
La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
buona gara ragazzi!!!! 

10 km: 39' - La Ventuno del Cima 2013
1/2 maratona: 1h24'20" - La Ventuno del Cima 2013
maratona: 3h06'53" - PisaMarathon 2012
100 km: Passatore 2017 - 11h54'
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Di ritorno da Cortina confermo la mia presenza per domani con un piccolo ristoro verso il 5° km.
Non dispongo di grandissime scorte di borracce per cui spero che quel che ho basti per tutti.
Scusate se scrivo a quest'ora, magari nessuno riuscirà a leggere prima della gara di domani, purtroppo il rientro da Cortina non è stato dei più veloci
Non dispongo di grandissime scorte di borracce per cui spero che quel che ho basti per tutti.

Scusate se scrivo a quest'ora, magari nessuno riuscirà a leggere prima della gara di domani, purtroppo il rientro da Cortina non è stato dei più veloci

Sono vegetariano non perchè amo gli animali ma perchè odio le piante.
http://www.corridrugo.blogspot.com
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R: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
non ti sono fischiate le orecchie...il wanz ha scritto:buona gara ragazzi!!!!
cmq abbiamo cercato di usare la tua tecnica stasera a cena...digiuno e preghiera:lol:
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Un enorme in bocca al lupo a tutti.
Ci vediamo al traguardo

Ci vediamo al traguardo

C'è quel momento magico durante la corsa, quando i piedi sono entrambi sollevati da terra,
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza. (A.S.)
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Appena rientrato dall'altipiano. Faceva caldo lassù, figurarsi quaggiù
Come promesso ho predisposto il mio ristoro abusivo poco dopo il 5° km, ho così avuto modo di veder sfrecciare (beh, più o meno) in salita i vari forumendoli (Tspanev, Raptor, i mototati, Podistica San Damaso).
Dopo il ristoro mi sono fiondato al traguardo e ci siamo ritrovati con l'aggiunta di LightWolf reduce dalla Brixen Marathon.
Un bel ritrovo e grandi prestazioni dei nostri. Adesso attendo i resoconti per conoscere i dettagli.
Bravi tutti!

Come promesso ho predisposto il mio ristoro abusivo poco dopo il 5° km, ho così avuto modo di veder sfrecciare (beh, più o meno) in salita i vari forumendoli (Tspanev, Raptor, i mototati, Podistica San Damaso).

