Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
Comunque bravissimo!
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
Terminata anche questa avventura, ma che duro il Carso, ragazzi.
Già durante il transfer in autobus, una ragazza dell'organizzazione ci ragguagliava sulle difficoltà del terreno, dicendoci che tratti corribili ce ne sarebbero stati pochi (per fortuna non sarà così). Poi ci avvisa sulle difficoltà del Nanos, facile in salita ma dalla discesa molto tecnica; oltre alle fatidiche parole: tranquilli, tanto per fortuna non ci sarà un filo di vento
Insomma: ne avesse azzeccata una.
Partenza alle 23 con un clima ottimo: temperatura buona e niente pioggia. Durerà poco, perché dopo mezzanotte ha piovuto fino a metà mattinata, cosa che ha reso molto ostiche le prime due discese assassine dopo le altrettanto ostiche prime salite. Ci pensava poi il ruggito della bora tra i rami del bosco a rendere l'ambiente selvaggio ed inospitale.
Dopo una nottata difficile ma ancora fresco nel fisico e nello spirito, tutta la giornata è stata trascorsa nella valle del Vipava, tra i vigneti e diversi saliscendi mai troppo cattivi. Qui chi ne aveva poteva correre un bel po'. Verso pomeriggio arriva finalmente il momento del famigerato Nanos. Temevo la discesa, dato che in salita avrei inserito modalità trattore, ingranando le ridotte e salendo molto lentamente. Niente di più sbagliato. Già dopo le prime tranquille rampe le avvisaglie della Bora non lasciavano presagire nulla di buono. Ma lo scenario apocalittico si è mostrato agli ultimi 400 D+ di salita. Ormai senza la protezione del bosco, la bora si è presentata con tutta la sua potenza, urlando e piombandoti addosso con raffiche di sicuro sopra i 100 kmh. Oltre a questo, il sentiero già poco visibile in mezzo ad una vasta pietraia, era ancora meno visibile per le nuvole basse e per le bandierine, abbastanza lontane l'una dall'altra.
Per fortuna l'incubo finisce ed fatto tutta la successiva correndo, tranne che in qualche tratto più ostico.
In co conclusione è stata una bella gara, dall'organizzazione semplice ma genuina, e dei ristori abbastanza minimal, ma completi. Unico neo, che riscontro spesso, è il proporre sempre le stesse cose in tutti i ristori: in una gara di 100 km può essere un limite.
Mi spiace per @cimbro e, soprattutto per @gamba, che ormai era alla fine.
Facendo l'ultima discesa pensavo a chi avrebbe dovuto affrontare quella situazione da incubo di notte. Secondo me hai fatto la scelta più saggia.
Già durante il transfer in autobus, una ragazza dell'organizzazione ci ragguagliava sulle difficoltà del terreno, dicendoci che tratti corribili ce ne sarebbero stati pochi (per fortuna non sarà così). Poi ci avvisa sulle difficoltà del Nanos, facile in salita ma dalla discesa molto tecnica; oltre alle fatidiche parole: tranquilli, tanto per fortuna non ci sarà un filo di vento
Partenza alle 23 con un clima ottimo: temperatura buona e niente pioggia. Durerà poco, perché dopo mezzanotte ha piovuto fino a metà mattinata, cosa che ha reso molto ostiche le prime due discese assassine dopo le altrettanto ostiche prime salite. Ci pensava poi il ruggito della bora tra i rami del bosco a rendere l'ambiente selvaggio ed inospitale.
Dopo una nottata difficile ma ancora fresco nel fisico e nello spirito, tutta la giornata è stata trascorsa nella valle del Vipava, tra i vigneti e diversi saliscendi mai troppo cattivi. Qui chi ne aveva poteva correre un bel po'. Verso pomeriggio arriva finalmente il momento del famigerato Nanos. Temevo la discesa, dato che in salita avrei inserito modalità trattore, ingranando le ridotte e salendo molto lentamente. Niente di più sbagliato. Già dopo le prime tranquille rampe le avvisaglie della Bora non lasciavano presagire nulla di buono. Ma lo scenario apocalittico si è mostrato agli ultimi 400 D+ di salita. Ormai senza la protezione del bosco, la bora si è presentata con tutta la sua potenza, urlando e piombandoti addosso con raffiche di sicuro sopra i 100 kmh. Oltre a questo, il sentiero già poco visibile in mezzo ad una vasta pietraia, era ancora meno visibile per le nuvole basse e per le bandierine, abbastanza lontane l'una dall'altra.
Per fortuna l'incubo finisce ed fatto tutta la successiva correndo, tranne che in qualche tratto più ostico.
In co conclusione è stata una bella gara, dall'organizzazione semplice ma genuina, e dei ristori abbastanza minimal, ma completi. Unico neo, che riscontro spesso, è il proporre sempre le stesse cose in tutti i ristori: in una gara di 100 km può essere un limite.
Mi spiace per @cimbro e, soprattutto per @gamba, che ormai era alla fine.
