Quale gara oggi....??? [2013]
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Re: Quale gara oggi....??? [2013]
domenica corsa la mara di Firenze ... semplicemente stupenda
Ecco sono qui, Pippicalzelunghe così mi chiamo; tutto il giorno sto con una scimmietta ed un cavallo bianco; con un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiare; forse non lo sai ma io ogni tanto divento magica ... Pippi pippi pippi
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Quale gara oggi....??? [2013]
Resoconto gara 10,8Km a Roccabianca (PR)
Un classico appuntamento del campionato provinciale di corse su strada della provincia di Parma, posto alla fine. Di solito un riscaldamento per chi deve affrontare le ultime maratone prima dell'inverno, ed in vece un'occasione per raschiare il fondo del barile per gli altri, prima di affrontare il periodo di rigenerazione invernale.
Vigilia un po' tormentata per me a causa dell'esito incerto alla visita medica per l'attività sportiva agonistica. Questa potrebbe essere l'ultima gara competitiva che ho fatto.
Sono sicuro di essere sano ma devo aspettare l'esito dell'ecocardio prescrittomi per accertare che le irregolarità evidenziate nell'ECG sotto sforzo non siano nulla di importante.
Quando ti senti perfettamente a posto (seppur ancora in leggero sovrappeso) ma ti dicono che ci potrebbero essere problemi in una cosa importante come il cuore ecco che cominci con le paranoie di ogni tipo. A tal proposito vorrei ringraziare tutti voi del Forum che mi avete incoraggiato e rincuorato dandomi un po' di tranquillità.
Scherzo con Pietro dicendogli che le chiavi dell'auto sono nella tasca dei ciclisti nel caso mi prenda un coccolone durante la gara e dovessi tornare a casa in autoambulanza od addirittura su un carro funebre.....
Certo si scherza ma tutti noi di Running Forum sappiamo che certe eventualità sono si, remote ma non si possono del tutto escludere neanche per atleti allenati ed in ottima forma fisica.
Il caso del nostro caro Paolo Krily è li a ricordarcelo. Io ancora non ero iscritto al forum ma l'ho conosciuto leggendo i suoi post nei vari topic. Uno di noi, un amatore appassionato, con la sua vita normale, i suoi allenamenti ed i suoi sforzi per migliorarsi.
Certi pensieri vengono e non è possibile cacciarli indietro.
Il medico di famiglia tra l'altro quando sono andato da lui per farmi prescrivere l'ecocardio mi ha detto “Ma lei svolge attività agonistiche?” In quel momento mi sembrava complicato definirgli la mia attività sportiva e allora di botto ho reso tutto semplice...
“Corro le maratone”.
Ha capito tutto all'istante e dopo che mi ha fatto la richiesta per l'ecocardio mi ha raccomandato assolutamente di astenermi da correre maratone....
Quindi sono uscito tranquillo. “Tanto domani non è una maratona....posso correre....”
:smoked:
Giornata piovosa dall'inizio alla fine tanto che con Pietro mentre ci rechiamo in auto (col riscaldamento acceso) chi chiediamo che razza di persone siamo e per quale oscuro motivo il sabato pomeriggio andiamo a sfidare l'acqua ed anche un po' di vento.
Comunque arrivati a destinazione andiamo ad iscriverci e poi ci cambiamo in auto per non cominciare da subito a prendere vento ed acqua.
Appena scesi però dall'auto per il riscaldamento becchiamo la botta per lo sbalzo di temperatura.
Affrontiamo con coraggio le intemperie al pari di tantissime altre persone giunte lì a soffrire con noi. Saremo in 315, tutti malati di corsa evidentemente.
Dopo 2 km di riscaldamento ne facciamo un terzo con 5 allunghi sempre più veloci.
Le gambe non sembrano molto reattive e le mani sono già insensibili per il freddo; le copro con le maniche della maglia e lascio il garmin sopra.
Siamo alla partenza su una striscia bianca. Il gonfiabile non è stato messo presumibilmente per via delle intemperie. Viene annunciato che ci saranno tre spari e tra i primi 2 un minuto di silenzio per commemorare le vittime della tragedia in Sardegna. Al secondo sparo qualcuno che evidentemente non ha sentito bene e parte in batta.... subito richiamato dai giudici.
Qualcuno si spazientisce “Andiamooooo, pioveeee....” Capisco l'adrenalina ma siamo qui tutti per lo stesso motivo.
Mi trovo sulle prime linee ma allo sparo come al solito tutti partono a 3'20”/Km e vengo sorpassato da un fottìo di persone diciamo intraprendenti ed anche molto fiduciose nei propri mezzi....
I primi 2 km si corrono dentro il paese con una curva dietro l'altra. Purtroppo non c'è nessuno in giro perché il maltempo ha mandato praticamente a monte l'ultimo appuntamento del November Porc Hot Feet, manifestazione di prodotti gastronomici locali a base di maiale. Dovevano esserci come le scorse edizioni, stand con salamelle salsicce , ciccioli, prosciutti, birra artigianale ,eventi per bambini, giostre ecc.... Nulla, tutto all'aria... anzi all'acqua.
Dopo un primo km prudente a 3'49” mi lancio col secondo a 3'44” .
Ora siamo sull'argine maestro del Po, sull'altra sponda la Lombardia, e si va, si va veloce veloce. Un po' di vento ci insedia e comincio ad attuare la sempre valida strategia dell'infame
accodandomi ad un nutrito gruppetto che fa al caso mio. Mi faccio tirare per bene controllando i battiti e cercando di trovare una corsa agile sciolta e non dispendiosa.
Tutto perfetto, inanello una buona serie: un 3'41 un 3'44” ed un 3'41” passando al 5° Km in 18'39”.
Tutto senza un grosso sbattimento, fiato ok gambe ora belle pimpanti.
Ma la pacchia è finita Si scende dall'argine dove siamo sottovento e ci troviamo nelle stradine della bassa con curve e curvette tra le frazioni di Roccabianca. Il vento ora ci Sferza in faccia e la pioggia gelata ci punzecchia. Ho le cosce e le mani quasi insensibili.
Il gruppetto ormai sparuto continua a procedere anche se si è visibilmente assottigliato perché ogni tanto qualcuno mollava. Io continuo a farmi tirare fino a quando vedo che ormai si sta sfaldando del tutto e mi metto davanti per fare il ritmo. Ma non seguono e li abbandono al loro destino accodandomi ad altri atleti davanti.... Le condizioni atmosferiche cominciano a farsi sentire, sono zuppo come un savoiardo nel caffellatte e faccio una serie meno brillante fino all'ottavo con 3'44 – 3'46” -3'47” . Ora comincio a sentire la fatica ma guardando i battiti vedo che sono ancora leggermente sotto e non sto dando il massimo. Rilancio sfruttando lo stimolo all'inseguimento di un gruppetto molto forte i cui atleti si piazzano quasi sempre nei primi trenta posti in classifica. Ma evidente mente stanno andando in difficoltà perché mi basta un 9° km in 3'46 per prenderli. Non mi accontento però. Decido di tentare il tutto per tutto e mi sparo per tentare il personale al passaggio del 10° km. Passo tutto il gruppone e spingo quasi al massimo ora faticando un pochino.
