Bella prestazione e mi sembra anche che tu abbia interpretato bene la gara. Sei partito con cautela ed hai terminato in progressione. Bravo.giampis ha scritto:Ciao a tutti piccolo resoconto di ieri poi questa sera vedo i vostri
Arrivo a verona in treno accompagnato da moglie e figlie, fuori dalla stazione individuiamo il bus navetta che ci accompagna quasi vicino sono le 9:00 mi affretto a cercare gli spogliatoi consegno la borsa a mia moglie e loro si dirigono al nastro di partenza io mi appresto ad entrare in griglia, appena entrato noto subito Corio (difficile da non vedere) allora mi avvicino lo chiamo ci presentiamo e mi presenta pure sua moglie (nome molto famigliare anche per me) nel frattempo sta parlando anche con un altro podista, mi allontano un attimo, subito una gaff. Mia, vedo avvicinarsi verso Corio una faccia conosciuta sul Forum allora esclamo”Ciao Ale” lui mi guardaallora io gli dico "ma tu sei ale 57 presid. Del gruppo podisti....” lui ancora
, allora insisto “ma tu sei sul forum running “ lui ancora
riprovo per l’ultima volta pensando che ale sia un po
“ma tu conosci Roberto e faccio il gesto verso robi” lui “Robertoooo” IO “piacere Giampi” e me ne vado ragazzi uguale ancora adesso a guardare la foto sul Forum, oppure mi a preso per il
![]()
Partiamo insieme io e Corio dopo circa 1km. Fatto a zic zac con fatica corio davanti a me di un paio di mt, guardo il cardio e i battiti sono al 92%, qui non va bene ma non riesco piu ad avvicinarmi a corio per digli che io non posso all’inizio tenere quel passo allora lo lascio andare vedo lui che si gira per vedere dove sono era impossibile con quella calca andare a riprenderlo
Allora stabilizzo i battiti al 86/87% e via cosi arrivano i 5km non mi fermo al ristoro ma a fare P…, poi 10 in 55:46 - 15 in 01:23 - 21,097 in 01:56, qui comincia la maratona al 22km prendo e sorpasso i picer delle 4h ad un certo punto al ristoro sulla corsia di ritorno noto Corio allora grido “Vai Robi” ma dal saluto e dallo sguardo noto che qualcosa non va… arrivo al 25km.02:16 poi i 30km in 02:45 ed ancora i 35km in 03:04 per arrivare al 40km in 03:34°53 ultimi 2km ancora in corsia di sorpasso le gambe cominciano a sentirsi ma in un baleno sparisci tutto, arriviamo in centro ultimi 600/700 una volata unica entro nella arena, uno sguardo in giro uno a dove mettere i piedi ed uno ai fotografi per immortalare il gladiatore, avete presente la salita per uscire dall’arena mi sembrava discesa curva a sx e via ultimi 200mt alla grande che da tanto che andavo la TDS per rilevare il mio passaggio all’arrivo a impiegato 24 ore, appena tagliato il traguardo corio mi chiama al di fuori della gabbia e comunica il ritiro , gia lui alla partenza mi diceva che durante la notte non aveva chiuso occhio, Mi dispiace veramente per Corio, tempo Totale 03:46°02 appena comunicato dalla TDS il mio polar 03:46:06 addirittura dall’ultima maratona Firenze 09 - 29minuti
Verona Marathon - 21 febbraio 2010
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
Beh che dire....
Bravi tutti.
Saluto tutti quelli che ho visto e quelli che non ho visto. Tutti quelli che mi hanno salutato e che magari non ho riconosciuto.
Bella maratona, ben organizzata. Bello il passaggio in arena. Una maratona non adatta a chi vuol fare il tempo ma cmq una bella maratona.
Adesso....vi aspetto a Treviso per le 3:30.00.
DARTA
Bravi tutti.
Saluto tutti quelli che ho visto e quelli che non ho visto. Tutti quelli che mi hanno salutato e che magari non ho riconosciuto.
