si ripercorrerà indietro due ore dopo. E il tutto per arrivare al nulla. Sopra Donnas si fa un giro assurdo di tutti i colli di media montagna (non direi brutti, ma certo non il meglio che può offrire la Valle) solo per allungare la strada prima di scendere a Donnas. Non parliamo poi del tratto tra Gressoney e Cervinia. Per un giorno intero si è costantemente in mezzo alla devastazione delle piste da sci tra piloni di funivie, stradine, piste spianate e trattori abbandonati. Un orrore vero e proprio! Per carità, c’è il Cervino sullo sfondo ma è molto più bello vederlo da Cheneil! La salita al Perruca è molto bella e il Perruca è in effetti una chicca; però facendo così si salta completamente la valle di Saint Barthlémy che è uno degli angoli più belli delle Alpi (OK, qui io sono un po’ di parte…).
Inoltre si parte di notte e quando fa giorno si è già ben oltre La Thuile. Se uno dovesse anche arrivare di notte si farebbe 470 km senza mai vedere il Bianco!
Le uniche zone più belle del Geants in cui si passa al Glaciers sono l’altipiano del Nivolet e la traversata alta della Valsavaranche che consente di passare sotto alla nord del Gran Paradiso. Per il resto il percorso del Geants è decisamente più bello.
Ristori
Al Glacier si fa la fame!!!
Battute a parte il cibo non abbonda. Scordatevi i luculliani ristori del Geants. Qui ci sono solo i rifugi e la qualità e quantità cambia molto. Se ho capito bene l’organizzazione dà 20 euro ad atleta ad ogni rifugio. Secondo me sarebbe legittimo che ne spendessero 12-15 e si intascassero il resto (business is business!). Alcuni spendono oggettivamente tutti i 20 euro o anche di più (facciamo un po’ di nomi: Coda, Chabot, Sella, Hotel Italia, Champillon, Savoia) ma altri spendono sì e no 3 euro. Al Deffeyes c’era solo pasta in bianco o al pomodoro e niente bis; le bibite te le dovevi pagare a parte. All’Elisabetta solo crostata e un po’ di minestra e the, il caffè era da pagare a parte. Al rifugio degli Angeli c’era solo minestrone; e il rifugio seguente era a 25 km! Buono il minestrone, ma un piatto di minestrone ha 300kcal: io ci faccio 3 km, non 25! Mi sono dovuto comprare a parte del formaggio: 5 euro per quattro fettine di fontina. All’hotel Stambecco a colazione c’erano solo le brioche ma quelle piccole! Che praticamente ti danno un picco di energia per 5-600m e poi hai di nuovo fame! Diciamo che visto anche quello che si paga di iscrizione mi aspetterei di mangiare bene ad ogni rifugio. Stesso discorso per la doccia. In alcuni rifugi era a pagamento. Ricordate inoltre che nei rifugi dove non c’è linea non prendono la carta e quindi portatevi dietro del contante!
Scordatevi di poter fare affidamento solo sui rifugi. Io speravo di poter portare via del cibo tra un rifugio e l’altro ma è stato impossibile (a meno di non portarsi via la polenta o la zuppa…) e alla fine ho un po’ patito la fame!
Se al Geants uno potrebbe partire con due gel di emergenza e andare di base vita in base vita solo con quelli al Glaciers bisogna avere con sé una bella scorta di cibo. Tra le basi vita ci sono anche 160km. Sono 2-3 giorni di cibo da portarsi dietro!
Tecnica
Il Glaciers è più tecnico del Geants. Fermo restando che anche al Geants un minimo di tecnica è necessaria al Glaciers ne serve un po’ di più. Nulla di estremo, però un minimo di attitudine al vuoto e di abitudine a nevai/ghiacciai serve. Purtroppo c’è un sacco di gente che magari sono degli ottimi corridori ma con poca esperienza in montagna. Insomma il sapersi mettere i ramponcini mi sembra un requisito base per una gara che si chiama Tor de Glaciers…
Oltre ai nevai ci sono alcuni tratti attrezzati. Sono facili, ma ci sono. Quello un po’ più difficile è il passaggio al Gran Neyron che quest’anno era reso più complicato dalle condizioni. In realtà c’era un percorso alternativo (che non era per nulla più corto) da fare in caso di condizioni avverse ma hanno deciso di non farlo e di fare l’originale. C’erano 10cm di neve fresca, pioveva e c’era anche rischio temporali. Se non sono condizioni avverse quelle non saprei quali lo sono… Oggettivamente il passaggio al Gran Neyron era innecessario nelle condizioni di quest’anno. Ripeto non è nulla di così difficile ma ci sono alcuni tratti dove se scivoli non lo racconti! Inoltre va detto che proprio quel passaggio non è per nulla a norma! Per le vie ferrate e i passaggi attrezzati ci sono delle norme che prevedono il doppio spit all’inizio e alla fine e le corde in acciaio ricoperte di “corda” (che sono quelle corde blu che si vedono spesso in giro). Proprio il passaggio al Gran Neyron è l’unico che invece ha delle vecchie catene arrugginite con alcuni spit staccati e delle corde che ha messo Abele Blanc 50 anni fa (lo ha detto lui, e non lo ha detto per ridere!). La scaletta è tenuta da due spit dell’8 arrugginiti. Diciamo che con tutto quello che si paga (vedi punto sotto) uno potrebbe aspettarsi che l’organizzazione spenda quei 2-3000 euro per mettere il tutto a norma.
