[Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
Da qualche parte leggevo la differenza (ironica) tra podista e runner...alla fine io sono comunque una via di mezzo. Ma se qualche volta mi confondo e devo tornare alla fonte delle motivazioni che mi fanno uscire per la corsa...non ho dubbi:
corro per mangiare
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PB 12k: CA -Vivicittà 2016: 50m 21s (4'11'' a km)
PB Half Marathon: OR :1h 33m 20s (4'25'' a km)
Il mio diario: viewtopic.php?t=41962
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
Maratona di Cagliari - 15/05/2016 - cronaca di una debacle
Premessa. La Sardegna è un'isola, popolata da 1,5 milioni di abitanti circa. In questa regione, il runner che si vuole confrontare con una maratona senza dover 'emigrare' per sport ha una sola possibilità: la maratona di Cagliari. Non ce ne sono altre, da 7 anni...e prima non ne esistevano. Gli anni scorsi (io non ne ho esperienza se non per sentito dire) si correva questa gara in contemporanea con Vivicittà, il che dava modo di condividere energie, soldi, organizzazione. Quest'anno la Maratona Internazionale di Cagliari, maratona della Solidarietà, corre da sola. In una competizione unica la bellezza di 4 gare: maratona, mezza maratona, 10km, e 5 km(non agonistica). Forse troppe?
La partenza è prevista per le 9, la data non è felice e per i maratoneti pure l'orario non lo è : chi impiega più 3 ore ( e saranno tanti )si ritroverà a correre gli ultimi maledetti km sotto il sole cocente di metà maggio, che solo noi sardi sappiamo cosa vuol dire. Sarà questa scelta (condizionata dalla gara di triathlon della settimana prima), saranno le pessime esperienze dei maratoneti negli anni passati, sarà la concomitanza di troppe gare in una in uncalendario fittissimo...sta di fatto che chi fa la regina delle gare podistiche sono solo un centinaio di atleti. Poca roba...pochissima.
La cosa 'non m riguarda'..sono ancora giovane per correre 42 km, mi butto sulla mezza, sperando di rosicchiare qualche minuto al mio PB e avvicinarmi ai 90 minuti...se non fa vento, in piano, non è impossibile. Ovviamente la giornata propone un bel maestrale teso
Dicevamo alle 9, consegno lo zaino e mi cerco un posticino 'al sole'...tutti schierati dietro uno dei due archi gonfiabili, in attesa dello start. Si parte! Anzi no...avanziamo lenti verso il secondo arco...da qui si sente meglio la musica, ma non si sente un fico secco di quello che dice lo speacker..vabbè..poco male, appena vedo gli altri partire, partirò a razzo. Ho davanti a me i pacemaker della maratona, quelli da 3h30'. adocchio quelli da 3h. se gli sto dietro mi porteranno ai 90 minuti circa...devo stargli vicino. Ok...si parte..? no...tutti fermi..in posizione ..e sono le 9edieci. lo speacker parla ma ciò che dice è coperto dalla musica..attendiamo lo sparo...carichi a molla. non succede nulla; 9e venti, dalle prime file qualcuno esce e corricchia...non promette bene, il dj continua la sua compilation. 9e30 anche se ildj propone 'eye of tiger' dai lati il gruppo si disunisce...non sappiamo cosa succeda, ma la gente 'rompe le righe'. dagli organizzatori e dai tecnici non trapela nulla, tutti sono tranquilli..non c'è alcun 'formicolio' da pre paretenza...iniziano i mugugni dei runner. 9e45, finalmente qualcuno suggerisce allo speacker di stoppare la musica e provare a spiegare. L'impianto però non si presta alle comunicazioni...captiamo non meglio precisati problemi sul tracciato...oggi c'è monumenti apetti...facile che gli unni abbiano invaso i nostri percorsi, am sono nostre supposizioni, mica si è capito perchè il ritardo e soprattutto quando si parte. La gente inizia a ruomeraggiare pesantemente..finalmente prende il microfono il 'patron della manifestazione', un signore in sedia a rotelle che prova a speigare che per un disguido coi vigili al poetto, le transenne non erano ancora in posizione ma stanno provvedendo e che in 10 minuti contiamo di partire. La sensazione è che la gente abbia rispetto della carrozzina più che della motivazione. 9-55, si invoca il posizionamento di tutti, ma nel frattempo la situazione era talmente incasinata, tra gente che faceva pipì, gente che faceva strechnig, gente che continuava il riscaldamento, gente che faceva foto e selfie ...che non si riesce a 'stipare' tutti dietro il tappetino. tra spintoni e urla si sente uno sparo. più che una disposizione per la partenza sembra la fila disordinata di un concerto rock. I campioni sono finiti a 10 metri dal tappetino, schiacciati da tanti tapascioni accorsi in prima fila dalle urla del 'stiamo partendo'. Molti pensano che quello sparo si stato un palloncino esploso, invece no...dopo un'ora di attesa è il via!
Guadagno subito una posizione di controllo dei pace da 3h e cerco di ricordarmi il percorso. Questa cosa del doppio giro da 10 km mi pare una boiata, però chissà. I primi km passano veloci..oppure no. Ho fame. Questo è un dato di fatto, ho proprio fame da calo di zuccheri e inoltre mi sembra che questo pacemaker alterni tratti da 4 al minuto a tratti da 4'30''. Io me lo tengo li a 20 metri, ma il gps mi da dati strani. Non voglio tirarmi il collo dai primi km, decido di lasciarlo andare e di tenermi su un passo mio da 4'15, anche perchè il vento in alcuni tratti è davvero fastidioso. 5°km, primo ristoro..lo vedo da lontano, ma non vedo nessuno a distribuire l'acqua...ho così fame che spero ci sia frutta...invece al tavolino solo acqua. Accarezzo l'idea di bere da subito il mio gel, ma poi come faccio al 18°? poi sul banchetto vedo un contenitore con 'stick' lunghetti, stile gel...YEAH! grandi questi organizzatori, mai trovati dei gel in gara!Ne afferro uno al volo, lasciando perdere l'acqua..lo palpo (sulla confezione non c'è scritto nulla) e lo sento 'granuloso...ma che razza di gel è? con terrore lo apro coi denti...scopro, nell'ingurgitarlo, che sono sali minerali, che andrebbero sciolti in acqua..non so da chi però, perchè al tavolino non c'era nessuno! ho la gola in fiamme, che frizza, non ho acqua e ho fame...mi prende il panico! Mi giro e per fortuna un signore vorrebbe disfarsi della bottiglietta, mi capisce al volo, mi da il suo 'scarto' e io passo i successivi 300 metri a versare ciò che resta dello stick in ciò che resta dell'acqua. agito tutto e butto giù. Stiamo per finire Via Dante. Entrando al parco della musica do un'occhiata al gps, mi sento 'strano'...svuotato ...la velocità è 4,20 ma faccio fatica come se stessi forzando sotto i 4...siamo solo all'inizio! In uscita dal parco della musica leggo il cartello del 16° km..che bello sarebbe essere già al 16, la sensazione di stanchezza è la medesima! Subito dopo un altro ristoro, questa volta presidiato..devo tenerne conto per il secondo giro...in genere bevo il gel prima dell'acqua, così mi entra in circolo 'puro' ma poi ho modo di risciacquarmi la gola dal quel mellifluo intruglio. La salita che porta a via baccaredda mi da il colpo di grazia. le gambe non girano proprio., in discesa fatico a tenere 4'30'', passa Bro e mi chiede che succede...succede che oggi non gira! In via sonnino spugnaggio non presidiato, mi servo da solo e cerco di tenere un passo presentabile. Viale Diaz, siamo circa all'8 km, troviamo il muro dei passeggianti dei 5 km...ci tocca fare slalom tra passeggini, cani, guinzagli..chiedo strada e mi fanno notare che delle due corsie una è per andare e l'altra è per rientrare, per chi farà la mezza e la maratona. non hanno tutti i torti. In viale colombo, senza transenne nè indicazioni, i non competitivi tagliano dove possono. Per fortuna hanno tutti la maglia bianca, sennò anche io sarei indotto a seguirli. Viale diaz, fronte ingresso fiera...un tecnico fidal ci indica la svolta e la direzione...ci sono transenne che bloccano la strada, tutti prendono la corsia di sinistra...a metà corsia ecco le moto della testa della gara e dietro le gazzelle maghrebine..un altro tecnico ci urla di cambiare lato, che siamo in contromano rispetto alla testa della corsa, dobbiamo attraversare e prender l'altra corsia. Qualcuno intuisce, altri seguono. Qualcuno, nella trans agosnistica procede per i cavoli suoi. 9° km doppio tavolino con almeno 4 volontari, bevo una bottiglietta d'acqua e pesno che va malissimo. 9,5 km spugnaggio desertico. Ingresso al molo Icnusa, qui finisce la gara dei 10km...ma ci sono due archi ..non capsico se devo andare dritto anche io con loro o girare a sinistra verso la passerella pedonale, qualcuno taglia appena può, vedendo runner sulla passerella...io bestemmiando in aramico antico mi guardo disperato intorno, in attesa di un cenno...niente...non capisco dove devo andare...poi..tra un arco e l'altro vedo il tappeto, capisco che devo tagliare il traguardo dei 10km e poi riniziare il giro."Io qui mi fermo". Questo ho pensato." Io un altro giro non lo faccio, non si capisce nulla e sono stanco".Il percorso prevede un tratto ad U...passi sotto l'arco e chi deve fare mezza e maratona fa inversione e riparte per altro giro. Nel tratto in cui ci si 'incrocia Bro mi grida di non mollare, proprio mentre la testa stava per dare l'ordine di fermarsi. con un braccio lo mando affanculo, ma non c l'ho con lui...