...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
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titti74
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ma con il freddo
Leggo qua e là che molti di voi riportano che con il freddo riescono ad allenarsi meglio. Soprattutto a quanto ho capito con l'abbassamento delle temperature rimane un po' più bassa anche la frequenza cardiaca. questo fa sì che si riesca a " spingere" di più?
Chiedo perchè faccio molta fatica ad allenarmi con il freddo. In realtà corro meglio a 30 gradi che non a 2-3, temperatura con la quale mi alleno ormai da una quindicina di giorni. in particolare devo dire che mi sento subito in " affanno respiratorio". spesso durante l'allenamento mi sembra di andare a ritmi allegri ( per le mie possibilità) e quando riguardo il garmin scopro che invece sono stata più lenta di quanto credevo. Oppure a volte cerco di imporre dei cambi di ritmo e mi sembra che le gambe reagiscano al rallentatore ( pur essendomi, a mio avviso, scaldata adeguatamente). non ho riscontri cardio perchè raramente uso la fascia cardio ( ma questo in qualsiasi stagione). Esperienze? Opinioni? Consigli?
grazie a tutti
Chiedo perchè faccio molta fatica ad allenarmi con il freddo. In realtà corro meglio a 30 gradi che non a 2-3, temperatura con la quale mi alleno ormai da una quindicina di giorni. in particolare devo dire che mi sento subito in " affanno respiratorio". spesso durante l'allenamento mi sembra di andare a ritmi allegri ( per le mie possibilità) e quando riguardo il garmin scopro che invece sono stata più lenta di quanto credevo. Oppure a volte cerco di imporre dei cambi di ritmo e mi sembra che le gambe reagiscano al rallentatore ( pur essendomi, a mio avviso, scaldata adeguatamente). non ho riscontri cardio perchè raramente uso la fascia cardio ( ma questo in qualsiasi stagione). Esperienze? Opinioni? Consigli?
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Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come
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franchino
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Re: ma con il freddo
ti copio incollo due estratti dal sito di Pizzolato "Quando fa caldo il problema maggiore che il podista affronta è quello relativo alla difficoltà di dissipare il calore prodotto sotto sforzo (calore metabolico), a causa del ridotto gradiente tra la temperatura corporea e quella dell’aria. Con il freddo, il problema è inverso, vale a dire mantenere un’adeguata temperatura del corpo; ma la situazione che maggiormente condiziona il rendimento è la ridotta efficienza muscolare per una limitata fluidità dei muscoli. Non sono solo i muscoli delle gambe a soffrire di tale situazione, ma tutti i gruppi muscolari del corpo, tanto che quando s’inizia a correre ci si sente irrigiditi ed intorpiditi nei movimenti, e pure i muscoli respiratori sono condizionati nella loro azione. La limitata fluidità dei muscoli si può riscontrare anche quando si fa lo stretching: rispetto a quando la temperatura dell’aria è più tiepida, il grado di flessibilità ed elasticità è inferiore.
Di questa limitata efficienza fisica si deve tener conto in allenamento (ad anche in gara) per evitare di forzare eccessivamente e compiere uno sforzo maggiore rispetto al normale. Quando la temperatura dell’aria si avvicina allo zero, l’andatura di corsa può rallentare anche fino a 10” al chilometro. Bisogna esserne consapevoli per evitare che gli allenamenti siano troppo forzati, con un carico eccessivo per l’organismo. Se si va più piano non è quindi una situazione anormale, che evidenzia un calo di rendimento, bensì una situazione fisiologica correlata alle condizioni ambientali." (orlandopizzolato.com TRAINING NEWSletter - Anno 2 - Numero 37 - Effetti del freddo)
"Il condizionamento del freddo sul rendimento fisico inizia a farsi sentire in maniera più evidente quando aumento l’impegno: dalla corsa media, e via via per le sedute da correre ad andature più veloci, le difficoltà si fanno sempre più forti. Per mantenere le stesse andature che in altri momenti dell’anno sono da considerare adeguate allo sforzo, l’impegno fisico è molto maggiore; in pratica, a parità di ritmo lo sforzo da compiere è elevato, oppure, a parità d’impegno il rendimento è considerevolmente più basso. Come ci si comporta in questi casi?
