FirenzeMarathon 24/11/2013 - 30a edizione

[johnnymix]

Allora scrivo anche io qualcosa visto il bel we che ho vissuto

Avete scritto dei resoconti lunghissimi ed emozionanti, sarò più morigerato
Arrivato a Firenze in gruppetto da Verona purtroppo ho capito fin dal primo pom zona expo che la vigilia sarebbe stata dura,
più che degli atleti sembravamo dei turisti, ore e ore in piedi passate a chiacchierare, girare per gli stand, per poi finire a mangiare alle 22 e a letto ben oltre mezzanotte…. vabbè cacchio è anche una vacanza per me mi son detto.

Per quanto riguarda la gara (che ha pro e contro come tutte le manifestazioni) è stata molto positiva.
Problemi di griglie e di arrivo, ok...… ma la magia della giornata perfetta con cielo blu, aria tersa senza umidità, folla emozionante in diversi passaggi mi ha fatto godere appieno di quello che ho vissuto.
Finalmente come ho scritto già ad alcuni di voi nel Privè ( ) alla mia 4° maratona non ho sbagliato, sono stato un orologio dall'inizio alla fine godendo finalmente fino in fondo la corsa senza arrivare a soffrire come le altre volte il finale.
Ultimo km ho accelerato dando fondo a quello che mi rimaneva per non rimproveri niente sorpassando tanti runners in grossa difficoltà e mi dicevo meno male che per una volta lo vivo dall'altra parte….
Arrivato però mi sono appoggiato alle transenne 2-3 minuti prima di riprendermi….
con un amico arrivato poco dopo mi sono poi seduto per terra ai tavoli del ristoro finale, avvolto nella stagnola, ci facevamo passare come degli homeless the e pezzi di banane a nastro allungando solo le mani da terra..… abbiamo chiesto anche del pollo.. la signore li vicino ci ha risposto che se aspettavano un po' ci portava a casa sua che l'aveva in frigo….uhauhauha
tornando poi al ritiro sacche…. incitare chi doveva ancora arrivare è stato automatico, chi arriva dopo ne ha ancora più bisogno.. è un bisogno esponenziale, e più sei in fondo e meno " ti si caga" scusatemi l'espressione
Dopo aver fatto Carpi, Verona, Venezia, Firenze come bellezza non ha paragoni, per me un'esperienza magnifica!!

Che bello questo Sport
Complimenti a tutti ragazzi, c'è chi diventa vecchio presto e….. chi si infila un paio di scarpe e corre…. dove non ha molta importanza

ah….. Migiorato anche il mio PB, festa copleta

Alla vostra

[SAVIO75]