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
Gamba, mi dispiace tanto ma la valutazione che hai fatto quasi certamente è stata la migliore e assolutamente la più saggia. Con il Nanos non si scherza, poi di notte con bora e pioggia... Cinque anni fa mi trovai più o meno nella stessa situazione, iniziai la salita con il buio e si stava bene. Sapevo della bora forte in quota ma sottovalutai la situazione e ad un ristoro prima di metà salita avevo il cambio (pantalone lungo) predisposto dagli organizzatori per la situazione straordinaria pochi giorni prima della gara. Sentendomi bene e a poca strada dalla fine non ne approfittai. Dopo un km ad un certo punto il sentiero usciva dal bosco e fui travolto da raffiche di bora potenti. Indossai il guscio poco dopo dietro ad un masso credendo di poter risolvere il problema ma dopo pochi minuti iniziai a sentire freddo. Il vento era fortissimo e veniva frontalmente, entrando dentro il guscio dagli spiragli intorno al viso. Le gambe esposte direttamente alle raffiche erano congelate. Quel tratto fino alla cima è stato uno dei vissuti più drammatici da quando faccio questo sport, e non pioveva! Al rifugio mi sdraiai su una branda con una coperta addosso ma non bastava. Ne misi un'altra sopra ma intanto battevo i denti e avevo brividi dappertutto. Quella situazione mi fece venire una gran paura e d'istinto mi alzai e uscii fuori confidando di ritrovare presto il bosco e così fu dopo circa mezzo km. Le cose poi andarono meglio ma per completare quella scarsa dozzina di km che mancavano al traguardo impiegai oltre tre ore e mezza di penosa marcia su fondo sconnesso. Avevo rischiato tantissimo per finire la gara, ma la lezione appresa mi ha cambiato e oggi sono molto attento nelle valutazioni che faccio in queste situazioni e soprattutto non sottovaluto le condizioni meteo. Per questo credo che la scelta di fermarti sia stata giusta e merita grande rispetto 

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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
Complimenti @forna.
21km 1:33:34 ('18) - 30km 2:45:41 ('16) - 42km 3:27:40 ('19) - 50km 4:57:44 ('19) - 100km 13:20:10 ('19) Finisher: 11 Ultra - 24 Maratone - 50 di Romagna - Pistoia Abetone - Passatore - GTC55 - UMF - LUT
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
@Forna bravissimo! Complimenti e tanta ammirazione a tutti e 3 i partecipanti del forum
"...Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori..."
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
innanzitutto grazie a tutti per le parole di conforto, anche a mente fredda e anche se i due ragazzi con cui casualmente ho condiviso 4/5 di gara son giunti regolarmente al traguardo son convinto della mia scelta…
@mimmo, quando ero nell’ultima base vita prima di salire ho letto il messaggio che mi aveva lasciato Gabriele, uno dei due amici con cui ero partito …
…@Mauro occhio che sul Nanos piove e tira bora maledetta
Mettiti su tutto quello che hai
Io mi sono trovato in difficoltà perché con il caigo non si vedono le balise, occhio!…
noi da giù fino al rifugio non avevamo ristori intermedi e a circa 4/5 km di salita ho cercato di ripararmi in qualche modo nel tratto asfaltato a riparo dalle rocce, ero a quota 600 slm … nel tornare indietro son sceso per il sentiero che era un fiumetto d’acqua che salendo solo poco prima era solo bagnato, credo che le tue parole su come sarei stato se fossi arrivato su al rifugio, alla mia andatura sarebbero mancate ancora circa 2h, la dicono tutta e son le stesse che mi son passate x la testa e fatto propendere per chiudere li una cosa praticamente finita.
@mimmo, quando ero nell’ultima base vita prima di salire ho letto il messaggio che mi aveva lasciato Gabriele, uno dei due amici con cui ero partito …
…@Mauro occhio che sul Nanos piove e tira bora maledetta
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Io mi sono trovato in difficoltà perché con il caigo non si vedono le balise, occhio!…
noi da giù fino al rifugio non avevamo ristori intermedi e a circa 4/5 km di salita ho cercato di ripararmi in qualche modo nel tratto asfaltato a riparo dalle rocce, ero a quota 600 slm … nel tornare indietro son sceso per il sentiero che era un fiumetto d’acqua che salendo solo poco prima era solo bagnato, credo che le tue parole su come sarei stato se fossi arrivato su al rifugio, alla mia andatura sarebbero mancate ancora circa 2h, la dicono tutta e son le stesse che mi son passate x la testa e fatto propendere per chiudere li una cosa praticamente finita.
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
Faccio i complimenti a tutti su entrambe le distanze.
Ho seguito la live con molto interesse (anche di notte praticamente) perché volevo vedere come andava e pensavo sempre che dovevo esser li a sudare pure io.
Dai commenti arrivati privatamente dai compagni di merende è stato evidente che l'ultima salita, forse con l'aggravarsi delle condizioni man mano che le ore passavano, era veramente dura sotto tutti gli aspetti.
Peccato per il Cimbro bloccato da qualche problema fisico ed un plauso a Mauro che dimostra che ha i "capelli bianchi" per qualcosa: è saggio e sa dire "STOP qui ci si fa male..."
Dalle foto e dai racconti la voglia di farla non mi è passata ma anzi resterà nella lista delle cose da fare !
Ho seguito la live con molto interesse (anche di notte praticamente) perché volevo vedere come andava e pensavo sempre che dovevo esser li a sudare pure io.