Discorso in parte simile (e in parte collegato al percorso) è quello del sentiero tra il Sella e Cogne. Ci sono diversi sentieri che scendono dal Sella a Cogne e anche lì c’era un percorso alternativo. E invece nulla. Ci hanno fatto fare il percorso lungo che passava sotto dei costoni di roccia marcia dove prendersi un sasso in testa era un rischio realmente alto, soprattutto con la pioggia. Lo dico da alpinista: quello è un sentiero che sotto la pioggia va evitato come la peste, per di più senza casco! Anche se dovessero venire 5-6 km in meno non cambiano le difficoltà del Glaciers. Ma questi passaggi sono a mio avviso innecessari. In ogni caso ci sono e teneteli da conto!
Costo
Io sono uno di quelli che crede che i 900 euro per il Geants poi in fondo non siano tanti. Se si mettono sul piatto della bilancia gli oltre 40 ristori con ogni ben di dio, i gazebini di plastica sui passi più alti a garantire la sicurezza (quelli vanno portati su e giù con l’elicottero!) il premio finisher (che quest’anno era davvero misero ma l’anno scorso era ottimo), 330km di bandierine sul percorso, la borsa trasportata in 6 basi vita e tutto il resto non è poi tanto; soprattutto se paragonato ad altre gare dove paghi 150-200 euro per avere 5-6 ristori con i biscotti del Lidl!
Però i 1100 del Glaciers in effetti sono un po’ tanti. Diciamo che se ti dessero da mangiare come si deve passerebbero in secondo piano. Ma paradossalmente il Glaciers dovrebbe costare meno del Geants, perché quello che ti danno è davvero molto meno!
Li ripagherei, perché alla fine è un’esperienza unica. Però mi aspetterei qualcosa in più.
Alla festa a Courmayeur l’anno scorso la birra era gratis. Quest’anno si pagava (e OK!) ma il fatto che sia finita quasi subito è una onta vergognosa che getta un’ombra eterna sull’organizzazione!
Rifugi
Veniamo alla cosa forse più bella del Glaciers. Il modo di vivere i rifugi. Quando ci andiamo la domenica a mangiare la polenta con la famiglia difficilmente ci rendiamo conto del significato della parola “rifugio”. Io venendo dall’alpinismo è un termine e un concetto che ho già apprezzato altre volte. Ma al Glaciers lo apprezzi di continuo per una settimana. Quando arrivi nel cuore della notte sotto la tempesta ti rendi conto di cosa vuol dire rifugio. Ed è bellissimo.
Il modo di vivere il rifugio al Glaciers è davvero unico. Si entra dentro, ci si scalda, si mangia e si incontrano gli altri runners. Si fanno due chiacchiere e ci si dà forza a vicenda. Poi ci si riveste e si va via verso il prossimo rifugio!
Davvero unico!
Gruppo
Abbastanza scontato, ma lo dico lo stesso. Al Geants si parte in 1200 ed è più difficile “fare gruppo” ma al Glaciers si è solo in 200 e dopo poco eravamo praticamente tutti insieme. Siamo arrivati in 66. Tolti i primi 10 e gli ultimi 10 gli altri li ho praticamente conosciuti tutti. Alla fine siamo stati più o meno tutti insieme all’inizio o alla fine. Ed è stato molto bello! Con alcuni di loro ho scambiato i numeri e siamo ancora in contatto e credo che lo rimarremo a lungo!
All’inizio ho percepito molto più agonismo e nervosismo del Geants, forse complice una sorta di “timore reverenziale” verso il Glaciers, ma dopo un po’ siamo diventati una sorta di gruppone unico che si aiutava e si incitava l’un con l’altro ed è stato davvero bello!
