[DISCUSSIONE UFFICIALE] Plantari
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kosmiko
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Re: Correre con i plantari
Vi illustro la mia idea in merito ai plantari dopo averli utilizzati da circa 6 anni e dopo un pò di ricerche e documentazioni in merito.
Il tutto comincia qualche anno fa,quando dopo le partite di calcetto accuso dolore inguinale a sinistra.Il problema è una iperpronazione.Fatti i soliti esami di routine (baropodometrico,statica,dinamica,isometrico....) mi realizzano un plantare che pur avendo certificato di conformità (come da legislazione) viene realizzato in maniera artigianale.La variazione di rilievo riguarda quindi l'introduzione di un forte rialzo sotto l'arcata interna del piede sinistro.All'inizio è difficile abituarsi (ecco perchè molti il plantare lo buttano quasi subito!) ma col tempo mi abituo al nuovo assetto cominciando a praticare corsa.Il tutto procede bene fino al 2010,anno in cui mi viene risistemato nuovamente il plantare ma con una accentuata arcata di ben 4 cm!Si tratta di una ortesi inutilizzabile per camminare....figuriamoci per correre e indossandolo è come se si avesse una grossa pietra di fiume sotto il piede.Non ci vuole un medico specialista per capire che si tratta di un errore grossolano da denuncia.Non potendo fare a meno dei plantari....(camminare senza mi provoca tensioni ai polpacci e ai tendini d'achille) mi rivolgo ad un noto centro ortopedico pugliese e rieseguo i soliti esami (baropodometrico,statica,dinamica,isometrico....)...il risultato è il medesimo ma la realizzazione dell'ortesi è differente in quanto realizzata mediante procedimento cad/cam e mediante una macchina a controllo numerico che esegue un'ortesi precisa per proprio piede.Mi vengono prodotti 2 tipi di plantare (uno da tenere sempre ed uno sportivo) e al momento li utilizzo da circa 30 giorni.Sembra andar bene ma l'eccessiva pronazione a sinistra resta per il semplice fatto che le mie asics stratus 2 hanno una tomaia che cede fortemente verso l'interno annullando il sostegno del plantare che a suo volta cede nella calzatura.Risolvo il problema usando una scarpa più contenitiva e più stabile e fasciante.
Tutto questo per farvi capire che un'ottima scarpa (ottima per me vuol dire quanto più adatta alla propria biomeccanica) ha la prorità su qualsiasi plantare che per quanto possa essere ben costruito seguirà sempre le deformazioni della scarpa.
Di seguito vi illustro le mie priorità.
1) Utilizzo di una scarpa idonea alla propria biomeccanica.
2) Esercizi di tonificazione muscolare e streching
3) Utilizzo del plantare realizzato in maniera cad/cam sempre nello stesso modello di scarpa evitando che le stesse si usurino troppo.
4) Una volta trovato il proprio "assetto"....inteso come la miglior combinazione di "scarpa-plantare" cercare di mantenere lo stesso a vita.
Inoltre...ritengo che ortopedici e medici di questo tipo non sono ancora in grado di cogliere tutte le variabili posturali di un individuo durante la corsa.Tali specialisti fanno riferimento a modelli ideali che nella realtà non esistono.Ti fanno eseguire della corsa sul tappeto a ritmo blando ma minimamente immaginano come il corpo si comporta in corsa libera su strada.Inoltre nessuno cammina in maniera perfetta e nessuno ha schiena perfettamente dritta.Il corpo umano trova anno dopo anno il suo naturale adattamento posturale in modo da correre con più efficacia e minore dispendio energetico,ecco perchè ci sono persone che apparentemente corrono in maniera goffa e scomposta ma che hanno una elevata efficienza di corsa.....
Con questo spero di avervi illuminato un pò e spero di avervi fatto risparmiare un pò di soldini....perchè un doloretto lombare potrebbe essere semplice sovraccarico allenante o poca mobilità articolare del tronco....non correte dritti verso il plantare.