Dai commenti arrivati privatamente dai compagni di merende è stato evidente che l'ultima salita, forse con l'aggravarsi delle condizioni man mano che le ore passavano, era veramente dura sotto tutti gli aspetti.
Peccato per il Cimbro bloccato da qualche problema fisico ed un plauso a Mauro che dimostra che ha i "capelli bianchi" per qualcosa: è saggio e sa dire "STOP qui ci si fa male..."

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programma 2025: quello che riesco e se possibile tanto e bene
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
La gara è stata lunga quindi vi dovete sorbire giusto 2 righe
Cimbro, Matrad e Gabriele erano iscritti da un po’ all’UTVV 100M, io no ma … ma ad inizio aprile nella mia mente inizia a farsi forte l’idea che servirebbe un buon allenamento in vista di settembre, allenamento che comporti almeno un paio di notti fuori e perché no anche un po’ di km e allora butto pure io l’occhio su Vipava, 100 miglia con poco più di 7000 d+ con ben 25 km tuti in piano quindi non troppissimo impegnativa … sulla carta … mi iscrivo!
Post Ultrabericus, causa infortunio, perdiamo un “pezzo”, Matrad,
6 maggio Vipava – arrivo con accoglienza festosa dei locali che per le strade schiamazzavano lungo le strade a bordo di trattori bardati come quasi carri allegorici, non per noi eh, ma per festeggiare i giovani che partivano per la naia; dopo il ritiro pettorali, un pranzo frugale, seduti su una panchina, si sale in autobus per essere portati alla partenza e come già detto da @forna la ragazza (cicerone) ci racconta pari, pari le stesse cose, previsioni meteo inesatte con pioggia prevista fino alle 18 poi basta e che lungo il percorso troveremo molte pietre tra l’erba, va beh ce ne faremo una ragione.
Ajdovščina ore 15:00 si parte: avevo chiesto al Cimbro e a Gabriele se per almeno un paio di km si stava assieme, ma pronti, via li hai più visti te!? Io come sempre parto piano, stavolta forse ancora di più perché dopo 1 km credo di essere già ultimo, lo percepisco ma non mi giro mai a vedere perché non ho il coraggio poi di saperlo con certezza (la certezza arriverà più avanti
); essendo il numero di partecipanti molto basso, 61 partenti, nei giorni precedenti mi ero preparato mentalmente a far tutta la gara da solo ed è ciò che stava accadendo, ero da solo.
Si inizia a salire fin quasi da subito, costante non tanto cattiva che ti porta in mezzo al bosco, e che dura circa 7 km fino ad arrivare a portarsi un po’ in quota e a fine salita il terreno cambia e iniziano le crode, sassi dappertutto piantati a terra che bisogna guardare sempre dove mettere il piede per non scavigliare; i sassi saranno il lietmotiv di quasi tutta la gara, ca**o direte in una gara trail non ti aspetti i sassi, si ma qua ce ne sono tanti di sassi proprio tanti. Quando spiana un po’ avanti vedo una ragazza, l’ultima che mi aveva superato, che sembra rallentare leggermente, la riprendo e ci si scambia due battute, poche però perché io l’inglese manco lo mastico (mannaggia), cmq riesco a capire che è tedesca e che anche per lei è la prima volta alla UTVV, poi vado avanti e non la rivedrò più (forse). Arrivo al primo ristoro di Otlica dopo circa 13km e 1000d+ in 2h32’ mi accolgono festosi ma io ricambio poco facendo un po’ in fretta per ripartire e cercar di far più km possibili con la luce; il tratto tra il 1° e il 2° ristoro è abbastanza impegnativo in tipologia di terreno e d+, tanto è che ai 21km ho già 1900 d+ ma scavallo anche la cima Coppi della gara (1477 slm) senza particolari problemi e arrivo al ristoro di Koča Golaki, 23 km e 1900 d+ in 4h59’. Mentre arrivo sono in ripartenza alcuni ragazzi ed una ragazza, tra cui pure Alessandro, uno degli italiani presenti (9 in gara) e che avevo già conosciuto prima di partire. Prima minestra con pastina e naturalmente prima birra poi mi metto manicotti e antivento e già in testa la frontale che accenderò solo dopo un altro paio di km. Col buio non si ha più modo di vedere molto attorno e allora ci si concentra sul terreno che si ha davanti che, vista la sua difficoltà tecnica, richiede molta attenzione; le ore passano, non fa freddo ed iniziano le prime goccioline ma arrivo al 3° ristoro, Mala Gora (32 km 2300d+ in 7h10’) accolto da luci fiammeggianti lungo il percorso, tamburi e fisarmoniche e gran festa al ristoro e reincontro nuovamente altri concorrenti della gara; ciò mi rincuora perché anche se non ci siamo mai incontrati lungo il percorso vuol dire che +/- si va dello stesso passo. Qua scopro una prelibatezza locale (oltre la birra) che è una specie di involtino piccolo e fino fatto di di una pasta fine e ripieno di qualcosa dolce, pareva quasi cioccolata ma non credo lo fosse, buono! (scoprirò poi che sono le palačinke)