Bella maratona, ben organizzata. Bello il passaggio in arena. Una maratona non adatta a chi vuol fare il tempo ma cmq una bella maratona.
Adesso....vi aspetto a Treviso per le 3:30.00.
DARTA
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010



Nostalgicamente, vi dico che vi ho mooooolto pensato.
Verona mi ricorda il grande debutto ma soprattutto il piacere di avere dato un volto ad alcuni amici.
L'anno prossimo prenotate un posto in più in trattoria perché non voglio mancare!

VERONA HALFMARATHON 08.02.2009
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STRAMILANO INTERNAZIONALE 05.04.2009
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
Complimenti a tutti i partecipanti 

Stefano
fossi figo, indosserei vestiti trendy...
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
Sono rientrato solo ora!
@Corio: mi dispiace davvero tanto, vedrai che a breve ti rifarai alla grande.
Per domani prometto un resoconto completo. Intanto dico solo questo: 1° maratona conclusa in 3.55'06" di real time. Sono FELICISSIMO
@Corio: mi dispiace davvero tanto, vedrai che a breve ti rifarai alla grande.
Per domani prometto un resoconto completo. Intanto dico solo questo: 1° maratona conclusa in 3.55'06" di real time. Sono FELICISSIMO

I miei PB
Maratona: 3.17'45" (Pisa, 15-12-2013)
Mezza Maratona: 1.31'27" (S. Margherita Ligure, 02-02-2014)
10 km: 39'56" (Roma, 31-12-2013)
Tr. Sprint: 1.12'15" (Piacenza, 25-05-2014)
Tr. Olimpico: 2.18'30" (Milano, 27-07-2014)
Maratona: 3.17'45" (Pisa, 15-12-2013)
Mezza Maratona: 1.31'27" (S. Margherita Ligure, 02-02-2014)
10 km: 39'56" (Roma, 31-12-2013)
Tr. Sprint: 1.12'15" (Piacenza, 25-05-2014)
Tr. Olimpico: 2.18'30" (Milano, 27-07-2014)
Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
grazie dell'icoraggiamento!danieledark ha scritto:Sono rientrato solo ora!
@Corio: mi dispiace davvero tanto, vedrai che a breve ti rifarai alla grande.
Per domani prometto un resoconto completo. Intanto dico solo questo: 1° maratona conclusa in 3.55'06" di real time. Sono FELICISSIMO
e per te:



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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
Bellissimo gruppo di facce da forum!!Albertozan ha scritto:
da sx : amico di Grid, Grid, Gio63, io, Ingpeo, Randagio che corre, Teomat, Fatdaddy Teomat Lady (Ilenia)
ma quanto belli siamo?????????????????![]()
![]()
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![]()
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Per il momento complimenti a tutti , ma non ho ancora potuto leggere tutte le recensioni

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And nothing else matters"

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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
Ebbravimartoneti!
Un'iniezione di fiducia a Corio: sicurissimo che raccoglierai a breve tutta la montagna di km che hai seminato
.
Comunque ho sentito diverse persone che han fatto la maratona lamentarsi decisamente per l'ultima decina di km: troppe curve e cambi di direzione su pavè (per fortuna non pioveva altrimenti immagino le scivolate
).


Un'iniezione di fiducia a Corio: sicurissimo che raccoglierai a breve tutta la montagna di km che hai seminato

Comunque ho sentito diverse persone che han fatto la maratona lamentarsi decisamente per l'ultima decina di km: troppe curve e cambi di direzione su pavè (per fortuna non pioveva altrimenti immagino le scivolate
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"Quel senso di libertà e leggerezza che provo quando percorro i miei sentieri,
quel perdermi nei miei pensieri e nei miei sogni,
quella stanchezza fisica che prevale su tutto, che ti svuota....e allora sei pronta ad accogliere"
Cecilia Mora
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
Innanzitutto mi dispiace tantissimo per Corio e Ddallari. Il primo perche' mi era sembrato di capire, teneva in particolar modo a questa gara ed il secondo, perche' e' stato costretto al ritiro a pochissimi km dall' arrivo.
