
Drop zero.
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Drop zero.
Ciao, visto la tendenza di molte marche ad andare verso scarpe con drop molto basso o pari a zero, ma chi le ha provate ha ottenuto un effettivo beneficio? Mi riferisco non solo a una sensazione di corsa più naturale, ma effettivamente ad un miglioramento delle prestazioni! Detto fra noi non mi interessa tanto la questione filosofica, ma un effettivo miglioramento, se no a cosa serve? La mia esperienza si basa sull'uso di un paio di Inov-8 che dopo un po' ho accantonato perché aveva iniziato a farmi male il tendine di Achille. 

Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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sulle prestazioni bisognerebbe fare un discorso piuttosto largo che prende in considerazione parecchi fattori.
uso New Balance MR00 da qualche settimana e devo dire che mi aiutano molto a capire come migliorare lo stile della corsa. ho notato che in salita tendo ad avere un passo migliore, mentre devo ancora imparare a correrci bene in discesa. per quel che riguarda la pianura riesco a raggiungere velocità maggiori avendo un'impressione di sforzo minore, e i tempi sono assimilabili.
una scarpa a differenziale zero ha bisogno di adattamento e di calma: meglio procedere in progressione con chilometri e prestazioni, cercando di capire la giusta postura, altrimenti problemi a soleo, gastrocnemio o tendine di Achille rischiano di arrivare che è una meraviglia.
uso New Balance MR00 da qualche settimana e devo dire che mi aiutano molto a capire come migliorare lo stile della corsa. ho notato che in salita tendo ad avere un passo migliore, mentre devo ancora imparare a correrci bene in discesa. per quel che riguarda la pianura riesco a raggiungere velocità maggiori avendo un'impressione di sforzo minore, e i tempi sono assimilabili.
una scarpa a differenziale zero ha bisogno di adattamento e di calma: meglio procedere in progressione con chilometri e prestazioni, cercando di capire la giusta postura, altrimenti problemi a soleo, gastrocnemio o tendine di Achille rischiano di arrivare che è una meraviglia.
Re: Drop zero.
Beh ma è anche una questione filosofica. La scarpa minimalista non nasce per farti andare più forte, il discorso sulle prestazioni è più articolato, non puoi liquidarlo in due righe.
Se no a cosa serve? Serve a recuperare una elasticità "perduta", a ridurre gli acciacchi, a migliorare la meccanica di corsa. Sono tutte cose che influiscono nel tempo anche sulle prestazioni, è chiaro, ma non nascono per andare più forte
Comunque richiedono un tempo d'adattamento più o meno lungo, molta calma, a seconda del punto di partenza. In fondo si tratta, quasi, di reimparare a correre. I tendini di achille ed i polpacci lavorano molto di più con un drop basso.
Se no a cosa serve? Serve a recuperare una elasticità "perduta", a ridurre gli acciacchi, a migliorare la meccanica di corsa. Sono tutte cose che influiscono nel tempo anche sulle prestazioni, è chiaro, ma non nascono per andare più forte

Comunque richiedono un tempo d'adattamento più o meno lungo, molta calma, a seconda del punto di partenza. In fondo si tratta, quasi, di reimparare a correre. I tendini di achille ed i polpacci lavorano molto di più con un drop basso.
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Re: Drop zero.
Quoto tutto
aggiungendo comunque che una drop 0 non è detto ti dia matematicamente una dinamica di corsa corretta.Nella maggioranza dei casi bisogna inserire il tutto in una visione piu ampia per abituare/riabituare/allenare il corpo ad uno stile comunque nuovo.
P.S. Se ti interessa approfondire l'argomente dai un'occhiata alla sezione minimal qua sopra



