@emilianorossi
Come va? Sono in convalescenza. Credo però di aver capito la ragione del mio dolore al TDA. Mi piacerebbe sapere il parere del mio ortopedico, ma il primo appuntamento libero è in maggio (sanità austriaca, non italiana).
Molto probabilmente ho sovraccaricato troppo, cosa che all'inizio avevo escluso guardando solo i km settimanali. Credevo più ad un problema di stile, o calzatura, che correndo a piedi nudi potesse essere migliorato. Invece, analizzando meglio, negli ultimi mesi sono passato, senza quasi accorgermene, da uno stile "rotondo" con appoggio sul tallone con forte pronazione ad uno con appoggio in pianta che tende alla punta. Forse la fascite che ho rimediato lo scorso luglio ha radici in questo cambio di stile. Comunque in gennaio e febbraio ho corso troppo con le calze in mezzo la neve, i polpacci si sono induriti ma il TDA ha sopportato il tutto. Sembra poi che la bassa temperatura abbia un influenza sull'infortunio al TDA e ne limita il funzionamento
http://www.gesundheit-aktuell.de/artike ... eugen.html. Ho fatto molte corse in mezzo alla neve, alcune con solo una calza. Ricordo, pur non avendo sentito nulla, un tallone violaceo al termine di un allenamento. Mettici tre giorni consecutivi di allenamento un po' intensi e il tendine protesta. Un sovraccarico, quindi, che va curato con il riposo.
Correre scalzo, come ho fatto io inizialmente, non ha fatto altro che peggiorare la situazione perché avendo già uno stile con appoggio davanti, non si hanno i benefici del cambio di postura, ma solo i danni di una maggiore sollecitazione. Difatti chi consiglia di correre scalzi
http://www.natural-running.com/verletzu ... llessehne/ lo fa a chi dovrebbe provare a cambiare lo stile per avere miglioramenti nel TDA. Perché allora l'ho fatto? Perché sono partito dalle premesse opposte: non è un sovraccarico, ma un problema legato allo stile o alla calzatura. Il post del tipo che ho citato ha avuto un problema distorsivo e non di sovraccarico.
Come sto procedendo ora? Esercizi eccentrici, quelli per le dita dei piedi, tavoletta di stabilizzazione, palestra evitando macchine che sforzino il TDA, bici, piedi nudi e calze Leguano per camminare e girare per casa e in ufficio. Uso le scarpe, quelle normali tipo mizuno wave 14, solo per provare a correre ed evitare sollecitazioni extra al TDA. A correre provo dopo 4-5 giorni che non sento nessun dolore a stare in punta di piedi, correre sul posto, salire e scendere le scale. Quanto corro? Fino a quando non sento dolore, poi ritorno indietro, massimo 30 minuti, ma la prima volta era meglio che ne avessi fatti solo 10. Ho anche prenotato il Blackroll
http://www.amazon.de/Blackroll-Das-Orig ... 670&sr=8-2 per massaggiare i polpacci, vediamo se può servire alla causa.
L'infortunio al TDA è bello tosto e può essere risolto usando differenti strategie a seconda della causa. Il riposo può andare bene come regola generale, ma se il tendine è corto o se ci sono dei difetti ai piedi, nessuna pausa può cambiare le cose. Il termine sovraccarico si definisce quasi col dolore, hai male sei in sovraccarico, non senti nulla tutto ok e dipende da molti fattori quale stato di forma, temperatura e terreno. Per le scarpe si va dai piedi scalzi a quelle super protette, dal drop negativo a quelle drop massimo. Poi ci sono i plantari aggiuntivi, le suole rigide e quelle a massima torsione. In questa marea di possibilità trovare la soluzione giusta non è così semplice e capisco bene chi rimane dentro l'infortunio per mesi o anni oppure in due settimane risolve tutto. In ogni modo buona corsa.