Il tutto comincia qualche anno fa,quando dopo le partite di calcetto accuso dolore inguinale a sinistra.Il problema è una iperpronazione.Fatti i soliti esami di routine (baropodometrico,statica,dinamica,isometrico....) mi realizzano un plantare che pur avendo certificato di conformità (come da legislazione) viene realizzato in maniera artigianale.La variazione di rilievo riguarda quindi l'introduzione di un forte rialzo sotto l'arcata interna del piede sinistro.All'inizio è difficile abituarsi (ecco perchè molti il plantare lo buttano quasi subito!) ma col tempo mi abituo al nuovo assetto cominciando a praticare corsa.Il tutto procede bene fino al 2010,anno in cui mi viene risistemato nuovamente il plantare ma con una accentuata arcata di ben 4 cm!Si tratta di una ortesi inutilizzabile per camminare....figuriamoci per correre e indossandolo è come se si avesse una grossa pietra di fiume sotto il piede.Non ci vuole un medico specialista per capire che si tratta di un errore grossolano da denuncia.Non potendo fare a meno dei plantari....(camminare senza mi provoca tensioni ai polpacci e ai tendini d'achille) mi rivolgo ad un noto centro ortopedico pugliese e rieseguo i soliti esami (baropodometrico,statica,dinamica,isometrico....)...il risultato è il medesimo ma la realizzazione dell'ortesi è differente in quanto realizzata mediante procedimento cad/cam e mediante una macchina a controllo numerico che esegue un'ortesi precisa per proprio piede.Mi vengono prodotti 2 tipi di plantare (uno da tenere sempre ed uno sportivo) e al momento li utilizzo da circa 30 giorni.Sembra andar bene ma l'eccessiva pronazione a sinistra resta per il semplice fatto che le mie asics stratus 2 hanno una tomaia che cede fortemente verso l'interno annullando il sostegno del plantare che a suo volta cede nella calzatura.Risolvo il problema usando una scarpa più contenitiva e più stabile e fasciante.
Tutto questo per farvi capire che un'ottima scarpa (ottima per me vuol dire quanto più adatta alla propria biomeccanica) ha la prorità su qualsiasi plantare che per quanto possa essere ben costruito seguirà sempre le deformazioni della scarpa.
Di seguito vi illustro le mie priorità.
1) Utilizzo di una scarpa idonea alla propria biomeccanica.
2) Esercizi di tonificazione muscolare e streching
3) Utilizzo del plantare realizzato in maniera cad/cam sempre nello stesso modello di scarpa evitando che le stesse si usurino troppo.
4) Una volta trovato il proprio "assetto"....inteso come la miglior combinazione di "scarpa-plantare" cercare di mantenere lo stesso a vita.
Inoltre...ritengo che ortopedici e medici di questo tipo non sono ancora in grado di cogliere tutte le variabili posturali di un individuo durante la corsa.Tali specialisti fanno riferimento a modelli ideali che nella realtà non esistono.Ti fanno eseguire della corsa sul tappeto a ritmo blando ma minimamente immaginano come il corpo si comporta in corsa libera su strada.Inoltre nessuno cammina in maniera perfetta e nessuno ha schiena perfettamente dritta.Il corpo umano trova anno dopo anno il suo naturale adattamento posturale in modo da correre con più efficacia e minore dispendio energetico,ecco perchè ci sono persone che apparentemente corrono in maniera goffa e scomposta ma che hanno una elevata efficienza di corsa.....
Con questo spero di avervi illuminato un pò e spero di avervi fatto risparmiare un pò di soldini....perchè un doloretto lombare potrebbe essere semplice sovraccarico allenante o poca mobilità articolare del tronco....non correte dritti verso il plantare.
Ci sono istanti in cui la sola cosa che vorresti sentire è la musica dei tuoi passi tra la terra e il cielo (speriamo vada bene e si possa tenere)
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Paolo
- Maratoneta
- Messaggi: 412
- Iscritto il: 22 ott 2009, 11:16
Re: Correre con i plantari
Pensa che a me, un cane di Cagliari,7-8 anni fa, mi ha fatto dei plantari in legno per correre. C'ho corso una sola volta, non ti immagini neanche i dolori ai polpacci che ho avuto per alcuni giorni, non riuscivo quasi a camminare. Morale della favola, evitiamo di andare dai cani e cerchiamoci dei buoni meccanici ortopedici, possibilmente è meglio che i plantari li faccia un'azienda leader in Italia, non un pastore qualsiasikosmiko ha scritto:Vi illustro la mia idea in merito ai plantari dopo averli utilizzati da circa 6 anni e dopo un pò di ricerche e documentazioni in merito.
