il plantare da bici potrebbe rovinarti, correndo, per quanto ne so.leolus ha scritto:Infatti anch'io avevo letto e sentito dire che con i plantari andavano usate le A3,era solo.per capire se in questo modo potevo avete un supporto maggiore che secondo me e da come mi ci sento le adrenaline non hanno.ho provato a metterci i plantari che uso in bici e sento il piede molto più sorretto e il ginocchio meno solecitato.
Il fatto è che allora non capisco bene questa scarpa..praticamente le a4 dovrebbero servire per lievi correzioni e non per casi tipo il mio,specialmente dove il problema ê localizzato solo su un piede
Infatti è fatto per sostenere uno sforzo diverso: in bici vi è una pressione media sulla pianta più bassa rispetto alla corsa, ma essendo localizzata solo sul'avamapiede, dove è fissata la tacchetta, tutta la pressione è lì: il risultato è che quella zona è molto più sollecitata che correndo (non per niente a me fanno più male i piedi dopo 3-4 ore di bici, che non dopo la corsa, finanche nel caso di lunghi lenti). Ne consegue che quel plantare serve per uno sforzo diverso del piede. E tutto ciò senza considerare il gesto atletico completamente differente.
Riguardo le adrenaline: la correzione è progressiva, ma soprattutto è una scarpa abbastanza rigidina di suola, secca se vogliamo, rispetto alla 11. Mlta della stabilità la crea proprio così, evitando una ammortizzazione soffice che provochi una pronazione accentuata e rapida. Se ci aggiungi che quando corri velocemente il dna si irrigidisce e di natura si prona di meno, diventa una scarpa ancor più stabile.
Il problema è il dislivello del tallone oltre 12 mm: paradossalmente è lì che si crea una certa instabilità, che poi la scarpa corregge. Questo argomento però riguarda un altro problema, cioè l'eventuale opportunità di usare scarpe con drop più ribassato, ma usciremmo dall'argomento scarpe strutturate stabili.