Dopo il ristoro mi sono fiondato al traguardo e ci siamo ritrovati con l'aggiunta di LightWolf reduce dalla Brixen Marathon.
Un bel ritrovo e grandi prestazioni dei nostri. Adesso attendo i resoconti per conoscere i dettagli.
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Anche a 40 km da voi il caldo era pressante.
Per fortuna a 5 km dalla fine c'era una tinozza con acqua gelida!!!
Per fortuna a 5 km dalla fine c'era una tinozza con acqua gelida!!!
10 km: 39' - La Ventuno del Cima 2013
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Il weekend inizia alla stazione di Vicenza, trovando Gabriele-Raptor, ed un termometro che segna senza misericordia 37°C.
Anzi no, inizia nel corso principale di Asiago, a suon di birre medie con Andrea-Podistica e la sua ragazza.
Anzi, meglio, inizia con le mie straordinariamente precise indicazioni per Fabio-Lightwolf (in arrivo dopo aver conquistato la Brixen Marathon), Fabio che seguendo le mie direzioni si perde, ed io che vado a recuperarlo con la coda tra le gambe.
Ad ogni modo, gran bella serata in compagnia, tra pizza e birre (il "Metodo Wanz": digiuno + preghiera non ha raccolto voti) a sentire i racconti di Fabio, a parlare di corse, trail e varie imprese.
Ero molto incerto nel fare qualsivoglia valutazione sulla gara. Non sapevo cosa aspettarmi. Non sono un corridore da trail, ne ho corsi pochi, manco totalmente di esperienza sotto ogni punto di vista - fisico, muscolare e mentale -.
22 Km, di cui i primi 10 in costante salita con dislivello positivo di 800 m, non sono proprio una fetta di dolce.
Se poi si aggiunge la non richiesta partecipazione di Caronte (ma chi c***o li decide i nomi), l'anticiclone etc etc che ha portato le temperature su livelli venusiani, molte domande e punti interrogativi aleggiavano nell'aria.
Insieme a Gabriele, con mutuale falsissima modestia, decidiamo che dovremmo farcela entro le due ore (Fabio ha concordato con il nostro obiettivo).
In fondo, questo è il mio ritorno alle gare in Italia dopo diversi mesi a Budapest. L'Altopiano è il posto in cui ho passato mesi e mesi ogni estate, ogni anno. Insomma, ci tenevo a fare bene.
La mattina raggiungiamo Cogollo del Cengio, fulgido esempio di speculazione residenziale alla veneta (sono state costruite abitazioni colorate per circa il triplo della popolazione attuale di Cogollo, e non saranno mai vendute. Cogollo ahimé non è Vipiteno, la gente non fa la fila per prender casa lì. E non è nemmeno Il Cairo, la natalità ahimé resta bassa.).
Incontriamo Stefano e Michela - Mototati, abbastanza sconcertati dall'apparente mancanza di organizzazione ed evidente anarchia strisciante: il gonfiabile della partenza non si gonfiava (siamo partiti senza), il deposito sacche questo sconosciuto, la fila per prendere i pettorali era chilometrica, il parcheggio era improvvisato.
Alle nove e qualche minuto si parte. Il Sole già scotta senza alcuna pietà
Io e Gabriele partiamo circa a metà gruppo, dopo nemmeno 100 metri capiamo che sta succedendo qualcosa di strano: il gruppo di testa gira dalla parte sbagliata, perché non c'era nessuno a dare indicazioni al primo (forse l'unico) incrocio di Cogollo.
Per circa 100 metri io e Gabriele siamo stati in testa alla corsa, prima di essere ripresi, e chissà se mai ci ricapiterà.
Fin da subito ci sono ottime premesse a che tutto il caos della partenza non si ripeterà.
La strada sale ampia e spaziosa, e dettaglio tutt'altro che trascurabile: all'ombra. A valle la vista è splendida, si vedevano anche gli Euganei.
Dopo i primi 3 km di studio, intuisco di stare bene. Le gambe girano a meraviglia, non sento alcuna fatica. Il respiro è controllato e per nulla affannoso.