Ecco c'è da scavalcare nuovamente l'argine. Prendo la rampa di petto richiamando ogni fibra muscolare al massimo sforzo.
In cima all'argine scorgo il cartello del 10° km. Lo punto e mi lancio ancora di più nella discesa passandolo con un tempo di 37'25”. dopo il personale nella la mezza di due settimane fa ecco il personale anche nei 10 km. Ed ora andiamo a finire.
Tutto rettilineo fino alla fortezza. Cerco di andare al massimo ma negli ultimi 200 metri non riesco a sprintare. Ho dato troppo prima, ma ne è valsa la pena.
Chiudo i 10,8 km in 40'39” al 25° posto in classifica e 7° di categoria.
Aspetto Pietro al traguardo. Ho le gambe e le braccia insensibili, anzi il braccio sinistro è un po' pesante.... oddio ci siamo. Chiamate l'ambulanza....
Allento il garmin stretto al polso e tutto si risolve....Per fortuna sono sopravvissuto.
Arriva Pietro e subito andiamo a defaticare. Ci cambiamo dentro la macchina infreddoliti e tremolanti. Le dita delle mani non rispondono ai comandi e la faccia è una maschera ghiacciata.
Torniamo a vedere la classifica e poi al ristoro.
Te caldo ed iperzuccherato. E biscotti sfusi che vengono versati sui vassoi da sacchetti con marche sconosciute.... grassi idrogenati/frazionati di palma colza o chissà quale altra porcheria.... immergo i biscotti nel te cerco di non pensarci.
Prendo un secondo bicchiere di te ma ecco che i biscotti cominciano a fare effetto....
cerco di darmi un contengno....
Assisto sofferente alle premiazioni e ma poi insisto per andare via perché rischio di farmela addosso come un neonato.
Viaggio verso casa leggermente a chiappe strette e non appena rientro a casa per una lunga seduta di scarico......
Questo era l'ultimo resoconto. Ora basta con le gare almeno fino a febbraio.
Periodo di scarico e poi, idoneità all'attività agonistica permettendo, comincerò a pensare ed allenarmi in ottica maratona da farsi a fine febbraio 2014 per festeggiare degnamente il terzo corsa-compleanno.
Dedico questo personale a voi di Running Forum che mi supportate e mi lo stimolo ogni volta per allenarmi e fare del mio meglio ed in maniera speciale al mio amico Gianni.
Non crediate che siano frasi di circostanza.
Vi chiedo infine di scusarmi per la prolissità ma é stata una stagione intensa conclusa nel migliore dei modi e questo é il motivo che mi spinge a buttare fuori tutto quello che sento.
Ora vi prometto che per un po' starò buono.
:flower:
Ciao a tutti.
Un classico appuntamento del campionato provinciale di corse su strada della provincia di Parma, posto alla fine. Di solito un riscaldamento per chi deve affrontare le ultime maratone prima dell'inverno, ed in vece un'occasione per raschiare il fondo del barile per gli altri, prima di affrontare il periodo di rigenerazione invernale.
Vigilia un po' tormentata per me a causa dell'esito incerto alla visita medica per l'attività sportiva agonistica. Questa potrebbe essere l'ultima gara competitiva che ho fatto.
Sono sicuro di essere sano ma devo aspettare l'esito dell'ecocardio prescrittomi per accertare che le irregolarità evidenziate nell'ECG sotto sforzo non siano nulla di importante.
Quando ti senti perfettamente a posto (seppur ancora in leggero sovrappeso) ma ti dicono che ci potrebbero essere problemi in una cosa importante come il cuore ecco che cominci con le paranoie di ogni tipo. A tal proposito vorrei ringraziare tutti voi del Forum che mi avete incoraggiato e rincuorato dandomi un po' di tranquillità.
Scherzo con Pietro dicendogli che le chiavi dell'auto sono nella tasca dei ciclisti nel caso mi prenda un coccolone durante la gara e dovessi tornare a casa in autoambulanza od addirittura su un carro funebre.....
Certo si scherza ma tutti noi di Running Forum sappiamo che certe eventualità sono si, remote ma non si possono del tutto escludere neanche per atleti allenati ed in ottima forma fisica.
Il caso del nostro caro Paolo Krily è li a ricordarcelo. Io ancora non ero iscritto al forum ma l'ho conosciuto leggendo i suoi post nei vari topic. Uno di noi, un amatore appassionato, con la sua vita normale, i suoi allenamenti ed i suoi sforzi per migliorarsi.
Certi pensieri vengono e non è possibile cacciarli indietro.
Il medico di famiglia tra l'altro quando sono andato da lui per farmi prescrivere l'ecocardio mi ha detto “Ma lei svolge attività agonistiche?” In quel momento mi sembrava complicato definirgli la mia attività sportiva e allora di botto ho reso tutto semplice...
“Corro le maratone”.
Ha capito tutto all'istante e dopo che mi ha fatto la richiesta per l'ecocardio mi ha raccomandato assolutamente di astenermi da correre maratone....
Quindi sono uscito tranquillo. “Tanto domani non è una maratona....posso correre....”

Giornata piovosa dall'inizio alla fine tanto che con Pietro mentre ci rechiamo in auto (col riscaldamento acceso) chi chiediamo che razza di persone siamo e per quale oscuro motivo il sabato pomeriggio andiamo a sfidare l'acqua ed anche un po' di vento.
Comunque arrivati a destinazione andiamo ad iscriverci e poi ci cambiamo in auto per non cominciare da subito a prendere vento ed acqua.
Appena scesi però dall'auto per il riscaldamento becchiamo la botta per lo sbalzo di temperatura.
Affrontiamo con coraggio le intemperie al pari di tantissime altre persone giunte lì a soffrire con noi. Saremo in 315, tutti malati di corsa evidentemente.

Dopo 2 km di riscaldamento ne facciamo un terzo con 5 allunghi sempre più veloci.
Le gambe non sembrano molto reattive e le mani sono già insensibili per il freddo; le copro con le maniche della maglia e lascio il garmin sopra.
Siamo alla partenza su una striscia bianca. Il gonfiabile non è stato messo presumibilmente per via delle intemperie. Viene annunciato che ci saranno tre spari e tra i primi 2 un minuto di silenzio per commemorare le vittime della tragedia in Sardegna. Al secondo sparo qualcuno che evidentemente non ha sentito bene e parte in batta.... subito richiamato dai giudici.
Qualcuno si spazientisce “Andiamooooo, pioveeee....” Capisco l'adrenalina ma siamo qui tutti per lo stesso motivo.
Mi trovo sulle prime linee ma allo sparo come al solito tutti partono a 3'20”/Km e vengo sorpassato da un fottìo di persone diciamo intraprendenti ed anche molto fiduciose nei propri mezzi....

