sarah13 ha scritto:Poetica(mente) ha scritto:Magari non sono un esperto seduttore, chissà, ma quando qualcuno mi dice che seduce essendo se stesso mi viene da pensare. Un minimo di fantasia e di allargamento di prospettive non guasterebbe.
Secondo me il vivere con questa convinzione è come chiudersi nella cella di isolamento di un carcere di massima sicurezza e buttare via la chiave. Credo che l'essere "se stessi" in determinate circostanze equivalga a commettere senza accorgersene un sacco di errori. Migliorare la propria efficacia in un aspetto della vita non significa rinunciare alla propria personalità. D'altro canto, ciò che distingue noi umani dagli animali, è la possibilità di diventare tutto ciò che desideriamo grazie all'esercizio e allo studio. Non voglio dire che dobbiamo fingere, piuttosto dare un senso al mettersi in discussione e limare quei dettagli che possono divenire utili per ... Un vantaggio da sfruttare.

C'è anche chi essendo "se stesso" è quello giusto... in tutto e per tutto! E' solo una questione di alchimie, la personalità c'entra poco...
Dici che la personalità c'entra poco? Mmmh, non sono molto d'accordo. Dato che parliamo di "arte della seduzione" parliamo d'istinti naturali ma anche di esperienze, di insegnamenti, di modellamento per raggiungere il fine. Un po' come un pittore o il musicista. Il genio esiste nei...geni, la scuola e lo studio servono per l'affinamento e l'ampliamento della "tecnica".
Quindi, una persona mette in atto tutto il suo repertorio per sedurre una tizia o un tizio, poi l'alchimia, la scintilla farà evolvere tutto il resto.
Se invece parliamo della ricerca dell'innamoramento, allora le cose cambiano. L'essere se stessi diventa fondamentale. Ma è un passo successivo, a mio avviso.