Mi dispiace inoltre non aver partecipato al raduno del forum, che e' sempre un momento piacevole ed un ricordo che rimane (come per me a Venezia), ma sinceramente non mi ricordavo l' ora e il punto d' incontro, ho fatto un giro intorno all' arena, all' expo, alle griglie, ma non ho visto nessun viso da forum.
Per quanto riguarda la gara, fino ad una decina di giorni fa' ero convinto che non avrei partecipato, per un dolore al polpaccio che mi sto portando da quasi un mese. Nelle ultime due settimane mi sono allenato solo 4 volte con un chilometraggio molto ridotto, in quanto dopo 12-13 km mi si presentava il dolore.
Decido comunque di venire ugualmente a Verona (sia perche' non l' avevo mai vista e soprattutto perche' mi ero gia' da tempo organizzato con un mio fratello) e magari provare a fare la mezza maratona, senza forzare troppo. Mio fratello si era iscritto alla mezza e i suoi tempi si aggirano su 1h e 45', per cui decidiamo di partire insieme e seguire il pacer delle 3h 30 (guarda caso il caro dartagnan) il quale lo (ci) avrebbe portato fino al 18° km. Sinceramente dentro di me avevo due stati d'animo: una era la speranza di poter proseguire oltre il 21 e finire la maratona e l' altra era la paura di non arrivare neanche a completare la mezza e non avere quindi alcuna MEDAGLIA.
Una volta entrati nella griglia, vediamo che i palloncini di Dartagnan sono ad una decina di metri piu indietro, per cui il nostro riferimento nel proseguo della gara sara' lui.; fin quando non lo vedremo che ci supera, significhera' che la nostra media non e' superiore ai 5' a km. (per quello che ho potuto vedere a venezia, Dartagnan e' uno svizzero: ad ogni km spacca la media).
Nei primi 10 km non avverto dolore, ma le gambe non le sento molto reattive, forse per mancanza di allenamento. Manteniamo una media sotto i 5'/km e mio fratello comincia ad accennarmi che forse e'un po' troppo per lui. Arrivati al 17 km la media e' sempre la stessa, stiamo a circa 2 minuti da dartagnan e mio fratello mi ha gia' imprecato un paio di volte di rallentare. Il dolore che temevo ancora non si presenta, per cui quando vedo il cartellone del bivio decido di continuare per la maratona, con grande sollievo per mio fratello.
Una volta che il gruppo si divide rimango solo ed inizio ad aumentare un po il ritmo, ma dopo un paio di km comincio a sentirmi tirare il polpaccio, per cui rallento di nuovo e contemporaneamente diminuisce il dolore. Capisco quindi che non ho avuto problemi perche' avevo mantenuto una velocita' ridotta. Continuo quindi con un ritmo inferiore, che non mi risparmiera' i soliti problemi di crampi, ma mi permettera' di controllare il dolore al polpaccio.
Verso il 28 km incrocio dartagnan che mi grida: "Te avevo deto di andar pianooo!! Devi andar pianoo!!", controllo il tempo e vedo che sto a 4 minuti da lui, per cui calcolo che mantenendo una media anche di 5,10-5,15 posso perfino stare sotto le 3h e 30. Arrivati pero alla salita del 34 (o 35?) km la situazione diviene un po' piu dura a causa dei continui crampi che mi costringono a ridurre il ritmo, tanto che poco prima del 41° km mi vedo Darta e i suoi palloncini superarmi e nonostante avesse qualche secondo di ritardo rispetto alla media (per colpa della segnaletica messa a c...o di cane) prova ad incoraggiarmi a seguirlo, rallentando anche un po', ma ormai era impossibile per me seguire un ritmo di 5/km.
Alla fine arrivo al traguardo con un tempo di 3h e 32 e li incontro Teomat (il quale sta aspettando la sua compagna) e Darta con i quali e' inevitabile chiedergli di farci una foto (che spero di mettere sul forum, sempre se un giorno capiro' mai come si faccia).