Per riassumere: non saprei dirvi quale è più bello tra il Geants e il Glaciers. Decisamente sono due cose diverse. Non aspettatevi un Geants più lungo. Semplicemente è una corsa diversa, con uno stile diverso e una sua “anima” diversa e va vissuta in un modo diverso.
Se lo rifarò? Non lo so. Fino a qualche giorno fa avrei detto di no, ma ora…
Distanza
La cosa più ovvia. Il Glaciers è 120 km in più (anche se al mio orologio e all’orologio di tutti quelli che ho sentito la distanza reale è stata di 470km!). 120 km in più non sembrano tantissimi così ad occhio ma, se combinati con l’orario di partenza diverso sono la differenza tra 4-5 notti fuori e 7-8 notti fuori. E questa sì che è una bella differenza! Già una partenza mattiniera secondo me semplificherebbe un po’.
Il dislivello è di “solo” 6000m in più. In proporzione c’è meno dislivello e in effetti mentre al Geants si va sempre su e giù al Glaciers ci sono tratti in cui si rimane in quota. Ma questo è forse anche peggio perché quei tratti in pianura spezzano proprio il ritmo. Dopo una settimana che si va solo su e giù ritrovarsi ad andare in piano è davvero dura. So che sembrerà folle ma è così. È successo a me e anche ad altri.
In ogni caso la cosa che davvero influisce di più non è la distanza in sé quando la distanza tra le basi vita. Si parte. Si fanno 160 km e poi incontri finalmente la tua borsa e i massaggiatori. Qualunque cosa ti succeda in quei 160 km sono affari tuoi: ti si rompe una scarpa? Prendi una storta? Ti fa irritazione il pantaloncino? Una vescica? Hai fame? Crampi? Ti devi arrangiare. Stesso discorso per gli ultimi 160km che sono di nuovo senza assistenza.
Viene anche da sé che lo zaino è molto più pesante. Se davanti a te hai 160km (che possono essere anche 3 giorni!) non puoi certo permetterti di lasciare giù la giacca o i guanti, anche se le previsioni dicono che farà bello.
Percorso
Il percorso del Geants è più bello. Inoltre è un percorso che ha una sua logica: alta via 2 e alta via 1. Un anello perfetto che passa dai posti più belli della Valle d’Aosta. Il percorso del Glacier è molto più arzigogolato e molto meno scenico. Inoltre spesso si fanno dei giri assurdi solo per aumentare i km e/o le difficoltà e questo è un po’ frustrante, specialmente quando si è stanchi. In Valgrisenche si passano due ore ad andare in una direzione appena 100m sopra al sentiero che si ripercorrerà indietro due ore dopo. E il tutto per arrivare al nulla. Sopra Donnas si fa un giro assurdo di tutti i colli di media montagna (non direi brutti, ma certo non il meglio che può offrire la Valle) solo per allungare la strada prima di scendere a Donnas. Non parliamo poi del tratto tra Gressoney e Cervinia. Per un giorno intero si è costantemente in mezzo alla devastazione delle piste da sci tra piloni di funivie, stradine, piste spianate e trattori abbandonati. Un orrore vero e proprio! Per carità, c’è il Cervino sullo sfondo ma è molto più bello vederlo da Cheneil! La salita al Perruca è molto bella e il Perruca è in effetti una chicca; però facendo così si salta completamente la valle di Saint Barthlémy che è uno degli angoli più belli delle Alpi (OK, qui io sono un po’ di parte…).
Inoltre si parte di notte e quando fa giorno si è già ben oltre La Thuile. Se uno dovesse anche arrivare di notte si farebbe 470 km senza mai vedere il Bianco!
Le uniche zone più belle del Geants in cui si passa al Glaciers sono l’altipiano del Nivolet e la traversata alta della Valsavaranche che consente di passare sotto alla nord del Gran Paradiso. Per il resto il percorso del Geants è decisamente più bello.
Ristori
Al Glacier si fa la fame!!!
