DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Stamattina Matteo era fresco come sempre, è il nostro ultraman. Adesso attendiamo il racconto scritto, a noi ha già regalato qualche perla

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Re: R: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Immenso Matteo !!!!
Inviato dal mio GT-N7000 con Tapatalk 2
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Corro regolarmente da qualche anno ma sono un Runner dal 24/07/2010
183 cm x 74kg x 50 anni
PB 21km: 1h.33'.37''
PB 42km: 3h.22'.58''
Venice Marathon 2012 .... io c'ero
Non si può essere veloci, belli e pure svegli...... portate pazienza.
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PB 42km: 3h.22'.58''
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Non si può essere veloci, belli e pure svegli...... portate pazienza.
Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Attendo con ansia il tuo racconto, Matteo! Intanto complimenti per la nuova "tacca" sul tuo spettacolare palmares!



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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
matteo sei un grande!!!
sentivo poi che erano 140 i km
...a due settimane dal cro

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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Dolomiti Sky Run ... un viaggio .. un avventura .. qualcosa che va oltre al concetto di gara...insomma tanta ma tanta roba !!!
Partiamo dal principio
Iscritto a questa gara di impeto senza leggere bene di cosa si trattasse esattamente; nei mesi che la precedono inizio a farmi bene l'idea di cosa si tratta, anche se dirla tutta conosco quasi tutti i sentieri del altavia 1, in ogni caso non ci penso e continuo a gareggiare in vari ultra trail come se niente fosse, ma i giorni passano veloce e mi ritrovo alla vigilia e la tensione ed uno strano senso di paura sale, solitamente vivo bene la vigilia delle gare so sempre cosa devo affrontare e non sono mai spaventato , ma qui e diverso, man mano che stampo le altimetrie da portarmi dietro vedo che la roba! e Tanta!!!
Venerdi mattina, dopo un bel sonno rigenerante mi dirigo a Belluno, parcheggio sotto la scala mobile e mi dirigo in piazza dove è già presente un nutrito numero di Trailer in attesa della navetta, il clima come sempre e quello di una festa, nessuno parla della gara quasi volendola evitare... ma ci stiamo andando... infatti dopo un interminabile viaggio in bus con sosta tecnica a Cortina, arriviamo a Ferrara di Braies.
Appena sceso dal bus mi iniziano strani problemi di nausea...che cavolo!!!
Vado al ritiro pettorale e del pacco gara!!! quale pacco gara?? .... visto che non c'è o meglio c'è solo carta...Be poco importa, anche se in molti si lamentano, l'importante e che c'è il buono per il pranzo convenzionato!!
Cosi vado insieme ad altri amici a mangiare un bel piatto di pasta in bianco, sperando che lo stomaco mi dia tregua..mancano 3 ore al via!
Dopo un riposino sul prato, vado a prepararmi e a preparare le borse per le due basi vita sistemo come tutto come da programma sopratutto divido il cibo con molta attenzione, per avere le giuste cose nei momenti giusti della gara.
Alla 16 si tiene il Briefing della gara, in cui ci vengono fatte molte raccomandazioni sulla sicurezza di prestare molta attenzione in molti punti critici del percorso, ci viene anche detto che nel'ultima parte del percorso avremo 2 guadi da affrontare!
Tutto ormai e pronto manca 1 ora al via, la tensione sale e lo stomaco sembra non dare più problemi... si ride, si scherza, si fanno foto, si riempiono le borracce e le camel bag.. l'ora x si avvicina ma nessuno si vuole avvicinare al via...
-5' il gruppo non si vuole compattare per partire e lo speaker continua a chiamare, tranne Fedex nessuno si avvicina alla linea di partenza, allora decido che per una volta si può anche partire davanti, cosi mi posiziono al centro della prima fila dove solitamente sta il più forte... intanto lentamente il gruppo alla mie spalle si compatta..