Accelero con (molta) circospezione, aspettando uno strappo, un muro verticale, una rampa micidiale che però non arriverà mai.
In effetti, confesso di non aver trovato la salita particolarmente impegnativa. Certo, non mollava mai. Mai. Ma le pendenze erano corribili, il fondo ottimo per le mie A3. Anche il mio atteggiamento conservativo ha aiutato sicuramente.
Sono arrivato al culmine della salita piuttosto pimpante, fermandomi diversi momenti ad un ristoro a bere, idratarmi e prendere qualcosa da mangiare.
Il resto della gara erano 12 km complessivamente piani, con lunghi tratti in leggera discesa alternati a tratti di leggero falsopiano.
In poche parole, il terreno ideale per un volgarissimo corridore da piattume come me, che corre (quasi) solo mezze su strada perché gli riescono meglio.
Appurato che correvo in casa, ho salutato il gruppo con cui ero salito ed ho accelerato in modo costante, superando molti corridori.
Ho apprezzato molto la seconda parte del percorso. Lungo la ciclabile c'era molta gente ad incitare ed applaudire i corridori. Qualche bellissimo scorcio sui prati dell'Altopiano, e due fantastiche gallerie da attraversare al buio quasi completo: la temperatura era circa dieci gradi più bassa che all'esterno, sembrava di rinascere, quasi veniva voglia di distendersi sulle pietre ed abbandonarsi lì.
Gli ultimi quattro km erano gli unici sotto al Sole, e sono stati senza sorprese i più pesanti da digerire, nonostante all'ultimo ristoro avessi preso due bottigliette d'acqua e me le fossi svuotate completamente in testa, fino all'ultima goccia.
Bontà mia, ne avevo ancora, sono riuscito a fare un ultimo scatto (ho corso gli ultimi 4 km a 4/km, forse qualcosa in meno).
Nella foga però il pettorale ormai macerato da acqua, caldo e sudore si stacca completamente. Cerco di riattaccarlo mentre sono in volata, naturalmente mi infilzo il dito, mi lacero l'epidermide, quindi lascio stare e lo porto in mano, maledicendo a denti stretti l'arcaico metodo di attaccatura con graffette (a pranzo, Stefano cambierà per sempre la mia Vita - per ciò che riguarda la corsa almeno - mostrandomi un porta pettorale Decathlon da 5 Euro, di cui io ignoravo completamente l'esistenza).
Concludo, con incitamento di Fabio sul finale, in 1h 53' 19'', ben sotto l'obiettivo delle 2h, e 26esimo assoluto.
Nel momento in cui sto scrivendo, mi spingerei con rara arroganza a confessare che questa è la gara che mi ha lasciato meno segni sulle gambe. Appunto, al momento. Vediamo domani mattina.
Con un buon margine sotto le 2h, in 1h 58' arriva anche un soddisfatto Gabriele, anche lui autore di una gara molto intelligente in salita, con successiva progressione vincente nella seconda parte.
In 2h 30' circa arrivano anche Stefano ed Andrea, con tanto di camel bag in prospettiva di una grande impresa tra gli appennini.
Ed anche Michela riesce a tagliare il traguardo sotto le tre ore e mezza, conquistando una bella dose di fiducia verso la Transcivetta.
Una delle parti migliori, come spesso accade, è stato il pasta party e il post-past party tutti assieme, a cui si è aggiunto anche Drugo (Giacomo?), reduce dalla Cortila Trail, dei cui ristori - non conoscendolo - non ho potuto approfittare lungo la strada.
L'organizzazione si è decisamente riscattata per come era gestito l'evento all'arrivo e lungo il percorso.
Bella corsa, con bei paesaggi, tosta ma alla portata di tutti.
Io sono molto molto molto soddisfatto. Specialmente perché non venivo da alcun allenamento specifico, anzi, e non sapevo cosa aspettarmi.
A quanto pare, una dieta di pollo alla paprika + cipolle fritte, e birra media a 1,30 Euro per alcuni mesi nel mio caso funziona!
Grazie a TUTTI per la fantastica compagnia, i racconti e le risate.
Ed ora, ci si vede tutti alla Transcivetta!!

