
Novità Brooks "Pure Project"
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
vai vai !!


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- Maratoneta
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Appunto, se pesi 90 e passa Kg, ti spezzi in due con queste scarpe. Ho già le FastRide2 di KArhu e son dolori all'inizio, troppo leggere e poco ammortizzanti per delle A2 fatte passare da A3. Ho visto le Brooks in questione, non credevo ai miei occhi, ancora più sacrificate come ammortizzamento rispetto alle Karhu, e costano tanto e troppo, per delle scarpine made in china da due lire.bodo ha scritto:Ecco, è questo che non capisco: sono scarpe minimaliste che però assicurarno (almeno le flow) un discreto cushioning pur mantenendo la sensazione di corsa naturale e dislivello ridotto, oppure sono delle A2 e basta?Francesco179 ha scritto: Sarebbe belloin realtà sono scarpe tipo Kinvara e Cortana, dislivello di 4 mm e indicate per il runner minimalista. In italia escono il l'anno prossima, ma qualche negozio selezionato da Brooks le avrà da ottobre prossimo in concomitanza con l'uscita mondiale
bye
Buona Corsa!!!
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- Maratoneta
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Si atterra come dite Voi, se quella è la vostra biomeccanica, se uno atterra col tacco, si devasta con queste "scarpine da ballerina"? ;DTIBET ha scritto:carloalberto ha scritto:Mi confermate che si "atterra" con la pianta e non col tacco tipo barefoot?
Esatto, pianta/punta...
bye
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
parlare di atterraggio non è un termine molto appropriato per parlare della fase di spinta del piede !!!
certamente non devi essere una mozzarella rimbalzante per usare queste A3 leggere e diciamo che non si riescono a concepire significa che non si comprende neppure l'effetto utile e la sensazione ...
MEGLIO LASCIAR PERDERE

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- Guru
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Io credo che la "biomeccanica" di corsa si possa modificare... ho corso diversi Trail da 15 a 25 km anche sconnessi (anzi, molto sconnessi), con delle Montrail "Rogue Racer" aventi un dislivello di 9 mm. tra tacco/punta. Per me ha funzionato, all'inizio devi farci attenzione , poi un pò alla volta memorizzi l'appoggio...non sono mai andato così forte in discesa!! Il piede "riconosce" il terreno, lo "sente"...una sensazione di assoluto controllo
e sopratutto addio alle storte alle caviglie!!
Non sono un fulmine, anzi... non sono leggero, anzi...174 cm.x 72 kg. ma mi ci trovo benissimo...

