Oste come è il vino???

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gada72
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da gada72 »

enjoyash ha scritto:altra cosa che non capisco...se son vere le teorie evolutive linkate sopra, perché mai il correre senza ammortizzazione deve presupporre esercizi specifici di tecnica o forza? non credo che l'uomo primitivo si mettesse a fare esercizi per i piedi, per la postura ecc. ecc....se è naturale dovrebbe far parte del patrimonio genetico di tutti e quindi dovrebbe venire naturale, appunto...come mangiare (nessuno mangia una cosa bollente o senza masticarla, perchè sarebbe innaturale)...del resto tra la corsa e altri sport c'è una differenza...tutti riescono a correre senza fare un corso, magari male, mentre nessuno è in grado di nuotare o andare in bicicletta, senza prima aver imparato..... nel caso del nuoto, si annega...della bicicletta, si cade...nel caso della corsa non si cade...

inoltre nulla sappiamo delle quantità, come km, tempo, ritmo, di corsa che sostenevano i nostri antenati..ho letto l'articolo linkato e non dice quasi nulla a riguardo...
chi ci dice che siamo evoluti per fare 5 km al giorno o 10 o 20 o più? e tutti i giorni o a giorni alterni? correndo 5-6 km a giorni alterni a ritmo moderato nessuno rischia di farsi male, a meno di non essere sedentari da anni (ma in questo caso non credo che una tecnica perfetta cambierebbe le cose)...per qualcuno magari la distanza è di 10 km, per altri di 20 o 30...il concetto di distanza critica che utilizza albanesi mi trova piuttosto d'accordo...ecco forse con la tecnica, la postura, l'allenamento corretto, esercizi specifici si aumenta questa distanza critica, ma questo non significa che l'uomo sia nato per fare 50/60 o più km settimanali di corsa, ma che ci può arrivare con la tecnica appunto...
Ecco mi soffermo sulla seconda parte del post. In effetti corro da un minimo di 10 km al giorno fino anche a 20/25 per 3/4 volte a settimana. Che la corsa naturale non preveda l'appoggio di tallone penso sia scontato, ma siamo altrettanto sicuri che preveda anche distanze del genere, in session di 1/2 ore quindi concentrate (ed io sono na mezza pippa) certo i nostri avi percorrevano anche distanze maggiori, ma magari nel corso delle 24 h quindi alternando periodi di corsa altri di passo ed altri ancora fermi senza considerare che correvano su terreni di durezza e compattezza diversi. Poi aggiungo e non va sottovalutato che i nostri avi al massimo arrivavano a 40 anni, quando andava bene, siamo sicuri che a 70 non avrebbero avuto dolori articola con quel tipo di corsa??
Ribadisco io sono profondamente interessato alle minimal
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aroldo74
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Re:

Messaggio da aroldo74 »

mantissa ha scritto: la A3 ti permettono di correre ammortizzando i problemi portati da una carenza di tecnica o da inghippi fisici che potrebbero limitare l'attività. ma la ruota gira, e prima o poi è facile che queste carenze filtrate si faranno sentire con tutti gli interessi.
correndo con minimali o barefoot non c'è questa mediazione, dunque o vedi di correre come conviene, procedi per piccoli passi e fai i necessari esercizi, o ti stronchi all'istante. la scelta al singolo.
Mantissa mi hai fato morire....... :smoked: :smoked: :hail: :hail:
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da aroldo74 »

baresedoc85 ha scritto:l'uomo primitivo correva sulla terra non su asfalto o cemento... l'uomo primitivo non iniziava a correre dopo che per 20 anni aveva fatto solo esercizi con forchetta e telecomando, non aveva problemi di colesterolo e trigliceridi alti
Inoltre se aveva problemi di natura "tecnica" colla corsa veniva mangiato...... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da aroldo74 »

Anch'io anch'io..... voglio dire la mia...... :mrgreen: :mrgreen:
Dopo essermi letto tutto di un fiato i vostri bellissimi commenti di questa splendida discussione.

L'ho già detto a vari pezzi sul topic "Quale minnimalista per cominciare" dove giorno per giorno ho riportato la mia esperienza.

Ho provato all'inizio a curare la tecnica di corsa con scarpe A3 e talvolta provando scalzo.
Poi ho acquistato un paio di scarpe con drop basso e senza ammortizzazione.
Non delle vere e proprie minimaliste ma di tranzizione. Le Nike free 5.0.
Non sono merrel ma la strada è quella. non si può tallonare....

Le ho usate prima 1 volta a settimana per una uscita breve
Poi 2 uscite poi ad uscite alterne. ed a volte per due uscite consevutive alternata con una uscita di A3

Insomma dopo un certo periodo neanche mi accorgevo più di averle ai piedi.....
Ci ho fatto anche una gara di 10 km con riscaldamento e tutto....