è che non si capisce nulla in questa gara. Fanculo, prosegui! in 50 metri ci sono due ristori, uno all'ingresso del molo, in corrispondenza del 21 km, l'altro dopo il tragurado, forse per chi è già arrivato. sono gli unici con abbondanza d'acqua...arraffo una bottiglietta...gasata! Fanculo, mi bevo pure questa e la finisco questa gara del cavolo. Ho fame, ho perso Bro (davanti di almeno 500 m), fatico come non mai a tenere un passo 'normale'. che schifo oggi. Mi passano tre compagni altra squadra, una ragazza e due ragazzi...sono tentato di aggregarmi ma al momento non riesco a cambiare passo. Di nuovo in viale Diaz, mi sorpasso una dozzina di bici, in ordine sparso, non dll'organizzazione. Una si affianca ai tre e inizia ad incitarli, gli passa da bere, gli sprona. Transiatiamo davanti ad un giudice fidal..mi aspetto di vedere un cartellino rosso...hanno fatto un km avanti e indietro davanti a lui, in parata, quello in bici che gli allunga da bere e loro a piedi ...macchè, nessuna sanzione. Stringo i denti, devi portarla a casa quasta gara. Il passo viaggia sui 4'30''..una tartaruga...oggi è così. Mi consolo pensando che siamo al 12°..tra un pò berrò la mia pozione magica. Di nuovo al primo ristoro, credo 14 ° o 15° km , quello dei sali. Tavolino VUOTO! anzi no...vedo una coppia di anziani che prendono le ultime bottigliette dal tavolo...svitano i tappi (so che c'è una associazione benfica che li raccoglie) e posa le bottigliette a terra. A destra auto incolonnate, ferme, coi motori accesi e autisti inferociti. a sinistra tantissimi passanti con le bottigliette in mano. Le NOSTRE bottogliette...Il cestinetto dei sali sparito. ho sete da morire, il passo rallenta con la disperazione di queste scene, decido di anticipare il gel, ma mi serve acqua. Raccolgo una bottiglietta da terra, la scelgo tra quelle più piene, sbevazzo, apro il gel e butto giù, sbevazzo di nuovo, poi mi giro e passo ciò che resta ad un runner che sopraggiunge. Beve pure lui, avanza un goccio, ma la ripassa...sono tentato di rifiutare 'Anzi no..non la buttare via, che ho un presentimento'. bevo. Di nuovo parco della musica, mia moglie era qui che faceva le foto, 10km fa. spero non ci sia perchè mi vedo correre da zombi...il passo dice 4'35'', ma con una fatica immane. Di nuovo cartello dei 16, questa volta è ok. Ho due compagni di corsa accanto, al passaggio del rifornimento del 16,5 km (spiegatemi perchè!), una signora ci porge l'ultimo bicchiere rimastole : dividetevelo! Non scherzo. Dividetevelo. Chi prende il bicchiere sarebbe anche disponibile a spartire l'acqua, io rifiuto e prendo la seconda bottiglia da terra...mezza piena...di acqua ormai calda dal sole di una mezzora di maggio sull'asfalto. Salitina prima di via baccaredda. Mi pianto. Mi viene da piangere. Il gel mi ha dato sostanza e zuccheri, ma il tempo dice 1h14 minuti e mancano circa 5 km all'arrivo...se li faccio a 4 a km arrivo a 1h34. ca**o...non è malvagio, comunque...proviamo a forzare. Niente ..le gambe vanno a 4'30 e con tantissima fatica. Sopraggiunge il tizio con cui avevo diviso la bottiglietta presa da terra, insieme facciamo 3 km, spronandoci a vicenda a non mollare. Passiamo davanti a due spugnaggi deserti di persone e di acqua. In uno vedo una ragazza che cerca disperatamente di trovarne nelle vaschette, per intingere la spugna (spero). Viale diaz. provo a forzare, mancano 3 km...sono solo soletto, stavolta all'imbocco della fiera scelgo la carreggiata giusta (che è pure quella che fa risparmiare metri). Ultimo ristoro, anzi no...ce ne è uno a 100 m dal traguardo, inutile per noi, ma importante per chi fa la maratona. Già...io sono alla fine del mio calvario e c'è gente a metà strada. Io mi fermerei. Prendo una bottiglietta,nel farlo 'rompo la traiettoria di due che non ne volevano e che si mettono davanti...ultimo rettilineo di viale colombo, tavolino incustodito, serbatoio d'acqua con rubinetto, pila di bicchieri di plastica. Qualcuno della 5km sta arrivando ora e si versa da bere. I due che mi hanno superato sono colpiti dal gesto 'selfservice' e si fermano pure loro: bicchierino, rubinetto, in fila al tavolino. Non credo a quello che vedo, si entra al molo, il tempo dice 1:36 abbondante, mancano ancora 400 metri...Bro è già arrivato e io sognavo i 90 minuti. che mezza di merda!Arrivo...stravolto, incazzato, incredulo. Medaglia del finisher. Mia sorella mi procura lo zaino e il pacco gara, nel frattempo che io mi ristoro con spicchi d'agrumi, succhi di frutta caldi dal sole e merendine cotte anch'esse dal sole. Sono devastato. Non ho altri commenti da fare, se non pensare a chi oggi si è svelgiato presto per venire qui o ha preso un aereo per fare una maratona internazionale. mi vergogno di questa organizzazione, mi spiace talmente tanto che perdo il desiderio di incrociare tutti. Torno a casa, deluso, amareggiato e sconvolto. Poi apro il pacco gara, bellina la maglietta, peccato per il cappellino celebrativo dei mondiali di basket in spagna del 2014. Maratona della Solidarietà.
mai più.
Premessa. La Sardegna è un'isola, popolata da 1,5 milioni di abitanti circa. In questa regione, il runner che si vuole confrontare con una maratona senza dover 'emigrare' per sport ha una sola possibilità: la maratona di Cagliari. Non ce ne sono altre, da 7 anni...e prima non ne esistevano. Gli anni scorsi (io non ne ho esperienza se non per sentito dire) si correva questa gara in contemporanea con Vivicittà, il che dava modo di condividere energie, soldi, organizzazione. Quest'anno la Maratona Internazionale di Cagliari, maratona della Solidarietà, corre da sola. In una competizione unica la bellezza di 4 gare: maratona, mezza maratona, 10km, e 5 km(non agonistica). Forse troppe?
La partenza è prevista per le 9, la data non è felice e per i maratoneti pure l'orario non lo è : chi impiega più 3 ore ( e saranno tanti )si ritroverà a correre gli ultimi maledetti km sotto il sole cocente di metà maggio, che solo noi sardi sappiamo cosa vuol dire. Sarà questa scelta (condizionata dalla gara di triathlon della settimana prima), saranno le pessime esperienze dei maratoneti negli anni passati, sarà la concomitanza di troppe gare in una in uncalendario fittissimo...sta di fatto che chi fa la regina delle gare podistiche sono solo un centinaio di atleti. Poca roba...pochissima.
La cosa 'non m riguarda'..sono ancora giovane per correre 42 km, mi butto sulla mezza, sperando di rosicchiare qualche minuto al mio PB e avvicinarmi ai 90 minuti...se non fa vento, in piano, non è impossibile. Ovviamente la giornata propone un bel maestrale teso
Dicevamo alle 9, consegno lo zaino e mi cerco un posticino 'al sole'...tutti schierati dietro uno dei due archi gonfiabili, in attesa dello start. Si parte! Anzi no...avanziamo lenti verso il secondo arco...da qui si sente meglio la musica, ma non si sente un fico secco di quello che dice lo speacker..vabbè..poco male, appena vedo gli altri partire, partirò a razzo. Ho davanti a me i pacemaker della maratona, quelli da 3h30'. adocchio quelli da 3h. se gli sto dietro mi porteranno ai 90 minuti circa...devo stargli vicino. Ok...si parte..? no...tutti fermi..in posizione ..e sono le 9edieci. lo speacker parla ma ciò che dice è coperto dalla musica..attendiamo lo sparo...carichi a molla. non succede nulla; 9e venti, dalle prime file qualcuno esce e corricchia...non promette bene, il dj continua la sua compilation. 9e30 anche se ildj propone 'eye of tiger' dai lati il gruppo si disunisce...non sappiamo cosa succeda, ma la gente 'rompe le righe'. dagli organizzatori e dai tecnici non trapela nulla, tutti sono tranquilli..non c'è alcun 'formicolio' da pre paretenza...iniziano i mugugni dei runner. 9e45, finalmente qualcuno suggerisce allo speacker di stoppare la musica e provare a spiegare. L'impianto però non si presta alle comunicazioni...captiamo non meglio precisati problemi sul tracciato...oggi c'è monumenti apetti...facile che gli unni abbiano invaso i nostri percorsi, am sono nostre supposizioni, mica si è capito perchè il ritardo e soprattutto quando si parte. La gente inizia a ruomeraggiare pesantemente..finalmente prende il microfono il 'patron della manifestazione', un signore in sedia a rotelle che prova a speigare che per un disguido coi vigili al poetto, le transenne non erano ancora in posizione ma stanno provvedendo e che in 10 minuti contiamo di partire. La sensazione è che la gente abbia rispetto della carrozzina più che della motivazione. 9-55, si invoca il posizionamento di tutti, ma nel frattempo la situazione era talmente incasinata, tra gente che faceva pipì, gente che faceva strechnig, gente che continuava il riscaldamento, gente che faceva foto e selfie ...che non si riesce a 'stipare' tutti dietro il tappetino. tra spintoni e urla si sente uno sparo. più che una disposizione per la partenza sembra la fila disordinata di un concerto rock. I campioni sono finiti a 10 metri dal tappetino, schiacciati da tanti tapascioni accorsi in prima fila dalle urla del 'stiamo partendo'. Molti pensano che quello sparo si stato un palloncino esploso, invece no...dopo un'ora di attesa è il via!