Anzi no, inizia nel corso principale di Asiago, a suon di birre medie con Andrea-Podistica e la sua ragazza.
Anzi, meglio, inizia con le mie straordinariamente precise indicazioni per Fabio-Lightwolf (in arrivo dopo aver conquistato la Brixen Marathon), Fabio che seguendo le mie direzioni si perde, ed io che vado a recuperarlo con la coda tra le gambe.
Ad ogni modo, gran bella serata in compagnia, tra pizza e birre (il "Metodo Wanz": digiuno + preghiera non ha raccolto voti) a sentire i racconti di Fabio, a parlare di corse, trail e varie imprese.

Ero molto incerto nel fare qualsivoglia valutazione sulla gara. Non sapevo cosa aspettarmi. Non sono un corridore da trail, ne ho corsi pochi, manco totalmente di esperienza sotto ogni punto di vista - fisico, muscolare e mentale -.
22 Km, di cui i primi 10 in costante salita con dislivello positivo di 800 m, non sono proprio una fetta di dolce.
Se poi si aggiunge la non richiesta partecipazione di Caronte (ma chi c***o li decide i nomi), l'anticiclone etc etc che ha portato le temperature su livelli venusiani, molte domande e punti interrogativi aleggiavano nell'aria.
Insieme a Gabriele, con mutuale falsissima modestia, decidiamo che dovremmo farcela entro le due ore (Fabio ha concordato con il nostro obiettivo).
In fondo, questo è il mio ritorno alle gare in Italia dopo diversi mesi a Budapest. L'Altopiano è il posto in cui ho passato mesi e mesi ogni estate, ogni anno. Insomma, ci tenevo a fare bene.
La mattina raggiungiamo Cogollo del Cengio, fulgido esempio di speculazione residenziale alla veneta (sono state costruite abitazioni colorate per circa il triplo della popolazione attuale di Cogollo, e non saranno mai vendute. Cogollo ahimé non è Vipiteno, la gente non fa la fila per prender casa lì. E non è nemmeno Il Cairo, la natalità ahimé resta bassa.).
Incontriamo Stefano e Michela - Mototati, abbastanza sconcertati dall'apparente mancanza di organizzazione ed evidente anarchia strisciante: il gonfiabile della partenza non si gonfiava (siamo partiti senza), il deposito sacche questo sconosciuto, la fila per prendere i pettorali era chilometrica, il parcheggio era improvvisato.
Alle nove e qualche minuto si parte. Il Sole già scotta senza alcuna pietà
Io e Gabriele partiamo circa a metà gruppo, dopo nemmeno 100 metri capiamo che sta succedendo qualcosa di strano: il gruppo di testa gira dalla parte sbagliata, perché non c'era nessuno a dare indicazioni al primo (forse l'unico) incrocio di Cogollo.
Per circa 100 metri io e Gabriele siamo stati in testa alla corsa, prima di essere ripresi, e chissà se mai ci ricapiterà.
Fin da subito ci sono ottime premesse a che tutto il caos della partenza non si ripeterà.
La strada sale ampia e spaziosa, e dettaglio tutt'altro che trascurabile: all'ombra. A valle la vista è splendida, si vedevano anche gli Euganei.
Dopo i primi 3 km di studio, intuisco di stare bene. Le gambe girano a meraviglia, non sento alcuna fatica. Il respiro è controllato e per nulla affannoso.
Accelero con (molta) circospezione, aspettando uno strappo, un muro verticale, una rampa micidiale che però non arriverà mai.
In effetti, confesso di non aver trovato la salita particolarmente impegnativa. Certo, non mollava mai. Mai. Ma le pendenze erano corribili, il fondo ottimo per le mie A3. Anche il mio atteggiamento conservativo ha aiutato sicuramente.
Sono arrivato al culmine della salita piuttosto pimpante, fermandomi diversi momenti ad un ristoro a bere, idratarmi e prendere qualcosa da mangiare.
Il resto della gara erano 12 km complessivamente piani, con lunghi tratti in leggera discesa alternati a tratti di leggero falsopiano.
In poche parole, il terreno ideale per un volgarissimo corridore da piattume come me, che corre (quasi) solo mezze su strada perché gli riescono meglio.
Appurato che correvo in casa, ho salutato il gruppo con cui ero salito ed ho accelerato in modo costante, superando molti corridori.
Ho apprezzato molto la seconda parte del percorso. Lungo la ciclabile c'era molta gente ad incitare ed applaudire i corridori. Qualche bellissimo scorcio sui prati dell'Altopiano, e due fantastiche gallerie da attraversare al buio quasi completo: la temperatura era circa dieci gradi più bassa che all'esterno, sembrava di rinascere, quasi veniva voglia di distendersi sulle pietre ed abbandonarsi lì.
Gli ultimi quattro km erano gli unici sotto al Sole, e sono stati senza sorprese i più pesanti da digerire, nonostante all'ultimo ristoro avessi preso due bottigliette d'acqua e me le fossi svuotate completamente in testa, fino all'ultima goccia.
Bontà mia, ne avevo ancora, sono riuscito a fare un ultimo scatto (ho corso gli ultimi 4 km a 4/km, forse qualcosa in meno).
Nella foga però il pettorale ormai macerato da acqua, caldo e sudore si stacca completamente. Cerco di riattaccarlo mentre sono in volata, naturalmente mi infilzo il dito, mi lacero l'epidermide, quindi lascio stare e lo porto in mano, maledicendo a denti stretti l'arcaico metodo di attaccatura con graffette (a pranzo, Stefano cambierà per sempre la mia Vita - per ciò che riguarda la corsa almeno - mostrandomi un porta pettorale Decathlon da 5 Euro, di cui io ignoravo completamente l'esistenza).
Concludo, con incitamento di Fabio sul finale, in 1h 53' 19'', ben sotto l'obiettivo delle 2h, e 26esimo assoluto.
Nel momento in cui sto scrivendo, mi spingerei con rara arroganza a confessare che questa è la gara che mi ha lasciato meno segni sulle gambe. Appunto, al momento. Vediamo domani mattina.