Ecco il mio resoconto della giornata di ieri, che alla fine mi ha fatto tornare a casa comunque con il sorriso sulle labbra. I miei occhi si aprono alle ore 4:30, trenta minuti prima della sveglia. Faccio tutto con calma e parto con l'auto verso la stazione di Bologna. In zona tabelloni trovo Biccio e altri due suoi simpatici amici runners con cui faremo il viaggio in treno a 300Km/h fino Firenze. Giunti nel capoluogo toscano ci divisiamo per andare a recuperare i rispettivi ns. pettorali. Io sono diretto verso il centro, alla reception dell'hotel dove c'era la cuccia del gattaccio e di Filorun. Squilla il cell e si aggrega a me Poderoso75. Ritiro l'occorrente velocemente e sciamiamo verso la zona di partenza. Firenze è praticamente invasa da runners. Il clima è perfetto: sole, cielo pulito da una bella brezza di grecale. In zona start è impressionante il numero rimorchi di tir per il deposito buste indumenti. Breve tappa davanti alla caserma per il raduno RF, ma io e Poderoso non troviamo nessuno. Giro di Whatsapp e ci si vede con tutti i radunanti in prossimità dei palloncini, dal lato opposto. Qui rivedo e conosco con piacere amici vecchi e nuovi. Foto di rito e cerchio di buon auspicio per caricarsi. Adesso si va a prepararsi e qui iniziano i casini. Come faccio ultimamente, ho i miei ristori personali dal 20° al 40°. Chiedo ad un addetto dell'organizzazione dove consegnarli e mi dice sicuro (sbagliando o non capendo bene) che li posso consegnare davanti alle tende dove ci sono i camion deposito. Purtroppo non trovo nulla. Vado sulla linea di partenza e mi dicono che ormai è troppo tardi. Mi sale la carogna alla grande... solo l'incrocio con la Straneo e un saluto veloce con uno scambio di un cinque mi fa evitare di esplodere per i nervi. Ok, non c'è più gran tempo, per cui mi precipito in tenda per cambiarmi e sbollire. Nella coda per consegnare lo zainetto imbustato inizio a pensare a come gestire la faccenda ristori e continuo a pensarci ammassato per l'ingresso in griglia. Qui arriva il panico. Sono vicino ad una piattaforma mobile che si deve sollevare e la calca mi spinge verso di essa mentre si solleva. Sono imbottigliato e con il sacchetto dei miei ristori ancora in mano, nel vano tentativo di consegnarlo a qualcuno dell'organizzazione e ritrovarmeli ai ristori. La calca si fa davvero insopportabile e l'addetto alla piattaforma chiama dei vigilantes per creare spazio. Prendo un decisione, abbandono sotto la piattaforma la mia busta con i ristori e pian piano vengo spinto verso le griglie. Dopo quella fino alle 3h29' la situazione calca migliora. Sono in griglia e provo a rilassarmi cercando di gestire e non farmi rovinare la mia quinta maratona. Conosco dei ragazzi di Barcellona uno dei quali si chiama come me in catalano, correggendomi la mia azzardata pronuncia. Iniziano a volare in aria buste, maglie e maglioni. Partenza! Il traffico è esagerato rispetto alle gare che ho corso fino ad ora per cui scalo le marce e come previsto imposto la gara in progressione. Calpesto il tappetino dopo più di 3'. Al 5° sono indietro rispetto alla tabella di 26'', al 15° di 11'', alla mezza splitto in linea. Purtroppo, non avendo alternativa, inizio a prendere i ristori a base di cosiddetti sali dai tavoli. Inizio a non star bene, infatti al 25°, stringendo i denti accumulo 33'' di ritardo. Mezzo minuto è gestibilissimo, ma quello che non lo è il vomito... inizio ad avere problemi e caccio via dallo stomaco i ristori... da qui in poi inizia in mio calvario.
Ho freddo e iniziano i crampi, ormai si cammina e mi trascino via le gambe. L'incitamento della gente, le bande, mi spronano a rimettermi in marcia ma mi sento svuotato. La testa regge e sarà la sola cosa a portare il mio corpo in piazza. Dal 27° al 30° sono dagli 8 ai 9 minuti a Km di split. Mi sorpassano in tanti, amici di RF che mi incitano, che mi urlano, chi prova a prendermi sottobraccio ma il mio corpo non c'è. Al ristori del 30° vedo dei gel, la situazione forse può migliorare. Riprendo a corricchiare sotto i 6'. Scollino il cavalcavia del 32° e lì trovo un angelo. Una ragazza ferma alla fine della discesa mi lascia tra le mani 2 altri gel. Quasi mi commuovo per il gesto e il sorriso sincero che mi regala. Ancora freddo e crampi. 35° altro ristoro dove prendo del the. Anche questo non resta per molto nel mio stomaco. Il ritardo cresce a +20'. Alterno corsetta e passo. Non mi fermo mai altrimenti so che non mi muoverò più. Il 39° è il km più lento: 10'03''... al 40° lo svantaggio è di 38'. Faccio un po' di conti e mi fisso l'obiettivo di non fare peggio della mia prima maratona, corsa un anno prima a Carpi in 4:14:03. I muscoli sono durissimi, i piedi distrutti per il tanto contatto con il suolo, i talloni fanno male per la rullata del cammino a cui non sono abituati, i lastricati e i dossetti mi distruggono ma il ritiro non è mai una opzione. Gli ultimi 800 metri sono da correre e basta. Ecco la curva, la gente incita, sento il mio nome urlato e mani che cercano il mio cinque ma non sono lucido per capire chi sia... Arrivo ma alla fine scopro di aver fatto il peggior crono in mara con 4:14:27 (media dei 6' – seconda mezza fatta a 2h28'). Stò crollando ma mi dicono di proseguire. La volontaria dagli occhi verdi mi mette la medaglia al collo e la sento pesare...
Ci ingabbiamo in un corridoio obbligato ma l'unica cosa che voglio ora è sdraiarmi, fermarmi. Mi danno delle bottigliette e una busta chiusa con il ristori. Finalmente vedo l'Arno. Al primo muro e spazio libero metto il telino termico in terra e mi ci tuffo su. Il sole scalda, sono stravolto. Faccio la prova se il mio stomaco accetta cibo e liquidi e con il suo ok mangio pian piano delle barrettine zuccherose del ristori e una bevanda isotonica. Giro lo sguardo verso destra e trovo Poderoso poco dopo di me. Ci scambiamo commenti e sensazioni, poi va via per andare a mangiare qualcosa. Io non sono ancora pronto a lasciare il mio giaciglio. Ad un tratto scorgo un sorriso ed una persona che mi si avvicina. E' la Lalla che mi ha riconosciuto. Mi chiede come sono messo e se è tutto ok. Poi è ora andare a recuperare la mia roba. Sono lontanissimo dai camion! Accendo il cell., avviso a casa e vedo una marea di messaggi e notifiche. Landhard, Filorun mi chiamano. Con quest'ultimo ci si vede per ristorarci. Da Carpi gli dovevo un meritato gelato. Per cui lo raggiungo in hotel, ci facciamo fotografare con la medaglia al collo e via in gelateria. Poi è tempo di salutarsi e di tornare a casa. In treno ritrovo la Silvyetta che stravolto come sono non riconosco. Poi lei scorge il buff RF arrotolato sul polso e scatta l'ultima foto della giornata.
Una giornata extra-gara bellissima. Per la corsa, peggio di così non può succedere di nuovo ma anche questa è esperienza...