Guadagno subito una posizione di controllo dei pace da 3h e cerco di ricordarmi il percorso. Questa cosa del doppio giro da 10 km mi pare una boiata, però chissà. I primi km passano veloci..oppure no. Ho fame. Questo è un dato di fatto, ho proprio fame da calo di zuccheri e inoltre mi sembra che questo pacemaker alterni tratti da 4 al minuto a tratti da 4'30''. Io me lo tengo li a 20 metri, ma il gps mi da dati strani. Non voglio tirarmi il collo dai primi km, decido di lasciarlo andare e di tenermi su un passo mio da 4'15, anche perchè il vento in alcuni tratti è davvero fastidioso. 5°km, primo ristoro..lo vedo da lontano, ma non vedo nessuno a distribuire l'acqua...ho così fame che spero ci sia frutta...invece al tavolino solo acqua. Accarezzo l'idea di bere da subito il mio gel, ma poi come faccio al 18°? poi sul banchetto vedo un contenitore con 'stick' lunghetti, stile gel...YEAH! grandi questi organizzatori, mai trovati dei gel in gara!Ne afferro uno al volo, lasciando perdere l'acqua..lo palpo (sulla confezione non c'è scritto nulla) e lo sento 'granuloso...ma che razza di gel è? con terrore lo apro coi denti...scopro, nell'ingurgitarlo, che sono sali minerali, che andrebbero sciolti in acqua..non so da chi però, perchè al tavolino non c'era nessuno! ho la gola in fiamme, che frizza, non ho acqua e ho fame...mi prende il panico! Mi giro e per fortuna un signore vorrebbe disfarsi della bottiglietta, mi capisce al volo, mi da il suo 'scarto' e io passo i successivi 300 metri a versare ciò che resta dello stick in ciò che resta dell'acqua. agito tutto e butto giù. Stiamo per finire Via Dante. Entrando al parco della musica do un'occhiata al gps, mi sento 'strano'...svuotato ...la velocità è 4,20 ma faccio fatica come se stessi forzando sotto i 4...siamo solo all'inizio! In uscita dal parco della musica leggo il cartello del 16° km..che bello sarebbe essere già al 16, la sensazione di stanchezza è la medesima! Subito dopo un altro ristoro, questa volta presidiato..devo tenerne conto per il secondo giro...in genere bevo il gel prima dell'acqua, così mi entra in circolo 'puro' ma poi ho modo di risciacquarmi la gola dal quel mellifluo intruglio. La salita che porta a via baccaredda mi da il colpo di grazia. le gambe non girano proprio., in discesa fatico a tenere 4'30'', passa Bro e mi chiede che succede...succede che oggi non gira! In via sonnino spugnaggio non presidiato, mi servo da solo e cerco di tenere un passo presentabile. Viale Diaz, siamo circa all'8 km, troviamo il muro dei passeggianti dei 5 km...ci tocca fare slalom tra passeggini, cani, guinzagli..chiedo strada e mi fanno notare che delle due corsie una è per andare e l'altra è per rientrare, per chi farà la mezza e la maratona. non hanno tutti i torti. In viale colombo, senza transenne nè indicazioni, i non competitivi tagliano dove possono. Per fortuna hanno tutti la maglia bianca, sennò anche io sarei indotto a seguirli. Viale diaz, fronte ingresso fiera...un tecnico fidal ci indica la svolta e la direzione...ci sono transenne che bloccano la strada, tutti prendono la corsia di sinistra...a metà corsia ecco le moto della testa della gara e dietro le gazzelle maghrebine..un altro tecnico ci urla di cambiare lato, che siamo in contromano rispetto alla testa della corsa, dobbiamo attraversare e prender l'altra corsia. Qualcuno intuisce, altri seguono. Qualcuno, nella trans agosnistica procede per i cavoli suoi. 9° km doppio tavolino con almeno 4 volontari, bevo una bottiglietta d'acqua e pesno che va malissimo. 9,5 km spugnaggio desertico. Ingresso al molo Icnusa, qui finisce la gara dei 10km...ma ci sono due archi ..non capsico se devo andare dritto anche io con loro o girare a sinistra verso la passerella pedonale, qualcuno taglia appena può, vedendo runner sulla passerella...io bestemmiando in aramico antico mi guardo disperato intorno, in attesa di un cenno...niente...non capisco dove devo andare...poi..tra un arco e l'altro vedo il tappeto, capisco che devo tagliare il traguardo dei 10km e poi riniziare il giro."Io qui mi fermo". Questo ho pensato." Io un altro giro non lo faccio, non si capisce nulla e sono stanco".Il percorso prevede un tratto ad U...passi sotto l'arco e chi deve fare mezza e maratona fa inversione e riparte per altro giro. Nel tratto in cui ci si 'incrocia Bro mi grida di non mollare, proprio mentre la testa stava per dare l'ordine di fermarsi. con un braccio lo mando affanculo, ma non c l'ho con lui...è che non si capisce nulla in questa gara. Fanculo, prosegui! in 50 metri ci sono due ristori, uno all'ingresso del molo, in corrispondenza del 21 km, l'altro dopo il tragurado, forse per chi è già arrivato. sono gli unici con abbondanza d'acqua...arraffo una bottiglietta...gasata! Fanculo, mi bevo pure questa e la finisco questa gara del cavolo. Ho fame, ho perso Bro (davanti di almeno 500 m), fatico come non mai a tenere un passo 'normale'. che schifo oggi. Mi passano tre compagni altra squadra, una ragazza e due ragazzi...sono tentato di aggregarmi ma al momento non riesco a cambiare passo. Di nuovo in viale Diaz, mi sorpasso una dozzina di bici, in ordine sparso, non dll'organizzazione. Una si affianca ai tre e inizia ad incitarli, gli passa da bere, gli sprona. Transiatiamo davanti ad un giudice fidal..mi aspetto di vedere un cartellino rosso...hanno fatto un km avanti e indietro davanti a lui, in parata, quello in bici che gli allunga da bere e loro a piedi ...macchè, nessuna sanzione. Stringo i denti, devi portarla a casa quasta gara. Il passo viaggia sui 4'30''..una tartaruga...oggi è così. Mi consolo pensando che siamo al 12°..tra un pò berrò la mia pozione magica. Di nuovo al primo ristoro, credo 14 ° o 15° km , quello dei sali. Tavolino VUOTO! anzi no...vedo una coppia di anziani che prendono le ultime bottigliette dal tavolo...svitano i tappi (so che c'è una associazione benfica che li raccoglie) e posa le bottigliette a terra. A destra auto incolonnate, ferme, coi motori accesi e autisti inferociti. a sinistra tantissimi passanti con le bottigliette in mano. Le NOSTRE bottogliette...Il cestinetto dei sali sparito. ho sete da morire, il passo rallenta con la disperazione di queste scene, decido di anticipare il gel, ma mi serve acqua. Raccolgo una bottiglietta da terra, la scelgo tra quelle più piene, sbevazzo, apro il gel e butto giù, sbevazzo di nuovo, poi mi giro e passo ciò che resta ad un runner che sopraggiunge. Beve pure lui, avanza un goccio, ma la ripassa...sono tentato di rifiutare 'Anzi no..non la buttare via, che ho un presentimento'. bevo. Di nuovo parco della musica, mia moglie era qui che faceva le foto, 10km fa. spero non ci sia perchè mi vedo correre da zombi...il passo dice 4'35'', ma con una fatica immane. Di nuovo cartello dei 16, questa volta è ok. Ho due compagni di corsa accanto, al passaggio del rifornimento del 16,5 km (spiegatemi perchè!), una signora ci porge l'ultimo bicchiere rimastole : dividetevelo! Non scherzo. Dividetevelo. Chi prende il bicchiere sarebbe anche disponibile a spartire l'acqua, io rifiuto e prendo la seconda bottiglia da terra...mezza piena...di acqua ormai calda dal sole di una mezzora di maggio sull'asfalto. Salitina prima di via baccaredda. Mi pianto. Mi viene da piangere. Il gel mi ha dato sostanza e zuccheri, ma il tempo dice 1h14 minuti e mancano circa 5 km all'arrivo...se li faccio a 4 a km arrivo a 1h34. ca**o...non è malvagio, comunque...proviamo a forzare. Niente ..le gambe vanno a 4'30 e con tantissima fatica. Sopraggiunge il tizio con cui avevo diviso la bottiglietta presa da terra, insieme facciamo 3 km, spronandoci a vicenda a non mollare. Passiamo davanti a due spugnaggi deserti di persone e di acqua. In uno vedo una ragazza che cerca disperatamente di trovarne nelle vaschette, per intingere la spugna (spero). Viale diaz. provo a forzare, mancano 3 km...sono solo soletto, stavolta all'imbocco della fiera scelgo la carreggiata giusta (che è pure quella che fa risparmiare metri). Ultimo ristoro, anzi no...ce ne è uno a 100 m dal traguardo, inutile per noi, ma importante per chi fa la maratona. Già...io sono alla fine del mio calvario e c'è gente a metà strada. Io mi fermerei. Prendo una bottiglietta,nel farlo 'rompo la traiettoria di due che non ne volevano e che si mettono davanti...ultimo rettilineo di viale colombo, tavolino incustodito, serbatoio d'acqua con rubinetto, pila di bicchieri di plastica. Qualcuno della 5km sta arrivando ora e si versa da bere. I due che mi hanno superato sono colpiti dal gesto 'selfservice' e si fermano pure loro: bicchierino, rubinetto, in fila al tavolino. Non credo a quello che vedo, si entra al molo, il tempo dice 1:36 abbondante, mancano ancora 400 metri...Bro è già arrivato e io sognavo i 90 minuti. che mezza di merda!Arrivo...stravolto, incazzato, incredulo. Medaglia del finisher. Mia sorella mi procura lo zaino e il pacco gara, nel frattempo che io mi ristoro con spicchi d'agrumi, succhi di frutta caldi dal sole e merendine cotte anch'esse dal sole. Sono devastato. Non ho altri commenti da fare, se non pensare a chi oggi si è svelgiato presto per venire qui o ha preso un aereo per fare una maratona internazionale. mi vergogno di questa organizzazione, mi spiace talmente tanto che perdo il desiderio di incrociare tutti. Torno a casa, deluso, amareggiato e sconvolto. Poi apro il pacco gara, bellina la maglietta, peccato per il cappellino celebrativo dei mondiali di basket in spagna del 2014. Maratona della Solidarietà.
mai più.