I primi 2 km si corrono dentro il paese con una curva dietro l'altra. Purtroppo non c'è nessuno in giro perché il maltempo ha mandato praticamente a monte l'ultimo appuntamento del November Porc Hot Feet, manifestazione di prodotti gastronomici locali a base di maiale. Dovevano esserci come le scorse edizioni, stand con salamelle salsicce , ciccioli, prosciutti, birra artigianale ,eventi per bambini, giostre ecc.... Nulla, tutto all'aria... anzi all'acqua.
Dopo un primo km prudente a 3'49” mi lancio col secondo a 3'44” .
Ora siamo sull'argine maestro del Po, sull'altra sponda la Lombardia, e si va, si va veloce veloce. Un po' di vento ci insedia e comincio ad attuare la sempre valida strategia dell'infame

Tutto perfetto, inanello una buona serie: un 3'41 un 3'44” ed un 3'41” passando al 5° Km in 18'39”.
Tutto senza un grosso sbattimento, fiato ok gambe ora belle pimpanti.
Ma la pacchia è finita Si scende dall'argine dove siamo sottovento e ci troviamo nelle stradine della bassa con curve e curvette tra le frazioni di Roccabianca. Il vento ora ci Sferza in faccia e la pioggia gelata ci punzecchia. Ho le cosce e le mani quasi insensibili.
Il gruppetto ormai sparuto continua a procedere anche se si è visibilmente assottigliato perché ogni tanto qualcuno mollava. Io continuo a farmi tirare fino a quando vedo che ormai si sta sfaldando del tutto e mi metto davanti per fare il ritmo. Ma non seguono e li abbandono al loro destino accodandomi ad altri atleti davanti.... Le condizioni atmosferiche cominciano a farsi sentire, sono zuppo come un savoiardo nel caffellatte e faccio una serie meno brillante fino all'ottavo con 3'44 – 3'46” -3'47” . Ora comincio a sentire la fatica ma guardando i battiti vedo che sono ancora leggermente sotto e non sto dando il massimo. Rilancio sfruttando lo stimolo all'inseguimento di un gruppetto molto forte i cui atleti si piazzano quasi sempre nei primi trenta posti in classifica. Ma evidente mente stanno andando in difficoltà perché mi basta un 9° km in 3'46 per prenderli. Non mi accontento però. Decido di tentare il tutto per tutto e mi sparo per tentare il personale al passaggio del 10° km. Passo tutto il gruppone e spingo quasi al massimo ora faticando un pochino.
Ecco c'è da scavalcare nuovamente l'argine. Prendo la rampa di petto richiamando ogni fibra muscolare al massimo sforzo.
In cima all'argine scorgo il cartello del 10° km. Lo punto e mi lancio ancora di più nella discesa passandolo con un tempo di 37'25”. dopo il personale nella la mezza di due settimane fa ecco il personale anche nei 10 km. Ed ora andiamo a finire.
Tutto rettilineo fino alla fortezza. Cerco di andare al massimo ma negli ultimi 200 metri non riesco a sprintare. Ho dato troppo prima, ma ne è valsa la pena.
Chiudo i 10,8 km in 40'39” al 25° posto in classifica e 7° di categoria.
Aspetto Pietro al traguardo. Ho le gambe e le braccia insensibili, anzi il braccio sinistro è un po' pesante.... oddio ci siamo. Chiamate l'ambulanza....

Allento il garmin stretto al polso e tutto si risolve....Per fortuna sono sopravvissuto.
Arriva Pietro e subito andiamo a defaticare. Ci cambiamo dentro la macchina infreddoliti e tremolanti. Le dita delle mani non rispondono ai comandi e la faccia è una maschera ghiacciata.
Torniamo a vedere la classifica e poi al ristoro.
Te caldo ed iperzuccherato. E biscotti sfusi che vengono versati sui vassoi da sacchetti con marche sconosciute.... grassi idrogenati/frazionati di palma colza o chissà quale altra porcheria.... immergo i biscotti nel te cerco di non pensarci.
Prendo un secondo bicchiere di te ma ecco che i biscotti cominciano a fare effetto....

Assisto sofferente alle premiazioni e ma poi insisto per andare via perché rischio di farmela addosso come un neonato.
Viaggio verso casa leggermente a chiappe strette e non appena rientro a casa per una lunga seduta di scarico......
Questo era l'ultimo resoconto. Ora basta con le gare almeno fino a febbraio.
Periodo di scarico e poi, idoneità all'attività agonistica permettendo, comincerò a pensare ed allenarmi in ottica maratona da farsi a fine febbraio 2014 per festeggiare degnamente il terzo corsa-compleanno.
Dedico questo personale a voi di Running Forum che mi supportate e mi lo stimolo ogni volta per allenarmi e fare del mio meglio ed in maniera speciale al mio amico Gianni.

Non crediate che siano frasi di circostanza.
Vi chiedo infine di scusarmi per la prolissità ma é stata una stagione intensa conclusa nel migliore dei modi e questo é il motivo che mi spinge a buttare fuori tutto quello che sento.
Ora vi prometto che per un po' starò buono.

Ciao a tutti.

Ultima modifica di aroldo74 il 25 nov 2013, 22:52, modificato 1 volta in totale.
UNA VITA FA....PB:3000 10'32"- 5 Km 17'55" - 10 Km 36'46" - HM 1h23'13" - MAR. 3h15'48"
Prossima gara.......
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Re: Quale gara oggi....??? [2013]
Complimenti Claudio







21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019
Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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Re: Quale gara oggi....??? [2013]
Bellissimo raccolto aroldo, sono sicuro che anche in futuro potrai continuare a renderci partecipe delle tue gare.aroldo74 ha scritto:Resoconto gara 10,8Km a Roccabianca (PR)....................
Grazie e in bocca al lupo!
Ultima modifica di juanni il 6 dic 2013, 21:47, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: cerchiamo di usare meglio il " Quote " http://www.runningforum.it/viewtopic.php?f=37&t=21455
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Re: Quale gara oggi....??? [2013]
XXX Firenze Marathon
24 novembre 2013
Ore 11 di sabato, Michele mi passa a prendere, poi dritti a casa di Ale “Ringhio” e via verso la stazione per il treno: direzione Firenze, già capitale d'Italia e città del nostro battesimo in maratona.
Il tempo passa veloce in treno, io sono ancora indeciso se correre tutta la gara o se correrla violando le indicazioni del Còcce Orlando con il quale sono rimasto in accordi che avrei dovuto solo fare un progressivo di 30 km; alla fine gli amici di avventura di tante gare e di tante serate a parlare di corse e tempi, mi propongono la via mediana: svolgere il lavoro proposto dal Còcce (che sarebbe il romanizzato Coach) aggiungendo una sorta di riscaldamento: correrò con i miei amici 12 km al loro passo gara e poi partirò per svolgere diligentemente il mio allenamento e quindi alla fine sarà maratona! Facile a dirsi, ma quattromilioniduecentodieciannovemilacinquecento centimetri vanno corsi uno dopo l'altro e fino all'ultimo per poter dire di aver corso nella propria vita la regina delle gare di durata, la gara che fu inventata, suo malgrado, 2593 anni fa' dal soldato Filippide.
