Le ragazze in tutte 3 le distanze ieri erano missili
DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
già, mi han passato, e dove mi han passato
le prime della 55 ed erano dei caprioli

…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
Complimenti @gamba!!!



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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
Grandissimo @Gamba!
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Morfelden 2019 1h21m37s
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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
@Frà ti avrei voluto accanto nei momenti migliori per sentir la raffica di por…. ops preghiere che inventavo 

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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
Chiusa in 25h45', nonostante un volo al 22° con ematoma allo zigomo connesso.. Giunto al rifugio Coldai chiedo "ma quand'è che arriva questo Tivan?" e mi dicono "guarda che l'hai appena passato..". Idem alla Calada, che non è altro che un sentiero un po' ripido..
Secondo la mia socia che era sulla 55 il vero problema del Tivan erano le scariche di sassi che spostavano i vari concorrenti.. io essendo sulla 103 ho avuto la fortuna di farlo quasi tutto solo con ultro concorrente con cui abbiamo condiviso un tratto di gara..
Balisatura fino al primo cancello abbastanza scarsa, specie nel bosco.. senza volerlo mi sono trovato ad aver saltato il ristoro prima della salita al Passo Duran
In compenso, volontari ai ristori super super bravi.. velocissimi, gentilissimi, tutti sorridenti dal primo all'ultimo!
Secondo la mia socia che era sulla 55 il vero problema del Tivan erano le scariche di sassi che spostavano i vari concorrenti.. io essendo sulla 103 ho avuto la fortuna di farlo quasi tutto solo con ultro concorrente con cui abbiamo condiviso un tratto di gara..
Balisatura fino al primo cancello abbastanza scarsa, specie nel bosco.. senza volerlo mi sono trovato ad aver saltato il ristoro prima della salita al Passo Duran

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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
DNF senza rimpianti: si perché il risultato non mi delude e la possibilità di finirla c’era tutta se non fosse insorto il problema di stomaco che poi vi spiegherò.
Avendo fatto la 55k lo scorso anno sapevo un po’ cosa mi aspettava tanto che inizialmente avevo pensato di fare la 72k ma…..per emulazione degli amici pazzi qui del forum non ho potuto che iscrivermi alla 103.
Il ritrovo il pomeriggio a Forno di Zoldo è stato un piacevole ritrovo di amici e l’attesa dello start è volato nonostante si sia stati lì 5 ore.
La partenza con tanta (troppa per i miei gusti ) gente è abbastanza emozionante ma soprattuto è assurda perché il percorso prevede di partire a bomba sotto ai 5’/km per il primo tratto. Follia pura per un ultra ma tutti vanno e quindi si cerca di non essere da meno.
La prima salita è tosta ma il passo è buono e macino strada. Al 20km primo problema di pancia e conseguente pit-stop dietro un albero. Purtroppo dopo altri 5km il corpo richiama un ulteriore pausa ed il problema non è l’operazione in se ma il fatto che il corpo potrebbe risentirne. Già mi immaginavo impiegato a cercare un pino mugo abbastanza grande sulla salita del Grisetti per imboscarmi…..
Il Grisetti lo conosco ed è tosto ma non mi distrugge. La discesa è impegnativa perché un po’ umida e fa perdere qualche minuto in più del previsto. La gara scorre bene e anche il Tivan non è assolutamente traumatico. Difficile ma non impossibile. Finalmente al Coldai trovo una delle discese che adoro di più. Qui decido nonostante non sia fresco di farla a cannone con salti e peripezie varie e mi diverto come un bambino. Il Fertazza poi con la sua inutilità farà sentire la sua arroganza (fatto subito dopo il ristoro per me è pesante per via della digestione).
Il tratto verso Staulanza lo faccio piano e vengo preso da i due amici che fanno la 55k e marciano come dei caprioli. Li seguo qualche centinaio di metri ma poi ci salutiamo e loro prendono metri velocemente.
Arrivo in base vita e cambio solo la T-Shirt ed esco alle 13:30 quindi 1 ora prima del cancello. Da qui in poi il gioco si fa più serio perché le ore iniziano ad essere tante e anche quello che ci aspetta.
