C'è chi esordisce sotto i 90 minuti, non credo ne abbia davvero bisogno la prima volta perché comunque è a un livello tale che non può essere bloccato dall'aspetto psicologico di non sapere se regge la distanza. Al limite perderà un paio di minuti che limerà subito alla seconda.
Ma per un esordiente "normale" non credo proprio si possa prescindere dalla prova della distanza per saggiare come risponde il proprio corpo.
Perché se è vero che la mezza corsa bene è una distanza non così dissimile dai 10k per tipo di sforzo (anche i recenti discorsi sul differenziale portano a questo) io credo, e ho vissuto e sto vivendo sulla mia pelle, che una mezza "non" corsa bene sia una distanza profondamente diversa. Se hai quindi un passo sui 10K (chiamala VR o come vuoi tu) che sta nel range 4.45 5.15 e non hai mai corso la distanza potresti letteralmente crollare alla fine.
Quando tiri l'ultimo dei 10km devi pensare che non sei nemmeno a metà...il fisico ce la farà? Tocca provare.
Se poi alla prima prova, nella rassicurante calma di un allenamento, scopri che per te correre 21 non è così diverso da correrne 10 allora affronterai tutto con molta più sicurezza e potrai pensare in un certo modo.
Se al contrario alla prima prova vedi che a 17 18 km le gambe diventano dure e inizi a pensare "ma quanto cavolo manca" e noti il passo crollare...allora sai su cosa lavorare. Scoprirlo all'esordio credo sarebbe traumatico.
Se poi si riesce a correre 20 22 km di routine...meglio ancora.
Io ci sto lavorando
