Lo sfogo di un commesso

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fabiotn
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da fabiotn »

enjoyash ha scritto:infatti, se vuoi risparmiare nessuno ti vieta di comprarle on line e sperare di azzeccare taglia e forma
ma no che discorsi sono se ho la possibilità le provo in negozio (peraltro senza chiedere nulla perchè i commessi volendoti vendere le cose ti accattano un torrone che non finisce più e a me per come sono fatto da fastidio).

non scomoderei termini come etica o malcostume per una cosa del genere, però rispetto le opinioni di tutti. a patto che la cosa sia reciproca! :wink:
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Oscar78
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da Oscar78 »

Ma è proprio ciò che diceva dagu nel suo primo post: vuoi provare e acquistare su internet? Entra in un negozio "self-service" o per lo meno non farmi perdere un 'ora già sapendo che non acquisterai nulla.

Per carità ovviamente ognuno la vede in maniera diversa ma, a parer mio, "etica" ci sta tutta soprattutto per l'esempio che ha portato enloyash.

Ti posso assicurare che dopo una consulenza in cui hai magari buttato via un pomeriggio (con annesso spostamento), la stragrande maggioranza della gente semplicemente "evapora"! :smoked:
Il "quanto le devo?" non mi è praticamente mai capitato di sentirlo da questi Fenomeni! Se poi provi a chieder qualcosa apriti cielo! ](*,)

E ti garantisco che le balls girano! Hai voglia se girano! :mrgreen:
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enjoyash
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da enjoyash »

MaxF ha scritto:Non voglio abusare dello spazio altrui, anzi ringrazio Dagu per la discussione, evidentemente era un argomento latente che lui ha stimolato..
per quanto mi riguarda non è un discorso nuovo, nel senso che l'ho già discusso su un altro forum (motociclistico), visto che anche lì la taglia è molto importante (per un casco e una tuta è fondamentale) e quindi si è diffusa quest'a usanza (per me malcostume) di provare in un negozio e poi comprare on line a prezzi più vantaggiosi.

@fabioTN...se fai le tue prove senza disturbare nessuno di chi lì ci lavora, niente di male. Qui il discorso era un po' diverso, cioè di chi impegna un commesso o un commerciante per provare le cose, farci anche magari una corsa sul tappeto e poi dopo 30-40 minuti di prove, andare a casa per comprare on line...son due cose molto diverse...peraltro per certe merci è inevitabile avere l'assistenza di un commesso o del titolare...per provare un casco devi necessariamente ricorrere alla persona addetta che ti va a prendere la taglia giusta in magazzino, perchè fisicamente non si possono avere tutte le taglie esposte di tutti i modelli...idem per le tute da moto ecc.
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da StePo8 »

Dipende anche dal tipo di prodotto da acquistare.

Ad esempio nel mio caso in 3 anni ho acquistato 10 paia di scarpe di cui solo 1 online in quanto si trattava di un modello irreperibile in negozio ed era un modello che gia' avevo.

Per un GPS invece l'ho preso direttamente online in quanto non c'era niente da provare e + conveniente.

La miglior cosa secondo me e' quella che mi e' avvenuta in settimana.
Sono andato dal mio negizio fornitore di fiducia, ho ordinato un modello e colore nuovissimi appena usciti sul mercato. Siccome sa che conosco i prezzi e prodotti, lui stesso mi ha detto che mi avrebbe fatto un prezzo + basso di qualsiasi prezzo online.
Dopo l'acquisto, ho verificato online e aveva ragione.
Io sono rimasto contento e lui ha guadagnato ancor di + la mia fiducia. Grazie Ruggero :thumleft:
... i secondi persi all'inizio, sono minuti guadagnati alla fine...
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MaxF
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da MaxF »

StePo8 ha scritto: Sono andato dal mio negizio fornitore di fiducia, ho ordinato un modello e colore nuovissimi appena usciti sul mercato. Siccome sa che conosco i prezzi e prodotti, lui stesso mi ha detto che mi avrebbe fatto un prezzo + basso di qualsiasi prezzo online.
Dopo l'acquisto, ho verificato online e aveva ragione.
Io sono rimasto contento e lui ha guadagnato ancor di + la mia fiducia. Grazie Ruggero :thumleft:
Non a caso è la stessa cosa che fa, al contrario, il sito per il quale lavoro, si chiama "economia di mercato"
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da deuterio »

