Uso del cardiofrequenzimetro

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mastrolore
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da mastrolore »

Ora, non voglio fare il saputello perchè sono l'ultimo esperto nel settore....ma credo che forse Spartan ha ragione.
Nel senso che forse, e ripeto forse, Paolo ha calcolato la frequenza corrispondente al 70-75% in modo errato. Credo che le percentuali indicate nella corsa non sono riferite a tutto il range di pulsazioni tra 0 bpm e la FCmax. Il limite inferiore dovrebbe essere la frequenza la riposo e non 0 bpm. Quindi per calcolare il 75% si dovrebbe fare, ipotizzando che Spartan abbia 50 bpm di frequenza a riposo:

(203-50)*0.75+50=165 bpm

che poi sarebbe la formula di Karvonen.
Non ho abbastanza talento per correre e sorridere insieme
PB 10km - 38'20" 27/10/2013 Novoli (LE)
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spartan
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da spartan »

mastrolore ha scritto:Ora, non voglio fare il saputello perchè sono l'ultimo esperto nel settore....ma credo che forse Spartan ha ragione.

ipotizzando che Spartan abbia 50 bpm di frequenza a riposo:

(203-50)*0.75+50=165 bpm

che poi sarebbe la formula di Karvonen.
Ho 60 bpm a riposo,comunque le mie frequenze non sono in discussione nel senso che ho fatto il test Conconi e non una sola volta :wink: ,le mie frequenze come i miei ritmi li so,non sono stato io a fare la domanda ma a rispondere mettendomi come esempio in prima persona per confermare ciò che avevo detto. :thumleft:,poi ognuno è libero di scegliere a quanti bpm correre i vari ritmi,ci sono tante discussioni uguali e contrarie in merito senza che comunque ci sia quello che ha ragione e quello che ha torto,sicuro però che calcolando le FC con carta e penna non è la cosa giusta da fare(esistono i test su campo),ad sempio ci sono soggetti aerobici e soggetti anaerobici e che perciò andrebbero allenati in diversa maniera stimolando con i dovuti allenamenti le qualità in cui uno è più carente .
Ad esempio ad un amico è capitato di avere dei picchi drastici di FC,nel senso che se andava a 6' a km aveva 150 bpm,appena accelerava a 5'50'' a km il cuore gli schizzava a 180(considerando che aveva un RG sui 10k di 5'10''),in quel caso ha dovuto fare degli allenamenti per allenare il cuore ad essere più elastico e salire gradualmente.
L'unico giorno facile era ieri.
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi.
Paolo
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da Paolo »

mastrolore ha scritto:Ora, non voglio fare il saputello perchè sono l'ultimo esperto nel settore....ma credo che forse Spartan ha ragione.
Nel senso che forse, e ripeto forse, Paolo ha calcolato la frequenza corrispondente al 70-75% in modo errato. Credo che le percentuali indicate nella corsa non sono riferite a tutto il range di pulsazioni tra 0 bpm e la FCmax. Il limite inferiore dovrebbe essere la frequenza la riposo e non 0 bpm. Quindi per calcolare il 75% si dovrebbe fare, ipotizzando che Spartan abbia 50 bpm di frequenza a riposo:

(203-50)*0.75+50=165 bpm

che poi sarebbe la formula di Karvonen.
Ci sono varie teorie sul calcolo della frequenza cardiaca da tenere in allenamento, io mi riferivo al 70-75% della frequenza cardiaca massima, frequenza cardiaca massima che si raggiunge solo in gara dopo uno sprint tiratissimo e quasi mai in allenamento dove non essendoci lo stimolo agonistico difficilmente si riesce a superare certi livelli di intensità!
Tornando all'intensità cardiaca del fondo lento, esso dovrebbe essere corso all'80%-85% dell'intensità cardiaca della soglia anaerobica, ma siccome non è facile determinare la soglia anaerobica cardiaca, si preferisce fare riferimento alla frequenza cardiaca massima, che, secondo la mia teoria di riferimento, dovrebbe essere il 70-75% di quella massima. Io quando faccio il fondo lento, faccio riferimento al 70-75% della mia ipotetica frequenza cardiaca massima che ho stimato in 210 bpm, anche se quest'anno ho raggiunto "solo" i 205 bpm, ma ripeto che in allenamento non si sputa mai sangue come in gara! Comunque ho notato che la frequenza cardiaca massima tende a diminuire con l'allenamento e ad aumentare senza allenamento, ad esempio è da un pò di tempo che non supero i 199 bpm, mentre lo scorso anno, ero una settimana che non mi allenavo causa influenza, in una cronoscalata di MTB, ho toccato i 209 bpm, ecco perchè stimo la mia fc max in 210 bpm, perchè quando ho toccato i 209 bpm ero proprio al limite, anche se, penso che se ci fosse stata una coppa in palio, avrei anche raggiunto o superato i 210 bpm. Ad esempio 7-8 anni fa avevo raggiunto i 213 bpm e spesso e volentieri toccavo i 212 bpm, ma ero più giovane e meno allenato di adesso. Comunque penso che se si sbaglia la frequenza cardiaca, da tenere nel fondo lento, di 4-5 bpm non sia la fine del mondo, l'importante non andare fuori frequenza di 10-15 bpm. Tra le altre cose, chi si allena fino a 3 volte la settimana, può anche fare a meno del fondo lento e sostituirlo col fondo medio, il fondo lento serve per 2 motivi: fare fondo (in questo caso deve essere molto lungo, almeno 1 ora), recuperare le fatiche dell'allenamento precedente (in questo caso possono bastare 30-40 minuti)
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spartan
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da spartan »