Personalmente, con il freddo elimino ogni riferimento e corro a sensazione. Non uso più il cronometro e neppure indosso il cardiofrequenzimetro. Nel primo caso non ha senso più di tanto rilevare i tempi perché noterei che sono peggiori (10-15” al chilometro) del mio solito, come avviene quando non sono in forma. Nel secondo caso, per correre alle corrette pulsazioni dovrei spingere di più; il freddo, infatti, tende a far scendere i battiti del cuore (all’incirca 5, ma anche 8 al minuto).
Non per questo però rinuncio a svolgere allenamenti diversificati, ma preferisco farlo prestando attenzione alle sensazioni specifiche di ogni momento. Ci sono giornate in cui il freddo si allenta, ma quando ciò avviene è perché l’umidità dell’aria è piuttosto alta e la sensazione di freddo rimane comunque evidente, ed altre invece in cui fa ancora più freddo (-5,6,7°). In quest’ultima circostanza preferisco limitarmi a svolgere sedute di corsa lenta, anche se non sono in programma, per evitare il rischio di infortuni muscolari.
In inverno quindi, per quanto possibile, svolgo sempre il piano programmato, ma per quanto riguarda le andature, preferisco l’autogestione. Così, quando corro una seduta di corsa media mentalmente ricerco l’impegno che idealmente potrei tenere (in quel preciso momento) per una maratona o comunque per una gara lunga. Nelle sedute di ripetute lunghe (3-5km) e di corto veloce mi immedesimo in uno sforzo simile a quello di una gara di mezza maratona. Per le variazioni di ritmo di 2-3km penso di correre una gara di 10km, mentre per prove ancora più brevi (400-1000 metri), il riferimento è quello di una competizione breve, tipo 5km. Le sedute di prove più brevi (200 e 300) le organizzo in forma di fartlek programmato. Per esempio, il classico allenamento di 1’ svelto e 1’ lento; oppure 30” veloci e 1’ di recupero, ma anche 45” svelti e 60” di recupero. Oppure le scalette: alcune serie di 30/45/60 secondi veloci e 1’ di recupero; oppure 30/60/90” svelti e sempre 1’ di recupero; o ancora 1’/1’30”/2’ veloci e 1’ di recupero." ( orlandopizzolato.com TRAINING NEWSletter - Anno 5 - Numero 172 - Brina (ovvero: fa molto freddo!)
Di questa limitata efficienza fisica si deve tener conto in allenamento (ad anche in gara) per evitare di forzare eccessivamente e compiere uno sforzo maggiore rispetto al normale. Quando la temperatura dell’aria si avvicina allo zero, l’andatura di corsa può rallentare anche fino a 10” al chilometro. Bisogna esserne consapevoli per evitare che gli allenamenti siano troppo forzati, con un carico eccessivo per l’organismo. Se si va più piano non è quindi una situazione anormale, che evidenzia un calo di rendimento, bensì una situazione fisiologica correlata alle condizioni ambientali." (orlandopizzolato.com TRAINING NEWSletter - Anno 2 - Numero 37 - Effetti del freddo)
"Il condizionamento del freddo sul rendimento fisico inizia a farsi sentire in maniera più evidente quando aumento l’impegno: dalla corsa media, e via via per le sedute da correre ad andature più veloci, le difficoltà si fanno sempre più forti. Per mantenere le stesse andature che in altri momenti dell’anno sono da considerare adeguate allo sforzo, l’impegno fisico è molto maggiore; in pratica, a parità di ritmo lo sforzo da compiere è elevato, oppure, a parità d’impegno il rendimento è considerevolmente più basso. Come ci si comporta in questi casi?
Personalmente, con il freddo elimino ogni riferimento e corro a sensazione. Non uso più il cronometro e neppure indosso il cardiofrequenzimetro. Nel primo caso non ha senso più di tanto rilevare i tempi perché noterei che sono peggiori (10-15” al chilometro) del mio solito, come avviene quando non sono in forma. Nel secondo caso, per correre alle corrette pulsazioni dovrei spingere di più; il freddo, infatti, tende a far scendere i battiti del cuore (all’incirca 5, ma anche 8 al minuto).
Non per questo però rinuncio a svolgere allenamenti diversificati, ma preferisco farlo prestando attenzione alle sensazioni specifiche di ogni momento. Ci sono giornate in cui il freddo si allenta, ma quando ciò avviene è perché l’umidità dell’aria è piuttosto alta e la sensazione di freddo rimane comunque evidente, ed altre invece in cui fa ancora più freddo (-5,6,7°). In quest’ultima circostanza preferisco limitarmi a svolgere sedute di corsa lenta, anche se non sono in programma, per evitare il rischio di infortuni muscolari.
