Tantissimo rispetto per tutti voi ragazzi, siete degli EROI!!!!!!!
Corro regolarmente da qualche anno ma sono un Runner dal 24/07/2010
183 cm x 74kg x 50 anni
PB 21km: 1h.33'.37''
PB 42km: 3h.22'.58''
Venice Marathon 2012 .... io c'ero
Non si può essere veloci, belli e pure svegli...... portate pazienza.
Come ho già detto, tra il 20° e il 30° ho avuto la sensazione di andare in crisi. Ho pensato più volte al ritiro.
La crisi mi è durata fino al km 81, poi sono stato bene.
Però riguardando il Garmin, pur non brillantissimo, devo dire che tutta questa crisi non la vedo. Ho tenuto molto più di quanto ne avessi la percezione
Running_Wild ha scritto: grandissimi ragazzi. Io una 100 km me la posso fare solo attraverso i resoconti di chi l'ha corsa mi sa, quindi li aspetto con ansia
Dicevo così anche io due anni fa.....ed eccomi a Faenza.....
Amo l'atletica perchè è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.(E.Montale)
21,097km: 1h38'43" Cernusco 29/4/12
42,195km: 3h45'02" Treviso 4/3/12
50km: 5h16'20" Castelbolognese 25/4/15
100km: 13h05'16" Faenza 25/5/14
Bussino71 ha scritto:@Giampis sul tuo tempo moralmente puoi limare un di minuti visto che all'interno di Firenze abbiamo corso un 800m in più causa deviazione per lavori stradali sul percorso originale
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Allora se togliamo pure le due soste in infermeria, Marradi, credo almeno 15minuti e Brisighella 10 minuti, arrivavo primo ho perso piu tempo nel compilare i fogli e cercare una forbice per tagliare la benda che tutto il resto
Strada Casale, 80°km.
Sono seduto sul bordo della strada, scosso da brividi e senza la forza di mangiare nulla al ristoro che si trova alle mie spalle. Il sole alla partenza mi ha cotto ben bene e gel e barrette energetiche mi hanno ormai chiuso lo stomaco.
Vedo concorrenti arrivare, rifocillarsi e ripartire, mi chiedo come posso anche solo pensare di percorrere ancora 20 lunghissimi kilometri.
Provo a farmi forza, tento di alzarmi ma il primo tentativo va a vuoto. Aspetto ancora un minuto, ritento e incredibilmente sono in piedi. Tremo, mi sforzo di bere un tè caldo. Accarezzo l’idea del ritiro. Scaccio il pensiero con un scrollone. Mi rimetto in marcia massaggiando le braccia per riattivare la circolazione.
“Sol da dè”, questo è il motto del Passatore, dare tutto, fino al traguardo, spremersi per raggiungere l’obiettivo. “Gnit da dmandè”, nulla chiedere, non voglio supporto, sono solo con e contro me stesso. Niente aiuti. Io, la mia mente e le mie gambe.
Ripetendo questo mantra ritrovo motivazione, cammino sempre più velocemente, fino a trovare una nuova parvenza di corsa. Mi rendo conto che probabilmente riuscirò a terminare il mio secondo Passatore. Devo solo evitare di pensare a quanto manca, devo tenere impegnata la mente sulle cose belle.
Ripenso alla partenza dei 2000 atleti e alla Firenze che ci applaude. Rivedo i panorami che ci ha regalato la salita verso la Colla. Ricordo il sorriso e la disponibilità dei volontari. I beep del passaggio sulle pedane degli intertempi.
Provo a scacciare i ricordi brutti, dagli “accompagnatori” maleducati che non pensano agli altri podisti, al gran caldo dei primi 30km. Dal ritiro di un’amico a Marradi, ai crampi e al dolore mitigato dai massaggi di mani sapienti.
E di nuovo il bello dei “cinque” battuti ai bambini lungo la strada, gli incitamenti da parte degli sconosciuti. I saluti dei vecchietti e gli striscioni.