Battute a parte il cibo non abbonda. Scordatevi i luculliani ristori del Geants. Qui ci sono solo i rifugi e la qualità e quantità cambia molto. Se ho capito bene l’organizzazione dà 20 euro ad atleta ad ogni rifugio. Secondo me sarebbe legittimo che ne spendessero 12-15 e si intascassero il resto (business is business!). Alcuni spendono oggettivamente tutti i 20 euro o anche di più (facciamo un po’ di nomi: Coda, Chabot, Sella, Hotel Italia, Champillon, Savoia) ma altri spendono sì e no 3 euro. Al Deffeyes c’era solo pasta in bianco o al pomodoro e niente bis; le bibite te le dovevi pagare a parte. All’Elisabetta solo crostata e un po’ di minestra e the, il caffè era da pagare a parte. Al rifugio degli Angeli c’era solo minestrone; e il rifugio seguente era a 25 km! Buono il minestrone, ma un piatto di minestrone ha 300kcal: io ci faccio 3 km, non 25! Mi sono dovuto comprare a parte del formaggio: 5 euro per quattro fettine di fontina. All’hotel Stambecco a colazione c’erano solo le brioche ma quelle piccole! Che praticamente ti danno un picco di energia per 5-600m e poi hai di nuovo fame! Diciamo che visto anche quello che si paga di iscrizione mi aspetterei di mangiare bene ad ogni rifugio. Stesso discorso per la doccia. In alcuni rifugi era a pagamento. Ricordate inoltre che nei rifugi dove non c’è linea non prendono la carta e quindi portatevi dietro del contante!
Scordatevi di poter fare affidamento solo sui rifugi. Io speravo di poter portare via del cibo tra un rifugio e l’altro ma è stato impossibile (a meno di non portarsi via la polenta o la zuppa…) e alla fine ho un po’ patito la fame!
Se al Geants uno potrebbe partire con due gel di emergenza e andare di base vita in base vita solo con quelli al Glaciers bisogna avere con sé una bella scorta di cibo. Tra le basi vita ci sono anche 160km. Sono 2-3 giorni di cibo da portarsi dietro!
Tecnica
Il Glaciers è più tecnico del Geants. Fermo restando che anche al Geants un minimo di tecnica è necessaria al Glaciers ne serve un po’ di più. Nulla di estremo, però un minimo di attitudine al vuoto e di abitudine a nevai/ghiacciai serve. Purtroppo c’è un sacco di gente che magari sono degli ottimi corridori ma con poca esperienza in montagna. Insomma il sapersi mettere i ramponcini mi sembra un requisito base per una gara che si chiama Tor de Glaciers…
Oltre ai nevai ci sono alcuni tratti attrezzati. Sono facili, ma ci sono. Quello un po’ più difficile è il passaggio al Gran Neyron che quest’anno era reso più complicato dalle condizioni. In realtà c’era un percorso alternativo (che non era per nulla più corto) da fare in caso di condizioni avverse ma hanno deciso di non farlo e di fare l’originale. C’erano 10cm di neve fresca, pioveva e c’era anche rischio temporali. Se non sono condizioni avverse quelle non saprei quali lo sono… Oggettivamente il passaggio al Gran Neyron era innecessario nelle condizioni di quest’anno. Ripeto non è nulla di così difficile ma ci sono alcuni tratti dove se scivoli non lo racconti! Inoltre va detto che proprio quel passaggio non è per nulla a norma! Per le vie ferrate e i passaggi attrezzati ci sono delle norme che prevedono il doppio spit all’inizio e alla fine e le corde in acciaio ricoperte di “corda” (che sono quelle corde blu che si vedono spesso in giro). Proprio il passaggio al Gran Neyron è l’unico che invece ha delle vecchie catene arrugginite con alcuni spit staccati e delle corde che ha messo Abele Blanc 50 anni fa (lo ha detto lui, e non lo ha detto per ridere!). La scaletta è tenuta da due spit dell’8 arrugginiti. Diciamo che con tutto quello che si paga (vedi punto sotto) uno potrebbe aspettarsi che l’organizzazione spenda quei 2-3000 euro per mettere il tutto a norma.
Discorso in parte simile (e in parte collegato al percorso) è quello del sentiero tra il Sella e Cogne. Ci sono diversi sentieri che scendono dal Sella a Cogne e anche lì c’era un percorso alternativo. E invece nulla. Ci hanno fatto fare il percorso lungo che passava sotto dei costoni di roccia marcia dove prendersi un sasso in testa era un rischio realmente alto, soprattutto con la pioggia. Lo dico da alpinista: quello è un sentiero che sotto la pioggia va evitato come la peste, per di più senza casco! Anche se dovessero venire 5-6 km in meno non cambiano le difficoltà del Glaciers. Ma questi passaggi sono a mio avviso innecessari. In ogni caso ci sono e teneteli da conto!