Che dire, terminare questa maratona, in un giorno in cui non pensavo di finire neanche la mezza mi ha fatto felice. Oggi ho dolori sia per la lesione al polpaccio che per l' acido lattico alle gambe e non riesco quasi a camminare, ma va benissimo cosi'.

Mi dispiace inoltre non aver partecipato al raduno del forum, che e' sempre un momento piacevole ed un ricordo che rimane (come per me a Venezia), ma sinceramente non mi ricordavo l' ora e il punto d' incontro, ho fatto un giro intorno all' arena, all' expo, alle griglie, ma non ho visto nessun viso da forum.
Per quanto riguarda la gara, fino ad una decina di giorni fa' ero convinto che non avrei partecipato, per un dolore al polpaccio che mi sto portando da quasi un mese. Nelle ultime due settimane mi sono allenato solo 4 volte con un chilometraggio molto ridotto, in quanto dopo 12-13 km mi si presentava il dolore.
Decido comunque di venire ugualmente a Verona (sia perche' non l' avevo mai vista e soprattutto perche' mi ero gia' da tempo organizzato con un mio fratello) e magari provare a fare la mezza maratona, senza forzare troppo. Mio fratello si era iscritto alla mezza e i suoi tempi si aggirano su 1h e 45', per cui decidiamo di partire insieme e seguire il pacer delle 3h 30 (guarda caso il caro dartagnan) il quale lo (ci) avrebbe portato fino al 18° km. Sinceramente dentro di me avevo due stati d'animo: una era la speranza di poter proseguire oltre il 21 e finire la maratona e l' altra era la paura di non arrivare neanche a completare la mezza e non avere quindi alcuna MEDAGLIA.
Una volta entrati nella griglia, vediamo che i palloncini di Dartagnan sono ad una decina di metri piu indietro, per cui il nostro riferimento nel proseguo della gara sara' lui.; fin quando non lo vedremo che ci supera, significhera' che la nostra media non e' superiore ai 5' a km. (per quello che ho potuto vedere a venezia, Dartagnan e' uno svizzero: ad ogni km spacca la media).
Nei primi 10 km non avverto dolore, ma le gambe non le sento molto reattive, forse per mancanza di allenamento. Manteniamo una media sotto i 5'/km e mio fratello comincia ad accennarmi che forse e'un po' troppo per lui. Arrivati al 17 km la media e' sempre la stessa, stiamo a circa 2 minuti da dartagnan e mio fratello mi ha gia' imprecato un paio di volte di rallentare. Il dolore che temevo ancora non si presenta, per cui quando vedo il cartellone del bivio decido di continuare per la maratona, con grande sollievo per mio fratello.
Una volta che il gruppo si divide rimango solo ed inizio ad aumentare un po il ritmo, ma dopo un paio di km comincio a sentirmi tirare il polpaccio, per cui rallento di nuovo e contemporaneamente diminuisce il dolore. Capisco quindi che non ho avuto problemi perche' avevo mantenuto una velocita' ridotta. Continuo quindi con un ritmo inferiore, che non mi risparmiera' i soliti problemi di crampi, ma mi permettera' di controllare il dolore al polpaccio.
Verso il 28 km incrocio dartagnan che mi grida: "Te avevo deto di andar pianooo!! Devi andar pianoo!!", controllo il tempo e vedo che sto a 4 minuti da lui, per cui calcolo che mantenendo una media anche di 5,10-5,15 posso perfino stare sotto le 3h e 30. Arrivati pero alla salita del 34 (o 35?) km la situazione diviene un po' piu dura a causa dei continui crampi che mi costringono a ridurre il ritmo, tanto che poco prima del 41° km mi vedo Darta e i suoi palloncini superarmi e nonostante avesse qualche secondo di ritardo rispetto alla media (per colpa della segnaletica messa a c...o di cane) prova ad incoraggiarmi a seguirlo, rallentando anche un po', ma ormai era impossibile per me seguire un ritmo di 5/km.
