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kenf69
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Messaggio da kenf69 »

grazie del consiglio provero' qualcosa.....l'auln non va molto bene per me, visto che ho forti problemi di stomaco (anzi, questo e' stato il motivo principale per il quale avevo iniziato a fare movimento, il medico mi aveva consigliato di fare attivita' fisica).....ma qualcosina la prendero' se continua......non voglio perdere il vizio ora che l'avevo preso!!!.....ho anche appena smesso di fumare per la seconda volta, devo proprio sfogarmi in qualche modo :shock:
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mauri1965
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Messaggio da mauri1965 »

kenf69 ha scritto:grazie del consiglio provero' qualcosa.....l'auln non va molto bene per me, visto che ho forti problemi di stomaco (anzi, questo e' stato il motivo principale per il quale avevo iniziato a fare movimento, il medico mi aveva consigliato di fare attivita' fisica).....ma qualcosina la prendero' se continua......non voglio perdere il vizio ora che l'avevo preso!!!.....ho anche appena smesso di fumare per la seconda volta, devo proprio sfogarmi in qualche modo :shock:
Se proprio non vuoi stare fermo, prova a correre su terreni erbosi, comunque morbidi, parti piano piano, e non forzare, non eccedere nei km.


x Gianca

Aulin :bleargh: (scherzo)
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kenf69
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Messaggio da kenf69 »

mauri1965 ha scritto:
kenf69 ha scritto:avevi dolore continuo ? io se sto fermo (anche solo un paio di giorni) poi mi passa. Devo andare da un medico sportivo, da un'ortopedico o da chi ??

All'inizio del problema, il dolore era alla palpazione e durante la corsa, a riposo tendeva ad atenuarsi, poi nonostante il problema ho pensato di correre una maratona, da li in poi ho avuto seri problemi a camminare e a guidare.

Non ti voglio assolutamente spaventare, io avevo esagerato, un altro paio di volte se n'è andata come è venuta.

Per problemi di questo tipo, si va in genere da un ortopedico che ti prescrive una risonanza magnetica o ecografia.

Non ti so dire però se sia necessario o no, questa deve essere una tua decisione, perchè io purtroppo, forse sbagliando, non amo molto andare dai medici, ti prescrivono sempre medicinali, che io per scelta, se posso evito di assumere e mi curo con intrugli omeopatici, che a volte funzionano.

La soluzione migliore comunque è sempre il riposo, il corpo umano per nostra fortuna riassorbe le infiammazioni.
mi son letto qualcosina in giro....mi trovo sul fatto che e' piu' frequente su chi ha piedi pitti (eccomi qua), sovrappeso (non sono obeso ma per correre 78kg per 184 cm non e' proprio essere leggero), mentre non mi trovo sulla forma del dolore. Bne o male gli articoli dicono che il dlore ti impedisce di correre, mentre io comunque ci riesco, non sento male dopo un po di riscaldamento, lo sento (e forte) dopo o cumunque quando sono a risposo......
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mauri1965
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Messaggio da mauri1965 »

kenf69 ha scritto:
mi son letto qualcosina in giro....mi trovo sul fatto che e' piu' frequente su chi ha piedi pitti (eccomi qua), sovrappeso (non sono obeso ma per correre 78kg per 184 cm non e' proprio essere leggero), mentre non mi trovo sulla forma del dolore. Bne o male gli articoli dicono che il dlore ti impedisce di correre, mentre io comunque ci riesco, non sento male dopo un po di riscaldamento, lo sento (e forte) dopo o cumunque quando sono a risposo......

Ho trovato questo inerente ad altri problemi relativi alla tibia dagli un'occhiata.


Tibia e perone sono le due ossa principali della gamba e spesso sono la sede di un dolore diversamente localizzato che persiste a lungo anche al termine dell'allenamento e che spesso si intensifica al mattino al risveglio. La sensazione di dolore può essere localizzata nella parte anteriore, può essere anteriore o frontale della gamba oppure essere interna (mediale). Si tratta di patologie subdole, che spesso si confondono fra di loro; di solito insorgono in chi ha appena intrapreso l'attività sportiva, in chi riprende dopo un periodo di riposo o in chi ha aumentato il carico degli allenamenti.