La salita verso il Venezia non è difficile perché leggerissima e corta, la discesa verso Zoppe assolutamente corribile. La tappa successiva è il Talamini dopo 5km DI ASFALTO!!! Non avevondo forza di correre io ed alcuni stranieri che hanno il mio stesso passo lo camminiamo tutto questo tratto che ovviamente sarebbe da fare quantomeno a 6/km….
Al rifugio mi son fatto fare un mega caffè triplo e poi sono partito per la salita peggiore della giornata: erbe alte ovunque come in una foresta pluviale e salita tosta tosta (sicuramente è il percepito però ho sofferto più li che su tutti il resto).
In cima al rite primo problema: appena iniziata la discesa sa sopra il museo in un tratto meno esposto al sole che ancora era abbastanza alto in cielo mi prende un colpo di freddo e non esito a rimettere gilet e manicotti. Esser vestito di più mi aiuta subito a far passare la crisi ed inizio la discesa che è facile e corribile ma le gambe ormai sono stanche.
Vista la crisi sul Rite penso che al ristoro mangerò la minestra (non lo faccio mai).
La minestra non è un granché e forse il mio corpo inizia ad essere spossato e non la “riceve”.
Appena uscito dal ristoro (sono stato pochi minuti) mi prendono dei brividi fortissimi che mi fanno aggrovigliare lo stomaco. Dopo qualche decina di metri butto lo zaino a terra e tirò fuori la giacca. Ripartito sto male ma i brividi in qualche istante spariscono. Lo stomaco però è andato: male perché contorto, male perché vuoto causa ristoro non rigenerante… insomma vuoto è poco collaborativo. La salita attacca subito e lo stomaco mi tronca fiato e gambe.aggiorno gli amici su whatsapp e ricevo anche degli incitamenti a non mollare ma pian piano che passa il tempo la crisi non rientra. Sono testone è mai vorrei rinunciare. Proprio per questo motivo combatto con me stesso per quasi 45’ per fare 1km ma la testa mi gira, lo stomaco non si apre. Le ho provate tutte: mangiare, bere, andar di corpo…. Insomma mancava solo vomitare ma questo me lo sono risparmiato. Facendo con un po’ di conti e visto il tempo passato riconosco che la crisi ormai mi ha segnato per bene e nonostante abbia 6 ore per finire il giro sarebbe troppo una agonia e forse pericolosa. Chiamo a casa e con calma mi incammino al contrario. Incontro Gamba che nel frattempo è arrivato e poi le scope. Sentita l’organizzazione al telefono appena arrivo a Cibiana trovo il furgone che mi riporta velocemente al parcheggio. In furgone fa caldo e già sto un po’ meglio ma appena smonto per aprire l’auto di nuovo colpo di freddo. Per fortuna in auto ho un piumino e lo metto sopra di tutto senza far altro e mi butto sul sedile per un pisolo di 1/2 ora che mi ricompone abbastanza. Passo a prendere la sacca della base vita ma mi dimentico del gadget (devo capire se posso averlo in qualche modo) e parto subito verso casa nella speranza che non sopraggiunga il sonno vero e proprio.
Porto a casa un DNF che sicuramente lascia del dispiacere ma visto come sto oggi con le gambe, assenza di grosse vesciche o irritazioni varie ecc…. Insomma sono contento perché le possibilità di finirla erano reali, tanta sfiga nell’aver preso freddo e aver forse gestito male l’ultimo ristoro.
Questa gara era l’obiettivo della stagione ma dovevo arrivarci con la Vipava100miglia sulle gambe ed anche (ovviamente) senza i quasi due mesi di infortunio (Ultrabericus100).
Commento personale: forse la 72km è il miglior compromesso
Avendo fatto la 55k lo scorso anno sapevo un po’ cosa mi aspettava tanto che inizialmente avevo pensato di fare la 72k ma…..per emulazione degli amici pazzi qui del forum non ho potuto che iscrivermi alla 103.
Il ritrovo il pomeriggio a Forno di Zoldo è stato un piacevole ritrovo di amici e l’attesa dello start è volato nonostante si sia stati lì 5 ore.