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Re: Drop zero.
Grazie delle risposte. Più che altro ho l'impressione che le case produttrici siano all'inseguimento di una moda, in quanto dato che con queste nuove scarpe bisogna fare 1000 attenzioni per avere un miglioramento quanto reale non si sà, ecco forse non è poi una così grande innovazione.
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infatti non è innovazione nella misura in cui correre non è un atto da prendersi alla leggera.
vedila così.
la scarpa strutturata è una protezione che ti permette di correre in qualsiasi modo tu voglia perché ti isola mediando l'impatto che comunque rimane tale.
la scarpa minimale è sempre una protezione ma non ti isola dagli impatti e ti costringe a compiere con articolazioni e muscolatura l'azione di ammortizzazione alleggerendo e distribuendo i colpi.
poi per carità, può essere pure una moda. non credo che interessi più di tanto a chi le usa.
sono passato da venti giorni al minimale e di infilarmi le A3 - con mia graditissima sorpresa - non ci penso minimamente. ci ho riprovato quattro volte e ci ho messo la croce sopra. sono ripartito quasi da zero (se prima facevo lunghi da 40-50 km adesso massimo potrei sperare nei 20-21) ma lo sforzo per me vale la pena: piacere di corsa esagerato, problemi legati a una pubalgia che trascino da mesi che vanno scemando (e si riacutizzano solo utilizzando le A3).
qui e in tutta la sezione - come ti diceva davide - maggiori info idee e pareri.
vedila così.
la scarpa strutturata è una protezione che ti permette di correre in qualsiasi modo tu voglia perché ti isola mediando l'impatto che comunque rimane tale.
la scarpa minimale è sempre una protezione ma non ti isola dagli impatti e ti costringe a compiere con articolazioni e muscolatura l'azione di ammortizzazione alleggerendo e distribuendo i colpi.
poi per carità, può essere pure una moda. non credo che interessi più di tanto a chi le usa.
sono passato da venti giorni al minimale e di infilarmi le A3 - con mia graditissima sorpresa - non ci penso minimamente. ci ho riprovato quattro volte e ci ho messo la croce sopra. sono ripartito quasi da zero (se prima facevo lunghi da 40-50 km adesso massimo potrei sperare nei 20-21) ma lo sforzo per me vale la pena: piacere di corsa esagerato, problemi legati a una pubalgia che trascino da mesi che vanno scemando (e si riacutizzano solo utilizzando le A3).
qui e in tutta la sezione - come ti diceva davide - maggiori info idee e pareri.
Ultima modifica di mantissa il 14 giu 2013, 16:02, modificato 2 volte in totale.
Re: Drop zero.
Ma te l'abbiamo detto non sono scarpe pensate per andare più forte, e in generale, drop zero o drop 12, non sono le scarpe che ti fanno andare più forte. A meno che non si parli di un campionissimo il cui fisico è già al limite.mircuz ha scritto:Grazie delle risposte. Più che altro ho l'impressione che le case produttrici siano all'inseguimento di una moda, in quanto dato che con queste nuove scarpe bisogna fare 1000 attenzioni per avere un miglioramento quanto reale non si sà, ecco forse non è poi una così grande innovazione.
Ti consiglio di documentarti sul come e perché delle scarpe minimali, la cui origine non ha nulla a che fare con le prestazioni.
Le "mille attenzioni" e cioè la gradualità sono le stesse che una persona che incomincia a correre deve seguire. Non è che il signor Rossi comincia a correre e si spara subito 20km ad uscita. Qui si tratta di "ricominciare" perché l'utilizzo di scarpe ammortizzate ed a drop alto hanno inibito l'elasticità NATURALE del tendine d'achille, dei polpacci ed in generale del fisico.
Poi che le case inseguano il trend è ovvio. Così come per decenni hanno seguito il trend delle scarpe super ammortizzate e mega tecnologiche (che statistiche alla mano non hanno portato alcun beneficio,di sicuro non nella percentuale di infortuni tra i runner)

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Re: Drop zero.
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Re: Drop zero.
Igor
Mircuz i primi tempi le case produttrici spingevano sui benefici
e non si preoccupavano del resto
.Poi quando i primi podisti hanno iniziato a farsi male sul serio e sono partite le mega azioni legali in cerca di risarcimento gli avvocati (probabilmente
)hanno detto loro di andarci piu cauti


Mircuz i primi tempi le case produttrici spingevano sui benefici






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