Queste affezioni dolorose spesso sono indicate con il termine vago di sindrome del tibiale e accomunano curiosamente il runner a praticanti di altre discipline, come il tennis o la danza. Come nel caso della fascite plantare, una causa possibile può essere un brusco aumento del chiilometraggio settimanale (o una ripresa troppo rapida ad alto livello) o la modifica della tipologia di allenamento come intensità e/o superficie di allenamento.
In particolare, passare agli allenamenti in salita senza gradualità e un'opportuna preparazione muscolare è una delle principali cause di questo infortunio. Il dolore nella zona tibiale non necessariamente indica una patologia di questo tipo, che si può confondere con una semplice periostite, una grave frattura da stress o con la cosiddetta sindrome compartimentale. La frattura da stress, è una microfrattura dell'osso, ciò una frattura non completa che però intacca comunque l'osso e causa un dolore acuto in una zona bel limitata. Alla semplice pressione delle dita si avverte il dolore, che risulta maggiore al risveglio, nelle prime ore del mattino. La frattura da stress è diagnosticabile mediante scintigrafia e generalmente il riposo assoluto permette all'osso di rigenerarsi e alla microfrattura di saldarsi, anche se in tempi anche lunghi, dell'ordine di qualche mese. La sindrome del tibiale si riconosce dalla frattura da stress perché il dolore è più generalizzato (non c'è un punto preciso, né a riposo né durante la corsa). Il dolore inoltre peggiora se, alzando al gamba al di sopra dell'anca, si flette il piede avanti e indietro. Per quanto riguarda la sindrome compartimentale, è un nome un po' oscuro per indicare una patologia di tutto un compatimento muscolare (quello appunto della gamba) in cui il dolore è generato dalla compromissione della vascolarizzazione della gamba: la circolazione del sangue non è efficiente e i muscoli ne risentono. Questa sindrome differisce dalle patologie considerate perché ci sono alcuni sintomi tipici, come un'anomala eccitabilità nervosa della gamba e una notevole debolezza muscolare. Escludendo la frattura da stress o la sindrome compartimentale, si può diagnosticare un'affezione dolorose della tibia anche considerando alcune caratteristiche che predispongono a questo tipo di patologia, come l'eccessiva pronazione o abitudini di corsa particolari, come prediligere la corsa in salita o in pista, ove si mantiene la stessa direzione di corsa e le due gambe sono sollecitate in modo differente. Il caso più comune è il dolore localizzato nella parte anteriore della tibia, mentre quello interno è causato generalmente da un'asimmetria tra i muscoli del polpaccio e quelli frontali. I muscoli del polpaccio poco sviluppati costringono quelli frontali a un maggior carico con conseguente insorgere della patologia. Per questo motivo le affezioni della tibia colpiscono spesso i principianti o chi riprende dopo un infortunio, casi tipici di un ridotto sviluppo muscolare.

Quanto a una chiara spiegazione delle cause effettive delle affezioni dolorose della tibia, ancora oggi non ci sono idee molto chiare: si pensa che la sofferenza si dovuta alla fuoriuscita di liquido dall'osso al muscolo circostante, che crea un'infiammazione simile alla periostite che può estendersi anche al muscolo.

Dal momento che si tratta comunque di un processo infiammatorio, anche se non ben identificato, il primo trattamento consiste nell'interrompere completamente la corsa e nell'applicazione costante di ghiaccio. Alcuni esercizi di stretching e di potenziamento possono essere utili, almeno nella fase non acuta del dolore: nel caso di dolore mediale, è indicato lo stretching del tendine d'Achille, mentre nel caso di dolore anteriore è meglio praticare lo stretching dei polpacci. Un esercizio molto utile consiste nel tracciare da posizione seduta, le lettere dell'alfabeto e i numeri con la punta del piede, alternando tra quello sinistro e destro.
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kenf69
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Messaggio da kenf69 »

grazie mille! nel frattempo ho eseguito il test per l'appoggio del piede (stamattina), mi hanno confermato la pronazione anche se mi dicono che l'ultima parola ce l'ha sempre il medico. Mercoledi' sera ho appto dall'ortopedico, speriamo bene di risolvere...voglio andare a correre !!!
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kenf69
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Messaggio da kenf69 »