Alla fine arrivo al traguardo con un tempo di 3h e 32 e li incontro Teomat (il quale sta aspettando la sua compagna) e Darta con i quali e' inevitabile chiedergli di farci una foto (che spero di mettere sul forum, sempre se un giorno capiro' mai come si faccia).
Che dire, terminare questa maratona, in un giorno in cui non pensavo di finire neanche la mezza mi ha fatto felice. Oggi ho dolori sia per la lesione al polpaccio che per l' acido lattico alle gambe e non riesco quasi a camminare, ma va benissimo cosi'.
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Re: Verona Marathon - 21 febbraio 2010
PRIMA PARTE DEL LUNGO RACCONTO SU VERONA
Tre chilometri e ottocento metri in ventotto minuti. Col fiatone per colpa di quelle dannate sigarette di cui ancora non mi sono liberato e l’ago della bilancia che punta deciso verso gli ottanta chilogrammi. Parte da qui la mia Maratona. La chiamano la Regina e finalmente ne ho capito il motivo. Sono passati circa due anni e mezzo dalla prima volta che ho lasciato la strada di casa di corsa. Ero arrivato a 31 anni senza aver mai amato la corsa. Anzi, non la capivo proprio. Non mi spiegavo affatto che gusto ci fosse nel faticare in quel modo. Correre avevo corso, ma sempre col sedere a pochi centimetri dall’asfalto ed un motore alla mia destra. Anzi, in quel periodo m’era un po’ tornato il pallino del kart e avevo deciso di buttar giù qualche chilo per guadagnare qualche decimo al giro. E invece ora ho la medaglia di una Maratona al collo e il kart è ancora laggiù a prender polvere in qualche angolo della mia memoria. Ricordo che la prima volta che ho corso ho fatto una gran fatica. Tanta, tanta davvero. Ma mi ero messo in testa di far quasi due giri di quello che poi sarebbe diventato per tanto tempo il mio percorso di allenamento e ci ero riuscito. E così mi ero innamorato. Subito. Della fatica e del riuscire a superarla. Del sentirmi stanco e del riuscire ad andare avanti. Del dolore alle gambe e della gioia di sentirlo. È partita da lì la mia Maratona. Perché quando ho provato quel dolore e quella fatica, dentro di me ho iniziato a sognare quel tappeto e quello striscione.
VERONA
Non ho dormito e me lo aspettavo. In realtà è da una settimana che fatico a riposare come si deve. Sì, lo ammetto, sono teso. Ho alle spalle cinque mezze in cui mi sono sempre migliorato. Ma Lei, la Regina, è un’altra cosa. I lunghi li ho fatti: 23, 27, 30, 34, 21, 34, 25 e 15 una settimana prima. Ma in mezzo non ho seguito nessuna tabella. Corsa alla sera, prima di cena. Al martedì e al giovedì. Il primo giorno le ripetute – poca roba, 4x400 metri con qualche chilometro di riscaldamento e qualche allungo alla fine per un totale di 7 chilometri. Al giovedì 8 chilometri tirati. Alla domenica mattina il lungo. Sì, lo so che non sarebbe sufficiente ma è tutto quello che posso fare col tempo che ho a disposizione. Sono preparato? Credo che nessuno possa rispondere a questa domanda quando si appresta a correre una Maratona. Che tu voglia solo finirla o che tu voglia vincere l’Olimpiade, non puoi sapere come ti sentirai in ogni metro di quei 42.195 che ti aspettano. Però ti conosci, e sai che se vuoi puoi farcela. Io voglio farcela, voglio finirla. Ma siccome non m’accontento voglio anche finirla in meno di 4 ore. La finissi in 4 ore e un secondo non sarebbe la stessa cosa.