Non voglio andare a fare in conti in tasca a nessuno (mi bastano le mie di tasche, da controllare :wink: ), e come tutti preferisco spendere qualcosa in meno, piuttosto che il contrario. Ed alla fine dell'anno sono soldini, se è vero che le mie 6-7 paia all'anno ci vanno che è un piacere...
Ritengo comunque giusto pagare qualcosa di più in un negozio fisico, se ottengo un servizio professionale e curato. Nella mia città ci sono un paio di negozi di solo running, ed entrambi di default fanno uno sconto del 20%. A queste condizioni, quella volta all'anno che mi reco fisicamente in negozio, posso anche permettermi di uscire dal negozio con la coscienza a posto, soddisfatto dopo essermi provato tanti nuovi modelli, aver stressato per un'oretta buona il commesso, aver trovato quello che sicuramente fa al caso mio, ed essermelo portato a casa subito.
Tenete presente che ogni anno mediamente, per un paio di scarpe comprate in negozio fisico, le altre 5-6 le compro online. Se poi dovessi quantificare il valore :money: delle ore lavorative perse a controllare settimanalmente le offerte e i saldi dei vari siti che seguo non ne vengo più fuori, ma questo è un altro discorso... :wink:
"Quando la sorte ti è contraria e mancato ti è il successo, smetti di far castelli in aria e va a piangere sul..."
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Re: R: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da Run_Franz_Run »

enjoyash ha scritto:
Run_Franz_Run ha scritto:
Non sono d'accordo sul tempo perso da commesso/negoziante per un cliente "a vuoto" per due motivi
1) perchè tempo vuoto ne avrà sicuramente tanto nell'arco della giornata per fare le "altre" attività extra-vendita. se così non fosse (come gli auguro) significa che ha tantissimo lavoro e quindi a maggior ragione si potrà permettere prezzi competetivi ad internet o assumere un commesso
in realtà c'è molto altro lavoro...inventariare, ordinare, prezzare, tenere il magazzino e così via...
Ne sono consapevole, ma non esagerare... e sinceramente non credo sia un motivo valido per dare contro a chi non compra in generale
Sono certo che un commesso trascorra anche tempo "vuoto" in negozio, o vuoi dirmi che vi sono così tante attivtà extra-vendita in un negozio di running che si riesce nemmeno a servire i clienti? Sono certo che gli straordinari (dovuti alla "consulenza" a clienti che poi non comperano) siano quantificabili a zero.

Se viceversa hai ragione tu e mi si dimostra che far provare scarpe ruba così tanto tempo e denaro, allora il negoziante per non cadere in un comportamento immorale mi deve applicare un super-sconto finale: infatti, acquistando sempre gli stessi modelli conosco già il numero e, o non le provo (se non vanno bene torno a cambiarle), o le provo in due minuti esatti
enjoyash ha scritto:
Run_Franz_Run ha scritto: 2) non trascura assolutamente altri clienti, perchè come spesso accede i commessi (giustamente) non fanno attendere e non servono contemporanemente (e ragionando al contrario, se in quel momento il fasullo-cliente venisse servito mentre il negozio è vuoto, sarebbe un comporatmento non più immorale?
servire più persone contemporaneamente al meglio è quasi impossibile, almeno se parliamo di scarpe da running o altri "attrezzi" (casco, tuta da moto come ho esemplificato)...se parliamo di un abito si può anche fare, anche se inevitabilmente si trascureranno un po' entrambi...quindi il cliente fasullo fa un dispetto pure al cliente veramente interessato (che non significa acquirente al 100%) che viene servito in contemporanea con qualcuno che non dovrebbe starci lì...
scusami se non sono d'accordo anche su questo punto: credo sia fattibilissimo (mi è successo parecchie volte in negozi di scarpe) a discapito di una minima perdita di qualità del servizio. Suvvia, si vendono scarpe da running....
enjoyash ha scritto:
Run_Franz_Run ha scritto:E come detto prima, non è vero che lavora per nulla... sia perchè quel lavoro extra non ricade sicuramente sull'orario di fine giornata, ma sopratutto perchè sta investendo.... la sua professionalità oggi non è ripagata da quel cliente che acquista su internet, ma stai sicuro che (se è davvero professionale ed educato) in quel negozio a comperare tornerà prima o poi.
E' la storia dei Groupon, di chi sviluppa sw freeware, ecc..

