24 ore Torino 12/13-04-2014

Appuntamenti, esperienze, domande sulle distanze più estreme

Moderatori: franchino, runmarco, deuterio, Evuelledi

panatone.g
Ultramaratoneta
Messaggi: 1444
Iscritto il: 4 nov 2010, 2:35
Località: Mandello del lario lc

Re: 24 ore Torino 12/13-04-2014

Messaggio da panatone.g »

Ecco il racconto.

Titolo: Ritirato.
Mi ero sempre chiesto cosa si provasse dopo un ritiro non dovuto a infortunio ma a poca voglia di sacrificio. Beh, ora lo so e posso confermare che si rimane con una grossa amarezza, e più passano i giorni e più si fa' fatica ad allontanala.
Ero indeciso se raccontare quanto successo, ma al diavolo la disavventura.
Iniziamo. Mi presento sulla linea di partenza della 24 ore di Torino (12 aprile) carico come una molla. Sto bene, sia fisicamente che mentalmente, mi sono anche riposato bene nei giorni precedenti e tutto è pronto per riuscire ad abbattere il muro dei 200km.
Il meteo è perfetto, all'inizio è velato, ma dopo uscirà il sole con non più di 20°C nel pomeriggio. Saremo più di 100 atleti in gara e ho il piacere di scambiare battute con tanti amici conosciuti nelle gare precedenti. Ho il mio ristoro personale ma non ho nessuno che mi faccia assistenza. Scelta ponderata dettata dall'ultima 24 ore terminata anzitempo per motivi di salute da chi mi accompagnava. Quest'oggi, a differenza di altre volte, mi presento al via con largo anticipo.
Ore 10:00 via. Parto dalle retrovie e mi godo i primi giri che sono sempre carichi di aspettative e adrenalina. Mi impongo un passo da 5'40''/km finché riesco, spero almeno per 80km, poi si vedrà.
Le prime 2 ore scorrono veloci con un ritmo costante, il giro è di 1420 metri e ci impiego 8' per completarlo. All'inizio della 3ª ora il mio garmin mi abbandona, mistero, vedo che comunque il tempo al giro è costante e mi tranquillizzo.
Alla 5ª ora ho la 1ª crisi. Mentre corro incomincio a ricordare che il mese scorso, nella gara della 6 ore, ora sarei in dirittura d'arrivo. Non riesco a non pensarci e i ritmo rallenta, impiegandoci 8'40'' a completare il giro.
Non c'è verso. Tutta la 5ª ora e la 6ª ora mantengo questo passo. Alla 7ª ora, dopo aver provato invano diverse strategie, trovo un compromesso con la mia crapa. Corro fino alle 20:45 (10h45' di gara), poi quando inizia la partita Roma-Atalanta, alterno un giro di cammino con 2 giri di corsa, così posso gufare meglio contro la Roma.
Vado avanti con il mio passo da 8'40'' al giro ma mi rendo conto che non ho voglia di bere e mangiare nulla, prima mi sforzo di alimentarmi, poi rinuncio e vado avanti.
Passo i 100km in 9h55' e alla 10ª ora ho il piacere di correre assieme a Torg (nickname) che mi affianca nella corsa e scambiamo correndo un piacevole dialogo per 45'.
Alle 20:50 lui se ne deve andare e io mi munisco di cuffie e radiolina per sentire la partita.
E' da quasi 2 ore che non bevo e mangio e confido nel fatto che almeno quando cammino riesca ad alimentarmi. Inizio a camminare ma niente, non c'è verso di assimilare nulla. Incomincio a preoccuparmi, se continua così devo ritirarmi per non compromettere la mia salute.
Terminato il giro di cammino riprendo a correre, intanto la Roma vince 1 a 0, impiegando 18' per compiere 2 giri. Di nuovo cammino, la Roma segna il 2° gol.
Chiedo a Osvaldo (Beltramino, grande atleta) se gentilmente riesce a trovarmi un bar che vende un ghiacciolo. Lui si sbatte a cercarlo ma con dispiacere mi dice che non ce ne sono in giro. Peccato, speravo che almeno il ghiacciolo mi sbloccasse lo stomaco, ma niente.
Riprendo a correre 2 giri ma sono un calvario. Da qui la decisione, mi metto dei vestiti più pesanti, come suggerito da Tallarita, esco dal circuito e vado in una pizzeria distante 200 metri. Ordino una pizza margherita chiedendo di portarmela a bordo pista quando è pronta. Ritorno in pista e completo il giro camminando. Riparto per un altro giro ed ecco il cameriere con la pizza buona e fumante. Potrà sembrare assurdo ordinare una pizza nello stato in cui mi trovo, ma credo sia la soluzione migliore per dare una scossa a questa situazione, o la mangio e continuo, o non la mangio e mi ritiro e me la porto a casa.
Incredibile, non solo la mangio, la divoro. A ruota bevo 0,5lt d'acqua e rinasco.
Riprendo a correre a buon ritmo, 8'40'' al giro e corro con quel passo per un'ora di fila. Come mi sono acceso, mi spengo e il passo diventa lento anche a camminare.
Continuo a corricchiare ma la testa mi ha abbandonato. Voglio ritirarmi ma prometto a Caporaso, che fin qui ha fatto un ottimo lavoro di organizzazione dell'evento, di continuare anche per tutto quello che ha fatto.
Oramai sono cosciente che il non alimentarmi non è dovuto a problemi fisici, ma è dovuto alla scarsa voglia di andare avanti.
15ª ora, stop. Mi siedo, mi ritiro, non ho più voglia. Sento la moglie al telefono che mi consola ma stranamente sono contento per come fin qui è andata, 143,4km è comunque tanta roba per me in 15 ore.
Sono seduto a fianco di mostri sacri della nazionale della 24 ore e per 2 ore vedo passare atleti che mi spronano ad alzarmi e continuare.
Il corpo è lì, sulla sedia ma la mente è oramai proiettata all'impresa che mi aspetta tra un mese, terminare la NCR.
Torno a casa, sono circa le 9 del mattino, e dopo colazione gioco con il bimbo a calcio.
La notte successiva non riesco a dormire, incomincio a ripensare alla gara e rendermi conto quale occasione mancata mi sia sfuggita di mano, mi sento più vulnerabile.
Tra tutti quelli che ho visto correre, mi fa piacere salutare Nerino e Ciro. Farò tesoro della vostra forza.
10/15 10k Montestella 43'16''
11/11 21k Garda 1h32'32''
04/16 42k Roma 3h24'46''
04/10 50km Romagna 4h26'35''
04/12 100k Seregno 9h15'22''
09/11 24h Lupatotissima pista 199,133km
05/14 Nove Colli Running 23h50'59''
09/13 e 09/16 Spartathlon

Torna a “Ultramaratona”