Devo dire che all'inizio l'avevo trovato un pò ostico come linguaggio e la storia si preannunciava scontata, un pò lenta. Invece andando avanti ci sono entrata dentro del tutto e mi sono appassionata, mi son goduta la scelta (forse un pò studiata e ridondante) dei vocaboli, anche la storia ha preso un bel ritmo.
Mi sono trovata nelle ultime sere a non riuscire a chiudere il libro, e a spegnere la luce a delle ore impossibili, non mi capitava da molto.

Stasera lo finisco! Magari mi cerco "Il catino di zinco", il precedente della stessa autrice.
Un pò più in là però, devo inframmezzare con qualcosa di meno triste.