5-4-3-2-1 Via inizia la dolomiti sky run, dopo un lento scattino a 5'30" che mi vede davanti a condurre il gruppo per i primi 300mt , rallento dolcemente lasciandomi sfilare da i più forti.
La strada sale dolcemente prima su asfalto, poi su forestale e sentiero fino al bellissimo lago di Braies, dove procediamo per la riva sinistra prestando più attenzione alle bellezze che ci circondano e dove in molti si fermano a fotografarsi; ma ben presto il gioco si fa duro e dopo 5km si svolta a sx su per un ghiaione qui inizia la prima salita direzione Rif. Biella .....
(Continua)
Partiamo dal principio
Iscritto a questa gara di impeto senza leggere bene di cosa si trattasse esattamente; nei mesi che la precedono inizio a farmi bene l'idea di cosa si tratta, anche se dirla tutta conosco quasi tutti i sentieri del altavia 1, in ogni caso non ci penso e continuo a gareggiare in vari ultra trail come se niente fosse, ma i giorni passano veloce e mi ritrovo alla vigilia e la tensione ed uno strano senso di paura sale, solitamente vivo bene la vigilia delle gare so sempre cosa devo affrontare e non sono mai spaventato , ma qui e diverso, man mano che stampo le altimetrie da portarmi dietro vedo che la roba! e Tanta!!!
Venerdi mattina, dopo un bel sonno rigenerante mi dirigo a Belluno, parcheggio sotto la scala mobile e mi dirigo in piazza dove è già presente un nutrito numero di Trailer in attesa della navetta, il clima come sempre e quello di una festa, nessuno parla della gara quasi volendola evitare... ma ci stiamo andando... infatti dopo un interminabile viaggio in bus con sosta tecnica a Cortina, arriviamo a Ferrara di Braies.
Appena sceso dal bus mi iniziano strani problemi di nausea...che cavolo!!!
Vado al ritiro pettorale e del pacco gara!!! quale pacco gara?? .... visto che non c'è o meglio c'è solo carta...Be poco importa, anche se in molti si lamentano, l'importante e che c'è il buono per il pranzo convenzionato!!
Cosi vado insieme ad altri amici a mangiare un bel piatto di pasta in bianco, sperando che lo stomaco mi dia tregua..mancano 3 ore al via!
Dopo un riposino sul prato, vado a prepararmi e a preparare le borse per le due basi vita sistemo come tutto come da programma sopratutto divido il cibo con molta attenzione, per avere le giuste cose nei momenti giusti della gara.
Alla 16 si tiene il Briefing della gara, in cui ci vengono fatte molte raccomandazioni sulla sicurezza di prestare molta attenzione in molti punti critici del percorso, ci viene anche detto che nel'ultima parte del percorso avremo 2 guadi da affrontare!
Tutto ormai e pronto manca 1 ora al via, la tensione sale e lo stomaco sembra non dare più problemi... si ride, si scherza, si fanno foto, si riempiono le borracce e le camel bag.. l'ora x si avvicina ma nessuno si vuole avvicinare al via...
-5' il gruppo non si vuole compattare per partire e lo speaker continua a chiamare, tranne Fedex nessuno si avvicina alla linea di partenza, allora decido che per una volta si può anche partire davanti, cosi mi posiziono al centro della prima fila dove solitamente sta il più forte... intanto lentamente il gruppo alla mie spalle si compatta..
5-4-3-2-1 Via inizia la dolomiti sky run, dopo un lento scattino a 5'30" che mi vede davanti a condurre il gruppo per i primi 300mt , rallento dolcemente lasciandomi sfilare da i più forti.
La strada sale dolcemente prima su asfalto, poi su forestale e sentiero fino al bellissimo lago di Braies, dove procediamo per la riva sinistra prestando più attenzione alle bellezze che ci circondano e dove in molti si fermano a fotografarsi; ma ben presto il gioco si fa duro e dopo 5km si svolta a sx su per un ghiaione qui inizia la prima salita direzione Rif. Biella .....
(Continua)
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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)


