Premessa
Venerdì sera, brillante idea: vado a vedere il fosso bergamasco a Cologno e a fare qualche foto...tira una forte aria fredda...
Sabato
Mi alzo e sono praticamente senza voce, l'aria di ieri sera ha lasciato il segno...comunque non mi preoccupo più di tanto, la gola non mi fa male e la voce per correre non serve granché!
Arriviamo a Firenze (dopo aver aggirato 10 km di coda dopo Carpi) e mi dirigo al ritiro pettorale, mentre Ilenia, i miei genitori e Luca raggiungono il resto della squadra al ristorante.
Arrivo al ritiro pettorale e quando è il mio turno non riesco neanche a pronunciare il mio nome e devo dirlo lettera per lettera. La ragazza mi sorride e dice ridendo: “Guarda che non ce la fai...". (

ecchecacchio, lo sa anche lei?!?!) Ricambio il sorriso e me ne vado zigzagando in bici con il mio pettorale 1314.
Dopo mangiato, mi dilungo come sempre nei preparativi e arrivo alla partenza cinque minuti prima dello sparo, mettendomi così in griglia senza riscaldamento (che non serve nemmeno visto il ritmo).
Finalmente si parte e passano un po' di preoccupazioni, adesso bisogna solo...correre!
Parto
abbastanza spedito superando un po' di persone e dopo pochi km mi ritrovo a correre accanto a Paola, con la quale faremo un bel tira e molla per 70km circa, incitandoci a vicenda noi e gli accompagnatori.
Al primo controllo il tempo è molto più basso di quanto mi aspettassi, ma sto bene e continuo, mentre mi raggiungono Luca e Stefano che per fare un po' di allenamento mi seguono lungo la salita verso La Colla, dove passo con molto anticipo rispetto allo scorso anno.
Cerco di controllare in discesa per evitare di crollare come lo scorso anno e anche se sono abbastanza provato, onde evitare cattivi pensieri, arrivato in fondo praticamente salto il ristoro e continuo a correre, anche se le gambe sono belle pesanti, e dal 75^km lo diventano sempre più...I km tra il 75 e e l'80 sono i più duri, per fortuna Luca mi segue ancora, mentre Stefano si è fermato in cima alla salita) e mi incita a non mollare, anzi "mi obbliga" a non mollare.
Naturalmente oltre a lui, Ilenia è sempre presente sulla bici a sopportarmi nonostante con la stanchezza io diventi sempre più intrattabile...
Il momento è duro per tutti comunque, mi supera qualche atleta, io ne supero altri, ma piano piano, km dopo km e facendo qualche passo camminando ogni tanto, si avvicina l'arrivo. Intanto continuo a pensare allo scorso anno, al ritiro, a tutti gli amici che si aspettano di vedermi tagliare il traguardo (addirittura un compagno quando ero all'85^ km ha chiamato Ilenia per farmi dire di non mollare per nessun motivo...niente di strano direte voi, a parte il fatto che questo compagno era al 70^km e stava gareggiando anche lui!), i compagni di squadra, i miei genitori e Ilenia, sempre presenti quando conta. No, stavolta non ce n'è, non posso deluderli!
Ormai continuo a correre, quasi per inerzia, più col cuore che con le gambe, e finalmente abbandoniamo la statale...nel frattempo mi raggiungono Marco e Roby, impegnati in uno bellissima progressione, li guardo allontanarsi ma cerco di tenerli come riferimento per accelerare a mia volta, e finalmente il cartello ULTIMO -THE LAST - KM, ormai manca molto poco, ce l'ho fatta, anzi ce l'abbiamo fatta, stavolta l'ingresso è dalla porta principale.
Quindi eccolo il gonfiabile dell'arrivo, sulla cui linea mi fermo un attimo, per assaporare meglio il momento, poi mi sposto in fretta verso il palco dove mi consegnano la medaglia.
Appena sceso dal palco, mi complimento con Marco e Roby, consegno la medaglia a Ilenia, se l'è meritata, e la maglia della gara (non quella che indossavo, quella che c'era nel pacco gara) a Luca, è grazie a loro che sono qui, e poi a me bastano tutte le immagini, le sensazioni, gli attimi della gara...
Così mi godo il momento, sdraiato nella piazza con una coperta, mentre guardo gli arrivi di amici e compagni, ai quali vanno i miei sinceri complimenti per aver completato questa gara dura quanto straordinaria.

Non occorre guardare per vedere lontano.
Reivindico absolutamente el derecho al vagabundeo, a la aventura, a la utopìa y al romanticismo...