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Ciao
Luigi
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"Sorrido perchè sono uno sportivo. Lo sport è nato per far felice la gente" (Haile Gebrselassie)
Luigi
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
TIBET ha scritto:Io credo che la "biomeccanica" di corsa si possa modificare... ho corso diversi Trail da 15 a 25 km anche sconnessi (anzi, molto sconnessi), con delle Montrail "Rogue Racer" aventi un dislivello di 9 mm. tra tacco/punta. Per me ha funzionato, all'inizio devi farci attenzione , poi un pò alla volta memorizzi l'appoggio...non sono mai andato così forte in discesa!! Il piede "riconosce" il terreno, lo "sente"...una sensazione di assoluto controlloe sopratutto addio alle storte alle caviglie!!
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Io ho le stesse perplessita' di Polezzz su scarpe cosi' poco strutturate, pero' mi incuriosiscono.TIBET ha scritto:Io credo che la "biomeccanica" di corsa si possa modificare... ho corso diversi Trail da 15 a 25 km anche sconnessi (anzi, molto sconnessi), con delle Montrail "Rogue Racer" aventi un dislivello di 9 mm. tra tacco/punta. Per me ha funzionato, all'inizio devi farci attenzione , poi un pò alla volta memorizzi l'appoggio...non sono mai andato così forte in discesa!! Il piede "riconosce" il terreno, lo "sente"...una sensazione di assoluto controlloe sopratutto addio alle storte alle caviglie!!
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A lasciarmi dubbioso non e' tanto il "dislivello" (che secondo me non rende automaticamente "minimal" una scarpa), mi sembra proprio che nella suola ci sia veramente poca sostanza. La classificazione come A3 mi sembra puramente pubblicitaria, sono leggerine pure in confronto a delle A2 "standard".
Qualcuno tra voi le ha utilizzate continuativamente, come normali A3 o per fare distanze lunghe?
Che dicono le ginocchia?
Lorenzo
Le prossime:
Mezza del Naviglio, Cernusco (Mi) - 22/05/16
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Se vai sul sito Brooks non c'è nessuna classificazione A1/A2/A3 etc. di nessuna scarpa, neppure tra le note. Le scarpe sono divise in Neutral, Guidance, Support etc. e le Pure sono in una categoria a sè, in quanto sarebbero considerate scarpe "alternative" e non "sostitutive" di A2 o peggio A3. Addirittura c'è sulla home la distinzione "float or feel?" a dividere inequivocabilmente le Pure dalle scarpe tradizionali di casa Brooks.piertutor ha scritto:Io ho le stesse perplessita' di Polezzz su scarpe cosi' poco strutturate, pero' mi incuriosiscono.TIBET ha scritto:Io credo che la "biomeccanica" di corsa si possa modificare... ho corso diversi Trail da 15 a 25 km anche sconnessi (anzi, molto sconnessi), con delle Montrail "Rogue Racer" aventi un dislivello di 9 mm. tra tacco/punta. Per me ha funzionato, all'inizio devi farci attenzione , poi un pò alla volta memorizzi l'appoggio...non sono mai andato così forte in discesa!! Il piede "riconosce" il terreno, lo "sente"...una sensazione di assoluto controlloe sopratutto addio alle storte alle caviglie!!
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A lasciarmi dubbioso non e' tanto il "dislivello" (che secondo me non rende automaticamente "minimal" una scarpa), mi sembra proprio che nella suola ci sia veramente poca sostanza. La classificazione come A3 mi sembra puramente pubblicitaria, sono leggerine pure in confronto a delle A2 "standard".
Qualcuno tra voi le ha utilizzate continuativamente, come normali A3 o per fare distanze lunghe?
Che dicono le ginocchia?
Tra l'altro, magari mi sbaglio, ma credo che A1/A2/A3 etc. sia una classificazione tutta italiana, visto che non la ritrovo nè nei negozi UK nè in quelli US.
5K 25'19" • 10K 54'12" • 15K 1h32'36"
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- Novellino
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Ho acquistato all'inizio di dicembre le Pure Connect, è stato un acquisto puramente compulsivo... Le sensazioni appena indossate sono strane: la soletta crea una compressione sotto l'arco del piede e sembra di camminare su ciottoli di gomma, questi "stimoli" scompaiono dopo pochi metri di corsa, la scarpa è molto fasciante ma non comprime in specifici punti un piede magro, la flessibilità elevata, l'assenza virtuale di tacco e la leggerezza favoriscono una corsa in spinta, rispetto a una scarpa normale la superficie totale di contatto con il terreno è ridotta e i bordi della suola sono rotondi, questo all'inizio mi ha creato un po' di difficoltà nella corsa su asfalto scosceso e/o sconnesso. Nel primo periodo le ho usato solo per ripetute brevi in salita, su collinari di massimo 10 km. su strada e nelle ripetute su 200/400 m in pista, alternandole con altre scarpe per il resto dei giorni. Piano, piano ho provato a usarle per distanze più lunghe fino ad arrivare a 25 km in allenamento, infine ho corso la mezza di Torre del Lago Puccini. Il mio giudizio, personale e molto criticabile, è che si tratta di una scarpa molto flessibile, più ammortizzata di quanto il peso faccia pensare ( la mia 10 USA pesa 220 grammi, ma la tomaia è inesistente e sembra di materiale molto leggero), forse utile per imparare a spingere con i piedi ad un vecchio come me, divertenti per le sensazioni nelle ripetute brevi e si è ancora muscolarmente freschi... nei percorsi più lunghi
L'usura della scarpa dopo circa 200 km interessa soprattutto la parte anteriore dove si trova la gomma più morbida (forse per le ripetute in salita) altrimenti nella norma.
Io: 46 anni,177cm,62kg,mezza ultimamente tra 3'50''-3'55''/km,maratona appena sotto 3ore.
Grazie e scusate per la lunghezza.
L'usura della scarpa dopo circa 200 km interessa soprattutto la parte anteriore dove si trova la gomma più morbida (forse per le ripetute in salita) altrimenti nella norma.
Io: 46 anni,177cm,62kg,mezza ultimamente tra 3'50''-3'55''/km,maratona appena sotto 3ore.
Grazie e scusate per la lunghezza.
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- Maratoneta
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Re: Novità Brooks "Pure Project"
Secondo me un discorso e' adattare la propria corsa ad un tipo di scarpa diverso ma "cambiare biomeccanica" forse e' un'affermazione un po' azzardata (ovviamente e' una mia opinione), soprattutto se il runner in questione non e' sportivamente giovanissimo (non intendo l'eta' anagrafica ma gli anni di pratica podistica).TIBET ha scritto:Io credo che la "biomeccanica" di corsa si possa modificare
Mi aveva molto colpito un articolo relativo ad uno studio fatto su un gruppo di triatleti elite statunitensi, sui quali il dott. Romanov (pose-method) ha cercato di applicare il suo metodo di corsa allenandoli personalmente per 3 mesi. Dopo il terzo mese il risultato e' stato abbastanza sconfortante per Romanov e per i triatleti perche' tutti avevano accorciato la falcata (come impone il pose-method) ma non riuscivano ad aumentare la cadenza per mantenere le velocita' abituali, quindi essenzialmente hanno avuto tutti un peggioramento e ci sono stati dei casi (numericamente poco rilevanti, ma parliamo sempre di atleti professionisti) di problemi al tendine d'achille e di lesioni muscolari ai polpacci.