Una buona tecnica di corsa

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mircuz
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da mircuz »

Nicolò Di Pace ha scritto:Io dico la mia esperienza e andando in là con l'età (ora ho 27 anni...)sto imparando ad andarci sempre più con i piedi di piombo. Io vengo dal calcio, da piccolo l'ho praticato 'come se non ci fosse un domani' fino a 19 anni (anche perché all'epoca il principio cardine dell'allenatore medio era 'spingi sempre e comunque al massimo') e dei piccoli danni a livello ortopedico li ho fatti, anche se comunque il calcio mi ha aiutato molto a formarmi a livello psico-fisico. Non metto in dubbio i tuoi 40 km e 2000 m, senza postumi, devi esser super allenato. In ogni caso io rimango scettico sul super allenamento in generale come scelta di vita a lungo a termine, ma questo é un tema più generale e controverso, ognuno ha le sua rispettabile opinione. Ciao!
Beh, tieni conto che ho 53 anni... :mrgreen:
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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Attenov
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da Attenov »

Ciao a tutti!
Nel leggere le vostre (utilissime) argomentazioni sulla tecnica, volevo chiedervi se avete qualche link da mandarmi per approfondire.

Grazie!
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bully
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da bully »

@Attenov

ho un articolo http://www.runnerstory.it (luglio - 2010) il link non mi si apre ma forse solo per ragioni aziendali. Prova se non ci riesci fammi sapere

alla pag 2 del tread avevo postato un paio di video su Youtube non so se li hai visti..
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

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Attenov
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da Attenov »

@bully
Nemmeno io riesco ad aprire il link dell'articolo, ma ho annotato quelli di Youtube ed approfondiro' nel w.e.

Grazie!!!
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da bully »

Se vuoi te lo posso mandare per mail .... fammi sapere
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da Attenov »

bully ha scritto:Se vuoi te lo posso mandare per mail .... fammi sapere

Proviamo, si.
:thumleft:
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bully
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da bully »

@attenov

hai studiato? :study:

se serve aiuto sono a disposizione... sulla teoria sono imbattibile. Sulla pratica ... un pò meno!
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da Attenov »

@bully

Si, ho studiato, davvero bei tutorial. Vedro' di cominciare a mettere in pratica qualche esercizio, compatibilmente con la mia tabella "emergenza Roma-Ostia"...

:frusta

dopo la quale ci potremo confrontare meglio.
Tu stai preparando qualcosa?
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bully
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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da bully »

Si sto preparando la mia prima 1/2.
Doveva essere la Stramilano x la quale abbiamo messo su un gruppo di allenamento virtuale obiettivo sub 2h.
Dico doveva perche per la data della Stramilano non saro' in italia percio' la dovro' saltare .... :cry:
Esordio ufficiale in mezza da fissarsi
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

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Re: Una buona tecnica di corsa

Messaggio da alberto1988 »

