Sento già un coro di voci levarsi compatte per gridare "si corre anche se piove". Per me vale la regola dei capelli. Se nella doccia post allenamento é contemplato il tempo x lavarli e phonarli, via libera alla corsa sotto la pioggia. Ma se questo tempo non è previsto ... Bye bye corsa! Ho già i miei problemi con un abbigliamento minimal-trasandàt-chic. Almeno i capelli vanno domati!
Sabato mattina mi sveglio con calma alle 8. Alle 9 indosso scarpe e marsupio. Mi decido a portare un mezzo litro di acqua dopo le ultime corse assetate. Ho previsto çmq 3 fontane. Cielo limpido, temperatura gradevole, parto x un giro con la possibilità di decidere al 5 km cosa fare: un lungoxme con salita, un medioxme con salita o peggio un lungoxme piano.
Riscaldamento tranquillo, morale alto, spettro dell'incombente gara a tenermi compagnia, mi faccio coraggio e decido per il lungo con salita.
Arrivo al 10km senza problemi, con il mio passo lento, ma senza fatica e senza forzare. So che mi aspettano 2 km in leggera salita ... Cerco di non rallentare e penso "recuperi in salita camminando". Ma non riesco, rallento.
Ho un pessimo rapporto con le fontane e peggio ancora con i ristori: le considero un momento di socializzazione, un vero momento di relax. Se per riempire la borraccia e ripartire servono 20'' io posso metterci anche un minuto. Mi fermo, faccio due chiacchiere, saluto, domando che giro fanno, ... Poi riparto. Questa cosa si ripete ad ogni fontana o ristoro. Dovrei smetterla, ma il tapascione che è in me non resiste! In più non bevo: tracanno acqua come fossi nel deserto. Bevo troppo e troppo velocemente. Poi quel liquido me lo porto appreso mentre corro ... Mi farà male??
Arrivo al 12o km e inizia la salita. Mi dico: "rilassati il più è fatto!" Drizzo la gobba, sciolgo le spalle e infilo una serie di sorpassi ai 90 enni in passeggiata con il bastone. Me li saluto tutti con passi corti ma ritmo cadenzato.
Arrivo alla mia "panchina preferita" dopo 200 mt di dislivello in salita. La guardo. Mi guarda. La saluto. Mi invita. Ringrazio ma rifiuto, oggi fingo di fare sul serio, non posso fermarmi a prendere il sole e godere del panorama sulla città. Sarà per la prossima.
Inizia la discesa, riprendo a correre, sempre piano, senza forzare, ma corro fino davanti a casa dove fermo il Garmin con il mio 17km. Non sono morta, non sono infortunata ma soprattutto sono abbronzata.
