Titolo: Anch'io ultramaratoneta !
Oggi ho esordito nell'ultramaratona. Non di quelle toste, ma insomma, 50 km li corrono in pochi eh....
Partenza ieri pomeriggio dalla Brianza, arrivo a Castel Bolognese a ritirare il pettorale verso le 18, poi diretto all'hotel Alma di Riolo Terme dove prendiamo posto in camera e in breve usciamo a gironzolare.
Bello il centro di Riolo con la rocca antica. Finiamo in una trattoria dove mi mangio tutta una serie di cose che un podista dovrebbe aborrire la sera prima di una gara e cioè tagliere di salumi, tagliere di crostini, e un dolce di torrone, cioccolato e panna montata, oltre a mezzo litro di sangiovese.
Ce n'è abbastanza per concimare i boschi dell'entroterra romagnolo l'indomani. unica cosa adeguata un piatto di tagliatelle al ragu, stranamente porzioni modeste.
Ma veniamo alla gara.
Dopo una notte in cui ho riposato decisamente bene nonostante la sconfitta della mia amata Juve
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al mattino alle 6 e mezza sveglio per una piccola colazione - ho visto che sto meglio se resto sul leggero, a base di thè al limone, fetta di crostata e fette biscottate con la marmellata.
Alle 8 meno un quarto sono sulla linea di partenza accompagnato da quella santa donna di mia moglie Cristina.
Ho già caldo, temo che nelle ore successive ci sarà da sudare parecchio, speriamo bene, intanto incontro Loris alla start line con cui ci scambiamo un po' di impressioni.
Il suo accento romagnolo mi ricorda troppo il Sic e ancora oggi mi viene un po' di magone quando penso a quello sfortunato quanto straordinario campione che troppo presto ci ha lasciati.
E mi ricorda anche un'estate della mia infanzia passata in una casa coloniale dell'entroterra da parenti di parenti dove non c'erano acqua corrente, luce e acqua calda ma il prosciutto crudo quanto ne volevi a qualsiasi ora e pranzi luculliani e ospitalità commovente.
Al via parto lentissimo ma vado comunque troppo forte e cerco di stabilizzarmi sui 6' al km, la gente è contenta e chiacchera, un paio di runners di mezza età gridano a tutti i passanti "Signora, stasera si tromba!!", fin quando una risponde "Io di certo, lei non so se ce la fa".....stronza ma efficace.
La salita verso Riolo è costante ma non troppo ripida, il caldo non è ancora atroce, corro in una sorta di trance totale e quando mi risveglio sono già all'8km !
Alè, manca "solo" una maratona al traguardo.
In centro Riolo la Cris è pronta a farmi un po' di tifo e mi lascia dell'acqua aggiuntiva che continuo a bere. Ho precauzionalmente messo un mix di sale e zucchero in tasca qualora si sudi troppo abbondantemente ma ai ristori qualcuno saggiamente ha messo del sale grosso - che prenderò più volte.
Corro sereno e non sento la stanchezza e in men che non si dica tra viti e piante di frutta arriviamo al 24km, acqua, the, spugnaggio e via, breve discesa per poi affrontare il salitone.
Ho passato il 20°km in 2h e 2', perfetto per i miei obiettivi contando le soste ai ristori e quelle imposte dalla mia vescica....
Attacco la salita in modo lento ma costante e salo pian piano superando una tanti runners che camminano, vivere in una zona collinare ha questi vantaggi, inoltre gli allenamenti a Montevecchia iniziano a dare i loro frutti.
Solo la schiena da un po' fastidio ma è una costante per me in salita e non ci bado tanto.
Arrivo al 30km alla fine della salita e realizzo che:
- ho passato la metà
- sto abbastanza bene in generale
- le gambe in particolare stanno benone
- in poco più di 2 ore sarò al traguardo
La signora addetta al ristoro si lamenta : "ogni anno ci danno sempre meno roba e non è giusto per voi che pagate"...come darle torto, ma i ristori li ho comunque trovati ben forniti.