[ilmara]

Grande Savio, è da dalla tenacia e dalla testa che si riconosce un vero maratoneta .
Non ne avevi più, la gara era ormai sfumata ma la determinazione ti ha portato comunque all'arrivo, potevi ritirarti senza vergogna ma non l'hai fatto, hai preferito soffrire fino in fondo ed onorare la maratona ed il nostro sport .
Questa medaglia penso valga molto più di tante altre, complimenti sei un vero duro e un vero maratoneta

[insane]

@Savio
Pensavo peggio dai,ti sei contenuto come lunghezza...
Oggi fratello ti rubo tutte le citazioni perchè questa esperienza sfortunata la accomuno alla mia di Londra..

"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." (Goethe)

Vai a prenderti il titolo di "senatore"...

[mb70]

@Savio, per me la corsa piu' bella. Complimenti

[espresso832]

Savio...scuserai l'eloquio un pò troppo forbito...hai due palle così!!! Congratz!

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[marti996]

Complimentoni a tutti, che belli i vostri racconti fanno emozionare.

[Petronio]

Rinnovo i complimenti a tutti, veramente bravi e soprattutto chi come Savio ha avuto problemi ma ha retto fino alla fine.
Vedo che si parla di griglie "strette" alla partenza, vorrei essere propositivo: c'è un posto un pò più in periferia dove poter partire con meno fastidi? In fin dei conti si potrebbe fare così, e pazienza se i primi 10 km li si percorre su strade un pò anonime.
Peccato che faccia solo 1-2 maratone all' anno, questa la rifarei comunque sempre volentieri anche con le griglie affollate.

[enzomagno]

sono già in astinenza ... ne rifarei subito un'altra

[Petronio]

OT : figurati me che devo aspettare adesso 11 mesi - fine OT (e scusate)...

Certo la partenza lontana si può forse fare (aspetto note eh) ma l' arrivo in centro è irrinunciaile credo a scapito di docce e spogliatoi. Ho troppi bei ricordi...fu la mia seconda maratona...