Pazienza giovane Padawan, una potente alleata essa e' !

...fatta la DXT...è tutta discesa

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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Ci sono le foto su modenacorre.it
Immenso Matteo


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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Birra, frittatona di cipolla ecc...
Matteo dattè na mossa 


La Verità è una terra senza sentieri (cit.)
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https://www.strava.com/athletes/27926288
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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)
Scusate ma sono un pò incasinato ... poi ieri sera sono pure capitato per "sbaglio"ad una tapasciata...
Ma continuiamo con il racconto...
Inizia la salità al Biella ed iniziano subito i problemi 3,2,1
... direi un grosso problema visto che non siamo ancora a 6km e bisogna farne ancora solo 135km!!!
La disperazione e lo sconforto mi prendono, non voglio già mollare non ci penso proprio; dopo un pò riprendo il mio passo ma 3,2,1
Cavolo proprio non ci siamo... in pratica ogni volta che cerco di portarmi al mio passo definito in salita parte la violenta nausea seguito dal vomito; dopo 6km mi sento già uno schifo ma io sono una testa dura e non mollo, allora riprendo la salita ad un passo più lento finchea nausea e minima, cosi pia piano (motivo in più per godersi il magnifico panorama) raggiungo il rifugio, dove un bel pò di the caldo allevia le mie sofferenze, sono comunque uno straccio;decido di cambiare strategia di gara programmandomi di raggiungere dei micro obiettivi lungo il percorso.
Intanto il tempo inizia a cambiare il sole sparisce ed iniziano a formarsi nuvoloni neri dal aspetto poco rassicurante e comincio a corricchiare in discesa verso il rifugio Pederu; in discesa le cose vanno meglio riesco a tenere un buon passo ma anche qui se provo a spingere la nausea sale, allora continuo con questa velocità di navigazione, che se anche non mi soddisfa almeno mi permettere di correre e non di camminare; la discesa procede tranquilla lungo un bella forestale, finche anche una pioggia intermittente inizia a scendere, decido codi di fermarmi e mettermi in modalità anti pioggia e d anche di prepararmi con la frontale dato che tra poco sarà buoi.
Devo dire che le gambe per fortuna stanno bene e non risentono degli altri problemi fisici, che per fortuna riesco a tenere sotto controllo e questo mi tira su un pò il morale!
Transitati dal Pederù inizia subito la salita al salita al Rif. Fanes, ora so che non devo spingere e se supero un certo limite la nausea mi fa da campanello d'allarme; salgo piano ma bene e in poco tempo arrivo al Fanes dove c'è anche il ristoro, qui decido di iniziare a mangiare per vedere anche se lo stomaco accetta o rifiuta il cibo; tutto sembra ok riesco a mangiare tranquillamente e vista la gran fame mi dedico qualche minuto al mio bel panino alla nutella. Ancor più sollevato continuo la mi marcia, intanto fa sempre più freddo e la pioggia quando c'è e molto fastidiosa; dopo il passo del Era primo cambio di percorso per impraticabilità della forcella Lech, quindi leggera discesa prima di risalire per il rif. Scoton, qui la salita inizia a farsi molto dura arrivare al rifugio è un a bella rasoiata, anche andando piano su queste pendenze la nausea si fa sentire e sono costretto a brevi soste; ma il bello deve ancora venire e passati lo Scotoni, inizia la lunga salita al Lagazuoi; davanti hai mie occhi una lunga serpentina di lucine bianche che si inerpica silenziosa; arrivati sulla piana inizia il lungo nevaio dove in molti si sono persi, ora piove ,fa freddo e i lampi ci illuminano...
La balisatura praticamente non esiste si va un pò a naso, anche se io so bene dove devo andare , anche qui c'è stata una piccola modifica, la direzione da prendere e quella per la forcella Travenanzes, seguo quindi la segnaletica cai e la bussola del fenix; senza perdermi arrivo al di la del nevaio, dove inizia la discesa.
Il primo tratto ha un a pendenza negativa notevolissima tanto che non si riesce a stare in piedi visto anche il fango, riesco a prendere una buona velocità ormai non mi fermo più ho freddo e voglio arrivare alla base vita e la minestrina!!!!
Dopo 8h30' dalla partenza arrivo alla base vita di Passo Falzarego; la prima cosa che faccio è quella di cambiarmi completamente tutta la parte superiore,quindi bello asciutto vado al ristoro dove mi sbrano 2 piatti di stelline in brodo.. intanto a smesso di piovere ed arriva il momento di ripartire, per la seconda parte della gara...
Dopo il riposo ed essermi ricaricato alla base vita, si riparte subito si sale per l' Averau; già la salita e dura di se ma noi della DRS vogliamo di più quindi non saliamo per il sentiero della Lut ma prendiamo il sentiero alternativo che tramite un canalino pieno di neve ma bellissimo da affrontare ma duro duro da scalare arriviamo alla cima.
