Eccomi qua a raccontarvi la cronaca di questa giornata tanto attesa.
Giovedì sono arrivata a Torino alle 13,30, in anticipo rispetto ai programmi, runningmamy è venuta a prenderci alla stazione dei pullman e a sorpresa ci porta a mangiare qualcosa a casa sua mentre arriva un acquazzone. Mentre mangiamo, chiacchieriamo e ci sembra così naturale esserci incontrate che quasi sembra ci conosciamo da tanto! E fra una chiacchiera, il gelato (buonissimo

fatto da lei), le parole che completano i tasselli mancanti dei nostri messaggi, si parla di Runningforum, dei nostri allenamenti, di come ci vestiremo domenica e del percorso, ecco che arrivano i ragazzi, runnerizzati di mamy, un saluto, una foto e si parte da decathlon. Misuriamo, compriamo e poi via al percorso della Stratorino che vediamo dalla macchina, e poi al Valentino. Nel frattempo è uscito il sole, ed è proprio bello il Parco del Valentino tutto fiorito di violette! E' qui che Silvia si allena e vediamo tanti runners che corrono intorno a noi! E i nostri topic si animano diventano un vero paesaggio, uno sguardo, un sorriso di una persona vera…. Straordinario! Ci salutiamo verso le 18,00 fissandoci un appuntamento per la giornata magica della Stratorino. Nel frattempo io non riesco a comunicare se non con il cellulare, per cui scusate la pausa sul forum! Riesco, però, a fare un allenamento, bellissimo, lungo un canale, e mente corro altri corrono dall'altra sponda, davanti a me lo scenario esclusivo delle alpi innevate vedo anche Superga e sento nuovi profumi di erbe e fiori. Ed ecco arriva la fatidica mattina, quando mi sveglio, mi accorgo che piove. Pazienza! Fa anche freddo e noi andiamo con il bus per paura di non trovare parcheggio; mi accompagnano mio marito e mia cugina (poveri, costretti a una sveglia mattutina di domenica), chiedono se sono emozionata, no ,sono tranquilla , mi sento più forte , mi sono preparata e andrà sicuramente bene. Arriviamo in anticipo per l'appuntamento con Silvia , entriamo a ripararci in un bar , continua a piovere ed io sento freddo . Non riesco a pensare che dovrò togliere la felpa e il giubbino antipioggia (Anna mi è arrivato il tuo suggerimento). Ecco finalmente la vedo arrivare …corre…ci salutiamo e m'incoraggia a spogliarmi mi dice “Io sto bene così , se iniziamo a correre, starai meglio"! Il tempo di una foto e poi partiamo verso Pzza S. Carlo. Ci riscaldiamo correndo un po' sotto i portici in mezzo a tutte queste persone come noi matte per la corsa, ho le mani gelate ma pian piano va meglio. Ed ecco che ci chiamano per la partenza, siamo un po' in coda. Silvia mi dice, senti se vedi che sei più veloce vai, non aspettarmi! Io rispondo anche tu!
Già capisco che sarà difficile rispettare i nostri tempi, un muro di gente davanti a noi. Partiamo. All'inizio si corricchia, non c'è lo spazio per muoversi bene. Dopo un po' cominciamo a superare qualcuno, Silvia mi fa strada, corriamo insieme per almeno 3 km. Poi a un certo punto ci separiamo ma ci ritroviamo, mi accorgo di averla poco dietro di me, continuo a correre, mi sento benissimo, il fiato c'è e anche le gambe vanno bene. Sono contenta, decido di godermi anche le strade, la scenografia di una Torino sotto la pioggia e tante persone di età diverse accomunate dalla stessa passione. Ogni tanto mi volto per vedere se c'è sempre dietro di me il capellino rosso e almeno fino a Corso Massimo d'Azeglio, la vedo siamo abbastanza vicine. Poi non la vedo più ,troppa gente dietro di me e non riesco a distinguerla. Mi dispiace, perché avevo sempre pensato che avremo corso insieme, non so cosa fare, se aspettarla, ma ricordo il patto che ci siamo fatte prima della partenza, e vado. Continuo ogni tanto a voltarmi ma non la trovo proprio più. E così da quel momento corro da sola, non sento la fatica, ho ancora fiato e voglia di correre, nonostante la pioggia a, sto bene. Arrivo al 7° Km, manca poco ormai, guardo il cronometro, non sono andata velocissima se ho impiegato tanto a fare 7 km, ma non importa, qui ,ma anche prima di arrivare qua, c'è gente che incomincia a fermarsi o a camminare. Io capisco che tutti quegli allenamenti mi hanno fatto arrivare preparata e una leggera soddisfazione mi dà la carica finale; cerco di accelerare, ecco dietro una strada, se ne apre un'altra, non conoscendo bene il percorso non capisco se sono vicina al traguardo, ma finalmente alla fine di una lunga via Roma (?) si lo vedo, è il traguardo! In fondo c'è mio marito ad aspettarmi e a immortalare il momento. Guardo il cronometro 54'27", non è per niente l'obiettivo che mi ero posta , ma va bene così . Aspetto Silvia che arriva poco dopo e ci diamo un bel cinque con il palmo della mano! E' andata ….Anna , forse avremo potuto fare di più ma sarà per la prossima , questi sono i miei primi 8 km , sono una mia battaglia personale che sto vincendo passo dopo passo . Non potevo chiedere di più, ho avuto veramente tanto da questa preparazione e da questa corsa. Soprattutto ho trovato un'amica, anzi due perché anche se ne ho conosciuta solo una, in questa preparazione è stata molto vicina anche un'altra grande esperta e preziosa!

E per finire mentre rientravo, leggevo ,in aereo,il libro di Tabucchi “Resisto dunque sono" e c'è una frase che mi ha fatto riflettere: “ Un atleta può vivere la stessa gara sportiva come un evento che si colloca fra questi due estremi: o come il giorno della resa dei conti definitiva fra il mondo e la propria autostima; oppure sceglierla di vederla come un evento di quelli che scandiscono la vita di una grande famiglia (“Voi non siete i miei avversari, voi siete i miei amici, la mia famiglia"Dawa Sherpa.) Ecco io mi colloco sul secondo.