Nel frattempo appare Brisighella, mancano “solo” 12km alla meta. Ritrovo il passo, corro, supero gente, vengo superato da altri, ma che importa. Ormai siamo alle bocche dei canali,ultimo rettilineo, corso Matteotti, 500mt senza respirare, lanciato in volata contro uno sconosciuto.
E non importano la sofferenza, la fatica e il classico “mai più”. Non importano, perchè la gioia che si prova quando si attraversa la linea del traguardo è talmente intensa che ti senti esplodere. E non ti accorgi di essere piegato a metà tentando di ritrovare le energia, non senti le domande di chi ti sta attorno, sei solo tu e la tua immensa felicità.
E per me, faentino, che da quella piazza ci passo quasi ogni giorno, rimane indelebile la fotografia dell’arrivo, del gonfiabile, del tempo fissato sul cronometro, del flash dei fotografi e di quel pugno liberatorio brandito contro il cielo per esprimere la mia felicità. E non c’è volta che volgendo lo sguardo verso il centro della piazza non mi torni in mente la notte che ho sfidato il Passatore, battendolo.
Primo Passatore
CIAO A TUTTI, questa primavera ho cominciato con il mondo delle ultra, ho fatto una 80 (UTMC) e una 54 (Val d'Orcia) potevo perdermi il passatore?
Pur avendo fatto tesoro di una montagna di consigli di amici guru del running, mi sono lanciato nella gara con le idee 'chiare': piano all'inizio, gestisci i ristori, cambio alla colla. prevedo 12/13 ore, forse piu', sempre se va tutto bene.
Maglia gialla della societa' nuova x l'occasione, attacco il disegno di mia figlia sulle spalle e si parte.
partenza cauta, prudente, sorniona, fino a borgo s. lorenzo e' tutto molto semplice (555 posizione). poi la salita della colla dove e' stimolante avere riferimenti con gli altri, la gara si fa piu' tecinca e interessante, arrivo in cima in 5h25m (399°). I km precedenti la Colla sogno il cambio di scarpe, gli integratori, cappello con luce ecc ma va tutto a farsi benedire perche' il ns autista si e' allontanato... e trovo il van chiuso ... lasciamo perdere. Con dose sufficiente di rabbia procedo imprecando la ripida discesa, con un bel panorama, un bel fresco, un bel tramonto.
Dalla partenza l'obiettivo che avevo in testa era raggiungere la Colla, per terminare la 'parte brutta' del percorso. Bene una volta scollinato ti rendi conto che puo' anche essere passato il peggio, ma hai sempre 52 km da correre! Qui e' cominciato il mio Passatore, la vera sfida e' stata dialogare con il mio IO e distrarlo dalla montagna di km che rimanevano da percorrere. fortunatamente la seconda meta' della gara e' piu' favorevole del previsto (avevo immaginato molta piu' pianura) e, tranne una sosta tecnica per un forte mal di stomaco, sono riuscito bene nel mio intento. Approfitto di ogni minima pendenza per inclinare leggermente il busto e con minore fatica possibile, prendere velocita'. non mi sembra vero fare dei km a 5.25 con 80km alle spalle. Ormai l'emozione e' a ogni passo, gli incoraggiamenti me li faccio a voce alta, e rispondo ai piu' calorosi che vengono dal bordo strada con 'grazie, ti voglio bene!'
nella seconda meta' avro' superato altre 150 anime e arrivero' nel tempo di 10.49, 253°con il disegno (che tanto mi ha aiutato) mostato ai flash con salto e urlo liberatorio.
Ora finalmente capisco cosa vuol dire Passatore, finche' non tagli quel traguardo, nella notte, puoi solo vagamente immaginarlo.
Complimenti a tutti. Alla prossima?
Renzo
Grande Renzo! Eri tu quello con quel capolavoro sulla schiena,complimenti alla bimba, ci saremo incrociati 50volte tra Firenze e Borgo SL e non nego che la prima volta chi ho visto il disegno un po' mi sono commosso!