Ed eccoci qui, caro diariuzzo, per il resoconto di un’altra settimana, precisamente la 13ma da inizio anno nonché la sesta di questa mini-tabella che dovrebbe portarmi alla maratona di Padova del 28/04 (ah.. mi sono ufficialmente iscritto, non ho più scuse

).
Vediamo un po’ come è andata:
mar 26/03: dopo il lungo da 32 km della domenica precedente, una CL rilassata e rilassante era proprio quello che ci voleva. E che me la faccio scappare? Ma neanche morto, mi piacciono tantissimo queste corse lente e quindi… zacchete… 13 km chiusi con media finale 5:38/km e 132 bpm. Nota a margine: mi devo decidere a comprare una fascia perché o davvero ho i battiti di un elefante o il mio TomTom con cardio al polso è quantomeno farlocco. Però mi sa che li porto proprio bassi, riguardando un po’ tutte le registrazioni passate mi sono convinto che, al netto degli sbarellamenti occasionali dell’orologio, dovrei avere un FC max. intorno a 163-164, quindi con me la formuletta magica 220-età sbaglia un bel po’.
gio 28/03: l’allenamento che non t’aspetti! C’è da dire che tutta la giornata è trascorsa in frenetica attesa della corsa serale. Vi capita mai di continuare a guardare l’orologio in attesa che scocchino le fatidiche ore 18.00 per poter scheggiare fuori dall’ufficio e andare a…. far fatica? Che fuori… Va beh, sta di fatto che alle 18:35 sono in strada per un paio di km di riscaldamento. In programma una serie di ripetute impegnative: 4x(3000 metri a Rme - 4:50 con rec. 500 metri a Rma - 5:30). Sono venute benissimo, soprattutto i recuperi tutti abbondantemente sotto il tempo fissato, in sequenza i tempi sui singoli tratti: 4:44 – 5:12 / 4:47 – 5:06 / 4:43 – 5:18 / 4:44 – 5:23. In totale 14 km con media finale 4:49/km e media battiti 149. Beh.. una bella botta di morale, non pensavo davvero di tenere fino all’ultima serie!
sab 30/03: uscita non semplicissima, in programma solo CL per qualche km, la cosa è stata complicata dalle poche ore di sonno e qualche birretta di troppo la sera prima quando ho avuto la geniale idea di raccogliere l’invito di amici e andare a vedere in trasferta a Cremona quel, quel.. quel… boh, mi han così schifato che non riesco a trovare un aggettivo dispregiativo che sia abbastanza dispregiativo… vabbè.. quella roba informe di squadra per cui tifo… Tralasciamo il pessimo risultato e portiamo a casa la bella serata in compagnia. Solo che appunto ho appoggiato la testa sul cuscino e chiuso gli occhi col soffitto che girava un po’ verso le 2 di notte abbandonandomi all’ultimo pensiero che riguardava qualcosa del tipo un confronto tra la follia che accomuna i tifosi del Verona e i terrapiattisti. Risultato della corsa mattutina: 8 km CL a 5:43/km con un filino di fatica.
dom 31/03: la giornata precedente, iniziata con i postumi della sera precedente e la corsetta del mattino, è continuata in maniera decisamente impegnativa. Torna a casa dalla corsetta, doccia, porta la teppa a catechismo, fai la spesa, tappa dal fruttivendolo, scarica tutto a casa, torna dalla teppa, prepara da mangiare (moglie desaparecida per un qualche impegno che non ho capito bene), trasferta coi pulcini (vinto 5-1

) tra l’altro in qualità di vice-allenatore che quello ufficiale era ammalato, e poi il post partita pulcini… Finché i marmocchi giocavano il quarto, quinto, sesto, settimo tempo autogestendosi, i vari papà hanno deciso che dovevano offrire un giro. Ecco… c’erano tanti papà, tanti. Ne ho contati almeno 6 di papà con annessa birra in mano che veniva verso di me dicendomi: dai su, è aranciata! Ok, caro diario, avrai capito che non è stato un week-end da atleta per quanto riguarda l’alimentazione, tra l’altro sabato sera cena nel ristorante individuato per la prossima comunione di Attila. E anche li bisognava assaggiare un po’ tutto, no, sennò come si fa a decidere il menù? Eh.. che poi gli ospiti si lamentano. Detto ciò, quando l’orologio ha iniziato a vibrare domenica mattina alle ore 6, ho imprecato pesantemente contro me stesso in primis, contro l’ora legale che doveva manifestarsi proprio oggi e poi contro tutti i coltivatori di luppolo. Ok, dopo 5 minuti, mi sono ravveduto e ho mantenuto solo gli improperi contro me stesso.
Alle 6:35 sono in strada. Buio abbastanza pesto, si intravvedono solo i primi chiarori dell’alba imminente. In programma 21 km, una mezza maratona. Però mi autoconvinco che ha senso farla solo se un po’ impegnativa. Di aver proprio ragione al 100% non sono poi così sicuro, ma ormai ho deciso: 21 km sotto l’ora e 50 minuti. Che non è uno scherzetto per me, neanche in condizioni ideali. Figurarsi con l’esemplare sabato alle spalle. E invece l’ho portata a casa bene, faticando eh, ben inteso, però con buona progressione (tranne i km dove c’era qualche dislivello, Verona è così, circuiti proprio piatti piatti non ce ne sono molti, c’è sempre qualche ponte o cavalcavia o simili..).
Finiti i 21 km in 1:48:41 incluso una pausa fontanella, battiti medi finali 132 sempre col beneficio d’inventario del tomtom farlocco. Dicevo, fatica, non faticaccia, ma insomma… una bella fatica direi che è la definizione giusta. Però, lo confesso, ampiamente ripagata dal correre in una città deserta alle prime luci dell’alba, bellissimo, dovreste vederla piazza Bra e la sua Arena ancora all’ombra con la sola ala illuminata dal sole neonato, il tutto immerso in un silenzio maestoso che ti costringe a correre in punta di piedi per non disturbare la Storia che scorre.
Alla prossima settimana, diario, che laggiù in fondo si vede il mostro, un lungone da 36 km…