PB 10k (unofficial): San Gavino 2016: 41'10" (4'07" a km)
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
Mamma mia che calvario!!!
Mai sentita un'organizzazione così scadente...
Non preoccuparti per il tempo, in quelle condizioni sarebbe stato proibitivo per chiunque
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
La 'rabbia' è che dovrò aspettare sino ad ottobre, per.la.prossima mezza. In estate qui si corrono gare più corte, per via del caldo.
PB 10k (unofficial): San Gavino 2016: 41'10" (4'07" a km)
PB 12k: CA -Vivicittà 2016: 50m 21s (4'11'' a km)
PB Half Marathon: OR :1h 33m 20s (4'25'' a km)
Il mio diario: viewtopic.php?t=41962
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
Maratonina dei Fenici - 21 Maggio 2016 - 14 km
Per me sarebbe la seconda volta di questa gara che si corre su un circuito da 7 km nella splendida cornice della cittadina turistica di Pula, 40 km da Cagliari, costa sudovest della sardegna. dal centro abitato si va verso le rovine della città fenicia di nora, su percorso asfaltato.
Per via di una serie di coincidenze (mezza maratona di Cagliari 6 gg prima e una mezza promessa per una gara di triathlon in staffetta, il giorno dopo) passo dalla iscrizione iniziale dei 21 km a un più consono '2 giri di percorso':14 km.
non ho alcuna velleità di podio o di prestazione, dunque..la distanza è 'strana', non voglio tirarmi il collo in previsione della gara di domattina, insomma decido per un passo tranquillo. Mi scaldo con Andrea e Alessio, parlottiamo e alla fine decidiamo di farla assieme, senza però un preciso riferimento cronometrico. Tempo finalmente estivo, caldoumido e venticello sostenuto che si farà sentire in riva ala mare.
Si parte tutti assieme e per circa 4 km teniamo una velocità abbastanza sostenuta, sotto i 4'30''...non capisco cosa vogliamo fare, sarei tentato di lasciarli andare, ma Alessio sicuramente non può reggere questi ritmi e nemmeno Daniel e Marco che ci hanno raggiunto e superato. E infatti, passato il giro di boa di Nora, sulla via del ritorno scendiamo ad un più consono 4'30'' e perdiamo pure Daniel e Marco..Daniel del resto deve fare la 21! E' un pazzo.
Sesto km, Alessio inizia a rallentare, con Andrea lo sproniamo a star su, almeno per la foto di rito sotto l'arco, verrà una figata, le tre canotte rossoblu in parata!. 8° e 9° km, io e Andrea procediamo tranquilli, su un ritmo di 4'35'', Alessio non ce la fa, la testa non gli regge e non ascolta i consigli che gli diamo di stare 'sottovento' nelle zone più esposte. Perde terreno, 10°km rallentiamo a 4'40'' ma nulla...4'50'' e ancora non riesce a riprenderci. Nel frattempo ci riprendono invece diversi corridori, tra cui diverse donne...il mio orgoglio inizia a indignarsi...Alessio non riesce a rinvenire e noi stiamo rallentando eccessivamente. Allo spugnaggio di Nora, Andrea si ferma, come fa sempre, per bere, io arraffo bicchiere e continuo, rallentando per aspettarlo...continuo a perdere posizioni...non mi piace tanto...dopo 2 minuti mi giro e non lo vedo. Capisco che si è fermato ad aspettare Alessio, che aveva circa 300m di svantaggio, e allora mi si accendono gli occhi della tigre. Punto una canotta fluo che sta 30 metri davanti a me e mi dico che devo riprenderla. In mezzo ci sarano 10 atleti. 12° km...supero il gruppazzo e recupero 10 metri a Fluo che anche lui penso sia in progressione,...meglio! 13°km, fluo tiene botta e io dietro a lui mi riprendo quelli che mi erano scappati al 10°. Ultimo km...faccio due conti, ho dato una accelerata a 4'25'' e sto tenendo questa velocità da 3 km circa, ne manca uno solo, potrei allungare ancora a 4'15'' e riprendere Fluo. Ma penso a domani, penso che qualcuno conta su di me pe rla frazione di corsa, penso che fluo mi ha permesso, inconsapevolmente di rinvenire sin qui su, e che in qualche maniera si è meritato di arrivarmi davanti, penso che tanto non credo che andrei sul podio.... a 500 m mollo la presa, mi guardo dietro che nessuno si azzardi a rinvenire...e arrivo in scioltezza. Il tempo è di 1h05' e spiccioli. Va molto bene. Teoricamente dovrei riuscire a stare nell'ora, su questa distanza, ma in fondo chissenefrega oggi. Oggi è così!
Dopo qualche minuto arriveranno anche Andrea e Alessio...con quest'ultimo stremato ma felice del suo tempo...ci beviamo una birretta e poi a casa.
Domani mi aspetta il triathlon!
Per me sarebbe la seconda volta di questa gara che si corre su un circuito da 7 km nella splendida cornice della cittadina turistica di Pula, 40 km da Cagliari, costa sudovest della sardegna. dal centro abitato si va verso le rovine della città fenicia di nora, su percorso asfaltato.
Per via di una serie di coincidenze (mezza maratona di Cagliari 6 gg prima e una mezza promessa per una gara di triathlon in staffetta, il giorno dopo) passo dalla iscrizione iniziale dei 21 km a un più consono '2 giri di percorso':14 km.
non ho alcuna velleità di podio o di prestazione, dunque..la distanza è 'strana', non voglio tirarmi il collo in previsione della gara di domattina, insomma decido per un passo tranquillo. Mi scaldo con Andrea e Alessio, parlottiamo e alla fine decidiamo di farla assieme, senza però un preciso riferimento cronometrico. Tempo finalmente estivo, caldoumido e venticello sostenuto che si farà sentire in riva ala mare.
Si parte tutti assieme e per circa 4 km teniamo una velocità abbastanza sostenuta, sotto i 4'30''...non capisco cosa vogliamo fare, sarei tentato di lasciarli andare, ma Alessio sicuramente non può reggere questi ritmi e nemmeno Daniel e Marco che ci hanno raggiunto e superato. E infatti, passato il giro di boa di Nora, sulla via del ritorno scendiamo ad un più consono 4'30'' e perdiamo pure Daniel e Marco..Daniel del resto deve fare la 21! E' un pazzo.
Sesto km, Alessio inizia a rallentare, con Andrea lo sproniamo a star su, almeno per la foto di rito sotto l'arco, verrà una figata, le tre canotte rossoblu in parata!. 8° e 9° km, io e Andrea procediamo tranquilli, su un ritmo di 4'35'', Alessio non ce la fa, la testa non gli regge e non ascolta i consigli che gli diamo di stare 'sottovento' nelle zone più esposte. Perde terreno, 10°km rallentiamo a 4'40'' ma nulla...4'50'' e ancora non riesce a riprenderci. Nel frattempo ci riprendono invece diversi corridori, tra cui diverse donne...il mio orgoglio inizia a indignarsi...Alessio non riesce a rinvenire e noi stiamo rallentando eccessivamente. Allo spugnaggio di Nora, Andrea si ferma, come fa sempre, per bere, io arraffo bicchiere e continuo, rallentando per aspettarlo...continuo a perdere posizioni...non mi piace tanto...dopo 2 minuti mi giro e non lo vedo. Capisco che si è fermato ad aspettare Alessio, che aveva circa 300m di svantaggio, e allora mi si accendono gli occhi della tigre. Punto una canotta fluo che sta 30 metri davanti a me e mi dico che devo riprenderla. In mezzo ci sarano 10 atleti. 12° km...supero il gruppazzo e recupero 10 metri a Fluo che anche lui penso sia in progressione,...meglio! 13°km, fluo tiene botta e io dietro a lui mi riprendo quelli che mi erano scappati al 10°. Ultimo km...faccio due conti, ho dato una accelerata a 4'25'' e sto tenendo questa velocità da 3 km circa, ne manca uno solo, potrei allungare ancora a 4'15'' e riprendere Fluo. Ma penso a domani, penso che qualcuno conta su di me pe rla frazione di corsa, penso che fluo mi ha permesso, inconsapevolmente di rinvenire sin qui su, e che in qualche maniera si è meritato di arrivarmi davanti, penso che tanto non credo che andrei sul podio.... a 500 m mollo la presa, mi guardo dietro che nessuno si azzardi a rinvenire...e arrivo in scioltezza. Il tempo è di 1h05' e spiccioli. Va molto bene. Teoricamente dovrei riuscire a stare nell'ora, su questa distanza, ma in fondo chissenefrega oggi. Oggi è così!
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
post da completare....triatholn..staffetta
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
2Giugno 2016 - Lago di corsa 2 – la vendetta!
Il lago di corsa è una gara che si corre a Villacidro, provincia di Cagliari, sulla stradina che ricalca il profilo dell’invaso artificiale di Leni, in loc Montimannu. Da 11 anni una delle società podistiche locali organizza questa gara in una cornice davvero unica e suggestiva. La gara, per ragioni di sicurezza, raduna al massimo 700 atleti, su circuito da 11,7 km.