La partenza con tanta (troppa per i miei gusti ) gente è abbastanza emozionante ma soprattuto è assurda perché il percorso prevede di partire a bomba sotto ai 5’/km per il primo tratto. Follia pura per un ultra ma tutti vanno e quindi si cerca di non essere da meno.
La prima salita è tosta ma il passo è buono e macino strada. Al 20km primo problema di pancia e conseguente pit-stop dietro un albero. Purtroppo dopo altri 5km il corpo richiama un ulteriore pausa ed il problema non è l’operazione in se ma il fatto che il corpo potrebbe risentirne. Già mi immaginavo impiegato a cercare un pino mugo abbastanza grande sulla salita del Grisetti per imboscarmi…..
Il Grisetti lo conosco ed è tosto ma non mi distrugge. La discesa è impegnativa perché un po’ umida e fa perdere qualche minuto in più del previsto. La gara scorre bene e anche il Tivan non è assolutamente traumatico. Difficile ma non impossibile. Finalmente al Coldai trovo una delle discese che adoro di più. Qui decido nonostante non sia fresco di farla a cannone con salti e peripezie varie e mi diverto come un bambino. Il Fertazza poi con la sua inutilità farà sentire la sua arroganza (fatto subito dopo il ristoro per me è pesante per via della digestione).
Il tratto verso Staulanza lo faccio piano e vengo preso da i due amici che fanno la 55k e marciano come dei caprioli. Li seguo qualche centinaio di metri ma poi ci salutiamo e loro prendono metri velocemente.
Arrivo in base vita e cambio solo la T-Shirt ed esco alle 13:30 quindi 1 ora prima del cancello. Da qui in poi il gioco si fa più serio perché le ore iniziano ad essere tante e anche quello che ci aspetta.
La salita verso il Venezia non è difficile perché leggerissima e corta, la discesa verso Zoppe assolutamente corribile. La tappa successiva è il Talamini dopo 5km DI ASFALTO!!! Non avevondo forza di correre io ed alcuni stranieri che hanno il mio stesso passo lo camminiamo tutto questo tratto che ovviamente sarebbe da fare quantomeno a 6/km….
Al rifugio mi son fatto fare un mega caffè triplo e poi sono partito per la salita peggiore della giornata: erbe alte ovunque come in una foresta pluviale e salita tosta tosta (sicuramente è il percepito però ho sofferto più li che su tutti il resto).
In cima al rite primo problema: appena iniziata la discesa sa sopra il museo in un tratto meno esposto al sole che ancora era abbastanza alto in cielo mi prende un colpo di freddo e non esito a rimettere gilet e manicotti. Esser vestito di più mi aiuta subito a far passare la crisi ed inizio la discesa che è facile e corribile ma le gambe ormai sono stanche.
Vista la crisi sul Rite penso che al ristoro mangerò la minestra (non lo faccio mai).
La minestra non è un granché e forse il mio corpo inizia ad essere spossato e non la “riceve”.
Appena uscito dal ristoro (sono stato pochi minuti) mi prendono dei brividi fortissimi che mi fanno aggrovigliare lo stomaco. Dopo qualche decina di metri butto lo zaino a terra e tirò fuori la giacca. Ripartito sto male ma i brividi in qualche istante spariscono. Lo stomaco però è andato: male perché contorto, male perché vuoto causa ristoro non rigenerante… insomma vuoto è poco collaborativo. La salita attacca subito e lo stomaco mi tronca fiato e gambe.aggiorno gli amici su whatsapp e ricevo anche degli incitamenti a non mollare ma pian piano che passa il tempo la crisi non rientra. Sono testone è mai vorrei rinunciare. Proprio per questo motivo combatto con me stesso per quasi 45’ per fare 1km ma la testa mi gira, lo stomaco non si apre. Le ho provate tutte: mangiare, bere, andar di corpo…. Insomma mancava solo vomitare ma questo me lo sono risparmiato. Facendo con un po’ di conti e visto il tempo passato riconosco che la crisi ormai mi ha segnato per bene e nonostante abbia 6 ore per finire il giro sarebbe troppo una agonia e forse pericolosa. Chiamo a casa e con calma mi incammino al contrario. Incontro Gamba che nel frattempo è arrivato e poi le scope. Sentita l’organizzazione al telefono appena arrivo a Cibiana trovo il furgone che mi riporta velocemente al parcheggio. In furgone fa caldo e già sto un po’ meglio ma appena smonto per aprire l’auto di nuovo colpo di freddo. Per fortuna in auto ho un piumino e lo metto sopra di tutto senza far altro e mi butto sul sedile per un pisolo di 1/2 ora che mi ricompone abbastanza. Passo a prendere la sacca della base vita ma mi dimentico del gadget (devo capire se posso averlo in qualche modo) e parto subito verso casa nella speranza che non sopraggiunga il sonno vero e proprio.