Con un buon margine sotto le 2h, in 1h 58' arriva anche un soddisfatto Gabriele, anche lui autore di una gara molto intelligente in salita, con successiva progressione vincente nella seconda parte.
In 2h 30' circa arrivano anche Stefano ed Andrea, con tanto di camel bag in prospettiva di una grande impresa tra gli appennini.
Ed anche Michela riesce a tagliare il traguardo sotto le tre ore e mezza, conquistando una bella dose di fiducia verso la Transcivetta.
Una delle parti migliori, come spesso accade, è stato il pasta party e il post-past party tutti assieme, a cui si è aggiunto anche Drugo (Giacomo?), reduce dalla Cortila Trail, dei cui ristori - non conoscendolo - non ho potuto approfittare lungo la strada.
L'organizzazione si è decisamente riscattata per come era gestito l'evento all'arrivo e lungo il percorso.
Bella corsa, con bei paesaggi, tosta ma alla portata di tutti.
Io sono molto molto molto soddisfatto. Specialmente perché non venivo da alcun allenamento specifico, anzi, e non sapevo cosa aspettarmi.
A quanto pare, una dieta di pollo alla paprika + cipolle fritte, e birra media a 1,30 Euro per alcuni mesi nel mio caso funziona!

Grazie a TUTTI per la fantastica compagnia, i racconti e le risate.

Ed ora, ci si vede tutti alla Transcivetta!!


27/04 Mezza Maratona di Madrid
La salita se ne frega.
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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Bellissimo weekend, un monumento va fatto a Tspanev
che ha organizzato tutto in maniera impeccabile, ospitando me e Fabio e dandomi pure un passaggio in auto
Un grande anche Lightwolf che nonostante la prestazione sfoggiata alla Brixen ha trovato la forza per raggiungerci
...allo stadio del ghiaccio
E ultima ma non meno importante la povera Chiara, che oltre a essersi sorbita tutto il tempo le nostre varie discussioni su argomenti molto vari come: la corsa in generale, la gara di domani, le nostre prossime corse, le nostre vecchie corse, il trail, i nostri prossimi trail, i nostri allenamenti, l'alimentazione e la corsa, l'alimentazione del wanz...
oggi ci ha pure fatto da consegna sacche!!!
Allora dopo una piacevolissima serata trascorsa a colpi di birre medie
arriviamo a stamattina, la sveglia è mattiniera (ore 6), e dopo una veloce ma sostanziosa colazione usciamo di casa, "la temperatura non è male" fa il mio socio, "sì, peccato noi partiamo tra 2ore e 800m più in basso" rispondo sfiduciato...
E arriviamo ai bus, dove chiacchierando con un noto runner di ste zone scopro che il trenino che da il titolo alla corsa era a cremagliera (nota a margine, dialogo della sera prima Fabio:com'è la salita?? IO:è un ex linea ferroviaria!! Fabio:beh allora non tirerà molto IO:ma credo fosse a scartamento ridotto Fabio:cambia poco,le pendenze son quel che sono,a meno che non fosse a cremagliera!!!
)
E raggiungiamo Cogollo, dove ritiriamo il pettorale e trovaimo i mototati, lì addirittura da prima degli organizzatori!!
Il sole ha fatto capolino e comincia già a pestare,
e nel frattempo si aggiungono Podistica e ZioMarco, foto di rito, giù con un po' di riscaldamento, e pronti sulla linea di partenza!!
Mi posiziono a fianco di Tspanev, l'obiettivo è cercare di stargli dietro il più possibile, in vista della transcivetta di domenica prossima, dove so che sarò l'anello debole della coppia...
Pronti via, come al solito traffico, ma a un bivio il gruppo davanti sbaglia strada, così per un brevissimo tratto ci troviamo tra la testa della corsa
, svolta a destra, e comincia la salita, per i primi 2-3km riesco a tenere il passo del mio socio, ma poi decido di salire del mio passo, continuando cmq a "marcarlo a distanza" (la maglia fluo aiutava), per non rischiare di andare fuori giri, considerato che finita la salita ci saranno 12km di falsopiano decisamente corribili, a patto di non aver spremuto troppo le gambe!!
La salita è quasi tutta all'ombra, quindi nonostante la bassa quota il caldo non pesta troppo, e ogni tanto offre scorci davvero panoramici, al km 5,5 appuntamento con Drugo, a cui faccio i complimenti per la brillante prestazione del giorno prima al Cortina Trail
e a cui scrocco un goccio di sali!!
Nonostante in qualche tratto lo sterrato lasci il posto al single track per quanto mi riguarda la scelta delle A3 si è rivelata vincente (e questo sostenuto da tutti i forumendoli
), e finalmente il km 10, fine della salita, controllo il garmin 1h07', neanche male, e il più difficile è alle spalle, l'andatura aumenta, le gallerie portano refrigerio, i ristori ricaricano e una specie di doccia regala sensazioni magnifiche, sono gasato, i cartelli di km che passano rincuorano, tengo un passo veramente buono
, supero un po' di gente in crisi o cmq che comincia a non averne, e il pubblico lungo la strada fa un bel tifo!!
Ultimi 2 km, tutti al sole (delle 11!!) si comincia a soffire, ma manca così poco e vedo che ho buone possibilità di stare sotto le 2 ore, cosi stringo i denti e continuo a spingere, ultimi metri, vedo Fabio che fa il tifo e poi finalmente il gonfiabile, 1h 58' 30" e pensare che non pensavo assolutamente di stare sotto le 2 ore...decisamente contento sia per il risultato che per la gestione della gara!!
Comincio a saccheggiare il ristoro banane, arance, anguria, limoni, pomi
e sopratutto tanta tanta acqua!!!
Piano piano arrivano tutti, segue un pasta party atomico (l'organizzazione che alla partenza aveva lasciato un po' desiderare, vedi il bivio non segnalato o il gonfiabile sgonfiato e con scritto arrivo
si è decisamente riscattata!!!
) con tanto di tavolino mobile a inseguire l'ombra
Poi arriva il momento dei saluti (ma quasi tutti ci rivedremo a Listolade tra 2 settimane
) e si scende verso la fornace della pianura veneta dove il traghettatore dell'inferno ci aspetta in tutta la sua maestanza...