Torniamo al 2013! Dormo bene, non ho corso un km per preparare una maratona, il mio obiettivo dell'anno è la mezza di Pisa e poi la mezza di Vienna, ma sono sicuro di aver fatto i compiti a casa, per cui il sonno e lo stato d'animo sono tranquilli. Non ho paura della gara, non temo il famoso muro dei 30 o 35 o non so quale km, anche perché mi “nascondo” dietro l'allenamento che dico di dover fare, e poi, sono sicuro (perché già l'ho verificato), Orlando è una persona eccezionale ed ha saputo portarmi a correre giorno dopo giorno, sempre con maggior sicurezza e quindi, pur disubbidendo in parte, immagino di avere i mezzi per fare quello che devo fare.
Firenze è bella, non lo scopro io, ma mentre inizia la solita meticolosa vestizione intravedo dalla finestra una bella giornata di sole. Iniziamo. Pantaloncini, poi le mie fidatissime Brooks ST5, bianche e gialle. Le allaccio, doppio nodo! Poi una piccola cappiola di cerotto adesivo proprio sopra il nodo e quindi passo le due anse fra la linguetta ed i lacci: quello che io e Michele chiamiamo “nodo Pizzolato”. Le scarpe so già che non saranno più un problema, il problema sarà slacciarle semmai. Cardio, maglietta, canotta, polsino per il sudore e braccialetto con tutti i miei dati... i guanti? No, alla fine li lascio in camera. Porto i miei Oakley perché non sopporto il sole e anche perché così la maratona non può vedere nei miei occhi che la temo.. si, perché come dice il mio amico runner di Milano, Guido: rispetta la maratona e lei rispetterà te.
Qualche problema di sovraffollamento ed entriamo dentro la griglia, non la nostra! Scherziamo e ridiamo, ma questa volta siamo preoccupati tutti e tre o comunque emozionati, quello sicuramente. Annalisa dei ramarri ci passa accanto, la salutiamo, come ci salutiamo tante volte a Caracalla: ha la divisa tutta verde dei Ramarri romani: al traguardo sarà nona donna assoluta.. servono commenti?
Quando il conto alla rovescia arriva a zero, ci diamo tutti e tre vicendevolmente la mano: in quel gesto di amicizia e stima ci sono troppe cose che non so raccontare e che i miei amici però conoscono bene; è una immagine che non dimenticherò così facilmente. Un grande onore condividere con loro questa avventura, una prova di fatica emozionante.
Partenza e via, ci lasciamo alle spalle l'Arno e prendiamo verso nord: via della Giovine Italia, via Gramsci ecc.. sono un po' frastornato non riesco a avere la stessa attenzione delle altre gare. Comunque ridiamo e scherziamo fra noi e con gli altri e corriamo ai 5'10” promessi. Michele sembra il più teso dei tre, tiene “la squadra” al passo ed io corro dietro di loro, ..ed ogni tanto rompo le scatole a qualche ragazza, che ovviamente scappa come vede quanto sono vecchio!! Al secondo km annuncio che “ormai” mancano meno di 40 km e vengo ammonito di non fare questo infinito conto alla rovescia.
Km 8,600, viale dell'Aeronautica svolta a sinistra per una curva che percorre 180 gradi che si immette sul viale Washington: iniziamo a correre accanto all'Arno che scorre venendoci incontro mentre lo spettacolo è meraviglioso. I Fiorentini si sono svegliati, c'è tanta gente che passeggia con i cani o con le biciclette, a piedi e chi addirittura con striscioni e fumogeni applaude ed incita l'amico di turno o il podista qualsiasi. Fa freddo ma il sole ci scalda un po', possiamo guardarci attorno perché qui a differenza di Roma l'invenzione dell'asfalto ha trovato applicazione e non bisogna stare attenti a tutte le buche del mondo!
Ringhio inizia a scalpitare e prende 30 metri per poi rimanere lì ad un tiro di schioppo, mentre Michele è attento al ritmo e parla poco, penso causa concentrazione.
Al km 11,330, facciamo inversione di marcia ed entriamo nel parco, io avverto Michele che andrò via a breve, ci scambiamo un augurio significativo, ci ridiamo la mano, come con Alessandro Ringhio che raggiungo e saluto con lo stesso calore e stima: sono onorato di aver corso con loro i primi km.
Km 12,195: parto per il progressivo concordato con il Còcce Orlando: ho voglia di fare bene il mio lavoro e fino in fondo: il riscaldamento è finito, mi sento bene, non accuso un filo di stanchezza. Ho bevuto ad entrambe i ristori ed ho assunto, come farò per quasi tutta la gara, gli integratori che mi permetteranno di arrivare fino alla fine, anche perché essere magri come me ha anche qualche lato negativo.. poche riserve!
Sono passato al controllo dei 10km in posizione 3246 fra gli uomini: spingo deciso sulle mie T5 Racer, una compagna di gara eccezionale... faccio attenzione alla spinta dei piedi, mi ripeto i consigli di Orlando: usa i piedi.. cerca di correre senza quasi fare rumore, braccia aderenti ai fianchi, mascella decontratta, passo rilassato ecc.. sono solo preoccupato del rimprovero per aver corso quei 12 km iniziali di troppo.
Sul viale degli Olmi km 14 e 15, i runners sono tantissimi, faccio fatica a superare tutti, corro di lato, mi infilo fra gli spazi più stretti, svicolo, freno ed accelero. Il cambio passo c'è stato, corro tutti i km a meno dei 4'30” previsti, ma questo scattare e rallentare mi ha sicuramente fatto sprecare un sacco di energie, ma oggi non ci sono scuse, oggi si corre e basta. Alla fine della prima frazione avrò corso a 4'27” questi primi 10 km. Corsa in scioltezza, impegnata, ma senza sforzi eccessivi, anzi fatico a mantenermi a questo ritmo causa entusiasmo. Al sedicesimo km attraversiamo l'Arno e iniziamo a correre nel lato sud della terra che circonda il fiume. Intanto al controllo del km 15 il controllo ufficiale dice che ho superato 349 uomini ed ora sono in posizione 2897. Al km 20,900 curva a sinistra e attraversiamo nuovamente l'Arno. Il passaggio della mezza e vicino e noto con enorme piacere che sto passando sotto l'arco della metà gara “con un filo di gas” ed è tempo di iniziare a pensare preoccupati alla seconda frazione allenante da 4'20”: dal 22,200 al 32,200 quello sarà il mio ritmo.
Ecco l'arco della mezza, i runners si fanno più rarefatti e silenziosi, la zona ora è anche meno popolata in alcuni punti e quindi a volte manca il meraviglioso ed impagabile supporto degli spettatori. 719 sono i runners superati negli ultimi 6 km e 097 metri, ora sono in posizione 2178. 1h, 44' e 16” il passaggio alla mezza distanza, me la sono presa davvero comoda, 16 minuti sopra il mio personale.
Ricordo esattamente i due passi che dividono il ritmo dai 4'30” ai 4'20”, quasi un salto! Le mie Brooks mi assecondano e via: mi aspettano 10 km a 4'20”!