Attacco la discesa senza forzare ma nemmeno troppo piano.
In fondo mancano 16km, o meglio 40 frazioni da 400m (sono solito dividere le gare in frazioni, soprattutto nella seconda metà), poco più di un allenamento standard.
L'unica cosa che non è ok è il peso sullo stomaco dato da un biscotto mangiato in cima alla salita, il resto va benone, anche l'intestino mio nemico principale stavolta se ne sta tranquillo.
Cammino un pezzetto alla salita del 38km, più che altro per non sprecare energie preziose dopo e perchè inizio davvero ad avere caldo.
Passo il 40°km in 4h e 15, benone, l'80% è fatto, 10km sono meno del solito allenamento, basta gestire testa e fisico, anche se lo stomaco è infastidito.
Ormai bevo solo acqua e coca, rifiuto la birra del ristoro di Villa Vezzano e hiedo scusa ai gentilissimi ragazzi dicendo loro: "Bevetene una voi per me, grazie".
Da anni mi chiedo cosa succede quando superi le colonne d'Ercole del 42,195 km, quali mostri marini ci siano dall'altra parte, chissà come reagiranno il mio corpo e la mia mente in quel momento che si sta avvicinando sempre di più.
Sono talmente immerso che mi dimentico del passaggio e me ne ricordo al 43,5 km.
Nulla. Non accade proprio nulla. Passi le colonne d'Ercole e in questo momento stai diventando un ultramaratoneta ma devi ancora arrivare in fondo, mancano 6,5 km, visualizzi la distanza che equivale a quel percorso e ti immedesimi in una fredda mattina di inverno quando esci che è sottozero per cercare di sentire meno caldo.
Inizio però ad essere stufo di tutto, e questo è per me un chiaro sintomo di corpo in riserva, mi sembra anche di sentire una nausea prepotente salire dal basso.
4km all'arrivo, ormai cammino, veloce ma cammino, è fatta ma sebbene le gambe stiano benone la mente dice che non ne vuole più sapere della corsa.
Parto a 2 km dal traguardo ma vado lentissimo, però è fatta, sono un ultramaratoneta, vedo i gonfiabili in fondo, ci arrivo saltellando se voglio, là c'è la Cris che mi aspetta, c'è la medaglia, c'è da bere, ecco il traguardo si sente un applauso, vedo la Cris e corro ad abbracciarla.
Ultramaratoneta, 5 ore, 29' e 44", appena in linea con l'obiettivo che mi ero dato, bravo, mi merito una pacca sulla spalla, anche questa è fatta, però se devo farne altri 50 non so...non mi piace soffrire così tanto, non fa parte della mia filosofia, la corsa deve essere sfida ma anche divertimento gioioso.....
Poi le dico: "aspetta" e mi sdraio per terra all'ombra. Devo calmare la nausea che mi assale, resto fermo cinque minuti ma non passa, andiamo al ristoro e prendo un the, ne basta un goccio e il mio stomaco scatena l'inferno in un bidone dei rifiuti, tutti i litri di liquido che ho mandato giù ai ristori finiscono a far compagnia agli altri rifiuti.
Poi sto meglio, mi riprendo un attimo, poi torno in albergo per una sana dormita di mezzora e una doccia da cui non voglio più uscire.
Sono abbronzatissimo, con le ginocchia colorate tra il resto delle gambe bianco latte. affamato e più ancora assetato, sogno litri di acqua gasata e birra e una piadina enorme ripiena di ogni ben di dio, e anche questa è fatta, bravo, un altro tassello verso il Passatore.....
Amo l'atletica perchè è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.(E.Montale)
21,097km: 1h38'43" Cernusco 29/4/12
42,195km: 3h45'02" Treviso 4/3/12
50km: 5h16'20" Castelbolognese 25/4/15
100km: 13h05'16" Faenza 25/5/14