Riparto sempre che gli altri son già andati, altra salitona nel bosco poi intorno al 36° e per 1/2 km trovo un bellissimo ST nel bosco, eccezionale e ben tenuto, stretto il giusto, quasi piano che sarebbe da fare a tutta, ma io non cedo e vado piano e infatti dove sbuca, in un mini vertical in mezzo ad una cascata di sassi, altri 2/3 km così poi una bella discesetta tecnica e molto umida dove incontro i primi ritardatari, tre amici (non so se erano assieme però) che poi scoprirò olandesi che in discesa sono leggermente fermi, li passo e arrivo al ristoro di Vitovlje in 9h28’ con 42km e 2700 d+. Qui trovo ancora Alessandro e poi altri tra cui Giorgio e senza volerlo si riparte assieme come se dicessimo, senza dirlo, ok ora il resto lo facciamo assieme. Ecco il mio isolamento finisce qui, dopo quasi 10h, ora inizia un’altra gara. La pioggia non smette mai, non è molta ma sempre costante ma non fa freddo e non ho neppure il bisogno di mettere l’antopioggia. Si ciacola in 3 e si macinano km, arriviamo in relativamente poco tempo al ristoro di Grgar, 12h18’ con 57km e 3160 d+ qua oltre ad essere un po’ tutti alticci han appena preparato (belle calde) delle ottime salsiccette che van giù una dietro l’altra che è un piacere e che aiutano alla grande ad affrontare l’asperità successiva, un’ascesa di oltre 370d+ tutti in una botta per la salita al Monte Santo di Gorizia, ma la si fa abbastanza bene sapendo che poi non vedremo più salite per una 30^ di km.
A Gorizia, ristoro 6, ci arriviamo dopo 15h13’ con all’attivo circa 68 km e 3700 d+ …. sarà il ristoro più “misero” di tutta la gara anche se i 2/3 ragazzi/e li presenti sono accoglientissimi e festosi.
Ora 20km tutti piatti prevalentemente lungo una ciclabile bella da far in gravel ma infinita da far a piedi e al passo come lo facciamo noi; da Gorizia ha smesso di piovere e si unisce a noi un “personaggio eccentrico”

americano (già incrociati a fasi alterne prima) munito di soli sandali che inizia a socializzare, con Giorgio più che altro visto che è il più bravo con l’inglese. A me nel frattempo inizia un piccolo fastidio sotto l’avampiede sx (piedi fasciati bene prima di partire) che sembra essere un principio di vescica e tutte ste ore con i piedi ammollo non agevolano certo, ma l’obbiettivo è la Base Vita di Renče e dopo 87 km (anche se il mio gps segna 90), 3800 d+ e 19h13’ si entra a riposarsi qualche minuto in più. Prima cosa mangio un po di zuppa con tutto dentro (non volendo però il salsiccione gigante che c’era, e farò bene perché, perchè me renderò conto al pasta party, era stra speziato e l’avrei subito alla grande) poi controllo piede, la fasciatura regge e allora cambio solo calze e scarpe, carico cellulare e orologio e dopo circa 40’ esco per primo (di noi 3), faccio un colpo di telefono a @gaietta per tenerla al corrente della situazione e dirle che sono ancora cosciente (forse) e mi avvio, tanto so che i “soci” han passo più svelto di me e mi riprenderanno … qualche km avanti mi apparto un’attimo perché ho bisogno di pulire e rimettere un po’ di vaselina nelle parti intime, lo sfregamento di ore ed ore inizia a farsi sentire quindi meglio curare la cosa (@grantuking purtroppo ne sa qualcosa). Da qui in poi il percorso tornerà man mano a farsi più cattivo, al 95° inizia la salita al Monumento di Cerje, a tratti su una cascata di sassi con quasi 300 d+ in meno di un km, il passare da 25km di piattume a sti vertical è devastante ma il monumento fa anche da ristoro e buon per noi … km 96 d+ 4000 in 21h51’ …(Giorgio, che era più avanti, non capisce che il ristoro è proprio dentro al monumento e lo salta di brutto) da qui altro tratto ben impestato di pietre sia in piano che in discesa, pietre radici e ogni altro bene x il trailer, ma da questa parte della valle non ha piovuto molto e il terreno è asciutto quindi meno fastidioso.
Tabor, paesino incastonato in una collinetta e meta del nostro 9° ristoro (110 km 4400 d+ 24h42’), naturalmente per arrivarci bisogna sudare soprattutto gli ultimi 500m ma siamo accolti da un ponte di mani che ci festeggiano; qui siamo un bel gruppetto, quasi una decina di concorrenti (più del 15% dei partenti), da mangiare c’è anche brodo e altro e ci fanno pure il caffè (si scusano perché han solo quello di moka, ma a me va strabene) e prima di ripartire vogliono che facciamo foto di gruppo con noi e tutti loro, bello!!
Da Tabor, prossima tappa Preserje, il percorso non è difficile collinare su e giù per strade di campagna e anche il meteo è bello non troppo nuvoloso ma per fortuna non troppo sole (ci avrebbe cucinato).