çe prestazioni nel mio caso non ne hanno risentito anzi fanno andare molto più forte. Il peso
d inerzia (poco ma ripetuto per ogni falcata) che i muscoli ed i tendini delle gambe debbono sopportare si riduce.

Su consiglio di voi dell'altro topic in vista della imminente maratona sono ripassato adelle vecchie vomero 6 per
terminare la preparazione e per la gara.
Ecco vi dico che.... nessun problema a correre colle A3 anche , è solo che è come fare un'altra cosa :emb: :emb: che quando ci metti la "protezione" non te la godi
abbastanza.... Spero che ci siamo capiti.
Il piede che va sul terreno lo senti, lo controlli. Sei tu che guidi e comandi. colle A3 specialmente le morbidose come butti il piede sembra di stare su un abarca in tempesta.... :afraid: :afraid:

Sul fronte infortuni non lo so. Sempre sull'altro topic sono stato consigliato adeguatamente e seguendo il loro consiglio di gradualità non
ho avuto particolari problemi. Ormai i miei polpacci sembrano reggere....

Ecco, ho detto la mia e scusate la prolissità. :emb:
CIAO. :beer: :beer:

PS. Non appena fatta la maratona mi prendo un periodo di ferie di qualche giorno
e poi riprendo il percorso.... intanto colle free e poi più avanti se tutto va bene mi cerco qualcosa di più serio. Senza paraocchi però.
Ho corso bene ed ho avuto ottime scarpe anche A3.....
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da mircuz »

Ciao, mi piacerebbe provare a mettere insieme la tecnica di corsa delle minimaliste con la protezione delle scarpe tradizionali, magari prendendo scarpe come le Newton che ti obbligano ad una corsa di avampiede pur senza rinunciare alla protezione. Il fatto è che in ciascun runner c'è un diavoletto che ti spinge ad andare oltre (per fortuna che c'è), anche quando sei stanco o non hai recuperato bene. Ecco magari così riduco i danni senza ridurre i kilometri!
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da Oscar78 »

Scusate l'intrusione.
@Mircuz, premettendo che non le ho mai neppure viste, le ON potrebbero sulla carta essere interessanti http://www.runningforum.it/viewtopic.php?f=11&t=21683

Comunque discorso interessante il tuo. :study:

EDIT: opss, visto solo ora....che avevi già visto! :smoked:
"Quel senso di libertà e leggerezza che provo quando percorro i miei sentieri,
quel perdermi nei miei pensieri e nei miei sogni,
quella stanchezza fisica che prevale su tutto, che ti svuota....e allora sei pronta ad accogliere"
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da Marcos »

Mircuz,
devi puntare a una scarpa da transizione.
Prova ad esempio a guardare la linea Inov-8, hanno scarpe che in base ai "baffi" ti fanno capire quanto siano minimal. Però Inov-8 sono secche, se invece preferisci qualcosa di più "gommoso" allora potresti dare un'occhiata alla linea pure di brooks.

Però secondo me all'inizio è mandatorio ridurre un pò i chilometri. Diciamo che è un investimento per il futuro.
PB
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da ubald »

Per forza bisogna ridurre i km, per una questione di meccanica di corsa, l'ammortizzazione in questo c'entra poco. Guarda le Brooks pure grit, l'ultima versione pare migliorata come suola. Scendendo da 4 a 0 mm di drop c'è la new balance mt00 v2, che è una scarpa quasi diametralmente opposta, pare, rispetto alla v1.

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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da mircuz »

Ciao, le Inov le sto usando, ma sullo sterrato. In effetti qui non ho problemi, fatto gare da 50 km senza problemi sia con queste che con scarpe tradizionali (con le quali mi trovo meglio). Il danno per me viene dall'asfalto, soprattutto in periodi in cui sono meno allenato per cui debbo ridurre la velocità. Tenete conto poi che qui da me i percorsi pianeggianti non esistono, quindi devo mettere in conto sempre delle belle discese. Comunque tra un po' con le giornate più lunghe la maggior parte degli allenamenti si svolgono off-road, e quindi sono salvo. Il problema si presenta se decido di affrontare una maratona su strada. A meno che non svolga la preparazione sullo sterrato....vedremo. Lavori in corso :nonzo: :D
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enjoyash
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da enjoyash »

domenica ho visto una cosa curiosa sul tema...
incrocio un runner sui 50 anni che proprio poco prima di incrociarmi inverte il senso di marcia per tornare indietro su un argine...andava piano, sui 5.50/6' al km, posto che, andando a 5.30, in pochi metri gli ho recuperato quei 10-15 metri di vantaggio che aveva e poi l'ho staccato subito parecchio, ma era a passeggio anche lui comunque, dalla respirazione.
la cosa strana è che correva con delle A2 o A3, comunque con una suola spessa sul tallone, ma correva di avampiede...non solo, ma dopo aver appoggiato di avampiede il tallone si abbassava leggermente, ma non toccava mai terra, restando molto alto nella estremità posteriore, almeno un paio di dita sicuro...
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