Alla fine mi alzo dal letto ancora prima delle 6.30 ed inizio a fare colazione. Non ho fame ma mi sforzo di ingollare otto fette biscottate con la marmellata, una banana e una barretta di frutta secca. Poi tengo compagnia a mia moglie mentre fa colazione in hotel e inizio a raccogliere le idee. La partenza di avvicina e la tensione inizia a sciogliersi. Torniamo in camera e mi vesto. Decido di mettere una maglietta leggera a maniche lunghe e ci infilo sopra la canottiera della società col pettorale spillato. Vorrei mettermi due pantaloncini: un cosciale aderente e quelli della divisa sociale, in modo da avere a diposizione due taschini per altrettanti gel energetici, ma il cosciale nuovo è troppo stretto (colpa mia che mi son fidato della solita taglia e non l’ho misurato) e così dovrò partire con solo un gel. Amen mi dico: tanto son solo 140 calorie, al massimo ci farei un paio di chilometri in più…
Il tempo di andar verso la partenza arriva in fretta. Entro in griglia e la tensione è sparita del tutto. Ora, finalmente, devo solo correre. Tra lo sparo ed il momento in cui finalmente passo sotto l’arco della partenza passano più di tre minuti. Faccio partire il Garmin e vado. O meglio, vorrei andare ma fatico a farmi largo. No, non voglio perdere tempo già al primo chilometro. Son venuto qui per correre! Un po’ a destra e un po’ a sinistra riesco a trovare la mia strada. Passiamo subito in piazza e subito sento un nodo allo stomaco. Credevo che mi sarei commosso all’arrivo e invece no, eccolo qui il brivido già dopo pochi metri. Ci sono, sto correndo una Maratona. Il primo chilometro passa in 5’34”. Ok, son partito sufficientemente piano, va bene così. 5’24” il secondo e via di questo passo per qualche chilometro. Non riesco a capire come mi sento, vorrei spingere ma so che non devo esagerare perché più tardi ne pagherei le conseguenze. All’ottavo chilometro però lascio andare le gambe per qualche centinaia di metri. Mi fa bene, perché la corsa si scioglie e inizio a stare un po’ meglio. Al decimo rallento, prendo qualcosa da mangiare, bevo e faccio qualche metro al passo. Mi ero imposto di farlo e sto obbedendo al comando.
CONTINUA...
Tre chilometri e ottocento metri in ventotto minuti. Col fiatone per colpa di quelle dannate sigarette di cui ancora non mi sono liberato e l’ago della bilancia che punta deciso verso gli ottanta chilogrammi. Parte da qui la mia Maratona. La chiamano la Regina e finalmente ne ho capito il motivo. Sono passati circa due anni e mezzo dalla prima volta che ho lasciato la strada di casa di corsa. Ero arrivato a 31 anni senza aver mai amato la corsa. Anzi, non la capivo proprio. Non mi spiegavo affatto che gusto ci fosse nel faticare in quel modo. Correre avevo corso, ma sempre col sedere a pochi centimetri dall’asfalto ed un motore alla mia destra. Anzi, in quel periodo m’era un po’ tornato il pallino del kart e avevo deciso di buttar giù qualche chilo per guadagnare qualche decimo al giro. E invece ora ho la medaglia di una Maratona al collo e il kart è ancora laggiù a prender polvere in qualche angolo della mia memoria. Ricordo che la prima volta che ho corso ho fatto una gran fatica. Tanta, tanta davvero. Ma mi ero messo in testa di far quasi due giri di quello che poi sarebbe diventato per tanto tempo il mio percorso di allenamento e ci ero riuscito. E così mi ero innamorato. Subito. Della fatica e del riuscire a superarla. Del sentirmi stanco e del riuscire ad andare avanti. Del dolore alle gambe e della gioia di sentirlo. È partita da lì la mia Maratona. Perché quando ho provato quel dolore e quella fatica, dentro di me ho iniziato a sognare quel tappeto e quello striscione.