Durante tutta la gara noi con il ns gruppetto sappiamo +/- di essere sempre gli ultimi, io però dico anche agli altri della ragazza tedesca che avevo passato all’inizio e poi più vista, lo dico più volte ma non riusciamo mai a capire se sia o meno ancora in gara, bene, al km 120 circa in una discesa di strada forestale ci passa a tutta velocità di corsa tutta bella contenta come la prima volta che l’avevo incontrata e da li in poi la rincontreremo solo a Podnanos mentre starà per ripartire per l’ultima asperità.
Prima di arrivare al ristoro ci fan passare per all’interno del castello di Rihemberk, bello ma con una ristrutturazione alquanto discutibile; naturalmente come succede dagli ultimi 2/3 ristori anche questo è situato in cima (in quei momenti sembrano tutte vette Himalayane) e qui succede una cosa strana … inizia Alessandro e mi fa, guarda il ristoro deve essere li e punta gli occhi in mezzo al bosco, li dove faccio io, e mi dice che vede una persona al che gli rispondo che non vedo nessun ristoro ma ho visto anche io una persona vestita con blusa riflettente gialla, si si mi risponde, blusa gialla; ci avviciniamo ma niente, a parte il fogliame non c’è niente, bah faccio io avremo le allucinazioni contemporanee; dopo circa 15’ di altra fatica arriviamo al ristoro (122 km 27h52’ 4900 d+) e poco dopo arriva, che s’era attardato per bisogni fisiologici, anche Giorgio e subito ci dice che salendo aveva scorto una persona con gilet giallo, al che siamo scoppiati in una grossa risata di allucinazione collettiva. Rifocillati li con pasta alla bolognese (secondo loro) ripartiamo che son quasi le 19:00 di sera con il vento che inizia a sentirsi a tratti e nuvole basse all’altezza del Nanos (monte finale).
Ora inizia un periodo strano fatto da tratti di vento e pioggia, meno caldi del giorno prima che ci inducono ad indossare l’antipioggia a tratti caldi che bisogna togliere tutto, si insomma un togli e metti che non ci fa ben sperare per il prosieguo, tratti asciutti e tratti ben bagnati soprattutto in discesa dove tener gli occhi aperti (anche se vorrebbero chiudersi) ma arriviamo cmq a Lože 11° ristoro, 138 km 5600 d+ e 31h45’ di viaggio e siamo accolti dall’ennesima festa e … dalla pizza appena fatta e tra l’altro anche molto buona, birra e pizza, che volere di più. Ora tra noi e Podnanos abbiamo "solo" una salita, la salita impestata alla Chiesetta di Socerb, dove ti fan passare naturalmente dalla parte più ripida tra tornanti di rocce ed alberi che, con 140 km, le gambe gradiscono molto, ma di la c’è il rilevamento e non si può tagliare, eheheh e passato quella giù a manetta (un ca@@o, tra fango e rocce/radici) nella discesa verso Podnanos, ma li ci arrivo.
Podnanos, 2^ Base Vita – il mio gps segna 149 km 6150d+ in 34h32’ (ora ingresso), piove leggermente, entro in BV mi preparo, carico ancora orologio e cellulare e leggo i messaggi; Gabriele il mio amico che è passato di la qualche ora prima mi scrive:
@Mauro occhio che sul Nanos piove e tira bora maledetta
Mettiti su tutto quello che hai
Io mi sono trovato in difficoltà perché con il caigo non si vedono le balise, occhio!
mangiamo una bella porzione di lasagne, un bel caffè e mi preparo con tutto quello che ho per ripararmi da vento e pioggia, si scherza meno e siamo un pò tesi, dopo 50’ si esce, sono circa le 2:30 di notte, Giorgio parte avanti, io e Alessandro un po’ dietro, ma lui ha il passo migliore del mio e va avanti e lo perdo; già da subito piove discretamente ed inizio a salire, man mano che salgo dentro al bosco, la pioggia e il vento aumentano, dopo un paio di km arrivo a quota 400 e vièn giù bene decido di andare avanti, sono ben coperto ma l’acqua che scende è tanta dopo un altro km sbuco sulla strada asfaltata che sulla sx ho la parete di riccia che mi protegge, vado avanti, altro traverso nel bosco e la tempesta aumenta, arrivo a quota 600 slm e quasi non ci vedo dall’acqua che scende, altro tratto asfaltato e ancora cerco di ripararmi ma penso anche che mi mancheranno ancora almeno oltre 1h e mezza di salita e fra poco non avrò neanche più ripari, niente, così non mi sento sicuro e per me il gioco non vale più la candela, ribadisco per me, sereno decido di scendere e fine; nella discesa che faccio il sentiero in parte è diventato un torrente e mi ci vuole più di un’ora solo per ritornare in Base Vita, stanno sbaraccando perché gli ultimi due concorrenti che son li decidono di partire e andare avanti, uno dei due è l’americano, io dico che mi ritiro.
Il mio gps alla fine segnava 158,8 km e 6582 d+ in 37h52’
Fine, nel giro di 20’ son già assieme al Cimbro, purtroppo ritirato per altri motivi al 120° e Gabriele, unico finisher di noi tre, mangiamo, ci laviamo (le docce han aperto alle 6) … ripartiamo per tornare a casa, alle 9:00 (orario +/- previsto per il mio arrivo in gara) sono a casa.