Ora la bella Firenze mostra il suo lato meno nobile, una periferia non invivibile, ma di uno squallido qualsiasi, dove l'aggettivo qualificativo fa' più male del sostantivo, ma tant'è; fortunatamente è animata da cantanti e qualche tifoso, anche ben organizzato. Spugnaggi e ristori si alternano e si susseguono: consumo fruttosio e altre pozioni magiche seguendo la tabella mentale che mi ero programmato, sempre preoccupato di entrare in riserva!
Nei primi sei km di questa seconda frazione mantengo un passo disciplinato, vicino al 4'20” e indicato dal Còcce, poi l'adrenalina inizia a salire e dal 29 al 32 la media scende sotto i 4'15”: inizio ad essere in trance agonistica.
Al km 28 circa giriamo intorno alla stadio, dove era allestito il parco maratona; i primi segni di stanchezza affiorano ed ora ogni tanto il vento mi infastidisce, non molto ma sarebbe meglio senza. Penso al ritiro del pettorale il giorno prima e faccio mente locale: siamo proprio distanti dall'arrivo... servirebbe “Amalfi 13”, il taxi di ieri sera che ci ha portati in albero, cioè a 300 metri dall'arrivo. Da qui inizio a vedere i primi infortunati o ritirati che mestamente si sono arresi alla gara; alcune sono veramente rese senza onore, ma può succedere a chiunque, ovviamente.
Al km 25 raggiungo la posizione fra gli uomini 1876: altri 302 podisti messi dietro.. circa 80 al km.. uno ogni 10 metri abbondanti. Invece al km 30, passo in posizione 1548, altri 328 runners si accomodano dolcemente alle mie spalle. Olè!
Al km 31,500 circa abbandoniamo la zona dello stadio ed eccoci: km 32. E' arrivato il momento di mettere in atto l'ultimo cambio passo, mi aspettano ancora 10 km, ma questa volta a 4'10”. Fra me penso che devo fare “solo” un 10000. Inizio ad avere timore che la Maratona ora si ribelli e mi sottometta. Ma oggi non è giornata di vendere così facilmente la pelle, e non solo il cambio passo va bene, ma le gambe girano prossime ai 4'00”, anzi alla fine metterò in cascina anche un paio di km sotto i 4' al km.
Al km 33,500 attraversiamo nuovamente il viale della Giovine Italia e da qualche parte in questi km affrontiamo la salita di un cavalcavia dove alcuni runners camminano, io fatico un po', la gambe iniziano ad essere stanche, ma ho ancora energie da spendere. Ora inizia la parte più della di questa splendida gara: percorriamo via della mattonaia, dove un gruppo di tre ragazze ed un ragazzo parlavano di smettere di contare i km, facendo una sorta di tarinig autogeno: svolta a sinistra e via Colonna ci porta nella parte medioevale dell'allora capitale del Granducato di Toscana.
Arrivo al Chiostro della Santissima Annunziata e piazza San Marco: l'urlo della folla sovrasta tutto, non riesco neanche a percepire la respirazione. E' un'emozione unica, riesco solo ad avere un'attimo di lucidità, cerco l'insegna della via e la scorgo: “piazza San Marco” è una frazione di secondo, ma sono riuscito a leggere la targa per capire dove mi trovavo. Non so neanche io a quanti bambini do il cinque, so solo che non posso non onorare tanto tifo e mentre infilo un numero indeterminato di runners le mie gambe girano a 3'40”/3'50” ...la pagherò? Si vive una volta sola!! Stringo le curve, sposto qualche addetto e qualche spettatore che ha invaso il percorso, ora l'asfalto ha lasciato il posto ai lastroni di pietra, ma la T5 assorbono il possibile, il resto lo fa' il mio entusiasmo.
Al km 35 salgo ancora in ranking, altri 334 maschietti rimangono per sempre dietro di me, ora sono 1214.
Al km 38,200, mi riaffaccio nuovamente sull'Arno, ora sento la stanchezza e decido di tirare un po' il fiato, corro finalmente un km a 4'10”, come avrei invece dovuto fare in tutta quest'ultima fase. C'è il sole che ci scalda, ho smesso di prendere integratori, ho la sensazione che qualche cosa mi possa fare male e così digiuno. Ora sono stanco e la Maratona ora mi fa' paura! Ricordo di aver pensato che mancava solo un 10% della gara. 4 km, uno dei classici riscaldamenti che Orlando mi fa' fare prima dei lavori, ma 4 km dopo 38 non sono un gioco.
Su lungarno Corsini, vedo da lontano Roberto “il leprotto di Trastevere”, lui è fortissimo, ma forse oggi ha una fase finale meno brillante rispetto al solito. E' un amico e vorrei che mi seguisse. Gli urlo tutto il mio incitamento, gli chiedo di seguirmi, ma mentre lo passo a sinistra guardo il GPS, sono a 4'04” mentre lui corre trenta secondi più piano e non si accoda. Con egoismo sportivo non rallento per paura di perdere il passo che è in aumento in virtù del falsopiano discendente. 38 e 39, due km difficili. Sono stanco!
Ma il bello deve ancora arrivare.
Svolto a sinistra e salgo su ponte Santa A Trinita, questi ponti sono una coltellata alle gambe. Poche centinaia di metri e riattraversiamo l'Arno su Ponte Vecchio, qui supero e risupero; la gente è indecisa se guardare i runners o le vetrine, io non mi voglio perdere il piacere di correre sul ponte in modo distratto.
Tutto dritto per via dei Calzaioli che mi spara al cospetto della Basilica di Santa Maria del Fiore a piazza del Duomo. Mai potrò dimenticare questa emozione!! Ora il rumore è assordante. Non voglio saperne di regolare minimamente il mio ritmo. Sono disposto a pagare pegno nei metri successivi, ma corro più che posso, che sarebbe a 4'00” al km, ma mi sembra di volare in mezzo ad ali di gente che applaude. Tanto di cappello a Firenze e fiorentini. Di questa maratona mi rimangono dei frames di piazza San Marco e Santa Maria del Fiore che non penso potrò mai dimenticare; è una vita che corro e non sapevo che lo ho fatto per godere l'emozione provata in questa manciata di secondi!!!
Via del Proconsolo, controllo del km 40: ora sono 934. Io e le mie scarpette abbiamo messo dietro altri 280 podisti. Nella curva a sinistra che immette su via Ghibellina, mi passa un runners in canotta bianca; erano km che non mi passava qualcuno! Sono talmente indemoniato che gli vado dietro per un centinaio di metri, ma ha proprio un altro passo e va via inesorabile.
Proprio mentre rischio di perdere morale e faccio continuamente il conto alla rovescia dei minuti di sofferenza... FORZA ADRIANO! Prima della svolta a destra verso l'Arno, all'angolo con via della Giovine Italia, c'è Fabio R. Grazie Fabio, ne avevo veramente bisogno. Lui è fermo per un'infortunio, altrimenti oggi sarebbe stato un runners prossimo alle 2h e 30”, purtroppo un'infortunio lo ha privato del gusto della gara. Ma tornerà più forte di prima, Sicuro!