sono andato a fare 'sta visita......problemi di postura e conseguente sovraccarico, dice. Riposo per almeno 15gg, ritorno alle scarpe ad appoggio neutro, eventualmente utilizzo di un plantare da acquistare in negozio e in caso non si risolva di uno personalizzato. Palestra o piscina per potenziare i muscoli delle gambe. E questo e' quanto. Quindi imparo: non e' vero che se sei un pronatore devi usare scarpe stabili (ho cambiato da un mese e mezzo, prima usavo delle A3 e non avevo poblemi) o almeno non nel mio caso. Comprero' un'altra A3 ed evidentemente dovro' cambiarle piu' spesso, visto che le precedenti erano imbarcate verso l'interno.....ma almeno non avevo male. In effetti a che servono le scarpe stabili ? Penso a fare in modo che chi non ha appoggio corretto non sorgano problemi. Nel mio caso sembra che l'appoggio corretto mi crei problemi, mentre il contrario no..........mah
non ci capisco piu' niente!!
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Messaggio da Marchino »

kenf69 ha scritto:sono andato a fare 'sta visita......problemi di postura e conseguente sovraccarico, dice. Riposo per almeno 15gg, ritorno alle scarpe ad appoggio neutro, eventualmente utilizzo di un plantare da acquistare in negozio e in caso non si risolva di uno personalizzato. Palestra o piscina per potenziare i muscoli delle gambe. E questo e' quanto. Quindi imparo: non e' vero che se sei un pronatore devi usare scarpe stabili (ho cambiato da un mese e mezzo, prima usavo delle A3 e non avevo poblemi) o almeno non nel mio caso. Comprero' un'altra A3 ed evidentemente dovro' cambiarle piu' spesso, visto che le precedenti erano imbarcate verso l'interno.....ma almeno non avevo male. In effetti a che servono le scarpe stabili ? Penso a fare in modo che chi non ha appoggio corretto non sorgano problemi. Nel mio caso sembra che l'appoggio corretto mi crei problemi, mentre il contrario no..........mah non ci capisco piu' niente!!
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mauri1965
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Messaggio da mauri1965 »

Marchino ha scritto:
kenf69 ha scritto:sono andato a fare 'sta visita......problemi di postura e conseguente sovraccarico, dice. Riposo per almeno 15gg, ritorno alle scarpe ad appoggio neutro, eventualmente utilizzo di un plantare da acquistare in negozio e in caso non si risolva di uno
personalizzato. Palestra o piscina per potenziare i muscoli delle gambe. E questo e' quanto. Quindi imparo: non e' vero che se sei un pronatore devi usare scarpe stabili (ho cambiato da un mese e mezzo, prima usavo delle A3 e non avevo poblemi) o almeno non nel mio caso. Comprero' un'altra A3 ed evidentemente dovro' cambiarle piu' spesso, visto che le precedenti erano imbarcate verso l'interno.....ma almeno non avevo male. In effetti a che servono le scarpe stabili ? Penso a fare in modo che chi non ha appoggio corretto non sorgano problemi. Nel mio caso sembra che l'appoggio corretto mi crei problemi, mentre il contrario no..........mah non ci capisco piu' niente!!
Neanche noi. :mrgreen:

vero.... :D
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kenf69
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Messaggio da kenf69 »

:) che parte esattamente non si capisce ??
effettivamente rileggendo la mia ultima riflessione, scritta di corsa con il pc sulle gambe iera sera, mi rendo conto che l'italiano non e' proprio dei migliori... :oops: va beh, pazienza......
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mauri1965
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Messaggio da mauri1965 »

kenf69 ha scritto::) che parte esattamente non si capisce ??
effettivamente rileggendo la mia ultima riflessione, scritta di corsa con il pc sulle gambe iera sera, mi rendo conto che l'italiano non e' proprio dei migliori... :oops: va beh, pazienza......
Io non mi riferivo all'italiano, mi riferivo al fatto che tu non ci capisci più niente, per consolarti ti dico nemmeno io. :D

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