In quello poche ore che ci sono stato ho comunque scoperto (dove son passato io) una bella Slovenia, calma tranquilla ben curata sia nelle strade che nei sentieri, persone gioviali e accoglienti, in ogni paese/ristoro ci accoglievano come una festa

Cimbro, Matrad e Gabriele erano iscritti da un po’ all’UTVV 100M, io no ma … ma ad inizio aprile nella mia mente inizia a farsi forte l’idea che servirebbe un buon allenamento in vista di settembre, allenamento che comporti almeno un paio di notti fuori e perché no anche un po’ di km e allora butto pure io l’occhio su Vipava, 100 miglia con poco più di 7000 d+ con ben 25 km tuti in piano quindi non troppissimo impegnativa … sulla carta … mi iscrivo!
Post Ultrabericus, causa infortunio, perdiamo un “pezzo”, Matrad,
6 maggio Vipava – arrivo con accoglienza festosa dei locali che per le strade schiamazzavano lungo le strade a bordo di trattori bardati come quasi carri allegorici, non per noi eh, ma per festeggiare i giovani che partivano per la naia; dopo il ritiro pettorali, un pranzo frugale, seduti su una panchina, si sale in autobus per essere portati alla partenza e come già detto da @forna la ragazza (cicerone) ci racconta pari, pari le stesse cose, previsioni meteo inesatte con pioggia prevista fino alle 18 poi basta e che lungo il percorso troveremo molte pietre tra l’erba, va beh ce ne faremo una ragione.
Ajdovščina ore 15:00 si parte: avevo chiesto al Cimbro e a Gabriele se per almeno un paio di km si stava assieme, ma pronti, via li hai più visti te!? Io come sempre parto piano, stavolta forse ancora di più perché dopo 1 km credo di essere già ultimo, lo percepisco ma non mi giro mai a vedere perché non ho il coraggio poi di saperlo con certezza (la certezza arriverà più avanti

Si inizia a salire fin quasi da subito, costante non tanto cattiva che ti porta in mezzo al bosco, e che dura circa 7 km fino ad arrivare a portarsi un po’ in quota e a fine salita il terreno cambia e iniziano le crode, sassi dappertutto piantati a terra che bisogna guardare sempre dove mettere il piede per non scavigliare; i sassi saranno il lietmotiv di quasi tutta la gara, ca**o direte in una gara trail non ti aspetti i sassi, si ma qua ce ne sono tanti di sassi proprio tanti. Quando spiana un po’ avanti vedo una ragazza, l’ultima che mi aveva superato, che sembra rallentare leggermente, la riprendo e ci si scambia due battute, poche però perché io l’inglese manco lo mastico (mannaggia), cmq riesco a capire che è tedesca e che anche per lei è la prima volta alla UTVV, poi vado avanti e non la rivedrò più (forse). Arrivo al primo ristoro di Otlica dopo circa 13km e 1000d+ in 2h32’ mi accolgono festosi ma io ricambio poco facendo un po’ in fretta per ripartire e cercar di far più km possibili con la luce; il tratto tra il 1° e il 2° ristoro è abbastanza impegnativo in tipologia di terreno e d+, tanto è che ai 21km ho già 1900 d+ ma scavallo anche la cima Coppi della gara (1477 slm) senza particolari problemi e arrivo al ristoro di Koča Golaki, 23 km e 1900 d+ in 4h59’. Mentre arrivo sono in ripartenza alcuni ragazzi ed una ragazza, tra cui pure Alessandro, uno degli italiani presenti (9 in gara) e che avevo già conosciuto prima di partire. Prima minestra con pastina e naturalmente prima birra poi mi metto manicotti e antivento e già in testa la frontale che accenderò solo dopo un altro paio di km. Col buio non si ha più modo di vedere molto attorno e allora ci si concentra sul terreno che si ha davanti che, vista la sua difficoltà tecnica, richiede molta attenzione; le ore passano, non fa freddo ed iniziano le prime goccioline ma arrivo al 3° ristoro, Mala Gora (32 km 2300d+ in 7h10’) accolto da luci fiammeggianti lungo il percorso, tamburi e fisarmoniche e gran festa al ristoro e reincontro nuovamente altri concorrenti della gara; ciò mi rincuora perché anche se non ci siamo mai incontrati lungo il percorso vuol dire che +/- si va dello stesso passo. Qua scopro una prelibatezza locale (oltre la birra) che è una specie di involtino piccolo e fino fatto di di una pasta fine e ripieno di qualcosa dolce, pareva quasi cioccolata ma non credo lo fosse, buono! (scoprirò poi che sono le palačinke)
Riparto sempre che gli altri son già andati, altra salitona nel bosco poi intorno al 36° e per 1/2 km trovo un bellissimo ST nel bosco, eccezionale e ben tenuto, stretto il giusto, quasi piano che sarebbe da fare a tutta, ma io non cedo e vado piano e infatti dove sbuca, in un mini vertical in mezzo ad una cascata di sassi, altri 2/3 km così poi una bella discesetta tecnica e molto umida dove incontro i primi ritardatari, tre amici (non so se erano assieme però) che poi scoprirò olandesi che in discesa sono leggermente fermi, li passo e arrivo al ristoro di Vitovlje in 9h28’ con 42km e 2700 d+. Qui trovo ancora Alessandro e poi altri tra cui Giorgio e senza volerlo si riparte assieme come se dicessimo, senza dirlo, ok ora il resto lo facciamo assieme. Ecco il mio isolamento finisce qui, dopo quasi 10h, ora inizia un’altra gara. La pioggia non smette mai, non è molta ma sempre costante ma non fa freddo e non ho neppure il bisogno di mettere l’antopioggia. Si ciacola in 3 e si macinano km, arriviamo in relativamente poco tempo al ristoro di Grgar, 12h18’ con 57km e 3160 d+ qua oltre ad essere un po’ tutti alticci han appena preparato (belle calde) delle ottime salsiccette che van giù una dietro l’altra che è un piacere e che aiutano alla grande ad affrontare l’asperità successiva, un’ascesa di oltre 370d+ tutti in una botta per la salita al Monte Santo di Gorizia, ma la si fa abbastanza bene sapendo che poi non vedremo più salite per una 30^ di km.
