Sui motivi per cui ci si iscrive al Tor, sottoscrivo ogni parola detta Corry. L'ho appena fatto, ma solo un forte desiderio di stabilità familiare mi spinge ad aspettare l'anno prossimo
E' divertente vedere che alcuni tratti giudicati ostici e massacranti, per me sono stati addirittura piacevoli, e ovviamente vale anche il contrario. La condizione mentale e fisica in cui ti trovi condiziona pesantemente la tua percezione delle difficoltà.
Per me gli incubi sono stati:
- Discesa dal Col Fenetre: nonostante fossi ancora "fresco", l'ho trovata davvero insidiosa. Ringrazio di essere partito con la seconda ondata ed averla affrontata alle prime luci dell'alba (per fortuna sono lento)
- Tratto Coda-Barma: affrontato con la pioggia, ogni tre passi scivolavo sui lastroni viscidi ed ero più a terra che in piedi
- Discesa da Col Vessonaz: d'accordo al 100% con grantunking: un incubo. Ripidissima, ero in preda alle allucinazioni da sonno. Il lunghissimo tratto fino ad Oyace mi ha solo mandato in pappa definitivamente il cervello. Per fortuna mezzora di sonno mi ha rimesso in sesto
Su alcuni punti di Biglux:
1 e 2: sottoscrivo
3 e 4: da Donnas a Perloz ero carichissimo; ero appena riuscito a dormire 1,5 ore, avevo mangiato una pizza da asporto, ordinata e fatta portare da un rider in base vita, che mi sembrava la più buona pizza del mondo, e poi volevo arrivare a Perloz: la nomea di uno dei migliori ristori del Tor mi attirava! La discesa verso Gressoney, ormai consapevole di arrivarci, l'ho fatta piangendo! Emozioni fortissime, avevo la famiglia ad aspettarmi, avevo voglia di abbracciare moglie e figlie, e credo che ciò che ho vissuto in quei momenti me lo ricorderò fino alla tomba!
5: in realtà tutta la tappa Gressoney-Valtournanche l'ho vissuta come la più facile del Tor. Ero nell'estasi più totale ed ho quasi sempre pianto. La salita al Grand Tournalin è stata quasi onirica
6 e 7: sottoscrivo
Come detto da tanti, il Frassati all'alba di sabato, pieno di moribondi che si lamentavano o dormivano in ogni angolo, ti porta fuori dal mondo.
Per me è un arrivederci: troppo bello per non rifarlo, ma allo stesso tempo sono un po' timoroso di non trovare più quella perfezione delle emozioni