Paolo ha scritto: Comunque ho notato che la frequenza cardiaca massima tende a diminuire con l'allenamento e ad aumentare senza allenamento, ad esempio è da un pò di tempo che non supero i 199 bpm, mentre lo scorso anno, ero una settimana che non mi allenavo causa influenza, in una cronoscalata di MTB, ho toccato i 209 bpm, ecco perchè stimo la mia fc max in 210 bpm, perchè quando ho toccato i 209 bpm ero proprio al limite, anche se, penso che se ci fosse stata una coppa in palio, avrei anche raggiunto o superato i 210 bpm.
Non è per venirti di nuovo contro ma è il contrario di quello che hai detto tu,la FCmax aumenta più si è allenati e addirittura visto che averla alta è un dato buono ci sono degli allenamenti particolari che servano appunto per farla aumentare,invece nei soggetti poco allenati è più bassa.
http://www.runneracuto.com/index.php?op ... e&Itemid=6
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emiliano76
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da emiliano76 »

Da quello che ho letto la frequenza massima è un parametro che non cambia con l'allenamento, nel senso che se ho 190 battiti di frequenza massima con nessun tipo di allenamento posso portarla a 200. Il discorso tra allenato e non , è che il soggetto non allenato difficilmente riuscirà a reggere una concentrazione di lattato nel sangue che si ha proprio quando si è prossimi alla frequenza cardiaca massima, mentre un soggetto allenato riuscirà più facilmente a reggere la " fatica" e quindi a raggiungere la frequenza massima
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spartan
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da spartan »

emiliano76 ha scritto:Da quello che ho letto la frequenza massima è un parametro che non cambia con l'allenamento, nel senso che se ho 190 battiti di frequenza massima con nessun tipo di allenamento posso portarla a 200.
Diciamo che più uno si allena e più si riesce a far salire la FCmax per il semplice fatto che un amatore è in continua fase di crescita(runneristica) perciò essendo in continua evoluzione tenderà a fare sempre meglio il test per calcolarla,in parole povere se parliamo di top runner velocisti è normale che anche super allenandosi non riusciranno a farla salire più,ma se parliamo di un qualsiasi amatore la cosa è diversa.
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lcmanto
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da lcmanto »

Ciao.
SOno abbastanza ignorante in materia.
Il garmin mi identifica 5 zone
1) 95/114
2)114/133
3)133/152
4)152/171
5)171/190

Vedo che molti di voi si allenano con il cardio...e a differenza mia lo sanno usare :emb:
In estrema sintesi (scusatemi, ma oggi non ho proprio tempo di leggere le 30 pagine sull'argomento) posso abbinare queste fasce alle varie tipologie di allenamento?
Esempio il lungo lento o il medio, devono necessariamente stare in una determinata fascia?
:beer:
Lcmanto denunciato dal tumore per maltrattamenti
http://www.orlandopizzolato.com/it/1188.htm
http://laprovinciapavese.gelocal.it/spo ... -1.7935363
pb 45:26 - 1:39:56 - 3:54:40
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spartan
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da spartan »

lcmanto ha scritto: In estrema sintesi (scusatemi, ma oggi non ho proprio tempo di leggere le 30 pagine sull'argomento) posso abbinare queste fasce alle varie tipologie di allenamento?
Esempio il lungo lento o il medio, devono necessariamente stare in una determinata fascia?
:beer:
In estrema sintesi se vuoi usare per bene il cardio devi fare il test Conconi così identifichi le varie FC a seconda dei vari ritmi d'allenamento :thumleft:
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fabiotn
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da fabiotn »

preso un mese fa usato un paio di volte e già accantonato...preferisco "ascoltare" il mio corpo.
PB
21.097 - Moonlight HM Jesolo 23/05/2015 - 1.32.10
42.195 - Berlin Marathon 27/09/2015 - 3.40.17
Paolo
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da Paolo »

emiliano76 ha scritto:Da quello che ho letto la frequenza massima è un parametro che non cambia con l'allenamento, nel senso che se ho 190 battiti di frequenza massima con nessun tipo di allenamento posso portarla a 200. Il discorso tra allenato e non , è che il soggetto non allenato difficilmente riuscirà a reggere una concentrazione di lattato nel sangue che si ha proprio quando si è prossimi alla frequenza cardiaca massima, mentre un soggetto allenato riuscirà più facilmente a reggere la " fatica" e quindi a raggiungere la frequenza massima
Io sapevo che Bettini, quando era molto allenato, aveva una fc max più bassa rispetto a quando era poco allenato, ad esempio a inizio stagione. Questo l'ho letto su BiciSport in un servizio a Lui dedicato.
Anch'io ho una fc max più alta quando sono meno allenato, rispetto a quando sono più allenato, ad esempio domenica, durante la solita cronoscalata in MTB ho toccato "solo" i 195 bpm di fc max, mentre a settembre, reduce da due mesi e mezzo senza neanche toccare la bicicletta, facendo solo del nuoto in mare, ho toccato i 205 bpm, tra le altre cose facendo un tempo sensibilmente peggiore di domenica scorsa.

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