Quale minimalista per cominciare
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Re: Quale minimalista per cominciare
Io credo che a volte sia più una questione psicologica che fisica.
Io ho preparato la mezza maratona con le MR00 e il giorno della gara ho avuto il dubbio fino all'ultimo se usarle o meno.
Sapevo di poterlo fare, c'avevo fatto anche 22km in allenamento, eppure ero "timoroso", perchè rimane comunque il fatto che noi siamo un pò degli sperimentatori", dei "diversi" rispetto alla media e quindi serve molta sicurezza in più, cosa che in certi momenti viene meno (per lo meno a me).
A Crema, dopo la mezza, sono andato allo stand New Blanace (era sponsor) e scherzando ho detto al ragazzo che presenziava che potrei fare da testimonial mostrando le MR00. Lui mi ha subito detto che le scarpe sono troppo leggere per me, che lui non condivide la filosofia minimalista ecc.
Io ho preparato la mezza maratona con le MR00 e il giorno della gara ho avuto il dubbio fino all'ultimo se usarle o meno.
Sapevo di poterlo fare, c'avevo fatto anche 22km in allenamento, eppure ero "timoroso", perchè rimane comunque il fatto che noi siamo un pò degli sperimentatori", dei "diversi" rispetto alla media e quindi serve molta sicurezza in più, cosa che in certi momenti viene meno (per lo meno a me).
A Crema, dopo la mezza, sono andato allo stand New Blanace (era sponsor) e scherzando ho detto al ragazzo che presenziava che potrei fare da testimonial mostrando le MR00. Lui mi ha subito detto che le scarpe sono troppo leggere per me, che lui non condivide la filosofia minimalista ecc.
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Re: Quale minimalista per cominciare
Freddy, io la penso come Nessuno.. Ho gareggiato tutta la stagione con Mr00 (10km, mezze e una 25km)o Fivefingers(gare fino a 11km), poi ho preparato la maratona di Verona con le skechers GoBionic (idem la mia fidanzata)perché seppur abbiano le stesse caratteristiche tecniche come spessore,drop ecc. delle Mr00, le ho trovate molto più morbide al primo impatto al suolo, proprio a livello di gomma, roba che in maratona, dopo qualche ora,può sicuramente far "comodo".. Per il resto, come dice Nessuno,perchè fissarsi sulla necessità di avere una scarpa protettiva per la maratona se ci si trova bene in fase di preparazione, con una vera minimalista? Diverso se crea problemi..io ad esempio ho dovuto accantonare l'idea di farla in ff treksport perché dopo i 25km mi veniva qualche bolla...
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Re: Quale minimalista per cominciare
esatto
ma questo perchè per anni siamo stati "bombardati" da campagna di scarpe superammortizzate, senza le quali ci vogliono far credere che non si possa correre
queste scarpe forse hanno un senso solo per podisti in evidente sovrappeso (che diciamoci la verità non dovrebbero proprio correre...questo per una questione di salute e non certo di discriminazione
) o con "storie cliniche" limitanti (gravi infortuni articolari)
un soggetto sano potrebbe correre anche scalzo con le opportune "tempistiche"
diciamoci la verità...le scarpe superammortizzate ti permettono di bruciare le tappe ma prima o poi ti presentano il conto
se così non fosse non ci sarebbero infortuni, non trovate ?
anche con le superammortizzate ci si infortuna per "sovraccarico", anche perchè ti nascondono i microtraumi ma non li evitano
(scientificamente documentato)
caro marcos...abituati alla "discriminazione" da parte dei podisti acciecati dai luoghi comuni...
io ormai ci rido sopra e me ne frego
se solo sapessero come si corre bene con le FF...
ma questo perchè per anni siamo stati "bombardati" da campagna di scarpe superammortizzate, senza le quali ci vogliono far credere che non si possa correre
queste scarpe forse hanno un senso solo per podisti in evidente sovrappeso (che diciamoci la verità non dovrebbero proprio correre...questo per una questione di salute e non certo di discriminazione

un soggetto sano potrebbe correre anche scalzo con le opportune "tempistiche"
diciamoci la verità...le scarpe superammortizzate ti permettono di bruciare le tappe ma prima o poi ti presentano il conto
se così non fosse non ci sarebbero infortuni, non trovate ?
anche con le superammortizzate ci si infortuna per "sovraccarico", anche perchè ti nascondono i microtraumi ma non li evitano

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Re: Quale minimalista per cominciare
NEessuno, ricordi la discussione che abbiamo avuto mesi fa ?
Ecco, avevi ragione tu.
Per me è molto più minimnalista una scarpa come la Inov8 X-233 con 6,mm di drop rispetto a una Pureflow o Go Run2 con 4mm.
Quando ho provato le go bionic in negozio le ho subito archiviate per l'effetto gommoso che mi hanno trasmesso.
Ovviamente qui siamo nel personale, ma per me minimalismo significa scarpa bella secca, il drop è secondario.
Ho le Go Run2 semi-nuove e ogni tanto le uso, il giorno dopo i miei piriformi e ischio-crurali però mi ricordano che quella gomma non la apprezzano.
Ecco, avevi ragione tu.