Porto a casa un DNF che sicuramente lascia del dispiacere ma visto come sto oggi con le gambe, assenza di grosse vesciche o irritazioni varie ecc…. Insomma sono contento perché le possibilità di finirla erano reali, tanta sfiga nell’aver preso freddo e aver forse gestito male l’ultimo ristoro.
Questa gara era l’obiettivo della stagione ma dovevo arrivarci con la Vipava100miglia sulle gambe ed anche (ovviamente) senza i quasi due mesi di infortunio (Ultrabericus100).
Commento personale: forse la 72km è il miglior compromesso
https://www.strava.com/athletes/protreck
https://connect.garmin.com/modern/profile/radamat82
programma 2025: quello che riesco e se possibile tanto e bene
https://connect.garmin.com/modern/profile/radamat82
programma 2025: quello che riesco e se possibile tanto e bene
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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
Ecco il racconto della mia prima gara in notturna.
Sono nel centro già dalle 20:00 e alla partenza della 103k riesco a beccare e conoscere finalmente di persona gambacorta con cui scambiamo 2 chiacchiere. Vorrei già fosse l'ora di partire, ma ne son da aspettare altre due.
Arrivano dunque le 00:00 mi metto nelle retrovie e finalmente si parte. La prima parte di gara è affascinante nel vedere quella scia infinita di luci che salgono la montagna, ma piena di insidie. Il terreno in certi punti è bello bagnato e pieno di radici di alberi e non so mai se metto il piede in un posto sicuro. Rischio più volte la caduta che avviene verso il ristoro di malga Pramper ( per fortuna usando anche i bastoncini che pensavo di rompere attutisco il tutto ). Dopo alcuni chilometri in falsopiano si prende la strada per il Duran e li comincio ad avvertire qualche acciacco ai bicipiti e temo il peggio. Davanti ho due ragazze e a un certo punto vedendo balise sia dritti che a destra prendiamo la strada sbagliata ( pensandoci oggi era la strada da cui arrivavano quelli della 55 ) . Arriviamo sul Duran giusti giusti per vedere l'alba. Le ragazze le perdo visto che hanno assistenza personale e io me la prendo comoda per fare un buon rifornimento. Parto quindi in direzione Malga Grava sono solo 6 chilometri, ma durano un'eternità. Salita Grisetti "praticamente un muro" ( dove incrocio Gambacorta con cui scambiamo altre 2 chiacchiere ) e pure la discesa son belle toste e le affronto con relativa calma e i problemini ai bicipiti sembrano spariti. Arrivo dunque al ristoro di Malga Grava e ne approfitto per cambiarmi e riporre la frontale nello zaino. Riparto e affronto la parte più bella e spettacolare a mio avviso del percorso, ovvero l'arrivo al Coldai per il sentiero Tivan "percorso che avevo già fatto due anni con un amico e che mi ricordavo con parti più esposte... ero quella volta salito pure per una scaletta"
. In questo tratto ho occasione di fare una bella chiacchierata con un modenese davvero simpatico e così si arriva al ristoro al Coldai e immediatamente dopo di Malga Grava. Il tempo passa i chilometri pure e arrivo così allo Staulanza con un bel vertical sul Fortazza di mezzo. Il più è fatto , ma restano sulla carta ancora un paio di salite dure e meglio non abbassare la guardia. Poco dopo trovo pure ilcimbro e pensando avesse già fatto la 72k li chiedo info sulla parte che mi resta del percorso, ma purtroppo non sa darmi notizie. Arrivo dunque al passo Tamai "ultimo ristoro" dove vorrei solamente riempire le borracce, ma per evitare problemi mi rifocillo ancora per benino. Da lì parte un ultimo vertical prima di planare finalmente a Forno di Zoldo non prima di un pit-stop d'emergenza. Chiudo in 14 ore e 48 minuti e un sorprendente 23' posto assoluto 
la ciliegina sulla torta di una giornata sulle Dolomiti da incorniciare 

Sono nel centro già dalle 20:00 e alla partenza della 103k riesco a beccare e conoscere finalmente di persona gambacorta con cui scambiamo 2 chiacchiere. Vorrei già fosse l'ora di partire, ma ne son da aspettare altre due.
