06.11.2016 - 6^ Lago Maggiore Marathon (42K/33K/21K) Camp. Ita. Assoluto Maratona

[poco82]

Finalmente ho trovato il tempo di leggere i tutti: Oltre a complimentarmi di nuovo con tutti, menzione particolare a @supertamp: bellissimo racconto, non sapevo che fossi pure un poeta! E la tua gara con quello che hai passato nella preparazione dimostra che le emozioni della Maratona sono davvero più importanti dei tempi!

[Marcos]

Un mito

[tomaszrunning]

non mi ricordo per nulla questa scena
ero in estasi

[Zak]

Ragazzi, complimenti a tutti, e in particolare a Ansfa!
Quasi quasi l'anno prossimo faccio questa, visto l'ecatombe di primati!
Bravissssssimi!

[StePo8]

qualche appunto per Paolo che so che ci legge con piacere

Percorso:
sempre bello e molto veloce e il clima ha aiutato a spingere, se I miei record di Mezza e Maratona sono legati a questo percorso un motivo ci sarà

Pacemaker
quelli delle 3h15' bravi, puntuali, simpatici al punto giusto. ad ogni km veniva scandito il tempo e il vantaggio/svantaggio rispetto al target

Segnalazione ristori
2 anni fa segnalai l'assenza dei cartelli ai ristori per sapere la posizione di sali e acqua. quest'anno erano ben segnalati

Spogliatoi
assenza di spogliatoi femminili prima della gara, mentre erano presenti dopo la gara.

Docce
calde anche per gli ultimi arrivati, fatto quasi raro.

Massaggi
7 lettini, massaggio professionale, al punto che durava troppo 20-25 min, in questo modo ne hannno usufruito in pochi

[Malika M]

Complimenti a tutti

[Leoxgiusti]

Grandissimo (e bellissimo) Tomasz!!!

[Marcoisa]

A quasi una settimana dal PB, con le gambe più che a posto, pronte per ricominciare a correre, mi prendo un po' di tempo per raccontarvi la mia Maratona di quest'anno.
Non avevo mai corso così tanti Km per una maratona (per me 700Km in tre mesi e mezzo sono tanti).
I primi allenamenti in Colorado (correre sopra i 1800 metri, un bel modo di iniziare), poi in Sardegna per sentieri che si inerpicavano sulle colline dei siti minerari del Sulcis, nei piccoli tratturi spinosi nella macchia mediterraena e lungo le strade di campagna dei vigneti del Cannonau. Poi ancora, nel Cuneese, sulle strade sterrate che conducono alle borgate dove sono nati i mei genitori. Corro a Barcellona, la città di mia moglie, tra il Tibidabo e la Torre Marò e corro i miei "lunghi" più lunghi qui a Torino, al Valentino e alla Mandria, tanto per avere un po' di conforto domestico nelle interminabili solitarie corse dei lunedì mattina prese "in prestito" al lavoro.
Tanti pensieri, tante sensazioni, moltiplicate per mille negli ultimi allenamenti, dopo che mio padre, dopo anni di incomprensioni, smussate pian piano dal tempo, ha deciso di andarsene, lasciandomi solo con la scia di tristezza creata delle cose non dette e dal desiderio di confronto, svanito in un suo ultimo "vai già via?", qualche giorno prima di quella mattina di Agosto.

Arrivo a Verbania il Venerdì sera (me la prendo con calma), alloggio a 300 metri dalla partenza in un bell'alloggio trovato su AirBnb. La mattina del Sabato faccio un bel giro di ricognizione, studio le salite e le discese, mi preoccupa un po' la pioggia, non so bene come vestirmi, ma pian piano decido, anche grazie ai consigli del forum.
Domenica mattina, ovviamente piove, come largamente previsto dai miei milioni di passaggi sui siti Meteo più affidabili.
Partiamo con 10 minuti di ritardo (fa freddino), inizia la catarsi.
Il mio passo è un orologio, delle salite quasi non me ne accorgo, e scopro che a parte il km iniziale rimango costante tra 5'05 e 5'13 per i primi 25 Km. Un milione di pensieri mi attraversano la testa, seguo solo il mio passo. Parlo poco, anzi pochissimo, un po' me ne dispiaccio visto che riconosco gente del Forum, ma rimango sul mio passo, sulla mia maratona.
Passaggio alla mezza a 1h50, faccio due parole con due simpatici runner, chiedo consigli sui pantaloncini che mi gelano i quadricipiti. Mia moglie mi aspetta al Km 25, cambio i pantaloncini e il cappellino zuppo. Riparto con lo stesso passo.
Al 35esimo si illumina il cielo e mi regala uno splendido arcobaleno sui monti di Mergozzo, la metafora del traguardo, un arco colorato sotto il quale passare, felice di avere concluso una grande impresa. Smette di piovere, spunta il sole e mi scaldo un po' le spalle. Inizio a recuperare posizioni, il passo è pressochè invariato. Tengo 5'25 come riferimento, filo come un treno e intorno al 36esimo supero i pacer delle 3h45.

Passo i pacer delle 3h45. Passo i pacer delle 3h45??! E filo allo stesso ritmo?
Mi scuoto dall'intorpidimento mentale dato dal passo costante, questo sarà PB, mi dico.

Corro, corro tra i miei pensieri, supero diversi compagni (ancora Tomasz? Ma non l'avevo superato prima??), incoraggio più di un runner che vedo in difficoltà. Uno in particolare non finisce di ringraziarmi. "Ci volevi tu, ci volevi tu!". Lo rassicuro, gli chiedo di seguirmi. "Sì ti seguo, ma non al tuo passo, sì ce la posso fare! Grazie mille! Sì la chiudo anche io!".

Intanto filo, il passo accelera, 5'20, 5'18, 5'02, 4'52. Intravedo l'ultima curva, chiedo sostegno al pubblico che mi incoraggia, e ora vedo il traguardo, è lì che mi aspetta, l'arcobaleno colorato sotto cui passare. Ho ancora forza, accelero e percorro l'ultimo tratto in volata, la gente mi applaude, che gioia! Passo il traguardo con i pugni alzati verso il cielo. Penso a mio padre per un attimo, lo ringrazio, e vedo il mio orologio segnare 3h44'00.
E' PB, migliorato di 6 minuti. Mia moglie quasi non ci crede, mi abbraccia con tutta la sua forza.

Sono arrivato alla fine, sono pronto per ripartire!

[lenzuolo]

[StePo8]

Grandissimo


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