Per me è molto più minimnalista una scarpa come la Inov8 X-233 con 6,mm di drop rispetto a una Pureflow o Go Run2 con 4mm.
Quando ho provato le go bionic in negozio le ho subito archiviate per l'effetto gommoso che mi hanno trasmesso.
Ovviamente qui siamo nel personale, ma per me minimalismo significa scarpa bella secca, il drop è secondario.
Ho le Go Run2 semi-nuove e ogni tanto le uso, il giorno dopo i miei piriformi e ischio-crurali però mi ricordano che quella gomma non la apprezzano.
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Re: Quale minimalista per cominciare
Esatto Nessuno,non solo ci aiutano a bruciare le tappe e a nascondere le magagne che cmq poi saltano fuori, ma ci "aiutano" anche a perdere l'uso dei nostro piedi, strumento potentissimo e fondamentale per il nostro corpo... però lo si scopre solo quando li si ricomincia ad usare..
Post maratona son stato fermo dalla corsa un paio di settimane, ora ho ripreso la preparazione generale e uso solo Fivefingers Seeya,le più destrutturare della famiglia(le ho quasi tutte, adoro le 5dita, indosso solo quelle anche nel resto della giornata) e devo dire che lasciano il piede libero di lavorare come nessun' altra scarpa provata da me fin' ora..
Post maratona son stato fermo dalla corsa un paio di settimane, ora ho ripreso la preparazione generale e uso solo Fivefingers Seeya,le più destrutturare della famiglia(le ho quasi tutte, adoro le 5dita, indosso solo quelle anche nel resto della giornata) e devo dire che lasciano il piede libero di lavorare come nessun' altra scarpa provata da me fin' ora..
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Re: Quale minimalista per cominciare
continuo a dire che certe volte pensiamo solo ad una 0 drop bella bassa e non ci rendiamo conto della composizione della suola e dell'esito delle forze. Per me un punto debole delle mr00, scarpe che ho adorato e che forse ricomprerò come scarpa morbida da distanza (rispetto alla vapor glove, intendo), è la composizione suola-intersuola incostante. Il diverso livello di rigidità/morbidezza nei vari punti della suola può indurre qualche piccolo squilibrio nelle varie fasi di lavoro del piede. Secondo me, per farne una scarpa perfetta, e a costo di perderci 10 grammi, andava suolata quasi completamente, lasciando l'intersuola (il revlite è molto morbido) esposta in pochi punti, tipo la zona dell'arco plantare.
Un vantaggio che notai passando alla bare access 2, fu, infatti, la maggior omogeneità della reazione della suola (nonostante altri svantaggi: tomaia meno avvolgente, scarpa troppo secca ma che filtra eccessivamente, e le due cose per me non dovrebbero andare insieme, eccesso di supporto all'arco, che si fa sentire in determinate ipotesi). Lo stesso vantaggio, che provoca una fase di primo ammortizzamento dell'avampiede più dolce, l'ho provato infatti con le road glove e, udite udite, con le vapor glove, le quali sono davvero radicali, non avendo di fatto intersuola, ma solamente 5 mm circa di suola a separare il piede dall'asfalto.
Paradossalmente, infatti, le vapor glove le percepisco come più morbide delle mr00, per quanto facciano lavorare il piede in misura quasi sempre eguale (o di più se il fondo è meno omogeneo).
Quello che voglio dire, in sintesi, è che perchè una minimal sia comoda sulle lunghe distanze, oltre a concordare con chi dice che sia necessario abituarsi (anche io ho corso la mezza con le mr00 e non avrò alcun timore a preparare la maratona nelle 0 drop non ammortizzate), bisogna puntare ad una scarpa che non abbia una suola disomogenea (che per me influenza anche la propriocettività, visto il diverso rateo di affondamento della suola nei vari punti) o troppo spigolosa. Massimizzando le fasi di transizione con una forma che ricorda il nostro piede, una forma arrotondata, si hanno meno microtraumi e si va più lontano, secondo me.
La scelta di andreabarca78 di lavorare con una carpa altamente destrutturata, ad esempio (che equivale più o meno alle mie vapor glove) secondo me premia alla distanza.
A questo bisogna sommare un bel po' di esercizi di core stability, per durare più a lungo senza perdere lo stile, cosa che apre, tipicamente, agli infortuni.
Un vantaggio che notai passando alla bare access 2, fu, infatti, la maggior omogeneità della reazione della suola (nonostante altri svantaggi: tomaia meno avvolgente, scarpa troppo secca ma che filtra eccessivamente, e le due cose per me non dovrebbero andare insieme, eccesso di supporto all'arco, che si fa sentire in determinate ipotesi). Lo stesso vantaggio, che provoca una fase di primo ammortizzamento dell'avampiede più dolce, l'ho provato infatti con le road glove e, udite udite, con le vapor glove, le quali sono davvero radicali, non avendo di fatto intersuola, ma solamente 5 mm circa di suola a separare il piede dall'asfalto.
Paradossalmente, infatti, le vapor glove le percepisco come più morbide delle mr00, per quanto facciano lavorare il piede in misura quasi sempre eguale (o di più se il fondo è meno omogeneo).
Quello che voglio dire, in sintesi, è che perchè una minimal sia comoda sulle lunghe distanze, oltre a concordare con chi dice che sia necessario abituarsi (anche io ho corso la mezza con le mr00 e non avrò alcun timore a preparare la maratona nelle 0 drop non ammortizzate), bisogna puntare ad una scarpa che non abbia una suola disomogenea (che per me influenza anche la propriocettività, visto il diverso rateo di affondamento della suola nei vari punti) o troppo spigolosa. Massimizzando le fasi di transizione con una forma che ricorda il nostro piede, una forma arrotondata, si hanno meno microtraumi e si va più lontano, secondo me.
La scelta di andreabarca78 di lavorare con una carpa altamente destrutturata, ad esempio (che equivale più o meno alle mie vapor glove) secondo me premia alla distanza.
A questo bisogna sommare un bel po' di esercizi di core stability, per durare più a lungo senza perdere lo stile, cosa che apre, tipicamente, agli infortuni.
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Re: Quale minimalista per cominciare
Esatto Ubald, le Seeya completamente destrutturate ed omogenee, non obbligano il piede a reagire in maniera disomogenea nelle sue diverse aree per via di una struttura della scarpa appunto disomogenea come lamenti per le mr00... idem per le Skechers Go Bionic usate per la preparazione e per la maratona, che seppur meno destrutturate delle Seeya, sono omogenee in tutta la loro suola!
Core stability, esercizi di tecnica e potenziamento generale sono la base in questo momento della preparazione, base su cui poi costruire la corsa, ma spesso vengono viste dal podista come una perdita di tempo poco divertente e utile
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Re: Quale minimalista per cominciare
concordo appieno 