se uno è così fissato col prezzo, poi non torna in quel negozio, manco se a servirlo è baldini in persona (Come competenza)...o magari ci torna per fare lo stesso giochino, tanto non è reato no?
Non sono asolutamente d'accordo ....allora tutti quelli che vendono con Groupon, vendono freeware, ecc.. sarebbero tutti dei tonti?..... su 10 che fanno il giochino (come dici tu), stai certo che 1 o 2 (ma credo siano molto di più) tornano, e quelli sono clienti guadagnati a discapito di altri negozi meno professionali (che non hanno capito questa logica): cavolo, stiamo parlando di investimento; non sto scoprendo l'acqua calda....
enjoyash ha scritto:
Run_Franz_Run ha scritto:E ripeteo ancora i miei dubbi:
1) Perchè lo steso negozio vende anche in internet a prezzi inferiori? (eppure non ha spese di spedizione ed io, cliente, pago (in tempo e denaro) di tasca mia il viaggio al negozio)
tu sai cosa costa l'affitto o il mutuo di un negozio/ufficio? corrente elettrica e altre utenze, rifiuti, IMU, pulizie, manutenzione (andrà ridipinto ogni tanto o no?)...tutto questo ha dei costi. un sito ha il costo dell'hosting e di chi te l'ha fatto, ed è aperto 24/h 7/7... i costi di un negozio fisico non sono paragonabili, e non si può essere aperti h24 7/7.. quindi il costo di vendita riflette anche questo..poi ci sarebbe da discutere sui volumi che può fare un negozio fisico rispetto a un sito internet affermato con migliaia di compratori...
Qui non capisco esattamente il tuo discorso: sono a conoscenza dei costi fissi (peraltro sostenuti anche da chi vende solo in internet); le risposte sulle differenze di costi tra negozio fisico e negozio virtuale sono già stati dibattuti in precedenti post (vedi Max80).
il mio dubbio riguardava su quei negozi fisici che vendono una scarpa a X euro e contemporaneamente vendono la stessa scarpa a X-30% euro anche su internet.
Vuoi dirmi che sono pollo due volte? non faccio sostenere spese di spedizione al negozio, vado personalmente in negozio (perdendo tempo e denaro in viaggio) e devo anche pagare le scarpe un 30% in più?
enjoyash ha scritto:
Run_Franz_Run ha scritto:2) quando un negozio applica i saldi al 40-50% di sconto, ci sta rimettendo o più semplicemente, ci sta guadagnando poco?
non ci sta guadagnando nulla, o molto molto poco. ho il suocero che produceva scarpe e ora le vende per conto di altri...una scarpa buona da donna realmente made in italy costa 30-40 euro, in negozio arrivano a costare 80/100 euro...se le sconta al 50% le vende a 40/50 euro...tu dirai: allora ci guadagna 10 euro a scarpa...si, ma in quei 10 euro ci son 2 euro di IVA, 3 euro di IRPEF, e il resto serve a coprire i costi....se vendesse sempre a quel prezzo chiuderebbe nel giro di pochi mesi, perchè non si ripagherebbe i costi o non guadagnerebbe nulla.
OK. Concordo.
ma voglio essere provocatorio anche in questo punto. Anch'io, quindi, ho un comportamento immorale perchè vado ad acquistare scarpe in negozio fisico solo quando sono in saldo?

e faccio copia e incolla di quanto ho scritto in precedenza:
Siamo tutti d'accordo: è decisamente immorale provare scarpe sapendo già a priori che si acquisterà altra parte.....
Negozianti/commessi siate però onesti: ammettete che trovate "noioso" (e lo capisco, sia chiaro) che vi sia gente che entra e non compra ......però non parlate di costi o di tempo e denaro perso.
Provare per acquistare altrove è immorale alla pari di quei commessi/negozianti che sono professionali, gentili ed educati solo perchè sono il pollo da spennare e che invece mi tratterebbero da schifo se sapessero che entro solo a provare......
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da Run_Franz_Run »

Oscar78 ha scritto: .................
Ti posso assicurare che dopo una consulenza in cui hai magari buttato via un pomeriggio (con annesso spostamento), la stragrande maggioranza della gente semplicemente "evapora"! :smoked:
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Verissimo, concordo in toto, ma il tuo paragone regge poco con il discorso negozio: non puoi paragonare il tempo perso per una mezza giornata di consulenza (tempo che avresti potuto dedicare ad altro lavoro/consulenza oppure più semplicemnete per far la spesa o una passeggiata) con chi in negozio (con o senza gli scrocconi) deve pur sempre restare. E' più corretto paragonarlo ad un dipendente che in orario di ufficio gli viene chiesto fi fare un lavoro inutile: è tempo perso, che avrebbe potuto dedicare ad altre attività ma non cambia sostanzialmente il suo orario di lavoro.
Se invece, sbaglio la logica del mio discorso, e provare le scarpe in negozio ruba così tanto tempo ed energie, allora quando acquisto scarpe in un negozio fisico senza provare, esigo un super-sconto che il negoziante, da un punto di vista etico e morale, dovrebbe applicarmi senza dir nulla
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ilmara
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da ilmara »

Fatto sta che se tutti facessero il giochino del provo in negozio e poi compro su internet non esisterebbe più la figura del commesso in quanto nessun negozio sarebbe penso disposto a pagare una persona per far poi vendere altri e secondo me questo prima o poi accadrà in quanto l'era della vendita su internet è appena iniziata.
Rimarranno solo i discount che a quel punto saranno gli unici a poter fare concorrenza ai negozi on-line riducendo i costi (quest già sta accadendo).
Vabbè pazienza siamo in evoluzione lo si sa.
Corro regolarmente da qualche anno ma sono un Runner dal 24/07/2010
183 cm x 74kg x 50 anni
PB 21km: 1h.33'.37''
PB 42km: 3h.22'.58''
Venice Marathon 2012 .... io c'ero

Non si può essere veloci,  belli e pure svegli...... portate pazienza.
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Re: Lo sfogo di un commesso

Messaggio da davide1977 »

:asd2: :asd2: :asd2: :pale:
Naturalmente prima arriverà la fase in cui faranno pagare il test dell'appoggio :wink:

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