Da qualche parte c'è anche Lalla dei Ramarri, ma non la sento causa fatica; sarà lei a dirmi che non l'ho ne vista ne sentita. Grazie comunque Lauretta.
Ora vorrei solo arrivare, lungarno della Zecca Vecchia passa davanti al mio albergo e già mi sogno la doccia, poi destra, di nuovo destra ed eccoci all'arrivo, mancano duecento metri, supero ancora ed ancora ed ancora, fino alla linea di arrivo, ancora altri due un metro prima.
Alzo le mani al cielo e ho un personalissimo pensiero, una dedica speciale, penso che ognuno ne abbia alla prima maratona.
3h, 13” e 57”.
Posizione fra gli uomini 833, altri 101 runners messi alle spalle negli ultimi 2 km. Posizione assoluta 864. Esordio dignitoso. Sono molto contento.
Uno speciale grazie ai miei amici Ale Ringhio e Mic Freccia che mi hanno sempre sostenuto, incitato e consigliato nella strategia di gara. Grandissimo è il grazie per Orlando Pizzolato, che nonostante il mio mediocre profilo podistico mi allena con attenzione ed ascolta paziente tutte le stupidaggini che dico; certo che se mi prepara per la mezza e faccio 3h e 13' in maratona, prima o dopo dovrò chiedergli di preparare una maratona! Grazie Orlando ...scusa la disubbidienza per quei 12 km di troppo!
24 novembre 2013
Ore 11 di sabato, Michele mi passa a prendere, poi dritti a casa di Ale “Ringhio” e via verso la stazione per il treno: direzione Firenze, già capitale d'Italia e città del nostro battesimo in maratona.
Il tempo passa veloce in treno, io sono ancora indeciso se correre tutta la gara o se correrla violando le indicazioni del Còcce Orlando con il quale sono rimasto in accordi che avrei dovuto solo fare un progressivo di 30 km; alla fine gli amici di avventura di tante gare e di tante serate a parlare di corse e tempi, mi propongono la via mediana: svolgere il lavoro proposto dal Còcce (che sarebbe il romanizzato Coach) aggiungendo una sorta di riscaldamento: correrò con i miei amici 12 km al loro passo gara e poi partirò per svolgere diligentemente il mio allenamento e quindi alla fine sarà maratona! Facile a dirsi, ma quattromilioniduecentodieciannovemilacinquecento centimetri vanno corsi uno dopo l'altro e fino all'ultimo per poter dire di aver corso nella propria vita la regina delle gare di durata, la gara che fu inventata, suo malgrado, 2593 anni fa' dal soldato Filippide.
Torniamo al 2013! Dormo bene, non ho corso un km per preparare una maratona, il mio obiettivo dell'anno è la mezza di Pisa e poi la mezza di Vienna, ma sono sicuro di aver fatto i compiti a casa, per cui il sonno e lo stato d'animo sono tranquilli. Non ho paura della gara, non temo il famoso muro dei 30 o 35 o non so quale km, anche perché mi “nascondo” dietro l'allenamento che dico di dover fare, e poi, sono sicuro (perché già l'ho verificato), Orlando è una persona eccezionale ed ha saputo portarmi a correre giorno dopo giorno, sempre con maggior sicurezza e quindi, pur disubbidendo in parte, immagino di avere i mezzi per fare quello che devo fare.
Firenze è bella, non lo scopro io, ma mentre inizia la solita meticolosa vestizione intravedo dalla finestra una bella giornata di sole. Iniziamo. Pantaloncini, poi le mie fidatissime Brooks ST5, bianche e gialle. Le allaccio, doppio nodo! Poi una piccola cappiola di cerotto adesivo proprio sopra il nodo e quindi passo le due anse fra la linguetta ed i lacci: quello che io e Michele chiamiamo “nodo Pizzolato”. Le scarpe so già che non saranno più un problema, il problema sarà slacciarle semmai. Cardio, maglietta, canotta, polsino per il sudore e braccialetto con tutti i miei dati... i guanti? No, alla fine li lascio in camera. Porto i miei Oakley perché non sopporto il sole e anche perché così la maratona non può vedere nei miei occhi che la temo.. si, perché come dice il mio amico runner di Milano, Guido: rispetta la maratona e lei rispetterà te.
Qualche problema di sovraffollamento ed entriamo dentro la griglia, non la nostra! Scherziamo e ridiamo, ma questa volta siamo preoccupati tutti e tre o comunque emozionati, quello sicuramente. Annalisa dei ramarri ci passa accanto, la salutiamo, come ci salutiamo tante volte a Caracalla: ha la divisa tutta verde dei Ramarri romani: al traguardo sarà nona donna assoluta.. servono commenti?
Quando il conto alla rovescia arriva a zero, ci diamo tutti e tre vicendevolmente la mano: in quel gesto di amicizia e stima ci sono troppe cose che non so raccontare e che i miei amici però conoscono bene; è una immagine che non dimenticherò così facilmente. Un grande onore condividere con loro questa avventura, una prova di fatica emozionante.
Partenza e via, ci lasciamo alle spalle l'Arno e prendiamo verso nord: via della Giovine Italia, via Gramsci ecc.. sono un po' frastornato non riesco a avere la stessa attenzione delle altre gare. Comunque ridiamo e scherziamo fra noi e con gli altri e corriamo ai 5'10” promessi. Michele sembra il più teso dei tre, tiene “la squadra” al passo ed io corro dietro di loro, ..ed ogni tanto rompo le scatole a qualche ragazza, che ovviamente scappa come vede quanto sono vecchio!! Al secondo km annuncio che “ormai” mancano meno di 40 km e vengo ammonito di non fare questo infinito conto alla rovescia.
Km 8,600, viale dell'Aeronautica svolta a sinistra per una curva che percorre 180 gradi che si immette sul viale Washington: iniziamo a correre accanto all'Arno che scorre venendoci incontro mentre lo spettacolo è meraviglioso. I Fiorentini si sono svegliati, c'è tanta gente che passeggia con i cani o con le biciclette, a piedi e chi addirittura con striscioni e fumogeni applaude ed incita l'amico di turno o il podista qualsiasi. Fa freddo ma il sole ci scalda un po', possiamo guardarci attorno perché qui a differenza di Roma l'invenzione dell'asfalto ha trovato applicazione e non bisogna stare attenti a tutte le buche del mondo!
Ringhio inizia a scalpitare e prende 30 metri per poi rimanere lì ad un tiro di schioppo, mentre Michele è attento al ritmo e parla poco, penso causa concentrazione.
Al km 11,330, facciamo inversione di marcia ed entriamo nel parco, io avverto Michele che andrò via a breve, ci scambiamo un augurio significativo, ci ridiamo la mano, come con Alessandro Ringhio che raggiungo e saluto con lo stesso calore e stima: sono onorato di aver corso con loro i primi km.
Km 12,195: parto per il progressivo concordato con il Còcce Orlando: ho voglia di fare bene il mio lavoro e fino in fondo: il riscaldamento è finito, mi sento bene, non accuso un filo di stanchezza. Ho bevuto ad entrambe i ristori ed ho assunto, come farò per quasi tutta la gara, gli integratori che mi permetteranno di arrivare fino alla fine, anche perché essere magri come me ha anche qualche lato negativo.. poche riserve!