Ultima modifica di maumau1 il 29 nov 2013, 12:52, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Quote non necessario!!
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Re: Quale minimalista per cominciare
Certo che potevano trovare un altro nome.
L'ultima volta che ho detto a casa che stavo facendo esercizi di core stabilty mia figlia minore ha chiesto: "CROSTA CHE ?"
Mi sa che devo migliorare la mia pronuncia inglese.....
Mi spiace che in Italia non si tovino le Inov8, credo che sarebbero la soluzione ideali in moltissimi casi vista anche la gamma molto completa da sempre votate al minimalismo-barefoot.
L'ultima volta che ho detto a casa che stavo facendo esercizi di core stabilty mia figlia minore ha chiesto: "CROSTA CHE ?"

Mi sa che devo migliorare la mia pronuncia inglese.....
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Re: Quale minimalista per cominciare
innanzi tutto grazie a tutti per i consigli....non e' che mi limito a priori,e' che per un'acciacco o l'altro non sono mai riuscito a correre piu' di 6 mesi in fila quindi cercare di arrivare a fare dei lunghi con le mr00 non e' facile.
mi sono avvicinato al minimalismo per un problema all'inguine che non e' mai sparito del tutto e che per ora non sono riuscito capire da cosa deriva,col natural running pero' e' migliorato molto permettendomi di fare come voglio o quasi.
l'idea finale e' quella di fare tutto con mr00 e bikila che per ora ho usato solo per camminare e un paio di uscite da 5/6km....nel frattempo penso che una scarpa leggermente piu' "protettiva"mi possa servire per qualche uscita lunga o senza pretese quando vado in gruppo e tra parlare e cazzeggi vari si va piano e con poca attenzione.
senza contare che cosi se mi vedono con scarpe normali non mi tritano gli zebedei con le solite storie
non me ne frega facevo per dire.
mi sono avvicinato al minimalismo per un problema all'inguine che non e' mai sparito del tutto e che per ora non sono riuscito capire da cosa deriva,col natural running pero' e' migliorato molto permettendomi di fare come voglio o quasi.
l'idea finale e' quella di fare tutto con mr00 e bikila che per ora ho usato solo per camminare e un paio di uscite da 5/6km....nel frattempo penso che una scarpa leggermente piu' "protettiva"mi possa servire per qualche uscita lunga o senza pretese quando vado in gruppo e tra parlare e cazzeggi vari si va piano e con poca attenzione.
senza contare che cosi se mi vedono con scarpe normali non mi tritano gli zebedei con le solite storie



non me ne frega facevo per dire.
Pb:10k 41:38 Notturna S.Giovanni 20/6/2015 Mezza 1:29:17 Pisa 8/10/2017 Maratona 3:15:29 Padova 24/04/2022 passatore 11:05:44 26/5/2018