Il tutto comincia qualche anno fa,quando dopo le partite di calcetto accuso dolore inguinale a sinistra.Il problema è una iperpronazione.Fatti i soliti esami di routine (baropodometrico,statica,dinamica,isometrico....) mi realizzano un plantare che pur avendo certificato di conformità (come da legislazione) viene realizzato in maniera artigianale.La variazione di rilievo riguarda quindi l'introduzione di un forte rialzo sotto l'arcata interna del piede sinistro.All'inizio è difficile abituarsi (ecco perchè molti il plantare lo buttano quasi subito!) ma col tempo mi abituo al nuovo assetto cominciando a praticare corsa.Il tutto procede bene fino al 2010,anno in cui mi viene risistemato nuovamente il plantare ma con una accentuata arcata di ben 4 cm!Si tratta di una ortesi inutilizzabile per camminare....figuriamoci per correre e indossandolo è come se si avesse una grossa pietra di fiume sotto il piede.Non ci vuole un medico specialista per capire che si tratta di un errore grossolano da denuncia.Non potendo fare a meno dei plantari....(camminare senza mi provoca tensioni ai polpacci e ai tendini d'achille) mi rivolgo ad un noto centro ortopedico pugliese e rieseguo i soliti esami (baropodometrico,statica,dinamica,isometrico....)...il risultato è il medesimo ma la realizzazione dell'ortesi è differente in quanto realizzata mediante procedimento cad/cam e mediante una macchina a controllo numerico che esegue un'ortesi precisa per proprio piede.Mi vengono prodotti 2 tipi di plantare (uno da tenere sempre ed uno sportivo) e al momento li utilizzo da circa 30 giorni.Sembra andar bene ma l'eccessiva pronazione a sinistra resta per il semplice fatto che le mie asics stratus 2 hanno una tomaia che cede fortemente verso l'interno annullando il sostegno del plantare che a suo volta cede nella calzatura.Risolvo il problema usando una scarpa più contenitiva e più stabile e fasciante.
Tutto questo per farvi capire che un'ottima scarpa (ottima per me vuol dire quanto più adatta alla propria biomeccanica) ha la prorità su qualsiasi plantare che per quanto possa essere ben costruito seguirà sempre le deformazioni della scarpa.
Di seguito vi illustro le mie priorità.
1) Utilizzo di una scarpa idonea alla propria biomeccanica.
2) Esercizi di tonificazione muscolare e streching
3) Utilizzo del plantare realizzato in maniera cad/cam sempre nello stesso modello di scarpa evitando che le stesse si usurino troppo.
4) Una volta trovato il proprio "assetto"....inteso come la miglior combinazione di "scarpa-plantare" cercare di mantenere lo stesso a vita.
Inoltre...ritengo che ortopedici e medici di questo tipo non sono ancora in grado di cogliere tutte le variabili posturali di un individuo durante la corsa.Tali specialisti fanno riferimento a modelli ideali che nella realtà non esistono.Ti fanno eseguire della corsa sul tappeto a ritmo blando ma minimamente immaginano come il corpo si comporta in corsa libera su strada.Inoltre nessuno cammina in maniera perfetta e nessuno ha schiena perfettamente dritta.Il corpo umano trova anno dopo anno il suo naturale adattamento posturale in modo da correre con più efficacia e minore dispendio energetico,ecco perchè ci sono persone che apparentemente corrono in maniera goffa e scomposta ma che hanno una elevata efficienza di corsa.....
Con questo spero di avervi illuminato un pò e spero di avervi fatto risparmiare un pò di soldini....perchè un doloretto lombare potrebbe essere semplice sovraccarico allenante o poca mobilità articolare del tronco....non correte dritti verso il plantare.
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serafico
- Novellino
- Messaggi: 15
- Iscritto il: 8 set 2010, 16:03
Plantari su misura: peso e prezzo medio
Salve ragazzi, vi chiedo, per favore, di indicarmi quanto pesano i vostri plantari personalizzati e quanto li avete pagati.