L’anno scorso l’ho conclusa in 52’52’’, con una media di 4’38’’ a km e ricordo la soddisfazione di avercela fatta a star (poco) dietro a due dei tre moschettieri e accanto a Marina l’inossidabile. Quella gara, fatta fianco a fianco a Davide (che però negli ultimi due km mi aveva mollato) mi ha dato la consapevolezza che potevo correre ‘a certi livelli’, sebbene i miei parametri di riferimento non fossero (e non siano tuttora) certamente dei campioni.
Quest’anno dunque so cosa mi aspetta, gara ‘calda’, umida, di continui piccoli saliscendi, di tortuosità della strada che ricalca le sponde dell’invaso. Ci arrivo con pochi km sulle gambe, eredità del nuovo lavoro a 100 km da casa che non mi lascia il tempo per allenarmi come vorrei, inoltre, due gg fa ho fatto allenamento specifico sui 100 m, ho delle scorie dei lavori di potenziamento, tra cui una sorta di crampetto al polpaccio, che massaggio per bene prima di partire.
Mi posiziono accanto a Davide e Andrea, l’idea è quella di fare assieme un tratto di gara, sin che ce n’è, ma si sa che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare….dopo qualche minuto necessario a riposizionare quegli atleti che non riescono a stare dietro al tappeto rilevatore, si parte!
Primo km, solito casotto: tanti, troppi tapascioni sono partiti davanti a tutti ed è necessario fare slalom per scrollarseli via…il mio pensiero al riguardo è ambivalente: a mio modo sono pure io un tapascione e spesso cerco di spuntare comunque una buona posizione di start, però è anche vero che ciascuno dovrebbe essere cosciente dei propri limiti e tempi e comportarsi di conseguenza. Più semplicemente magari, prima o poi faranno delle gabbie…non dico tanto, ma almeno separiamo chi fa la gara in meno di 50 min da chi la fa in più tempo.
Comunque ora sono in ballo, alla chiusura del primo km il crono mi dice 4’36’’. Inaccettabile! Devo sicuramente accelerare, per entrare in quella media di 4’15’’ che più o meno ho come target. Inizio a sgranare il gruppo, con sorpassi, spesso in discesa, lasciandomi dietro diversi atleti. Al 3 Km mi raggiunge Bro. Mi saluta e sta di fianco, un metro davanti a me. ‘Oggi vinco io’, penso. La delusione della gara di Cagliari ancora brucia, ma sono abbastanza certo di essere un pelo più veloce su gare corte. Individuo davanti a me, a circa 50 metri Silvia e Giovanni, due compagni di squadra…vorrei portarmi sotto e fare gara con loro, ma ho paura di dare troppo all’inizio…me li tengo li, a portata di mano. Trascorre il 4 e 5 km. Le sensazioni sono buone, continuo a risalire la classifica, sempre scortato da Bro che non si lascia superare. Mi sta bene così. Al ristoro prendo acqua, sbevazzo, e mi verso il resto addosso. L’aria è abbastanza fresca, molto meglio dello scorso anno, siamo quasi a metà gara, è tempo di dare una accelerata. Provo a risalire la china per recuperare Silvia e Giovanni, nel cambio di ritmo perdo Bro, che non tiene il passo ma guadagno relativamente poco sui miei due obbiettivi. I quali nel frattempo hanno recuperato un terzo compagno di squadra e formano un terzetto di maglie rossoblu, in mezzo alla altre canotte variopinte. 6 e 7° km passano così…nelle curve strette aumento il ritmo, per nascondermi da Bro e non dargli riferimenti, in salita tengo il ritmo, in discesa mi lancio in picchiata. La distanza da Silvia e Giovanni resta immutata..il mio passo istantaneo è sempre tra i 4’12 e i 4’15, nei tratti in salita sale a 4’20-4’25, in discesa 4’05. 8°km, il terzo compagno di squadra perde terreno dalle due lepri, si posiziona a circa 30 metri da loro, 20 m davanti a me. Lo punto e penso di concludere la gara con lui, o forse prima. L’idea di forzare un po’ negli ultimi due km e arrivare con silvia e giò mi è rimasta..so che giò sta facendo da scorta, ho visto di cosa è capace su queste distanze, so bene che non sta dando tutto. Nemmeno io, per la verità. Ho ancora qualcosina nel serbatoio, ma il crampetto al polpaccio è sempre lì, che mordicchia, a questa velocità non mi da noia, ma ho paura di forzare. Nono km, riprendo il terzo incomodo e gli dico “che ne pensi di un arrivo in parata, in 4?’ lui fa una smorfia e mi dice che non sa se riusciamo a riprenderli. Sono abbastanza convinto di potercela fare, gli dico ‘Dai, che li riprendiamo e arriviamo assieme’. Mi segue. Nei mille metri che seguono mi sta dietro, e iniziamo a rosicchiare decisamente. Al decimo km, passa lui avanti e forza ancora un po’…forse un pelino troppo, da qualche parte nel mio cervello si accende un warning : mi è sembrato che mi voglia abbandonare...ma forse è solo una impressione. L’11 km è il lunghissimo rettilineo della diga…quel maledetto arco non arriva mai…Silvia e Gio provano l’allungo, ma secondo me partono troppo presto. Io e l’altro gli siamo ormai dietro, tra i 5 e i 10 metri. Tengo il mio passo sapendo che il loro è un fuoco di paglia. Ai 500 m ho la certezza che se voglio li riprendo, ma noto che Gio non spinge più, si fa da parte e lascia a Silvia il palcoscenico…sono compagni di squadra, rispetto e ammiro la scelta di Gio, tengo una velocità di crociera che mi consenta di arrivargli a ridosso senza superarli, sempre dell’idea dell’arrivo in parata. Anche il quarto compagno di squadra, che aveva perso 5 metri, si riallinea…già mi vedo le foto dell’arrivo: tre cavalieri rossoblu che scortano la donzella, lasciandole l’onore della vittoria… Ma si sa…la vita non è un film e neppure una fiaba: ai 100 metri dall’arrivo, il quarto uomo, di fianco a me scatta. Vedo lo scatto, non capisco cosa voglia fare…non ha letto il mio libro di fiabe? Evidentemente no, scatta per superarci tutti e 3. Sono una persona competitiva… se questi davanti a me fossero di altre squadre non avrei nessuna remora a fare lo stesso ragionamento che appena fatto lui: mancano 100 metri, ne ho, parto e ti brucio sul filo di lana. Ma in una frazione di secondo capisco che non è il caso, tra l’altro dovrei sverniciare Silvia, per riuscire a passare tra il quarto uomo e lei…sta proprio sulla mia traiettoria. Il quarto uomo supera me, supera Silvia, sorpassa Gio a 30 metri dall’arrivo. Giò con la coda dell’occhio lo vede, puro istinto, scatta pure lui, arrivano sul traguardo quasi appaiati, ma il quarto uomo ha sfruttato al meglio l’effetto sorpresa. Arriviamo tutti e 4 ad un secondo di distacco ..ma non come avevo sognato. Niente arrivo in parata, niente cavalieri, nessuna donzella. I fotografi all’arrivo penso che faranno fatica a distinguere le facce in questo arrivo rossoblu, invece di un arrivo sorridente in parata ci sarà un arrivo affaticato in sprint, una donzella ‘impallata’ dai due contendenti e me, incredulo per quello cui ho appena assistito.
Il mio RT alla fine dirà 48’31”, quattro minuti in meno dello scorso anno. Gara condotta e ragionata senza rischiare nulla (crampo a parte), non per fare il tempone, ma per una costanza di rendimento e di ‘esserci con la testa’. Sto imparando a gestirmi, volevo fare un 4’15” a km e ce l’ho fatta, seppur con sbalzi di tempo dovuti al tracciato. A parte la coda finale…tutto molto bene!
Il lago di corsa è una gara che si corre a Villacidro, provincia di Cagliari, sulla stradina che ricalca il profilo dell’invaso artificiale di Leni, in loc Montimannu. Da 11 anni una delle società podistiche locali organizza questa gara in una cornice davvero unica e suggestiva. La gara, per ragioni di sicurezza, raduna al massimo 700 atleti, su circuito da 11,7 km.
L’anno scorso l’ho conclusa in 52’52’’, con una media di 4’38’’ a km e ricordo la soddisfazione di avercela fatta a star (poco) dietro a due dei tre moschettieri e accanto a Marina l’inossidabile. Quella gara, fatta fianco a fianco a Davide (che però negli ultimi due km mi aveva mollato) mi ha dato la consapevolezza che potevo correre ‘a certi livelli’, sebbene i miei parametri di riferimento non fossero (e non siano tuttora) certamente dei campioni.
Quest’anno dunque so cosa mi aspetta, gara ‘calda’, umida, di continui piccoli saliscendi, di tortuosità della strada che ricalca le sponde dell’invaso. Ci arrivo con pochi km sulle gambe, eredità del nuovo lavoro a 100 km da casa che non mi lascia il tempo per allenarmi come vorrei, inoltre, due gg fa ho fatto allenamento specifico sui 100 m, ho delle scorie dei lavori di potenziamento, tra cui una sorta di crampetto al polpaccio, che massaggio per bene prima di partire.
Mi posiziono accanto a Davide e Andrea, l’idea è quella di fare assieme un tratto di gara, sin che ce n’è, ma si sa che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare….dopo qualche minuto necessario a riposizionare quegli atleti che non riescono a stare dietro al tappeto rilevatore, si parte!
Primo km, solito casotto: tanti, troppi tapascioni sono partiti davanti a tutti ed è necessario fare slalom per scrollarseli via…il mio pensiero al riguardo è ambivalente: a mio modo sono pure io un tapascione e spesso cerco di spuntare comunque una buona posizione di start, però è anche vero che ciascuno dovrebbe essere cosciente dei propri limiti e tempi e comportarsi di conseguenza. Più semplicemente magari, prima o poi faranno delle gabbie…non dico tanto, ma almeno separiamo chi fa la gara in meno di 50 min da chi la fa in più tempo.