In inverno quindi, per quanto possibile, svolgo sempre il piano programmato, ma per quanto riguarda le andature, preferisco l’autogestione. Così, quando corro una seduta di corsa media mentalmente ricerco l’impegno che idealmente potrei tenere (in quel preciso momento) per una maratona o comunque per una gara lunga. Nelle sedute di ripetute lunghe (3-5km) e di corto veloce mi immedesimo in uno sforzo simile a quello di una gara di mezza maratona. Per le variazioni di ritmo di 2-3km penso di correre una gara di 10km, mentre per prove ancora più brevi (400-1000 metri), il riferimento è quello di una competizione breve, tipo 5km. Le sedute di prove più brevi (200 e 300) le organizzo in forma di fartlek programmato. Per esempio, il classico allenamento di 1’ svelto e 1’ lento; oppure 30” veloci e 1’ di recupero, ma anche 45” svelti e 60” di recupero. Oppure le scalette: alcune serie di 30/45/60 secondi veloci e 1’ di recupero; oppure 30/60/90” svelti e sempre 1’ di recupero; o ancora 1’/1’30”/2’ veloci e 1’ di recupero." ( orlandopizzolato.com TRAINING NEWSletter - Anno 5 - Numero 172 - Brina (ovvero: fa molto freddo!)
Ultima modifica di franchino il 3 dic 2013, 18:09, modificato 2 volte in totale.
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www.strava.com/athletes/franco_chiera
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titti74
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Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
Grazie Franchino !!!! Riporta esattamente come mi sento!!! E anche su quanto in media "si perde "... Se rileggo gli allenamenti è proprio così!!!!!! Utilissimo
Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come
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Sandruz
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Re: R: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre
Anche io sto correndo a sensazione, seguendo la respirazione, magari per motivi un po' diversi (buio e percorsi poco agevoli mi rendono difficile il controllo "scientifico" dell' andatura) e mi trovo decisamente bene.
Probabilmente continuerò anche col ritorno della bella stagione.
Probabilmente continuerò anche col ritorno della bella stagione.
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enjoyash
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Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
@franchino, sul caldo ok, ma sul freddo non pensavo facesse questi effetti...io per ora non li ho notati, nel senso che ripetute brevi mi vengono bene uguale...anzi è col caldo che mi risultano molto più faticose... però per ora non son sceso sotto i +4° di domenica scorsa.
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SilviaJ
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- Località: In mezzo alle risaie
Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
Anch'io con il freddo arranco molto meno che con il caldo...e se sto ferma un po' in agosto, quando torno a correre devo letteralmente ripartire da zero, 20/30 minuti e non sempre mi vengono continuativi...mentre in inverno rivado subito con i 50/60 minuti senza necessità di rallentarmi o fermarmi.
IL discorso di Pizzolato è sicuramente sacrosanto per chi fa allenamenti veri e propri, di qualità, non corsette come le mie
.
IL discorso di Pizzolato è sicuramente sacrosanto per chi fa allenamenti veri e propri, di qualità, non corsette come le mie
...se ti chiedono di vivere strisciando tu alzati e muori


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valeriaq
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- Iscritto il: 23 ott 2013, 20:21
Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
ma a voi non cola il naso d'inverno mentre correte?io quando torno a casa è la prima cosa che faccio ed ho gli occhi tutti lucidi e rossi 
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into the wind
- Mezzofondista
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- Iscritto il: 25 set 2013, 19:42
- Località: Puglia
Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
A me il freddo secco piace un sacco
È lo scirocco che non sopporto !!
È lo scirocco che non sopporto !!
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sammy1987
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- Iscritto il: 18 ott 2013, 16:51
- Località: Vicenza
Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
altro che colare! io la mattina devo partire con almeno 10 fazzoletti distribuiti fra le tasche...e usarli ogni 5 minuti!valeriaq ha scritto:ma a voi non cola il naso d'inverno mentre correte?io quando torno a casa è la prima cosa che faccio ed ho gli occhi tutti lucidi e rossi
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laforny
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 160
- Iscritto il: 5 nov 2013, 23:15
- Località: Milano
Re: ...ma con 'sto freddo, come si fa ad uscire a correre?
a me cola il naso e lacrimo come quando vedo la scena finale di Colazione da Tiffany. infatti se quando torno a casa incontro un vicino mi chiede se è tutto a posto!.