Un grande anche Lightwolf che nonostante la prestazione sfoggiata alla Brixen ha trovato la forza per raggiungerci


E ultima ma non meno importante la povera Chiara, che oltre a essersi sorbita tutto il tempo le nostre varie discussioni su argomenti molto vari come: la corsa in generale, la gara di domani, le nostre prossime corse, le nostre vecchie corse, il trail, i nostri prossimi trail, i nostri allenamenti, l'alimentazione e la corsa, l'alimentazione del wanz...

oggi ci ha pure fatto da consegna sacche!!!

Allora dopo una piacevolissima serata trascorsa a colpi di birre medie

E arriviamo ai bus, dove chiacchierando con un noto runner di ste zone scopro che il trenino che da il titolo alla corsa era a cremagliera (nota a margine, dialogo della sera prima Fabio:com'è la salita?? IO:è un ex linea ferroviaria!! Fabio:beh allora non tirerà molto IO:ma credo fosse a scartamento ridotto Fabio:cambia poco,le pendenze son quel che sono,a meno che non fosse a cremagliera!!!
](./images/smilies/eusa_wall.gif)
E raggiungiamo Cogollo, dove ritiriamo il pettorale e trovaimo i mototati, lì addirittura da prima degli organizzatori!!

Il sole ha fatto capolino e comincia già a pestare,

Mi posiziono a fianco di Tspanev, l'obiettivo è cercare di stargli dietro il più possibile, in vista della transcivetta di domenica prossima, dove so che sarò l'anello debole della coppia...
Pronti via, come al solito traffico, ma a un bivio il gruppo davanti sbaglia strada, così per un brevissimo tratto ci troviamo tra la testa della corsa

La salita è quasi tutta all'ombra, quindi nonostante la bassa quota il caldo non pesta troppo, e ogni tanto offre scorci davvero panoramici, al km 5,5 appuntamento con Drugo, a cui faccio i complimenti per la brillante prestazione del giorno prima al Cortina Trail


Nonostante in qualche tratto lo sterrato lasci il posto al single track per quanto mi riguarda la scelta delle A3 si è rivelata vincente (e questo sostenuto da tutti i forumendoli


Ultimi 2 km, tutti al sole (delle 11!!) si comincia a soffire, ma manca così poco e vedo che ho buone possibilità di stare sotto le 2 ore, cosi stringo i denti e continuo a spingere, ultimi metri, vedo Fabio che fa il tifo e poi finalmente il gonfiabile, 1h 58' 30" e pensare che non pensavo assolutamente di stare sotto le 2 ore...decisamente contento sia per il risultato che per la gestione della gara!!
Comincio a saccheggiare il ristoro banane, arance, anguria, limoni, pomi

Piano piano arrivano tutti, segue un pasta party atomico (l'organizzazione che alla partenza aveva lasciato un po' desiderare, vedi il bivio non segnalato o il gonfiabile sgonfiato e con scritto arrivo