Comunque ora sono in ballo, alla chiusura del primo km il crono mi dice 4’36’’. Inaccettabile! Devo sicuramente accelerare, per entrare in quella media di 4’15’’ che più o meno ho come target. Inizio a sgranare il gruppo, con sorpassi, spesso in discesa, lasciandomi dietro diversi atleti. Al 3 Km mi raggiunge Bro. Mi saluta e sta di fianco, un metro davanti a me. ‘Oggi vinco io’, penso. La delusione della gara di Cagliari ancora brucia, ma sono abbastanza certo di essere un pelo più veloce su gare corte. Individuo davanti a me, a circa 50 metri Silvia e Giovanni, due compagni di squadra…vorrei portarmi sotto e fare gara con loro, ma ho paura di dare troppo all’inizio…me li tengo li, a portata di mano. Trascorre il 4 e 5 km. Le sensazioni sono buone, continuo a risalire la classifica, sempre scortato da Bro che non si lascia superare. Mi sta bene così. Al ristoro prendo acqua, sbevazzo, e mi verso il resto addosso. L’aria è abbastanza fresca, molto meglio dello scorso anno, siamo quasi a metà gara, è tempo di dare una accelerata. Provo a risalire la china per recuperare Silvia e Giovanni, nel cambio di ritmo perdo Bro, che non tiene il passo ma guadagno relativamente poco sui miei due obbiettivi. I quali nel frattempo hanno recuperato un terzo compagno di squadra e formano un terzetto di maglie rossoblu, in mezzo alla altre canotte variopinte. 6 e 7° km passano così…nelle curve strette aumento il ritmo, per nascondermi da Bro e non dargli riferimenti, in salita tengo il ritmo, in discesa mi lancio in picchiata. La distanza da Silvia e Giovanni resta immutata..il mio passo istantaneo è sempre tra i 4’12 e i 4’15, nei tratti in salita sale a 4’20-4’25, in discesa 4’05. 8°km, il terzo compagno di squadra perde terreno dalle due lepri, si posiziona a circa 30 metri da loro, 20 m davanti a me. Lo punto e penso di concludere la gara con lui, o forse prima. L’idea di forzare un po’ negli ultimi due km e arrivare con silvia e giò mi è rimasta..so che giò sta facendo da scorta, ho visto di cosa è capace su queste distanze, so bene che non sta dando tutto. Nemmeno io, per la verità. Ho ancora qualcosina nel serbatoio, ma il crampetto al polpaccio è sempre lì, che mordicchia, a questa velocità non mi da noia, ma ho paura di forzare. Nono km, riprendo il terzo incomodo e gli dico “che ne pensi di un arrivo in parata, in 4?’ lui fa una smorfia e mi dice che non sa se riusciamo a riprenderli. Sono abbastanza convinto di potercela fare, gli dico ‘Dai, che li riprendiamo e arriviamo assieme’. Mi segue. Nei mille metri che seguono mi sta dietro, e iniziamo a rosicchiare decisamente. Al decimo km, passa lui avanti e forza ancora un po’…forse un pelino troppo, da qualche parte nel mio cervello si accende un warning : mi è sembrato che mi voglia abbandonare...ma forse è solo una impressione. L’11 km è il lunghissimo rettilineo della diga…quel maledetto arco non arriva mai…Silvia e Gio provano l’allungo, ma secondo me partono troppo presto. Io e l’altro gli siamo ormai dietro, tra i 5 e i 10 metri. Tengo il mio passo sapendo che il loro è un fuoco di paglia. Ai 500 m ho la certezza che se voglio li riprendo, ma noto che Gio non spinge più, si fa da parte e lascia a Silvia il palcoscenico…sono compagni di squadra, rispetto e ammiro la scelta di Gio, tengo una velocità di crociera che mi consenta di arrivargli a ridosso senza superarli, sempre dell’idea dell’arrivo in parata. Anche il quarto compagno di squadra, che aveva perso 5 metri, si riallinea…già mi vedo le foto dell’arrivo: tre cavalieri rossoblu che scortano la donzella, lasciandole l’onore della vittoria… Ma si sa…la vita non è un film e neppure una fiaba: ai 100 metri dall’arrivo, il quarto uomo, di fianco a me scatta. Vedo lo scatto, non capisco cosa voglia fare…non ha letto il mio libro di fiabe? Evidentemente no, scatta per superarci tutti e 3. Sono una persona competitiva… se questi davanti a me fossero di altre squadre non avrei nessuna remora a fare lo stesso ragionamento che appena fatto lui: mancano 100 metri, ne ho, parto e ti brucio sul filo di lana. Ma in una frazione di secondo capisco che non è il caso, tra l’altro dovrei sverniciare Silvia, per riuscire a passare tra il quarto uomo e lei…sta proprio sulla mia traiettoria. Il quarto uomo supera me, supera Silvia, sorpassa Gio a 30 metri dall’arrivo. Giò con la coda dell’occhio lo vede, puro istinto, scatta pure lui, arrivano sul traguardo quasi appaiati, ma il quarto uomo ha sfruttato al meglio l’effetto sorpresa. Arriviamo tutti e 4 ad un secondo di distacco ..ma non come avevo sognato. Niente arrivo in parata, niente cavalieri, nessuna donzella. I fotografi all’arrivo penso che faranno fatica a distinguere le facce in questo arrivo rossoblu, invece di un arrivo sorridente in parata ci sarà un arrivo affaticato in sprint, una donzella ‘impallata’ dai due contendenti e me, incredulo per quello cui ho appena assistito.
Il mio RT alla fine dirà 48’31”, quattro minuti in meno dello scorso anno. Gara condotta e ragionata senza rischiare nulla (crampo a parte), non per fare il tempone, ma per una costanza di rendimento e di ‘esserci con la testa’. Sto imparando a gestirmi, volevo fare un 4’15” a km e ce l’ho fatta, seppur con sbalzi di tempo dovuti al tracciato. A parte la coda finale…tutto molto bene!
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
12 Giugno 2016 - Corri Murera - Muravera
Arrivo a questa gara davvero sfatto. Per via del lavoro e della distanza da casa non sto riuscendo a correre come vorrei, anzi...quasi non riesco a correre in assoluto. Inoltre anche la famiglia richiede la mia presenza, giustamente, quindi arrivo a questa gara 'estiva' (e so che sarà l'ultima garetta da correre al mattino) in condizioni fisiche abbastanza precarie. Inolte la sera prima sono andata o letto tardino, sveglia presto..insomma co sono tutte le premesse per una gara di sofferenza.In realtà mi va benone così...sto facendo allenamento specifico sulla velocità, per via dei campionati societari del 18/19 giugno...correrò i 100 metri, quindi lavori totalmente differenti da quelli cui sono abituato. Poi non ci sarà il chip...insomma..prendo questa gara come un allenamento spinto e mi godrò il mare, a fine corsa.
L'ambiente è solare è allegro, dentro al camping...sembra una festa paesana, non la classica ansia da prestazione di alcune gare 'molto sentite'. Mi riscaldo con Davide, scambio diverse battute con tanti amici, incontro Bro...poi mi sistemo per la partenza, ma non c'è tensione agonistica oggi...non so perchè. Raggiungo Andrea, con cui prevedo di fare un gran pezzo assieme,e tra frizzi e lazzi quasi mi sorprende lo start, al punto che il gps l'ho acceso da troppo poco tempo e non ha ancora beccato i satelliti...pazienza.
La partenza è proprio bella, nel vialone che porta al mare, tra due ali di turisti tedeschi divertiti. Solito casotto dei 'tartarughi' che si sono piazzati davanti, ma niente di gravissimo..dopo nemmeno un km di sterrato duro trovo la mia posizione. Andrea mi sta accanto, viaggiamo sui 4'10", a 15 metri da Bro. Passiamo poi sua una superficie più morbida sabbiosa che inizia a fare un pò di selezione. Sento che Andrea rallenta, Bro invece viaggia spedito, si pone il problema di come gestire la gara...Andrea mi dice di andare, io vorrei aspettare sino al 4°5° km...ma ho paura che mi scappi....gli vado dietro. Un paio di giri tortuosi, tra cui un passaggio su ponte della peschiera, poi ci si inoltra nell'area lacustre. Per circa 4 km si sale e si scende dagli argini che servono a contenere le piene invernali, in un tracciato in single track che impone la velocità del primo che conduce il gruppetto. La velocità, per il gran caldo, e per via del single track cala drasticamente a 4'35" a km, io sono l'ultimo di un sestetto...non riesco a correre come vorrei e non posso superare...questa situazione non mi piace. La sola consolazione è che anche Bro è fermo qui, nel trenino che si è fermato. Ad un certo momento lo vedo riuscire a scalare le posizioni e allungare davanti a tutti. Io sono invece bloccato nei sorpassi, questa situazione mi ricorda certi gran premi di formula 1, dove l'impossibilità di sorpassare favorisce inizialmente gli inseguitori, ma poi chi è davanti, se trova un varco, prende il largo. Difatti succede così...Bro cambia marcia e procede spedito, e io sono ancora qui. all'improvviso 'leggo' un varco, su uno degli ultimi argini, do una accelerata saltando 3 o 4 atleti, e mi metto alla caccia di Bro che ha preso 200m buoni. Finisce l'argine, siamo al 7° km circa, si torna su sterrato duro e asfalto. Il grande caldo e questi km 'al passo' mi hanno però segnato...non riesco a reagire e la velocità, invece che aumentare resta costante sopra i 4'30". mi superano in due...io non riesco a reagire. Improvvisamente di fianco a me compare Davide. Mi dice 'Guai a te se molli!'...cavoli, mi ha ripreso Davide, sono davvero in crisi oggi! Lui è in lotta con un altro ragazzo...decido di reagire, finalmente. riprendo coraggio e vigore e provo a trainarmelo dietro, per scrollarsi di dosso il tizio. Aumento un pò il ritmo al 8° e 9°ma quello gli sta attaccato come un francobollo...io forzo, riprendo un altro paio di atleti e intravedo Bro...500 o 600 m davanti a me. Recuperarlo è ormai impossibile...finirò così. gli ultimi 500 metri do tutto, non si sa mai che abbiano voglia di riprendermi, Davide e il suo avversario. Il tempo alla fine, dirà 48' e 50"...non è malvagio ma ho sofferto troppo il caldo e il passo. Da domani si ricomincia seriamente!