Mi occorre saperlo (e credo possa essere utile a tutti), perchè dalle mie parti (Lecce) c'è una vera e propria jungla (specie di prezzi, quindi immagino anche di qualità): chi lo dà a 50,00 euro, chi a 90,00, chi mi dice che da 180,00 lo sconta a 110,00.
Comincio io, ovviamente: quelli che uso da circa 3 anni (e che, a detta del tecnico, non sono ancora scarichi!) li ho pagati 110,00 euro (scontati, a prezzo di favore, da 180,00) e pesano 45g il destro e 50g il sinistro (non è un po' troppo?!?).
Attendo le vostre segnalazioni.
Grazie in anticipo
Mi occorre saperlo (e credo possa essere utile a tutti), perchè dalle mie parti (Lecce) c'è una vera e propria jungla (specie di prezzi, quindi immagino anche di qualità): chi lo dà a 50,00 euro, chi a 90,00, chi mi dice che da 180,00 lo sconta a 110,00.
Comincio io, ovviamente: quelli che uso da circa 3 anni (e che, a detta del tecnico, non sono ancora scarichi!) li ho pagati 110,00 euro (scontati, a prezzo di favore, da 180,00) e pesano 45g il destro e 50g il sinistro (non è un po' troppo?!?).
Attendo le vostre segnalazioni.
Grazie in anticipo
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kosmiko
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 245
- Iscritto il: 25 mar 2010, 14:26
Re: Plantari su misura: peso e prezzo medio
prezzo e peso dipendono dai materiali e anche dal tipo di assistenza che ti offrono dopo la vendita.....i miei primi plantari avevano delle parti di sughero,erano fatti artigianalmente e passavano mesi prima del controllo....adesso sono in EVA e li sottopongo a controllo ogni 45-60 giorni...il prezzo si aggira intorno alle 100 euro mentre il pacchetto controlli (6) mi costa 15 euro...
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serafico
- Novellino
- Messaggi: 15
- Iscritto il: 8 set 2010, 16:03
Re: Plantari su misura: peso e prezzo medio
Ok, grazie. Potrei sapere qual è il peso?
Inoltre dove li hai fatti (se si può dire in questo forum), visto che, a giudicare dalle tue gare, dovresti essere pugliese come me che son di Lecce?
Inoltre dove li hai fatti (se si può dire in questo forum), visto che, a giudicare dalle tue gare, dovresti essere pugliese come me che son di Lecce?
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massimorispetto
- Maratoneta
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- Iscritto il: 3 nov 2009, 17:39
- Località: Lecce
Re: Plantari su misura: peso e prezzo medio
Ciao, ho diversi amici che hanno fatto plantari per uso Running a Casarano (LE) - Ortopedia Torinese. Fanno il test in dinamica e a quanto pare sono molto competenti e i costi credo siano intorno alle 100/120€.
Spero di esservi stato utile.
A mio parere il plantare è sopratutto utile nell'età dello sviluppo, quando è ancora possibile intervenire sulla biomeccanica dell'appoggio, mentre per chi ormai è grandicello e corre da un pò, potrebbe bastare una scarpa che corregge l'appoggio o in ultima analisi, per problemi cronici ricorrere all'uso del plantare!
Spero di esservi stato utile.
A mio parere il plantare è sopratutto utile nell'età dello sviluppo, quando è ancora possibile intervenire sulla biomeccanica dell'appoggio, mentre per chi ormai è grandicello e corre da un pò, potrebbe bastare una scarpa che corregge l'appoggio o in ultima analisi, per problemi cronici ricorrere all'uso del plantare!
Massimorispetto
42km: 2h51'13" Firenze 2024
21km: 1h13'54" C.I. Putignano 2004
21km: 1h14'35" Roma Ostia 2005
10km: 35'35" C.I. Vasto 2011
5km: 17'07" Lecce 2011
42km: 2h51'13" Firenze 2024
21km: 1h13'54" C.I. Putignano 2004
21km: 1h14'35" Roma Ostia 2005
10km: 35'35" C.I. Vasto 2011
5km: 17'07" Lecce 2011
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kosmiko
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 245
- Iscritto il: 25 mar 2010, 14:26
Re: Plantari su misura: peso e prezzo medio
Peso 69 kg...li ho fatti alla LOM situata sulla via Turi-Putignanoserafico ha scritto:Ok, grazie. Potrei sapere qual è il peso?