Poi arriva il momento dei saluti (ma quasi tutti ci rivedremo a Listolade tra 2 settimane

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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Il mio primo trail da solaaa!!!
Ma che bello!
Oggi, molto impensierita dal caldo e dalla salita, ma ansiosa di fare un piccolo test in vista della transcivetta
, mi sono presentata lì col mio Mototeto, alle 7.00.
Cartelli per segnalare la zona partenza zero, parcheggio non capiente, organizzatori arrivati all'ultimo minuto, code ai pettorali, gonfiabile si/no/si/no, deposito borse
, e una volta visto come era "anche no!"...eravamo effettivamente un pò perplessi.
Ci appoggiamo quindi a Chiara per il deposito borse
, e ci troviamo con i nostri forumendoli: Raptor, Zio Marco (che un pò ormai considero anche "mio" zio), Tspanev (con cui alla fine riesco a fare a pranzo anche due parole in più che a Natale a Belluno
) e il grande Podistica, che quanto a divertirsi e ciaccolare
con noi pre-gara è una garanzia. Salutiamo Chiara che io ritroverò ad Asiago e via.
Ok si parte, praticamente subito salita: avendone considerato nei giorni scorsi il profilo altimetrico, ricordandomi il risultato della due rocche, e visto il caldo barbino che incombe, sarei contenta di chiudere anche dietro la "scopa", prevista a quattro ore, quindi impiegando fra le quattro ore e le quattro ore e mezza.
Cammino i dieci km di salita a buon passo, ogni tanto riesco a corricchiare, e lungo il percorso l'organizzazione che sembrava carente si rivela OTTIMA
; tanto per nominare alcuni aspetti: protezione civile ed alpini (
) a quasi ogni km sia a postazione fissa che mobile, ristori puntuali e fornitissimi (io mi sono alimentata ad acqua e arance, ma c'era persino panettone con cioccolata), docce "volanti" , pit stop di acqua estemporanei offerti dai residenti, ma quel che più colpisce è la gentilezza, la disponibilità, la grandissima simpatia di chi ci ha così egregiamente assistito, non è mai mancato un sorriso, mai mancata una parola e che entusiasmo traspariva dal loro lavorare sotto un sole caldissimo, per noi!!!
Per non parlare del pasta party, delle docce calde all'interno di spogliatoi enormi (quelli del pala-ghiaccio) e del pacco gara.
DIECI E LODE
Ma torniamo al mio percorso: finita la salita, che meraviglia: sottobosco, tappeti morbidi di aghi di pino, strada bianca battuta bella ampia, il refrigerio e l'emozione delle mie prime gallerie semibuie, di nuovo caldo e sole (ma non come qui in pianura) a tratti, il saliscendi, i paesini bellissimi
e tanta gente che passeggia sullo stesso nostro percorso che incita con sorrisi ed entusiasmo, davvero, che meraviglia!
Un'occhiata al garmin, e vedo che stringendo un pò i denti le cose stanno andando meglio del previsto,potrei persino mirare alle tre ore e mezza, tengo duro e chiudo all'arrivo, accolta da Mototeto e Lightwolf
, in un ottimo, per me
, 3h 22'
.
Sull'onda dell'arrivo e memore della "fresca" fatica, mi confronto con i due ragazzi in merito alla mia perplessità in vista del transcivetta, ma mi benediscono entrambe, pertanto sono un pò rincuorata
Il posta gara, nel quale conosco anche Drugo
, è ottimo, ma ormai a stare bene con gli amici forumendoli ci ho fatto una deliziosa abitudine
.
Un ringraziamento particolare a Chiara e Andrea per il supporto logistico

Ma che bello!
Oggi, molto impensierita dal caldo e dalla salita, ma ansiosa di fare un piccolo test in vista della transcivetta

Cartelli per segnalare la zona partenza zero, parcheggio non capiente, organizzatori arrivati all'ultimo minuto, code ai pettorali, gonfiabile si/no/si/no, deposito borse

Ci appoggiamo quindi a Chiara per il deposito borse



Ok si parte, praticamente subito salita: avendone considerato nei giorni scorsi il profilo altimetrico, ricordandomi il risultato della due rocche, e visto il caldo barbino che incombe, sarei contenta di chiudere anche dietro la "scopa", prevista a quattro ore, quindi impiegando fra le quattro ore e le quattro ore e mezza.
Cammino i dieci km di salita a buon passo, ogni tanto riesco a corricchiare, e lungo il percorso l'organizzazione che sembrava carente si rivela OTTIMA