A Gorizia, ristoro 6, ci arriviamo dopo 15h13’ con all’attivo circa 68 km e 3700 d+ …. sarà il ristoro più “misero” di tutta la gara anche se i 2/3 ragazzi/e li presenti sono accoglientissimi e festosi.
Ora 20km tutti piatti prevalentemente lungo una ciclabile bella da far in gravel ma infinita da far a piedi e al passo come lo facciamo noi; da Gorizia ha smesso di piovere e si unisce a noi un “personaggio eccentrico”

americano (già incrociati a fasi alterne prima) munito di soli sandali che inizia a socializzare, con Giorgio più che altro visto che è il più bravo con l’inglese. A me nel frattempo inizia un piccolo fastidio sotto l’avampiede sx (piedi fasciati bene prima di partire) che sembra essere un principio di vescica e tutte ste ore con i piedi ammollo non agevolano certo, ma l’obbiettivo è la Base Vita di Renče e dopo 87 km (anche se il mio gps segna 90), 3800 d+ e 19h13’ si entra a riposarsi qualche minuto in più. Prima cosa mangio un po di zuppa con tutto dentro (non volendo però il salsiccione gigante che c’era, e farò bene perché, perchè me renderò conto al pasta party, era stra speziato e l’avrei subito alla grande) poi controllo piede, la fasciatura regge e allora cambio solo calze e scarpe, carico cellulare e orologio e dopo circa 40’ esco per primo (di noi 3), faccio un colpo di telefono a @gaietta per tenerla al corrente della situazione e dirle che sono ancora cosciente (forse) e mi avvio, tanto so che i “soci” han passo più svelto di me e mi riprenderanno … qualche km avanti mi apparto un’attimo perché ho bisogno di pulire e rimettere un po’ di vaselina nelle parti intime, lo sfregamento di ore ed ore inizia a farsi sentire quindi meglio curare la cosa (@grantuking purtroppo ne sa qualcosa). Da qui in poi il percorso tornerà man mano a farsi più cattivo, al 95° inizia la salita al Monumento di Cerje, a tratti su una cascata di sassi con quasi 300 d+ in meno di un km, il passare da 25km di piattume a sti vertical è devastante ma il monumento fa anche da ristoro e buon per noi … km 96 d+ 4000 in 21h51’ …(Giorgio, che era più avanti, non capisce che il ristoro è proprio dentro al monumento e lo salta di brutto) da qui altro tratto ben impestato di pietre sia in piano che in discesa, pietre radici e ogni altro bene x il trailer, ma da questa parte della valle non ha piovuto molto e il terreno è asciutto quindi meno fastidioso.
Tabor, paesino incastonato in una collinetta e meta del nostro 9° ristoro (110 km 4400 d+ 24h42’), naturalmente per arrivarci bisogna sudare soprattutto gli ultimi 500m ma siamo accolti da un ponte di mani che ci festeggiano; qui siamo un bel gruppetto, quasi una decina di concorrenti (più del 15% dei partenti), da mangiare c’è anche brodo e altro e ci fanno pure il caffè (si scusano perché han solo quello di moka, ma a me va strabene) e prima di ripartire vogliono che facciamo foto di gruppo con noi e tutti loro, bello!!
Da Tabor, prossima tappa Preserje, il percorso non è difficile collinare su e giù per strade di campagna e anche il meteo è bello non troppo nuvoloso ma per fortuna non troppo sole (ci avrebbe cucinato).
Durante tutta la gara noi con il ns gruppetto sappiamo +/- di essere sempre gli ultimi, io però dico anche agli altri della ragazza tedesca che avevo passato all’inizio e poi più vista, lo dico più volte ma non riusciamo mai a capire se sia o meno ancora in gara, bene, al km 120 circa in una discesa di strada forestale ci passa a tutta velocità di corsa tutta bella contenta come la prima volta che l’avevo incontrata e da li in poi la rincontreremo solo a Podnanos mentre starà per ripartire per l’ultima asperità.