Inoltre dove li hai fatti (se si può dire in questo forum), visto che, a giudicare dalle tue gare, dovresti essere pugliese come me che son di Lecce?
io ho cominciato ad usarli a 21 anni (7 anni fa) e concordo con te,a volte una buona scarpa potrebbe correggere l'appoggio....massimorispetto ha scritto:A mio parere il plantare è sopratutto utile nell'età dello sviluppo, quando è ancora possibile intervenire sulla biomeccanica dell'appoggio, mentre per chi ormai è grandicello e corre da un pò, potrebbe bastare una scarpa che corregge l'appoggio o in ultima analisi, per problemi cronici ricorrere all'uso del plantare!
Ci sono istanti in cui la sola cosa che vorresti sentire è la musica dei tuoi passi tra la terra e il cielo (speriamo vada bene e si possa tenere)
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Roberto triathlon
- Aspirante Maratoneta
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- Iscritto il: 10 set 2010, 22:17
- Località: La Spezia
informazioni sull'uso dei plantari
Salve da circa un mese ho cominciato ad accusare un dolore sotto l'arcata plantare del piede sinistro sia dopo la corsa ke in bicicletta.
inizialmente il dolore lo accusavo anke quando kamminavo,poi dopo quasi un mese di stop,il dolore sembrava quasi sparito,però per testare ,ho fatto una corsetta di mezz'ora,ma alla fine il problema si è ripresentato.
sabato sono andato dall'ortopedico e mi ha detto che il dolore è imputabile al mio piede leggermete piatto (le mie scarpe si consumano nella parte posteriore esterna,quindi dovrei essere supinatore) e mi ha consigliato l'uso del plantari fatti su misura.
ma l'uso di questi plantari comporta qualkosa?ci vogliono determinate scarpe? dato che faccio triathlon andrebbero usati anke nelle scarpe da bici? è possibile che dopo aver usato i plantari per un bel po di tempo,sarà possibile un giorno correre senza usare plantari personalizzati?
inizialmente il dolore lo accusavo anke quando kamminavo,poi dopo quasi un mese di stop,il dolore sembrava quasi sparito,però per testare ,ho fatto una corsetta di mezz'ora,ma alla fine il problema si è ripresentato.
sabato sono andato dall'ortopedico e mi ha detto che il dolore è imputabile al mio piede leggermete piatto (le mie scarpe si consumano nella parte posteriore esterna,quindi dovrei essere supinatore) e mi ha consigliato l'uso del plantari fatti su misura.
ma l'uso di questi plantari comporta qualkosa?ci vogliono determinate scarpe? dato che faccio triathlon andrebbero usati anke nelle scarpe da bici? è possibile che dopo aver usato i plantari per un bel po di tempo,sarà possibile un giorno correre senza usare plantari personalizzati?
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veviola
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- Iscritto il: 20 set 2010, 16:56
- Località: Firenze
Re: informazioni sull'uso dei plantari
hai provato a chiedere al medico?Roberto triathlon ha scritto:Salve da circa un mese ho cominciato ad accusare un dolore sotto l'arcata plantare del piede sinistro sia dopo la corsa ke in bicicletta.
inizialmente il dolore lo accusavo anke quando kamminavo,poi dopo quasi un mese di stop,il dolore sembrava quasi sparito,però per testare ,ho fatto una corsetta di mezz'ora,ma alla fine il problema si è ripresentato.
sabato sono andato dall'ortopedico e mi ha detto che il dolore è imputabile al mio piede leggermete piatto (le mie scarpe si consumano nella parte posteriore esterna,quindi dovrei essere supinatore) e mi ha consigliato l'uso del plantari fatti su misura.
ma l'uso di questi plantari comporta qualkosa?ci vogliono determinate scarpe? dato che faccio triathlon andrebbero usati anke nelle scarpe da bici? è possibile che dopo aver usato i plantari per un bel po di tempo,sarà possibile un giorno correre senza usare plantari personalizzati?
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fisioandrea
- Guru
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- Iscritto il: 14 feb 2010, 17:48