Arrivo a questa gara davvero sfatto. Per via del lavoro e della distanza da casa non sto riuscendo a correre come vorrei, anzi...quasi non riesco a correre in assoluto. Inoltre anche la famiglia richiede la mia presenza, giustamente, quindi arrivo a questa gara 'estiva' (e so che sarà l'ultima garetta da correre al mattino) in condizioni fisiche abbastanza precarie. Inolte la sera prima sono andata o letto tardino, sveglia presto..insomma co sono tutte le premesse per una gara di sofferenza.In realtà mi va benone così...sto facendo allenamento specifico sulla velocità, per via dei campionati societari del 18/19 giugno...correrò i 100 metri, quindi lavori totalmente differenti da quelli cui sono abituato. Poi non ci sarà il chip...insomma..prendo questa gara come un allenamento spinto e mi godrò il mare, a fine corsa.
L'ambiente è solare è allegro, dentro al camping...sembra una festa paesana, non la classica ansia da prestazione di alcune gare 'molto sentite'. Mi riscaldo con Davide, scambio diverse battute con tanti amici, incontro Bro...poi mi sistemo per la partenza, ma non c'è tensione agonistica oggi...non so perchè. Raggiungo Andrea, con cui prevedo di fare un gran pezzo assieme,e tra frizzi e lazzi quasi mi sorprende lo start, al punto che il gps l'ho acceso da troppo poco tempo e non ha ancora beccato i satelliti...pazienza.
La partenza è proprio bella, nel vialone che porta al mare, tra due ali di turisti tedeschi divertiti. Solito casotto dei 'tartarughi' che si sono piazzati davanti, ma niente di gravissimo..dopo nemmeno un km di sterrato duro trovo la mia posizione. Andrea mi sta accanto, viaggiamo sui 4'10", a 15 metri da Bro. Passiamo poi sua una superficie più morbida sabbiosa che inizia a fare un pò di selezione. Sento che Andrea rallenta, Bro invece viaggia spedito, si pone il problema di come gestire la gara...Andrea mi dice di andare, io vorrei aspettare sino al 4°5° km...ma ho paura che mi scappi....gli vado dietro. Un paio di giri tortuosi, tra cui un passaggio su ponte della peschiera, poi ci si inoltra nell'area lacustre. Per circa 4 km si sale e si scende dagli argini che servono a contenere le piene invernali, in un tracciato in single track che impone la velocità del primo che conduce il gruppetto. La velocità, per il gran caldo, e per via del single track cala drasticamente a 4'35" a km, io sono l'ultimo di un sestetto...non riesco a correre come vorrei e non posso superare...questa situazione non mi piace. La sola consolazione è che anche Bro è fermo qui, nel trenino che si è fermato. Ad un certo momento lo vedo riuscire a scalare le posizioni e allungare davanti a tutti. Io sono invece bloccato nei sorpassi, questa situazione mi ricorda certi gran premi di formula 1, dove l'impossibilità di sorpassare favorisce inizialmente gli inseguitori, ma poi chi è davanti, se trova un varco, prende il largo. Difatti succede così...Bro cambia marcia e procede spedito, e io sono ancora qui. all'improvviso 'leggo' un varco, su uno degli ultimi argini, do una accelerata saltando 3 o 4 atleti, e mi metto alla caccia di Bro che ha preso 200m buoni. Finisce l'argine, siamo al 7° km circa, si torna su sterrato duro e asfalto. Il grande caldo e questi km 'al passo' mi hanno però segnato...non riesco a reagire e la velocità, invece che aumentare resta costante sopra i 4'30". mi superano in due...io non riesco a reagire. Improvvisamente di fianco a me compare Davide. Mi dice 'Guai a te se molli!'...cavoli, mi ha ripreso Davide, sono davvero in crisi oggi! Lui è in lotta con un altro ragazzo...decido di reagire, finalmente. riprendo coraggio e vigore e provo a trainarmelo dietro, per scrollarsi di dosso il tizio. Aumento un pò il ritmo al 8° e 9°ma quello gli sta attaccato come un francobollo...io forzo, riprendo un altro paio di atleti e intravedo Bro...500 o 600 m davanti a me. Recuperarlo è ormai impossibile...finirò così. gli ultimi 500 metri do tutto, non si sa mai che abbiano voglia di riprendermi, Davide e il suo avversario. Il tempo alla fine, dirà 48' e 50"...non è malvagio ma ho sofferto troppo il caldo e il passo. Da domani si ricomincia seriamente!
PB 10k (unofficial): San Gavino 2016: 41'10" (4'07" a km)
PB 12k: CA -Vivicittà 2016: 50m 21s (4'11'' a km)
PB Half Marathon: OR :1h 33m 20s (4'25'' a km)
Il mio diario: viewtopic.php?t=41962
PB 12k: CA -Vivicittà 2016: 50m 21s (4'11'' a km)
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
18-19 giugno 2016 - Velocità!
Il menù del weekend propone i campionati regionali societari su pista. Si parla di tutte le discipline dell'atletica, velocità, mezzofondo, ostacoli, salti, lanci. Quest'anno, a differenza dell'anno passato, mi ci sto impegnando da oltre un mese, specialmente la velocità ...è il mio habitat naturale...l'ho sempre saputo, ma mai praticato. Pertanto mi iscrivo ai 100 metri, alla 4x100 e ai 200 metri...deciso a vendere cara la pelle. Lo scorso anno ho collezionato un 14"68 sui 100 metri...una improvvisata, più che una gara, anche perchè nella mia batteria c'era un certo 'Giovanni Puggioni...".
Si inizia col sabato sera, prima gara 100 metri piani. In realtà c'è poco da raccontare...la velocità è così...intensissima e brevissima. Molta preparazione, tanta concentrazione nel riscaldamento e nel pregara e poi ci si beve tutto d'un fiato la gara. La particolarità è che la mia batteria vede 4 canotte rossoblu su 7 partecipanti. siamo 3/4 della staffetta che non hanno mai corso 'contro'...gli altri due sono velocisti con anni e anni di esperienza...già solo averli accanti mi fa un pò paura e un pò 'effetto sfida'. Parto non benissimo, 10 passi e alzo la testa, altri 5 secondi e tutto è finito. Il mio tempo è di 13"96...non male, ma posso fare meglio...molto meglio.
A fine serata è prevista la 4x100. correrò in curva, mi ci trovo bene, ma avrei preferito fare qualche altro test di passaggio testimone. contrariamente a ciò che pensavo si parte a bomba, sta a chi arriva 'prnderti' per passarti il tubo. Gigi arriva come un treno e io parto non da meno, agli 80 metri mi raggiunge e mi sorpassa quello in 7° corsia...mi distraggo, perdo velocità e il io passaggio del testimone avviene proprio al limite della line di cambio. La nostra prestazione è comunque ottima, nonostante il mio 'errore' gli altri tre sono contenti e già si parla di preparare la staffetta perle gare individuali...mi gaso alla grande!
Domenica mattina, infine, ho i 200. Li ho provati davvero poche volte, ho ben presente i consigli di Claudio e cerco di farli miei nel pregara, anche se la pioggia e il vento fresco disturba parecchio al concentrazione. Inoltre le due gare del giorno prima mi hanno lasciato una stanchezza 'strana'...mi sento affaticato, on esplosivo. Parto bene, non benissimo, inizio curva tengo un pò per non bermi tutto al'inizio, quando passo al rettilineo per un attimo perdo di concentrazione e sbando, ma non mollo sino alla fine. Il timer dice 29"57. ero quasi certo di essere sotto i 30, ma penso di avere un margine di un secondo e mezzo buono, su questa distanza.
Bello, la pista, la velocità, mi piace da matti. Nulla a che vedere con le centinaia di ore e di km percorsi in solitaria...serve un coach, un programma serio, molto più duro. Ma voglio provare a non mollare la velocità, quest'anno. Bolt...sto arrivando!
Il menù del weekend propone i campionati regionali societari su pista. Si parla di tutte le discipline dell'atletica, velocità, mezzofondo, ostacoli, salti, lanci. Quest'anno, a differenza dell'anno passato, mi ci sto impegnando da oltre un mese, specialmente la velocità ...è il mio habitat naturale...l'ho sempre saputo, ma mai praticato. Pertanto mi iscrivo ai 100 metri, alla 4x100 e ai 200 metri...deciso a vendere cara la pelle. Lo scorso anno ho collezionato un 14"68 sui 100 metri...una improvvisata, più che una gara, anche perchè nella mia batteria c'era un certo 'Giovanni Puggioni...".
Si inizia col sabato sera, prima gara 100 metri piani. In realtà c'è poco da raccontare...la velocità è così...intensissima e brevissima. Molta preparazione, tanta concentrazione nel riscaldamento e nel pregara e poi ci si beve tutto d'un fiato la gara. La particolarità è che la mia batteria vede 4 canotte rossoblu su 7 partecipanti. siamo 3/4 della staffetta che non hanno mai corso 'contro'...gli altri due sono velocisti con anni e anni di esperienza...già solo averli accanti mi fa un pò paura e un pò 'effetto sfida'. Parto non benissimo, 10 passi e alzo la testa, altri 5 secondi e tutto è finito. Il mio tempo è di 13"96...non male, ma posso fare meglio...molto meglio.
