Se un amatore (come lo sono io) corresse come la maggior parte di quelli che luclaiffo definisce tallonatori sarebbe "il figo della ciclabile" in quanto a tecnica di corsa.

Credo che tra colui che atterra di tallone con la gamba tesa molto avanti rispetto al baricentro e gli elite di cui sopra ci sia un mondo in mezzo.
Questi i miei commenti:
1) "postura" è tutto, non solo l'appoggio del piede
VERO
2) ognuno ha la sua meccanica, è sbagliato (come sempre) assolutizzare
VERO
3) per ogni singolo atleta la meccanica varia al variare della velocità. circa l'appoggio, maggiore è la velocità e più si tende ad avanzare l'appoggio verso l'avampiede, e viceversa
VERO
4) per mezza e maratona degli elite, il 75% e il 90% degli atleti appoggiano di tallone (non eccessivamente e non troppo avanti al baricentro). parliamo di elite, quindi arduo dire che "sbagliano".
Qui vale il discorso fatto all'inizio, il contatto col tallone per molti di questi atleti è talmente impercettibile che, secondo me, si può di fatto parlare di appoggio di mesopiede. Tallonare è un'altra cosa (se ci accordiamo sui termini, altrimenti è una rissa

5) per la pista, data l'alta velocità, la maggioranza appoggia di mesopiede/tutta pianta, ma ci sono eccezioni. addirittura negli 800 c'è qualcuno che appoggia di tallone.
MI FIDO
6) sforzarsi innaturalmente ad appoggiare di meso/avampiede più dare alla lunga problemi di tendini, fasciti, metatarsalgie.
VERO - Nel senso che se per correre di mesopiede, o comunque evitare di tallonare (per come lo intendo io

7) sta storia del mesopiede/avampiede assolutizzata erga omnes è più che altro una moda, una trovata pubblicitaria per vendere qualcosa.
Su questo non sono assolutamente d'accordo perchè la storia dice esattamente il contrario. Ma direi che siamo più in ambito filosofico che altro.
@lucaliffo
Vedo adesso la foto di Pertile. Se consideriamo che non è ancora in fase di appoggio per me quello è chiaramente un appoggio di mesopiede.