Poi leggo le sedute di pura qualità e ci sono rimasto male. Sul sito scrivono:"sedute spaventose/allenamenti terrificanti/ecc" ma quasi tutti i campioni che ho letto non fanno molte più ripetute di quanto ne fa un runner normale, come 10x400m o 6x1000m o 7x500m o un 10 km tirato, ecc. I recuperi in alcuni casi sono abbastanza difficili (tipo meno di 1' per i 400m o qualche super campione tiene meno di 1' anche per i mille), ma ho trovato anche molti casi in cui i recuperi si aggirano sui 2' (cosa che tengo anche io). Quello che li differisce dai miei (inteso come runner-normali) è l'impressionante velocità (tipo 2':50" sui 1000m, 50" sui 400m, ecc) che non è possibile imitare in alcun modo.
Però quello che non capisco è come mai questi allenamenti ottengono così tanto "scalpore". Nel senso, per esempio, un allenamento di 6x1000 con 2' di recupero corso sui 4'/km per il runner-normale (quindi da correre con impegno) non da gli stessi benefici di un 6x1000m con 2' di recupero corso a 3'/km da un campione?
Capisco che la velocità è ben maggiore, ma il "motore" del campione sarà sicuramente abituato ad allenamenti così forti, così come il "motore" dell'amatore è abituato al medesimo allenamento con il proprio ritmo.
Così come un 10 km tirato: il campione lo fa in 31', l'amatore in 42', ma sono pur sempre 10 km.
Quindi, la domanda di fondo è: a parità di numero e recupero, non possiamo definire tutti gli allenamenti "uguali", visto che come già detto avranno entrambi lo stesso grado di difficoltà?
Leggendo quel sito, scopro che la differenza sostanziale è il numero impressionante di km a settimana e l'incredibile velocità delle singole prove, quindi solo i campioni possono resistere ad un simile programma. Però è anche vero che molti allenamenti di qualità sono simili (ma magari il campione il giorno dopo te ne fa un altro forte, oppure ti spara 30 km di progressivo...).
PS: A parte le 60x400m di Emil Zatopek che non possono essere replicate da nessuno ...