Ciao a tutti. Sono un principiante della corsa e non sono tecnologico come la gran parte degli utenti di questo forum. Anche perché non so quanto mi servirebbe: abito nel Varesotto, vedo solo colline e discese, quindi difficilmente potrei tenere ritmi e cardiofrequenze prendendo le variazioni per oro colato. Non per adesso, almeno. E del resto non cercherei nemmeno percorsi in pianura, perché correre così, attraversando saliscendi tra i paesini, mi soddisfa molto di più!
Il problema è che, pur amando l'attività fisica, dopo i 20 anni mi son seduto sugli allori, e quando mi son reso conto che le partitelle a calcetto/basket non bastavano più, ho provato a correre. Prima per dimagrire e mettermi in forma, poi "per passione" (cit). E mi è piaciuto, un anno e mezzo fa. Ammetto di essere incostante, ma è facile esserlo se ci si infortuna ogni due per tre. All'inizio diedi la colpa alla sfortuna e alla mia fisiologica supinazione; non una cosa grave, tanto che, documentandomi sommariamente, nel corso degli anni avevo già corretto in parte la mia tecnica. Ma ormai nell'adolescenza "ignorante" avevo già fatti troppi danni, e ho perso il conto delle distorsioni, trovandomi oggi caviglie di vetro.
Poi ho aggiunto un tassello con le scarpe da corsa ("Ma come! E chiamalo tassello!" direte giustamente voi!), e infine, appunto, un anno e mezzo fa ho iniziato a correre con costanza e gioia, migliorando respirazione, qualità e quantità delle uscite. Correvo agilmente poco più di una decina di km, sempre collinari, con un passo di 5'/5'20''. Nulla di eclatante, sia chiaro, ma mi sentivo un leone e sapevo di poter migliorare ancora. :rambo: Tecnica di corsa rullata, "appoggiando fluidamente tutta la pianta del piede", secondo i dettami anche di una runner esperta che conosco (lei però è un infaticabile scricciolo, mentre io sono solo 1,70 ma per 68-69 kg...).
Poi ancora fascite plantare (da dover star fermo settimane, e sì che di stretching ne facevo), fastidio all'esterno delle ginocchia, e caviglie fragili: tanto che un giorno, mentre attraversavo una strada "in borghese", neanche durante un allenamento, mi sono sbriciolato la sinistra. :cry: Dopo un "fermo" di un mese e mezzo, ho azzardato un pomeriggio di basket, e (come accade nello sci, con la classica ultima discesa della giornata) allo scadere mi sono lesionato il tendine d'Achille. Tre mesi e via. Ora, dopo mesi di corsa e mesi di stop, ho deciso di ricominciare. Le sensazioni sono buone, anche migliori delle previsioni, dato che, dopo poche settimane di attività a partire da novembre, ho ritrovato un discreto (per me!) 5'30"/km. Nel frattempo mi sono documentato (in ultimo, ma non ultimo, su questo forum) e ho capito che secondo molti non solo la rullata è pressoché dannosa, ma anche le scarpe troppo ammortizzate sarebbero un'arma a doppio taglio, proteggendo il piede al punto da "viziare" l'articolazione e l'atleta, togliendo il dolore ma non i traumi che si accumulano a causa di una tecnica sbagliata :pirlun:
Avvertendo già le prime tensioni ai fasci plantari, ho deciso, dopo lunga esitazione, di sperimentare un cambio di tecnica.
Da un paio di uscite sto provando ad utilizzare un appoggio del piede più avanzato. Ciao rullata.
Tutto molto "innaturale", sebbene, "naturalmente", tolte le scarpe, anche io corra di spiccato avampiede. C'è da dire che uso delle Mizuno Wave Legend 2 (non il massimo dell'ammortizzazione in termini assoluti, ma essendo le Mizuno calzature "secche" per eccellenza, pare mi vada già di lusso, se non sbaglio), quindi non certo delle "minimaliste" che favoriscano un gesto più naturale.
Risultato, tempi in linea coi precedenti (5'20"/5':30") e polpacci che mi dicono "Te possino...".
E tanti dubbi: il cambio repentino di tecnica potrebbe crearmi problemi? Magari così facendo salvaguardo fasce plantari e caviglie, ma logoro tendini d'Achille e metatarsi (che ho "sentito" molto, soprattutto alla fine).
In più non so nemmeno se la tecnica che ho utilizzato sia quella giusta o un banale scimmiottamento: in salita corro ovviamente di avampiede, ma come ho letto nei thread non vado "di punta", ma lascio scendere sull'asfalto tutta la pianta; in piano corro di...boh...mesopiede? Avampiede? Comunque tentando di non "spanciare" di piede, "cadendo" sul centro della pianta come pure ho letto qua da qualche parte: mi sembra di atterrare ogni volta a peso morto, in modo ancor meno ammortizzato di quando "rullavo". Tento quindi di cercare la parte anteriore del piede, facendo in ogni caso toccare il tallone nella parte finale dell'appoggio. In discesa (soprattutto se decisa) invece non riesco a fare a meno di atterrare di tallone.
Forse tutto questa difficoltà ad utilizzare una tecnica "naturale" è dovuta ai drop delle scarpe e bla bla bla, ma metto le mani avanti dicendo che apprezzo le filosofie di vita/corsa altrui, ma non credo arriverò mai ad indossare scarpe non ammortizzate, soprattutto per quel che dicevo dei metatarsi e delle mie congenite fragilità articolari. Ho letto una critica che @enjoyash ha scritto (http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... &start=190) nei riguardi della diffidenza nei confronti delle ammortizzate, e sono -da profano, chiaro- d'accordo. Madre natura ci ha resi efficaci e quasi perfetti, ma nessun oculista consiglierebbe ad un miope di non utilizzare gli occhiali "Perché i nostri avi mica li usavano". Certo è però che in media stat virtus e quindi gli occhiali vanno usati della giusta gradazione, e usarne di troppo forti o troppo deboli non ci donerà la vista a raggi-X di Superman.
Ne avevo di cose da dire, nel mio primo messaggio :D :-"
Che dite? Avampiede o rullata? Avampiede anche con scarpe ammortizzate, ma magari con meno drop? Collinare efficace per allenarsi ma deleterio per le articolazioni?
Buonanotte, leoni e gazzelle.

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