VERONA
Non ho dormito e me lo aspettavo. In realtà è da una settimana che fatico a riposare come si deve. Sì, lo ammetto, sono teso. Ho alle spalle cinque mezze in cui mi sono sempre migliorato. Ma Lei, la Regina, è un’altra cosa. I lunghi li ho fatti: 23, 27, 30, 34, 21, 34, 25 e 15 una settimana prima. Ma in mezzo non ho seguito nessuna tabella. Corsa alla sera, prima di cena. Al martedì e al giovedì. Il primo giorno le ripetute – poca roba, 4x400 metri con qualche chilometro di riscaldamento e qualche allungo alla fine per un totale di 7 chilometri. Al giovedì 8 chilometri tirati. Alla domenica mattina il lungo. Sì, lo so che non sarebbe sufficiente ma è tutto quello che posso fare col tempo che ho a disposizione. Sono preparato? Credo che nessuno possa rispondere a questa domanda quando si appresta a correre una Maratona. Che tu voglia solo finirla o che tu voglia vincere l’Olimpiade, non puoi sapere come ti sentirai in ogni metro di quei 42.195 che ti aspettano. Però ti conosci, e sai che se vuoi puoi farcela. Io voglio farcela, voglio finirla. Ma siccome non m’accontento voglio anche finirla in meno di 4 ore. La finissi in 4 ore e un secondo non sarebbe la stessa cosa.
Alla fine mi alzo dal letto ancora prima delle 6.30 ed inizio a fare colazione. Non ho fame ma mi sforzo di ingollare otto fette biscottate con la marmellata, una banana e una barretta di frutta secca. Poi tengo compagnia a mia moglie mentre fa colazione in hotel e inizio a raccogliere le idee. La partenza di avvicina e la tensione inizia a sciogliersi. Torniamo in camera e mi vesto. Decido di mettere una maglietta leggera a maniche lunghe e ci infilo sopra la canottiera della società col pettorale spillato. Vorrei mettermi due pantaloncini: un cosciale aderente e quelli della divisa sociale, in modo da avere a diposizione due taschini per altrettanti gel energetici, ma il cosciale nuovo è troppo stretto (colpa mia che mi son fidato della solita taglia e non l’ho misurato) e così dovrò partire con solo un gel. Amen mi dico: tanto son solo 140 calorie, al massimo ci farei un paio di chilometri in più…
Il tempo di andar verso la partenza arriva in fretta. Entro in griglia e la tensione è sparita del tutto. Ora, finalmente, devo solo correre. Tra lo sparo ed il momento in cui finalmente passo sotto l’arco della partenza passano più di tre minuti. Faccio partire il Garmin e vado. O meglio, vorrei andare ma fatico a farmi largo. No, non voglio perdere tempo già al primo chilometro. Son venuto qui per correre! Un po’ a destra e un po’ a sinistra riesco a trovare la mia strada. Passiamo subito in piazza e subito sento un nodo allo stomaco. Credevo che mi sarei commosso all’arrivo e invece no, eccolo qui il brivido già dopo pochi metri. Ci sono, sto correndo una Maratona. Il primo chilometro passa in 5’34”. Ok, son partito sufficientemente piano, va bene così. 5’24” il secondo e via di questo passo per qualche chilometro. Non riesco a capire come mi sento, vorrei spingere ma so che non devo esagerare perché più tardi ne pagherei le conseguenze. All’ottavo chilometro però lascio andare le gambe per qualche centinaia di metri. Mi fa bene, perché la corsa si scioglie e inizio a stare un po’ meglio. Al decimo rallento, prendo qualcosa da mangiare, bevo e faccio qualche metro al passo. Mi ero imposto di farlo e sto obbedendo al comando.
CONTINUA...
Ultima modifica di danieledark il 23 feb 2010, 8:54, modificato 1 volta in totale.
I miei PB
Maratona: 3.17'45" (Pisa, 15-12-2013)
Mezza Maratona: 1.31'27" (S. Margherita Ligure, 02-02-2014)
10 km: 39'56" (Roma, 31-12-2013)
Tr. Sprint: 1.12'15" (Piacenza, 25-05-2014)
Tr. Olimpico: 2.18'30" (Milano, 27-07-2014)
Maratona: 3.17'45" (Pisa, 15-12-2013)
Mezza Maratona: 1.31'27" (S. Margherita Ligure, 02-02-2014)
10 km: 39'56" (Roma, 31-12-2013)
Tr. Sprint: 1.12'15" (Piacenza, 25-05-2014)
Tr. Olimpico: 2.18'30" (Milano, 27-07-2014)