Per non parlare del pasta party, delle docce calde all'interno di spogliatoi enormi (quelli del pala-ghiaccio) e del pacco gara.
DIECI E LODE

Ma torniamo al mio percorso: finita la salita, che meraviglia: sottobosco, tappeti morbidi di aghi di pino, strada bianca battuta bella ampia, il refrigerio e l'emozione delle mie prime gallerie semibuie, di nuovo caldo e sole (ma non come qui in pianura) a tratti, il saliscendi, i paesini bellissimi

Un'occhiata al garmin, e vedo che stringendo un pò i denti le cose stanno andando meglio del previsto,potrei persino mirare alle tre ore e mezza, tengo duro e chiudo all'arrivo, accolta da Mototeto e Lightwolf





Sull'onda dell'arrivo e memore della "fresca" fatica, mi confronto con i due ragazzi in merito alla mia perplessità in vista del transcivetta, ma mi benediscono entrambe, pertanto sono un pò rincuorata

Il posta gara, nel quale conosco anche Drugo



Un ringraziamento particolare a Chiara e Andrea per il supporto logistico



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Re: La Corsa Del Trenino 1/7/2012 Asiago (VI)
Bellissimo Week end all'insegna del buon cibo, belle corse e grandiose compagnie.
Sabato parto nel tardo pomeriggio da Bressanone, fresco e riposato
. Arrivo sull'altopiano al calare della sera e seguendo le indicazioni del grande Tommaso e sopratutto la ricchissima segnaletica stradale di Asiago riesco a perdermi senza nessun problema durante la ricerca del mitico palaghiaccio
. Niente di chè, dopo una breve telefonata, vengo soccorso dal suddetto Tommaso, che d'ora innanzi ribattezzerò "Tom Tom"
) e sotto la sua guida arrivo all'incontro il buon Gabriele, faccio finalmente la conoscenza del grande Podistica e della Chiara e finalmente prende il via il ritiro pre competizione a botte di birre medie e pizze. Inutile precisare che nel mio caso, le birre naturalmente mi servivano solo a scopo terapeutico, per reintegrare correttamente i liquidi persi durante la mattinata
.
Poi vista l'ora tarda ci ritiriamo per il momento di meditazione
Non vi stò a descrivere la mia mattinata, visto che non correvo mi sono semplicemente concesso una bella passeggiata riposante per il centro di Asiago.
Mi sposto dopo lunghe ricerche al mitico Palaghiaccio di Asiago, zona di arrivo della corsa, dove finalmente scopro la seconda indicazione stradale per raggiungere il palaghiaccio stesso
Aspetto che i vari forumendoli inizino ad arrivare facendo qualche scatto:
Una sempre sorridente Mototata:

Un velocissimo Tom Tom

Un Raptor in grande spolvero

E infine una strana coppia di runner dal passo stranamente elastico e scattante

Poi una volta docciati e sistemati, ci siamo riuniti in una splendida tavolata di amici al pasta party.
Ragazzi, la vostra compagnia è sempre spettacolare

Sabato parto nel tardo pomeriggio da Bressanone, fresco e riposato




Poi vista l'ora tarda ci ritiriamo per il momento di meditazione

Non vi stò a descrivere la mia mattinata, visto che non correvo mi sono semplicemente concesso una bella passeggiata riposante per il centro di Asiago.
Mi sposto dopo lunghe ricerche al mitico Palaghiaccio di Asiago, zona di arrivo della corsa, dove finalmente scopro la seconda indicazione stradale per raggiungere il palaghiaccio stesso

Aspetto che i vari forumendoli inizino ad arrivare facendo qualche scatto:
Una sempre sorridente Mototata:

Un velocissimo Tom Tom

Un Raptor in grande spolvero

E infine una strana coppia di runner dal passo stranamente elastico e scattante


Poi una volta docciati e sistemati, ci siamo riuniti in una splendida tavolata di amici al pasta party.
Ragazzi, la vostra compagnia è sempre spettacolare


C'è quel momento magico durante la corsa, quando i piedi sono entrambi sollevati da terra,
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza. (A.S.)
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza. (A.S.)