Prima di arrivare al ristoro ci fan passare per all’interno del castello di Rihemberk, bello ma con una ristrutturazione alquanto discutibile; naturalmente come succede dagli ultimi 2/3 ristori anche questo è situato in cima (in quei momenti sembrano tutte vette Himalayane) e qui succede una cosa strana … inizia Alessandro e mi fa, guarda il ristoro deve essere li e punta gli occhi in mezzo al bosco, li dove faccio io, e mi dice che vede una persona al che gli rispondo che non vedo nessun ristoro ma ho visto anche io una persona vestita con blusa riflettente gialla, si si mi risponde, blusa gialla; ci avviciniamo ma niente, a parte il fogliame non c’è niente, bah faccio io avremo le allucinazioni contemporanee; dopo circa 15’ di altra fatica arriviamo al ristoro (122 km 27h52’ 4900 d+) e poco dopo arriva, che s’era attardato per bisogni fisiologici, anche Giorgio e subito ci dice che salendo aveva scorto una persona con gilet giallo, al che siamo scoppiati in una grossa risata di allucinazione collettiva. Rifocillati li con pasta alla bolognese (secondo loro) ripartiamo che son quasi le 19:00 di sera con il vento che inizia a sentirsi a tratti e nuvole basse all’altezza del Nanos (monte finale).
Ora inizia un periodo strano fatto da tratti di vento e pioggia, meno caldi del giorno prima che ci inducono ad indossare l’antipioggia a tratti caldi che bisogna togliere tutto, si insomma un togli e metti che non ci fa ben sperare per il prosieguo, tratti asciutti e tratti ben bagnati soprattutto in discesa dove tener gli occhi aperti (anche se vorrebbero chiudersi) ma arriviamo cmq a Lože 11° ristoro, 138 km 5600 d+ e 31h45’ di viaggio e siamo accolti dall’ennesima festa e … dalla pizza appena fatta e tra l’altro anche molto buona, birra e pizza, che volere di più. Ora tra noi e Podnanos abbiamo "solo" una salita, la salita impestata alla Chiesetta di Socerb, dove ti fan passare naturalmente dalla parte più ripida tra tornanti di rocce ed alberi che, con 140 km, le gambe gradiscono molto, ma di la c’è il rilevamento e non si può tagliare, eheheh e passato quella giù a manetta (un ca@@o, tra fango e rocce/radici) nella discesa verso Podnanos, ma li ci arrivo.
Podnanos, 2^ Base Vita – il mio gps segna 149 km 6150d+ in 34h32’ (ora ingresso), piove leggermente, entro in BV mi preparo, carico ancora orologio e cellulare e leggo i messaggi; Gabriele il mio amico che è passato di la qualche ora prima mi scrive:
@Mauro occhio che sul Nanos piove e tira bora maledetta
Mettiti su tutto quello che hai
Io mi sono trovato in difficoltà perché con il caigo non si vedono le balise, occhio!
mangiamo una bella porzione di lasagne, un bel caffè e mi preparo con tutto quello che ho per ripararmi da vento e pioggia, si scherza meno e siamo un pò tesi, dopo 50’ si esce, sono circa le 2:30 di notte, Giorgio parte avanti, io e Alessandro un po’ dietro, ma lui ha il passo migliore del mio e va avanti e lo perdo; già da subito piove discretamente ed inizio a salire, man mano che salgo dentro al bosco, la pioggia e il vento aumentano, dopo un paio di km arrivo a quota 400 e vièn giù bene decido di andare avanti, sono ben coperto ma l’acqua che scende è tanta dopo un altro km sbuco sulla strada asfaltata che sulla sx ho la parete di riccia che mi protegge, vado avanti, altro traverso nel bosco e la tempesta aumenta, arrivo a quota 600 slm e quasi non ci vedo dall’acqua che scende, altro tratto asfaltato e ancora cerco di ripararmi ma penso anche che mi mancheranno ancora almeno oltre 1h e mezza di salita e fra poco non avrò neanche più ripari, niente, così non mi sento sicuro e per me il gioco non vale più la candela, ribadisco per me, sereno decido di scendere e fine; nella discesa che faccio il sentiero in parte è diventato un torrente e mi ci vuole più di un’ora solo per ritornare in Base Vita, stanno sbaraccando perché gli ultimi due concorrenti che son li decidono di partire e andare avanti, uno dei due è l’americano, io dico che mi ritiro.
Il mio gps alla fine segnava 158,8 km e 6582 d+ in 37h52’
Fine, nel giro di 20’ son già assieme al Cimbro, purtroppo ritirato per altri motivi al 120° e Gabriele, unico finisher di noi tre, mangiamo, ci laviamo (le docce han aperto alle 6) … ripartiamo per tornare a casa, alle 9:00 (orario +/- previsto per il mio arrivo in gara) sono a casa.
In quello poche ore che ci sono stato ho comunque scoperto (dove son passato io) una bella Slovenia, calma tranquilla ben curata sia nelle strade che nei sentieri, persone gioviali e accoglienti, in ogni paese/ristoro ci accoglievano come una festa
Ultima modifica di gambacorta il 11 mag 2022, 9:15, modificato 2 volte in totale.
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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Re: Ultra Trail Vipava Valley - 6-8 Maggio 2022 - Valle di Vipava (Slovenia)
Mamma mia @gambacorta!!!
Sembra il racconto di una settimana, pure bella intensa!

Sembra il racconto di una settimana, pure bella intensa!