Arrivano dunque le 00:00 mi metto nelle retrovie e finalmente si parte. La prima parte di gara è affascinante nel vedere quella scia infinita di luci che salgono la montagna, ma piena di insidie. Il terreno in certi punti è bello bagnato e pieno di radici di alberi e non so mai se metto il piede in un posto sicuro. Rischio più volte la caduta che avviene verso il ristoro di malga Pramper ( per fortuna usando anche i bastoncini che pensavo di rompere attutisco il tutto ). Dopo alcuni chilometri in falsopiano si prende la strada per il Duran e li comincio ad avvertire qualche acciacco ai bicipiti e temo il peggio. Davanti ho due ragazze e a un certo punto vedendo balise sia dritti che a destra prendiamo la strada sbagliata ( pensandoci oggi era la strada da cui arrivavano quelli della 55 ) . Arriviamo sul Duran giusti giusti per vedere l'alba. Le ragazze le perdo visto che hanno assistenza personale e io me la prendo comoda per fare un buon rifornimento. Parto quindi in direzione Malga Grava sono solo 6 chilometri, ma durano un'eternità. Salita Grisetti "praticamente un muro" ( dove incrocio Gambacorta con cui scambiamo altre 2 chiacchiere ) e pure la discesa son belle toste e le affronto con relativa calma e i problemini ai bicipiti sembrano spariti. Arrivo dunque al ristoro di Malga Grava e ne approfitto per cambiarmi e riporre la frontale nello zaino. Riparto e affronto la parte più bella e spettacolare a mio avviso del percorso, ovvero l'arrivo al Coldai per il sentiero Tivan "percorso che avevo già fatto due anni con un amico e che mi ricordavo con parti più esposte... ero quella volta salito pure per una scaletta"
corse 2023 : Garda Trentino Trail 65k, Lavaredo Ultra trail 120k.
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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
@Luke complimenti
@Paolino sei un grande, davvero e mi ha fatto più che piacere scambiare 4 ciacole
@matrad bravo bravo anche a saper fermarti
@Paolino sei un grande, davvero e mi ha fatto più che piacere scambiare 4 ciacole

@matrad bravo bravo anche a saper fermarti
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Re: DXT Dolomiti Extreme Trail - Val di Zoldo (BL) - 10-12/06/2022
A mio modestissimo parere, il sentiero del Tivan, forse grazie anche alla meravigliosa giornata, è il tratto in assoluto più spettacolare che io abbia mai percorso in una gara.
Tra l’altro in queste condizioni, sicuramente perfette ed eccezionali, non è per nulla pericoloso ed anzi abbastanza scorrevole.
Credo di non aver mai fatto tante foto in un pezzo così “breve” di una ultra. Avrò perso almeno 10 ore!
Potevo anche vincerla!
Comunque ho chiuso la mia terza dxt, (26h10, un’ora in più dell’anno scorso ma meno del 2019) sicuramente la più bella anche se ho rischiato di dar di matto nella discesa finale
Tra l’altro in queste condizioni, sicuramente perfette ed eccezionali, non è per nulla pericoloso ed anzi abbastanza scorrevole.
Credo di non aver mai fatto tante foto in un pezzo così “breve” di una ultra. Avrò perso almeno 10 ore!


Comunque ho chiuso la mia terza dxt, (26h10, un’ora in più dell’anno scorso ma meno del 2019) sicuramente la più bella anche se ho rischiato di dar di matto nella discesa finale