Sono passato al controllo dei 10km in posizione 3246 fra gli uomini: spingo deciso sulle mie T5 Racer, una compagna di gara eccezionale... faccio attenzione alla spinta dei piedi, mi ripeto i consigli di Orlando: usa i piedi.. cerca di correre senza quasi fare rumore, braccia aderenti ai fianchi, mascella decontratta, passo rilassato ecc.. sono solo preoccupato del rimprovero per aver corso quei 12 km iniziali di troppo.
Sul viale degli Olmi km 14 e 15, i runners sono tantissimi, faccio fatica a superare tutti, corro di lato, mi infilo fra gli spazi più stretti, svicolo, freno ed accelero. Il cambio passo c'è stato, corro tutti i km a meno dei 4'30” previsti, ma questo scattare e rallentare mi ha sicuramente fatto sprecare un sacco di energie, ma oggi non ci sono scuse, oggi si corre e basta. Alla fine della prima frazione avrò corso a 4'27” questi primi 10 km. Corsa in scioltezza, impegnata, ma senza sforzi eccessivi, anzi fatico a mantenermi a questo ritmo causa entusiasmo. Al sedicesimo km attraversiamo l'Arno e iniziamo a correre nel lato sud della terra che circonda il fiume. Intanto al controllo del km 15 il controllo ufficiale dice che ho superato 349 uomini ed ora sono in posizione 2897. Al km 20,900 curva a sinistra e attraversiamo nuovamente l'Arno. Il passaggio della mezza e vicino e noto con enorme piacere che sto passando sotto l'arco della metà gara “con un filo di gas” ed è tempo di iniziare a pensare preoccupati alla seconda frazione allenante da 4'20”: dal 22,200 al 32,200 quello sarà il mio ritmo.
Ecco l'arco della mezza, i runners si fanno più rarefatti e silenziosi, la zona ora è anche meno popolata in alcuni punti e quindi a volte manca il meraviglioso ed impagabile supporto degli spettatori. 719 sono i runners superati negli ultimi 6 km e 097 metri, ora sono in posizione 2178. 1h, 44' e 16” il passaggio alla mezza distanza, me la sono presa davvero comoda, 16 minuti sopra il mio personale.
Ricordo esattamente i due passi che dividono il ritmo dai 4'30” ai 4'20”, quasi un salto! Le mie Brooks mi assecondano e via: mi aspettano 10 km a 4'20”!
Ora la bella Firenze mostra il suo lato meno nobile, una periferia non invivibile, ma di uno squallido qualsiasi, dove l'aggettivo qualificativo fa' più male del sostantivo, ma tant'è; fortunatamente è animata da cantanti e qualche tifoso, anche ben organizzato. Spugnaggi e ristori si alternano e si susseguono: consumo fruttosio e altre pozioni magiche seguendo la tabella mentale che mi ero programmato, sempre preoccupato di entrare in riserva!
Nei primi sei km di questa seconda frazione mantengo un passo disciplinato, vicino al 4'20” e indicato dal Còcce, poi l'adrenalina inizia a salire e dal 29 al 32 la media scende sotto i 4'15”: inizio ad essere in trance agonistica.
Al km 28 circa giriamo intorno alla stadio, dove era allestito il parco maratona; i primi segni di stanchezza affiorano ed ora ogni tanto il vento mi infastidisce, non molto ma sarebbe meglio senza. Penso al ritiro del pettorale il giorno prima e faccio mente locale: siamo proprio distanti dall'arrivo... servirebbe “Amalfi 13”, il taxi di ieri sera che ci ha portati in albero, cioè a 300 metri dall'arrivo. Da qui inizio a vedere i primi infortunati o ritirati che mestamente si sono arresi alla gara; alcune sono veramente rese senza onore, ma può succedere a chiunque, ovviamente.
Al km 25 raggiungo la posizione fra gli uomini 1876: altri 302 podisti messi dietro.. circa 80 al km.. uno ogni 10 metri abbondanti. Invece al km 30, passo in posizione 1548, altri 328 runners si accomodano dolcemente alle mie spalle. Olè!
Al km 31,500 circa abbandoniamo la zona dello stadio ed eccoci: km 32. E' arrivato il momento di mettere in atto l'ultimo cambio passo, mi aspettano ancora 10 km, ma questa volta a 4'10”. Fra me penso che devo fare “solo” un 10000. Inizio ad avere timore che la Maratona ora si ribelli e mi sottometta. Ma oggi non è giornata di vendere così facilmente la pelle, e non solo il cambio passo va bene, ma le gambe girano prossime ai 4'00”, anzi alla fine metterò in cascina anche un paio di km sotto i 4' al km.
Al km 33,500 attraversiamo nuovamente il viale della Giovine Italia e da qualche parte in questi km affrontiamo la salita di un cavalcavia dove alcuni runners camminano, io fatico un po', la gambe iniziano ad essere stanche, ma ho ancora energie da spendere. Ora inizia la parte più della di questa splendida gara: percorriamo via della mattonaia, dove un gruppo di tre ragazze ed un ragazzo parlavano di smettere di contare i km, facendo una sorta di tarinig autogeno: svolta a sinistra e via Colonna ci porta nella parte medioevale dell'allora capitale del Granducato di Toscana.
Arrivo al Chiostro della Santissima Annunziata e piazza San Marco: l'urlo della folla sovrasta tutto, non riesco neanche a percepire la respirazione. E' un'emozione unica, riesco solo ad avere un'attimo di lucidità, cerco l'insegna della via e la scorgo: “piazza San Marco” è una frazione di secondo, ma sono riuscito a leggere la targa per capire dove mi trovavo. Non so neanche io a quanti bambini do il cinque, so solo che non posso non onorare tanto tifo e mentre infilo un numero indeterminato di runners le mie gambe girano a 3'40”/3'50” ...la pagherò? Si vive una volta sola!! Stringo le curve, sposto qualche addetto e qualche spettatore che ha invaso il percorso, ora l'asfalto ha lasciato il posto ai lastroni di pietra, ma la T5 assorbono il possibile, il resto lo fa' il mio entusiasmo.
Al km 35 salgo ancora in ranking, altri 334 maschietti rimangono per sempre dietro di me, ora sono 1214.
Al km 38,200, mi riaffaccio nuovamente sull'Arno, ora sento la stanchezza e decido di tirare un po' il fiato, corro finalmente un km a 4'10”, come avrei invece dovuto fare in tutta quest'ultima fase. C'è il sole che ci scalda, ho smesso di prendere integratori, ho la sensazione che qualche cosa mi possa fare male e così digiuno. Ora sono stanco e la Maratona ora mi fa' paura! Ricordo di aver pensato che mancava solo un 10% della gara. 4 km, uno dei classici riscaldamenti che Orlando mi fa' fare prima dei lavori, ma 4 km dopo 38 non sono un gioco.
