Ritmo prima maratona

[orzowei]

A me da adulto nessuno ha insegnato a correre (diverso il periodo nel quale facevo pista da adolescente), per cui prendi assolutamente con le pinze le mie parole.

Dovresti fare in modo di conoscere ed imparare per bene la gestione delle tue forze; non è cosa assolutamente facile, ma il metodo è solo uno: correre .
Solo facendo passare sotto le tue suole centinaia e centinaia di chilometri puoi scoprire te stesso e sapere di conseguenza quali sono i ritmi adatti a te: non siamo tutti etiopi (che vanno a scuola di corsa) e non è assolutamente detto che tutti noi siamo adatti alle lunghe distanze.
C'è chi va meglio negli scatti brevi, e dopo 1 Km è già cotto, e c'è invece chi appena dopo 5 Km si "sveglia" e continua come un diesel a macinare chilometri.
Ma questo lo devi scoprire solo tu, da solo.
Se posso darti un piccolo consiglio, cerca di fare più uscite nella settimana, minimo tre ma non superare cinque, perchè poi non recuperi.
Stai costante con i chilometri durante la settimana, con un'uscita di qualità e le altre al ritmo del medio e vedrai che nelle settimane successive la distanza che riuscirai a percorrere "fischiettando" sarà sempre maggiore.

[ilmara]

@orzowei

ma secondo la tua esperienza basarsi sul cardio potrebbe portare a tempi più alti del potenziale o viceversa?
Perchè nel primo caso non penso sia un grosso problema, nell'ottica dell'obiettivo principale per una prima maratona che è quello di arrivare alla fine della corsa, il secondo invece penso di si.

[orzowei]

Il discorso è un attimino diverso, perchè prima di usare bene (nel senso di "con utilità") il cardio devi conoscerti, e poi il cardio lo tari di conseguenza sui tuoi ritmi.
Comunque non farti troppi problemi per la prima Maratona, perchè l'unico motivo valido per correrla sarà quello di finirla.
Diverse saranno le prove successive, ma di questo ne riparliamo....

[ilmara]

Il discorso è un attimino diverso, perchè prima di usare bene (nel senso di "con utilità") il cardio devi conoscerti, e poi il cardio lo tari di conseguenza sui tuoi ritmi.
Comunque non farti troppi problemi per la prima Maratona, perchè l'unico motivo valido per correrla sarà quello di finirla.
Diverse saranno le prove successive, ma di questo ne riparliamo....

Si, ma infatti è proprio questo il punto.
Domenica tenendo un ritmo al quale sono abituato per il lunghi, a causa penso del caldo sono improvvisamente scoppiato al 27° km, ovviamente senza preavviso da parte del corpo, non me lo aspettavo di certo.
Fossi stato in maratona mi sarei dovuto definitivamente fermare perchè una volta fermo per me è quasi impossibile riprendere a correre (come diveco sopra faccio anche fatica a rallentare, ma su questo aprirò un nuovo post;)).
Controllando i dati ho notato che i battiti già dal 4° km erano allo stesso livello dei battiti che normalmente raggiungo dopo il 20°km.
Da questo l'idea di non seguire il cronometro ma il cardio, proprio per essere 'sicuro' di arrivare alla fine indipendentemente dalla giornata e dal tempo impiegato.
Poi sono sicuro che dopo qualche maratona non avrò più tanto bisogno della tecnologia, ma alla prima su cosa mi baso?

[orzowei]

A mio modesto avviso hai beccato la giornata-no, visto che dici di aver avuto già al 4° i battiti che hai al 20°, senza contare che il caldo ti ha senz'altro aumentato la sudorazione, la fatica e quindi i battiti.
E' questo il motivo per il quale, nella mia ignoranza, non seguo il cardio: se il cuore mi va a 200 b.p.m. già dopo pochi chilometri, è chiaro che devo rallentare/fermarmi, ma non ho bisogno di leggere la f.c. sul Garmin, perchè ho le tempie che mi scoppiano e me ne accorgo subito che sono over; poi che la f.c. sia di 190 o 200 o 195, sinceramente non è che me ne freghi più di tanto, sono somunque oltre !!
Ed è ben per questo che dovresti capire da solo "fino a dove puoi arrivare", cioè qual è il ritmo giusto (e quindi la velocità) per farti percorrere la distanza.
Tu vai normale, dimenticandoti di avere con te il Garmin, e corri 10/15/20 Km ad un ritmo che ti consenta di parlare correndo senza soffocarti.
Quando poi a casa scarichi i dati constaterai qual era il passo "ideale" per te, che ti ha consentito di coprire la distanza senza fenomeni di tachicardia.
Senti comunque altri, senz'altro più esperti di me, io vado "a naso"....

[ilmara]

A mio modesto avviso hai beccato la giornata-no, visto che dici di aver avuto già al 4° i battiti che hai al 20°, senza contare che il caldo ti ha senz'altro aumentato la sudorazione, la fatica e quindi i battiti.
Tu vai normale, dimenticandoti di avere con te il Garmin, e corri 10/15/20 Km ad un ritmo che ti consenta di parlare correndo senza soffocarti.

Questo potrebbe essere un bel test in effetti .

Tieni presente che comunque non parlo di battiti altissimi e quindi non penso di essere in grado di valutarli a sensazione (non ho ancora questa sensibilità purtroppo).
Fai conto che, da quel che ho notato, io devo restare sotto i 145 battiti per i primi 20-25 km (a riposo ne ho normalmente pochi, anche sotto i 50) e quando dico di essere sopra il limite intendo 150 battiti che non sono in termini assoluti tantissimi però quanto bastano, evidentemente, a non farmi completare un lungo di 32 km anche correndo moderatamente piano.

Comuque proverò a seguire il tuo consiglio di correre a sensazione, in effetti è forse il metodo migliore per imparare ad ascoltarsi, da quel che ho capito, requisito fondamentale nella corsa di resistenza (dovrò però nascondermi il garmin in tasca per resistere alla tentazione di guardarlo ).