MarcelloS. ha scritto:Sono d'accordo. A ritmi lenti, correre crea molti meno danni rispetto alle gare veloci secondo me.
Non esiste correre o cammianre per 12h o più senza essere abituati
L'organismo lo distruggi
Alteri colesterolo meccanismi metabolici valori del sangue...
I rischi ci sono e non lo dico io ma pizzolato albanesi massini e gente che ne capisce di corsa
Gianmarco nn ha tutti i torti...x farla mi sn fatto monitorare da nutrizionista sportivo .., troppi valori border line ...certo che a livello cardiaco si viaggia a un andatura completanente diversa dalla maratona...per nn parlare delle piu corte ..intorno ai 145bpm ...da questo punto di vista i rischi sn minori se uno si idrata a dovere
Sicuramente l'abitudine e il preparare l'organismo a sopportare gare di lunga durata è assolutamente necessario per non sballare. Io in 9 anni sono passato dalla maratona alle 24h e ho fatto anche una 48h piano piano a tappe, senza mai avere avuto grossi problemi.
Oggi come oggi posso fare 12h di corsa continua praticamente senza problemi.
Diverso è il caso della 24h anche se mi è successo di ricominciare a correre dopo una 24h con 190 km dopo soli 2 giorni!!!
Grazie Panatone, voglio solo ricordare a tutti che le gare di lunga distanza presuppongono un lungo rodaggio per abituare muscoli, tendini e apparato scheletrico a sopportare le lunghe ore di corsa.
Non si improvvisa niente!!!
- che bisogna cercare di essere leggeri o non in sovrappeso (anche lieve);
- che bisogna allenarsi molte ore al giorno e soprattutto avere tempo per farlo (lavoro/famiglia permettendo);
- che basta poco, davvero poco (un paio di settimante di scarso allenamento o una breve pausa) per trovarsi drammaticamente disallenati;
- che si diventa molto più sensibili a scarpe, abbigliamento, freddo, caldo, problemi intestinali e integrazione in generale....
Antobart ha scritto:Oltre a quanto detto dal Sen. Dodo, aggiungerei:
- che bisogna cercare di essere leggeri o non in sovrappeso (anche lieve);
- che bisogna allenarsi molte ore al giorno e soprattutto avere tempo per farlo (lavoro/famiglia permettendo);
- che basta poco, davvero poco (un paio di settimante di scarso allenamento o una breve pausa) per trovarsi drammaticamente disallenati;
- che si diventa molto più sensibili a scarpe, abbigliamento, freddo, caldo, problemi intestinali e integrazione in generale....
E aggiungerei pure qualche salvifica seduta dal fisio-osteopata di fiducia, con continuità...è fondamentale correre bene, quando si corre a lungo è essenziale...
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