Costo
Io sono uno di quelli che crede che i 900 euro per il Geants poi in fondo non siano tanti. Se si mettono sul piatto della bilancia gli oltre 40 ristori con ogni ben di dio, i gazebini di plastica sui passi più alti a garantire la sicurezza (quelli vanno portati su e giù con l’elicottero!) il premio finisher (che quest’anno era davvero misero ma l’anno scorso era ottimo), 330km di bandierine sul percorso, la borsa trasportata in 6 basi vita e tutto il resto non è poi tanto; soprattutto se paragonato ad altre gare dove paghi 150-200 euro per avere 5-6 ristori con i biscotti del Lidl!
Però i 1100 del Glaciers in effetti sono un po’ tanti. Diciamo che se ti dessero da mangiare come si deve passerebbero in secondo piano. Ma paradossalmente il Glaciers dovrebbe costare meno del Geants, perché quello che ti danno è davvero molto meno!
Li ripagherei, perché alla fine è un’esperienza unica. Però mi aspetterei qualcosa in più.
Alla festa a Courmayeur l’anno scorso la birra era gratis. Quest’anno si pagava (e OK!) ma il fatto che sia finita quasi subito è una onta vergognosa che getta un’ombra eterna sull’organizzazione!
Rifugi
Veniamo alla cosa forse più bella del Glaciers. Il modo di vivere i rifugi. Quando ci andiamo la domenica a mangiare la polenta con la famiglia difficilmente ci rendiamo conto del significato della parola “rifugio”. Io venendo dall’alpinismo è un termine e un concetto che ho già apprezzato altre volte. Ma al Glaciers lo apprezzi di continuo per una settimana. Quando arrivi nel cuore della notte sotto la tempesta ti rendi conto di cosa vuol dire rifugio. Ed è bellissimo.
Il modo di vivere il rifugio al Glaciers è davvero unico. Si entra dentro, ci si scalda, si mangia e si incontrano gli altri runners. Si fanno due chiacchiere e ci si dà forza a vicenda. Poi ci si riveste e si va via verso il prossimo rifugio!
Davvero unico!
Gruppo
Abbastanza scontato, ma lo dico lo stesso. Al Geants si parte in 1200 ed è più difficile “fare gruppo” ma al Glaciers si è solo in 200 e dopo poco eravamo praticamente tutti insieme. Siamo arrivati in 66. Tolti i primi 10 e gli ultimi 10 gli altri li ho praticamente conosciuti tutti. Alla fine siamo stati più o meno tutti insieme all’inizio o alla fine. Ed è stato molto bello! Con alcuni di loro ho scambiato i numeri e siamo ancora in contatto e credo che lo rimarremo a lungo!
All’inizio ho percepito molto più agonismo e nervosismo del Geants, forse complice una sorta di “timore reverenziale” verso il Glaciers, ma dopo un po’ siamo diventati una sorta di gruppone unico che si aiutava e si incitava l’un con l’altro ed è stato davvero bello!
Per riassumere: non saprei dirvi quale è più bello tra il Geants e il Glaciers. Decisamente sono due cose diverse. Non aspettatevi un Geants più lungo. Semplicemente è una corsa diversa, con uno stile diverso e una sua “anima” diversa e va vissuta in un modo diverso.
Se lo rifarò? Non lo so. Fino a qualche giorno fa avrei detto di no, ma ora…
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Grazie mille bianco222!!!
E' da un po' che mi interrogo sulla possibilità di correre il Glacier, il tuo report è quello che mi mancava!
E' da un po' che mi interrogo sulla possibilità di correre il Glacier, il tuo report è quello che mi mancava!
CV: 10xResegUp, MoRe, MoMot, UD80, GTC, UTCC, TOR30, TOR130, 2xTOR330, 2xLUT, UTLAC250, UMS, SwissPeaks360, UTMB, BY winner, Ultrabalaton, Spartathlon, 48h winner
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Grazie @bianco222 , ennesimo ottimo resoconto, e considerazioni molto interessanti sulle differenze tra le due gare.
Non ho i requisiti richiesti per potermi iscrivere al Glaciers, ma hai rafforzato la mia convinzione che non sia una gara per me
Non ho i requisiti richiesti per potermi iscrivere al Glaciers, ma hai rafforzato la mia convinzione che non sia una gara per me
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 06-15/09/2024
Grazie Bianco, non riuscirò mai a fare il Tor sotto le 130 ore ma il Glacier credo sia davvero un’esperienza unica. Non capisco perché l’organizzazione si sia incaponita a fare fare tutte queste deviazioni inutili del percorso, tanto 450 o 425 cosa cambiava? Per il cibo è davvero un peccato, ma non ho capito se, pagando ovviamente, nei rifugi potevi integrare con cibo di qualità.
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