raptor ha scritto:Non posso che rinnovare i miei complimenti a Daniele e Matteo, grandi ragazzi!!


Moderatori: franchino, runmarco, deuterio, Evuelledi
raptor ha scritto:Non posso che rinnovare i miei complimenti a Daniele e Matteo, grandi ragazzi!!
AEP ha scritto:Ciao, sono passati alcuni giorni da questa bellissima esperienza a cui sono approdato dopo aver "abbandonato" la strada. Presa la batosta alla maratona di Treviso, ero andato un pò in saturazione. L'errore è stato solo mio: troppe aspettative con la conseguente perdita del divertimento che provavo correndo. Ho ricominciato dopo un mese di fermo senza nessun obiettivo, ma poi, complice l'incoscienza che ho in abbondanza, mi sono detto: "Bellissima questa gara. La voglio fare!".
Prima volta 46Km, prima volta D+ 2.500mt, prima volta sulle gambe per 8 ore: incredibile esperienza! Il contesto, la famigliarità nei dialoghi, lo scambio di saluti e frasi durante la corsa anche se non ci si conosceva, mi ha portato a concludere un "viaggio". Già, perchè fin dall'inizio è così che l'ho visto: un viaggio, un'avventura in cui mi ero posto come unico obbiettivo quello di arrivare alla fine (i manicotti da finisher sono troppo belli) senza soffrire.
Non so, sarà stata una giornata di grazia, sarà stato il paesaggio, sarà stata la partenza con il buio squarciato dalle frontali, sarà stato l'aver incontrato ai ristori persone che si sono sempre complimentate e hanno sempre avute parole di incoraggiamento... tante cose che messe assieme mi hanno fatto arrivare alla fine del mio viaggio in 8h12m (ben al di sotto delle 10h che avevo visto come unico tempo per poter arrivare all'arrivo) con un sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi.
Porto ancora con me molte immagini catturate con occhi curiosi: la suggestiva salita a Cima Grappa con un'interminabile fila di lucine davanti e dietro di me, il passaggio all'Ossario dove il pensiero del viaggio è stato sostituito da un leggero senso di commozione, l'assalto (per modo di dire perchè ci ho impiegato 4h) al falso piano-discesa (benedette creste...), i prati/pascoli, i volontari alcuni dei quali solitari. La cosa più strana? Gli ultimi 10Km con l'attraversamento di un bosco bellissimo e delle trincee: anche qui la mente è andata a quella immane tragedia che si è consumata. Ecco, tutto qua: un misto tra paesaggio e storia che crea il fascino di questa gara!!!
Discorso disordinato e confuso che rispecchia ancora la forte emozione vissuta.
Un saluto e... buone corse a tutti.
Antonio
Se non mi sbaglio ti ho superato ad un km dal traguardo.....e poi ci siamo rincontrati al ristoro finale.....AEP ha scritto:Ciao, sono passati alcuni giorni da questa bellissima esperienza a cui sono approdato dopo aver "abbandonato" la strada. Presa la batosta alla maratona di Treviso, ero andato un pò in saturazione. L'errore è stato solo mio: troppe aspettative con la conseguente perdita del divertimento che provavo correndo. Ho ricominciato dopo un mese di fermo senza nessun obiettivo, ma poi, complice l'incoscienza che ho in abbondanza, mi sono detto: "Bellissima questa gara. La voglio fare!".
Prima volta 46Km, prima volta D+ 2.500mt, prima volta sulle gambe per 8 ore: incredibile esperienza! Il contesto, la famigliarità nei dialoghi, lo scambio di saluti e frasi durante la corsa anche se non ci si conosceva, mi ha portato a concludere un "viaggio". Già, perchè fin dall'inizio è così che l'ho visto: un viaggio, un'avventura in cui mi ero posto come unico obbiettivo quello di arrivare alla fine (i manicotti da finisher sono troppo belli) senza soffrire.
Non so, sarà stata una giornata di grazia, sarà stato il paesaggio, sarà stata la partenza con il buio squarciato dalle frontali, sarà stato l'aver incontrato ai ristori persone che si sono sempre complimentate e hanno sempre avute parole di incoraggiamento... tante cose che messe assieme mi hanno fatto arrivare alla fine del mio viaggio in 8h12m (ben al di sotto delle 10h che avevo visto come unico tempo per poter arrivare all'arrivo) con un sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi.
Porto ancora con me molte immagini catturate con occhi curiosi: la suggestiva salita a Cima Grappa con un'interminabile fila di lucine davanti e dietro di me, il passaggio all'Ossario dove il pensiero del viaggio è stato sostituito da un leggero senso di commozione, l'assalto (per modo di dire perchè ci ho impiegato 4h) al falso piano-discesa (benedette creste...), i prati/pascoli, i volontari alcuni dei quali solitari. La cosa più strana? Gli ultimi 10Km con l'attraversamento di un bosco bellissimo e delle trincee: anche qui la mente è andata a quella immane tragedia che si è consumata. Ecco, tutto qua: un misto tra paesaggio e storia che crea il fascino di questa gara!!!
Discorso disordinato e confuso che rispecchia ancora la forte emozione vissuta.
Un saluto e... buone corse a tutti.
Antonio
Maui72 ha scritto:AEP ha scritto: Ciao, sono passati alcuni giorni da questa bellissima esperienza a cui sono approdato dopo aver "abbandonato" la strada. Presa la batosta alla maratona di Treviso, ero andato un pò in saturazione. L'errore è stato solo mio: troppe aspettative con la conseguente perdita del divertimento che provavo correndo. Ho ricominciato dopo un mese di fermo senza nessun obiettivo, ma poi, complice l'incoscienza che ho in abbondanza, mi sono detto: "Bellissima questa gara. La voglio fare!".
Esattamente quello che è successo a me, presa una bella batosta alla Maratona di Treviso, più che altro era arrivato senza provare nessuna particolare emozione, mi sono dato al Trail. Ho iniziato di brutto con l'Ultrabericus, TCE, sono andato a far l'ORSA quinti il Cortina Trail, non contento ho fatto anche il Trans d'Havet lungo e ho chiuso con gli Eroi. Mi diverto come un bambino, prima di quest'anno non avevo mai corso in montagna e neanche tanto per strada a dire il vero. Che dire, sarà stato amore a prima vista. Ciao e alla prossima.
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No è. riccardo....io vado in brenta...Maui72 ha scritto:Tral l'altro Daniele io lavoro a Carmignano, sei quello che fa le ripetute in zona industriale???