Su lungarno Corsini, vedo da lontano Roberto “il leprotto di Trastevere”, lui è fortissimo, ma forse oggi ha una fase finale meno brillante rispetto al solito. E' un amico e vorrei che mi seguisse. Gli urlo tutto il mio incitamento, gli chiedo di seguirmi, ma mentre lo passo a sinistra guardo il GPS, sono a 4'04” mentre lui corre trenta secondi più piano e non si accoda. Con egoismo sportivo non rallento per paura di perdere il passo che è in aumento in virtù del falsopiano discendente. 38 e 39, due km difficili. Sono stanco!
Ma il bello deve ancora arrivare.
Svolto a sinistra e salgo su ponte Santa A Trinita, questi ponti sono una coltellata alle gambe. Poche centinaia di metri e riattraversiamo l'Arno su Ponte Vecchio, qui supero e risupero; la gente è indecisa se guardare i runners o le vetrine, io non mi voglio perdere il piacere di correre sul ponte in modo distratto.
Tutto dritto per via dei Calzaioli che mi spara al cospetto della Basilica di Santa Maria del Fiore a piazza del Duomo. Mai potrò dimenticare questa emozione!! Ora il rumore è assordante. Non voglio saperne di regolare minimamente il mio ritmo. Sono disposto a pagare pegno nei metri successivi, ma corro più che posso, che sarebbe a 4'00” al km, ma mi sembra di volare in mezzo ad ali di gente che applaude. Tanto di cappello a Firenze e fiorentini. Di questa maratona mi rimangono dei frames di piazza San Marco e Santa Maria del Fiore che non penso potrò mai dimenticare; è una vita che corro e non sapevo che lo ho fatto per godere l'emozione provata in questa manciata di secondi!!!
Via del Proconsolo, controllo del km 40: ora sono 934. Io e le mie scarpette abbiamo messo dietro altri 280 podisti. Nella curva a sinistra che immette su via Ghibellina, mi passa un runners in canotta bianca; erano km che non mi passava qualcuno! Sono talmente indemoniato che gli vado dietro per un centinaio di metri, ma ha proprio un altro passo e va via inesorabile.
Proprio mentre rischio di perdere morale e faccio continuamente il conto alla rovescia dei minuti di sofferenza... FORZA ADRIANO! Prima della svolta a destra verso l'Arno, all'angolo con via della Giovine Italia, c'è Fabio R. Grazie Fabio, ne avevo veramente bisogno. Lui è fermo per un'infortunio, altrimenti oggi sarebbe stato un runners prossimo alle 2h e 30”, purtroppo un'infortunio lo ha privato del gusto della gara. Ma tornerà più forte di prima, Sicuro!
Da qualche parte c'è anche Lalla dei Ramarri, ma non la sento causa fatica; sarà lei a dirmi che non l'ho ne vista ne sentita. Grazie comunque Lauretta.
Ora vorrei solo arrivare, lungarno della Zecca Vecchia passa davanti al mio albergo e già mi sogno la doccia, poi destra, di nuovo destra ed eccoci all'arrivo, mancano duecento metri, supero ancora ed ancora ed ancora, fino alla linea di arrivo, ancora altri due un metro prima.
Alzo le mani al cielo e ho un personalissimo pensiero, una dedica speciale, penso che ognuno ne abbia alla prima maratona.
3h, 13” e 57”.
Posizione fra gli uomini 833, altri 101 runners messi alle spalle negli ultimi 2 km. Posizione assoluta 864. Esordio dignitoso. Sono molto contento.
Uno speciale grazie ai miei amici Ale Ringhio e Mic Freccia che mi hanno sempre sostenuto, incitato e consigliato nella strategia di gara. Grandissimo è il grazie per Orlando Pizzolato, che nonostante il mio mediocre profilo podistico mi allena con attenzione ed ascolta paziente tutte le stupidaggini che dico; certo che se mi prepara per la mezza e faccio 3h e 13' in maratona, prima o dopo dovrò chiedergli di preparare una maratona! Grazie Orlando ...scusa la disubbidienza per quei 12 km di troppo!
Utente tapascione, ma esperto di bassotte!!
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- Maratoneta
- Messaggi: 337
- Iscritto il: 31 ott 2013, 11:12
- Località: Acireale (CT)
Re: Quale gara oggi....??? [2013]
Spero che si risolva tutto per il meglio!
Complimenti per la gara

Complimenti per la gara



10 Km - 44'33" - Elephant Run 2017
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- Ultramaratoneta
- Messaggi: 1510
- Iscritto il: 20 set 2012, 23:43
Re: Quale gara oggi....??? [2013]
Grandissimi Aroldo.. Sicuramente idoneo!
Utente tapascione, ma esperto di bassotte!!
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- Guru
- Messaggi: 2157
- Iscritto il: 28 giu 2011, 10:42
Re: R: Quale gara oggi....??? [2013]
Grande Aroldo, e stai tranquillo per l'idoneità
@Adrix: e se debutti senza allenamento specifico in maratona con un tempo simile, semplicemente facendo tanto riscaldamento prima di un progressivo, direi che puoi mirare ben + in alto!
Complimentissimi!
Ma un progressivo di 30km in ottica mezza non è troppo?
@Adrix: e se debutti senza allenamento specifico in maratona con un tempo simile, semplicemente facendo tanto riscaldamento prima di un progressivo, direi che puoi mirare ben + in alto!
Complimentissimi!
Ma un progressivo di 30km in ottica mezza non è troppo?
10km: 10/11/19 45:12 Busto Arsizio HM
Mezza: 10/11/19 1:37:50 Busto Arsizio HM
Maratona: 28/10/2018 4:54:30 Venice Marathon
Mezza: 10/11/19 1:37:50 Busto Arsizio HM
Maratona: 28/10/2018 4:54:30 Venice Marathon
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- Ultramaratoneta
- Messaggi: 1510
- Iscritto il: 20 set 2012, 23:43
Re: Quale gara oggi....??? [2013]
Visti i risultati, per me buoni, non discuto mai le tabelle di Orlando, mi limito a correre quello che chiede, cercando di fare bene i compiti a casa. Io, comunque, ho sempre avuto problemi di tenuta e quindi, forse, ho bisogno di più km anche per la mezza. Non lo so, comunque..
Utente tapascione, ma esperto di bassotte!!
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- Top Runner
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- Iscritto il: 31 mar 2013, 14:56
- Località: Verona (provincia)
Re: Quale gara oggi....??? [2013]
@aroldo
Complimenti per la gara e per il PB, complimenti soprattutto per il racconto mozzafiato e sempre bello da leggere con qualche tratto davvero divertente!
In bocca al lupo per l'esame "di approfondimento" ma come già scritto in passato vedrai, non è nulla.
Metti già nell'obiettivo la tua prima maratona
@adrix
Che papiro
... ora sono al lavoro ma stasera con calma me lo leggo da casa, ne vale sicuramente la pena 
Complimenti per la gara e per il PB, complimenti soprattutto per il racconto mozzafiato e sempre bello da leggere con qualche tratto davvero divertente!
In bocca al lupo per l'esame "di approfondimento" ma come già scritto in passato vedrai, non è nulla.

Metti già nell'obiettivo la tua prima maratona

@adrix
Che papiro