A fine serata è prevista la 4x100. correrò in curva, mi ci trovo bene, ma avrei preferito fare qualche altro test di passaggio testimone. contrariamente a ciò che pensavo si parte a bomba, sta a chi arriva 'prnderti' per passarti il tubo. Gigi arriva come un treno e io parto non da meno, agli 80 metri mi raggiunge e mi sorpassa quello in 7° corsia...mi distraggo, perdo velocità e il io passaggio del testimone avviene proprio al limite della line di cambio. La nostra prestazione è comunque ottima, nonostante il mio 'errore' gli altri tre sono contenti e già si parla di preparare la staffetta perle gare individuali...mi gaso alla grande!
Domenica mattina, infine, ho i 200. Li ho provati davvero poche volte, ho ben presente i consigli di Claudio e cerco di farli miei nel pregara, anche se la pioggia e il vento fresco disturba parecchio al concentrazione. Inoltre le due gare del giorno prima mi hanno lasciato una stanchezza 'strana'...mi sento affaticato, on esplosivo. Parto bene, non benissimo, inizio curva tengo un pò per non bermi tutto al'inizio, quando passo al rettilineo per un attimo perdo di concentrazione e sbando, ma non mollo sino alla fine. Il timer dice 29"57. ero quasi certo di essere sotto i 30, ma penso di avere un margine di un secondo e mezzo buono, su questa distanza.
Bello, la pista, la velocità, mi piace da matti. Nulla a che vedere con le centinaia di ore e di km percorsi in solitaria...serve un coach, un programma serio, molto più duro. Ma voglio provare a non mollare la velocità, quest'anno. Bolt...sto arrivando!
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...
10/09/2016 Run with Rome 2024
cronaca di un flop annunciato
Diciamolo chiaramente: la Fidal ha toppato e di brutto. Gara in contemporanea su 10 o 12 città in Italia ha avuto pochissima pubblicità, nessun risalto mediatico e una pessima organizzazione (sino a7 gg prima non si sapeva nemmeno il tracciato, i tempi e i luoghi per il ritiro dei chip, dati sulle iscrizioni...nemmeno il sito fidal sardegna aveva uno straccio di locandina). Unica 'consolazione' costava 7 euro. a dimostrazione che si può ancora organizzare una gara con chip, ristori e maglia tecnica a prezzi umani.
Personalmente c arrivo in condizioni pietose. Sto correndo una volta a settimana di media, cercando di nuotare una mezzora nel weekend, ma sono in pessima forma. e molto stanco.
l'idea è concluderla in 43 o 44 minuti, ma non mi faccio troppi calcoli di medie da tenere o riferimenti...sono troppo 'stanco' mentalmente e scarico per poter tarare una qualche tattica. Inoltre è stata una nottataccia...inosmma..si preannuncia un disastro e non ne sono tanto preoccupato, in realtà.
siamo la squadra più numerosa, 50 partenti su 250 iscritti, circa...tutto molto bello. C'è Giusi, mia sorella, è un test importante per lei, in previsione della gara in staffetta, domenica prossima. Incontro anche Andrea...vorremmo farla assieme, ma non so come siamo messi...ad ogni buon conto stiamo vicini, in partenza, poi si vedrà.
Ecco il colpo di pistola, transito sotto il gonfiabile nel gruppone...forse avrei fatto bene a cercare un posto al sole, ma non mi sono stressato troppo. Dopo un km di 'studio', noto che il gruppo si spacca tra quelli che vanno a 4'30 e il resto. Io sono in testa al resto, ma non mi piace mai essere davanti, preferisco avere delle lepri. Perciò tiro un pò il gruppo per ricucire. Andrea mi è a ruota...iniziamo a recuperare qualcuno. al 3° km mi sorpassa Gesuino, vecchietto 'terribile', ci becchiamo spesso su al colle...caspita, 'ha un bel passo', penso. E io no. Riprendo qualcuno della mia squadra..Katia, atleta che va spesso a medaglia nella sua categoria, che so reduce da svariati problemi...provo a tirarla su, ma ha un passo lento. Perdo Andrea a supero merigreis...non riesco ad avere qualcuno col mio passo...entriamo a Molentargius, mi giro e non trovo nessuna maglia 'amica'. solo Gesuino, la davanti procede tranquillo. Accelero un pò e recupero lo svantaggio, procediamo assieme per circa tre o 4 km spronandoci a vicenda a tenere un ritmo da 4'35'' circa. Al rifornimento perdiamo qualcosina tra sbevazzare e farci la doccia con la bottiglietta...ora scenderemo lungo il canale. In lontananza vedo alcune maglie della mia squadra, cerco di capire dove sia Davide, compare di mille scorribande, ma non lo inquadro. Con Gesuino riprendiamo pima Efisio poi puntiamo Daniel. Quando lo stiamo per riprendere, Gesuino si ferma, credo a legarsi la scarpa. sono quasi nel panico. Mancano 3 km circa e non ho più il fedele scudiero. Riprendo comunque Daniel e mi appaio ad altri tre atleti che sembrano alla mia portata. Il passo è un costante e laconico 4'30''. Vorrei provare ad allungare il passo, appena supero l'8° ma le gambe e la testa dicono di no. Si gira dietro il campo di Atletica, ultimo km, provo ancora a risollevarmi, supero qualche scoppiato, ma non ho lo sprint che vorrei...faccio continuamente elastico. All'ingresso in pista sogno una proigressione che rimane solo nella mia testa. giusto negli ultimi 100 metri do il massimo, ma parlo di un allungo, non esattamente uno sprint. finisco in 45' e 55'', un tempaccio per le mie attese.
Ma non potevo fare di più, non solo non avevo testa ma neppure gambe. Al traguardo incontro Davide e Sergio, entrambi han fatto 43 o 44 minuti...avrei dovuto stare con loro. Ormai è andata così
Da domani si riprende con glia llenamneti, così non va!
cronaca di un flop annunciato
Diciamolo chiaramente: la Fidal ha toppato e di brutto. Gara in contemporanea su 10 o 12 città in Italia ha avuto pochissima pubblicità, nessun risalto mediatico e una pessima organizzazione (sino a7 gg prima non si sapeva nemmeno il tracciato, i tempi e i luoghi per il ritiro dei chip, dati sulle iscrizioni...nemmeno il sito fidal sardegna aveva uno straccio di locandina). Unica 'consolazione' costava 7 euro. a dimostrazione che si può ancora organizzare una gara con chip, ristori e maglia tecnica a prezzi umani.
Personalmente c arrivo in condizioni pietose. Sto correndo una volta a settimana di media, cercando di nuotare una mezzora nel weekend, ma sono in pessima forma. e molto stanco.
l'idea è concluderla in 43 o 44 minuti, ma non mi faccio troppi calcoli di medie da tenere o riferimenti...sono troppo 'stanco' mentalmente e scarico per poter tarare una qualche tattica. Inoltre è stata una nottataccia...inosmma..si preannuncia un disastro e non ne sono tanto preoccupato, in realtà.
siamo la squadra più numerosa, 50 partenti su 250 iscritti, circa...tutto molto bello. C'è Giusi, mia sorella, è un test importante per lei, in previsione della gara in staffetta, domenica prossima. Incontro anche Andrea...vorremmo farla assieme, ma non so come siamo messi...ad ogni buon conto stiamo vicini, in partenza, poi si vedrà.
Ecco il colpo di pistola, transito sotto il gonfiabile nel gruppone...forse avrei fatto bene a cercare un posto al sole, ma non mi sono stressato troppo. Dopo un km di 'studio', noto che il gruppo si spacca tra quelli che vanno a 4'30 e il resto. Io sono in testa al resto, ma non mi piace mai essere davanti, preferisco avere delle lepri. Perciò tiro un pò il gruppo per ricucire. Andrea mi è a ruota...iniziamo a recuperare qualcuno. al 3° km mi sorpassa Gesuino, vecchietto 'terribile', ci becchiamo spesso su al colle...caspita, 'ha un bel passo', penso. E io no. Riprendo qualcuno della mia squadra..Katia, atleta che va spesso a medaglia nella sua categoria, che so reduce da svariati problemi...provo a tirarla su, ma ha un passo lento. Perdo Andrea a supero merigreis...non riesco ad avere qualcuno col mio passo...entriamo a Molentargius, mi giro e non trovo nessuna maglia 'amica'. solo Gesuino, la davanti procede tranquillo. Accelero un pò e recupero lo svantaggio, procediamo assieme per circa tre o 4 km spronandoci a vicenda a tenere un ritmo da 4'35'' circa. Al rifornimento perdiamo qualcosina tra sbevazzare e farci la doccia con la bottiglietta...ora scenderemo lungo il canale. In lontananza vedo alcune maglie della mia squadra, cerco di capire dove sia Davide, compare di mille scorribande, ma non lo inquadro. Con Gesuino riprendiamo pima Efisio poi puntiamo Daniel. Quando lo stiamo per riprendere, Gesuino si ferma, credo a legarsi la scarpa. sono quasi nel panico. Mancano 3 km circa e non ho più il fedele scudiero. Riprendo comunque Daniel e mi appaio ad altri tre atleti che sembrano alla mia portata. Il passo è un costante e laconico 4'30''. Vorrei provare ad allungare il passo, appena supero l'8° ma le gambe e la testa dicono di no. Si gira dietro il campo di Atletica, ultimo km, provo ancora a risollevarmi, supero qualche scoppiato, ma non ho lo sprint che vorrei...faccio continuamente elastico. All'ingresso in pista sogno una proigressione che rimane solo nella mia testa. giusto negli ultimi 100 metri do il massimo, ma parlo di un allungo, non esattamente uno sprint. finisco in 45' e 55'', un tempaccio per le mie attese.
Ma non potevo fare di più, non solo non avevo testa ma neppure gambe. Al traguardo incontro Davide e Sergio, entrambi han fatto 43 o 44 minuti...avrei dovuto stare con loro. Ormai è andata così
Da domani si riprende con glia llenamneti, così non va!
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