Dopo la colazione via tutti sulle jeep che ci porteranno all'interno del parco, da qui percorrendo strade bianche ed un canyon ritorneremo fino al lodege e all'arrivo.
Ci siamo! si parte

Il percorso è regolarmente balisato ogni 200 metri trovi o una targa per terra o una baniera infilata nella sabbia, quindi non c'è pericolo, prima di entrare nel Canyon c'è l'unico ristoro a metà gara, già! perché non vi ho detto che l'organizzazione ha stabilito un solo ristoro per le tre tappe più corte e due per la maratona, anche se i vari controlli hanno comunque delle bottiglie d'acqua per sicurezza.
Sto bene, ho bevuto regolarmente e non sto patendo troppo il caldo, la scelta di buttare la maglia della Xbionic ed utilizzare quella della Raidlight è stata la scelta migliore, anche se è a maniche lunghe pesa zero e mi lascia respirare.
Come stavo dicendo sono talmente lanciato che il ristoro praticamente non lo guardo (ma è sbagliata come regola, quando hai pochi ristori e ci sono 45° bisogna sempre avere l'acqua con se), dopo 200m vedo la bandiera e dietro quella sacca di sabbia si entra nel Canyon Alto 5m e largo 12, nel periodo delle piogge qui è tutto allagato, punto deciso la bandiera passo sopra la sacca di sabbia e la percorro in tutta la sua lunghezza ma mentre il piede sinistro tocca già le pietre del Canyon, il destro ancora nella sabbia scivolae si infila tra tue rocce ed il ginocchio subisce una leggera torsione. Non gli do peso e vado per la mia strada, sono 4° e sto tenendo un buon ritmo.
Il Canyon è caldo non soffia un filo di vento, il fondo è sassoso essendo il letto di un fiume in secca



Ma! torniamo a noi, ormai ci siamo giro a destra ed entro sull'asfalto 2 km e mezzo ed è finita. il caldo che si alza dalla strada è però insopportabile 45° sono quelli dell'aria l'asfalto sarà 80° ed il calore che emana non saprei dire, così faccio la cosa più logica che mi viene in mente, mi metto a corre sul bordo strada dove almeno i gradi sono 45°. Mentre viaggio arriva alle mie spalle il mio amico Marcello, ca**o come va', mi guarda lo incito, gli dico di andare, provo a cambiare passo e a seguirlo, macchè è da matti provarci viaggia come un treno manca meno di un 1 km e mezzoa e nel giro di 600 m il mio amico recupera i 400m che mi separavano dal terzetto davanti a me. Siamo dentro il lodge mancano 250m entriamo nel tratto di sabbia che ieri mi ha fregato e finisco la tappa, ottavo posso essere contento, invece no! sono settimo perché il mio amico non ha mai finito la tappa, questo perché com'è entrato nel lodge ha sbagliato bivio e dopo soli 4 metri è crollato a terra disidratato, quando sono passato io lo stavano già soccorrendo ma visto che era dietro una macchina non l'avevo visto. Per le 5 ore successive Marcello è stato attaccato ad una flebo che l'ha rimesso in piedi, ho scoperto dopo che quando mi aveva sorpassato il suo cervello era già in tilt non connetteva e per questo non mi aveva risposto ma mi aveva semplicemente guardato con lo sguardo perso nel vuoto, perché era un automa ed il suo cervello stava eseguendo l'ultimo imput ricevuto, correre.
Sono contento ho ripreso 5 posizioni sono 9 va già meglio. Domani c'è la maratona e lì posso recuperare qualche posizione oggi sono contento...
Dopo un paio d'ore sento però che il ginocchio destro all'altezza del collaterale manda degli strani segnali, domattina sarà il caso di fasciarlo......