Da qui per i prossimi km il percorso sarà quello della Lut, quindi giù per la discesa e poi in falsopiano traverso, ancora discesa di gradoni e si arriva al passo Giau; ristoro sempre con the caldo, ora sta albeggiando e si può riporre via la pila frontale, la prima notte è passata in qualche modo, io sto più male che bene ma cerco di non farci molto caso...ora ci aspetta la Forcella Giau, atroce ricordo per molti che ci sono passati solo 7 giorni prima ... sinceramente non ricordavo fosse cosi verticale.. comunque si passa e si prosegue ormai in solitaria, sorpassato solo dalle staffette si prosegue per la forcella Ambrizzola da dove si vede un addormentato lago di Fedèra, ma io no salgo e continuo fino allo forcella Col Duro e poi in discesa fino al rifugio città di Fiume. Dopo il ristoro la discesa continua fino al Passo Staulanza, qui c'è la seconda modifica di percorso non si fa il percorso fino al pala favera ma si scende su strada asfaltata poi su sterrato e sentiero fino alla malga Pioda, qui incrocio il Grande capo dei Mercuryus che sta aspettando i suoi atleti in gara, dopo due chiacchiere proseguo la mia marcia fino ad arrivare al innesto della Transivetta!!!
Inizia la salita Al Coldai, la prima parte più che un sentiero è un torrente! ma a salire non si fa molta fatica, ma anche questa salita spacca, non l'avevo mai affrontata da questo versante... ma un altra tappa è raggiunta e il Coldai e mio!
Si prosegue verso il Tissi, il percorso in se ma non è troppo impegnativo a memoria, dal lago Coldai praticamente è un unico immenso nevaio, spezzato da qualche frana; veramente uno spettacolo, ma da stare al occhio scivolare potrebbe essere molto pericoloso!!! Non essendoci nemmeno nessuno che ci controlla ancora di più! Dopo molto tempo arrivo alle pendici del Tissi, non si sale per fortuna e dritti proseguo in discesa fino al Rif. Vazzoler.
Dopo un bel ristoro ed un pasta acquistata al rifugio, si continua per la forestale indiscesa direzione Capanna Trieste; qui ad un certo punto della discesa ad un bivio trovo nuovamente il gran capo Arancione che mi indica la strada, si entra in un sentiero veramente selvaggio ed impegnativo, che dopo l'attraversamento di altri pericolosi affascinati nevai ci porta alla forcella Camp.. (che salita dura !!!)
Discesa sempre impegnativa fino al rifugio Carestiano dove finalmente sentendomi un pò meglio mi fermo e mi concedo una bella birra!! Bello carico concludo la discesa fino al passo Duran seconda base vita. (Seconda tappa chiusa in 13h42')
Ritrovo nuovamente il gran capo Arancione ( ma ormai sarà presenza fissa in ogni ristoro!),la prima cosa che mi impegno di fare come al mio solito e di cambiarmi totalmente, cambio anche le scarpe passando da ultraraptor a rapa-nui; poi mangio i miei panini riempio lo zaino di cibo e riparto insieme ad un altro ragazzo.
Inizia qui la terza parte che doveva essere la più dura e difficile, ma invece causa neve è stata notevolmente modificata; si scende subito per 2 km per la strada, prima di deviare sx lungo un sentiero che prima attraverso boschi selvaggio e poi tramite lunghi traversi su ghiaioni fino ad arrivare alla Malga Moshesin; da qui si devia non si sale per l'omonima forcella ma si scende per malga Foca; si risale ed ad un certo punto il sentiero diventa molto stretto, molto esposto e molto scivoloso; il panorama e magnifico ma bisogna procedere spediti ed attenti visto che la notte sta scendendo e fare questo tratto con la frontale sarebbe molto molto più pericoloso.
Finito il tratto esposto si arriva su una forestale, mi fermo insieme al mio compagno di avventura per rimettere la frontale, prima di iniziare un interminabile discesa, sembrava non finire mai anche per la sua poca pendenza, la strada si avvicinava piano piano piano, ma come un miraggio compare il ristoro e la discesa finisce.
Dal ristoro ripartiamo in 3, ma appena la strada torna a salire inizio di aumentare il passo, spingo in salita finalmente come si deve, la nausea non c'è più!!!
Salgo finalmente in salita e scendo bene in discesa nella completa oscurità procedo fino che non vedo due frontali venirmi incontro !?!
Due Trailer si avvicinano mi chiedono aiuto perchè c'è un problema c'è da fare un guado e non c'è il ponte, gli dico che bisogna guadare come ci avevano detto al Briefing, ma loro non vogliono sentire storie e cercano il ponte, ed in attesa seduti sulla riva del torrente ci saranno circa 10-15 Trailer ... io non ci penso nemmeno un secondo e guado (acqua fino al polpaccio) e proseguo feroce la mia strada , poco dopo segue un altro guado più o meno identico.
Tutto procede bene, lungo un sali scendi rinominato il sentiero dei tralicci elettrici fino a d arrivare ad una piana; dove nel attraversare una riserva vado un pò in paranoia vedendomi circondato da tantissimi occhi, procedo il più velocemente possibile guardandomi ripetutamente alle spalle vedendomi seguito da occhi indiscreti !!!
Finalmente si esce dalla riserva, si attraversa un ponte sospeso e arrivo al ultimo ristoro di Peron.
Mi cambio i calzini bagnati, mi scolo una bella birra e riparto con cattiveria per gli ultimi 18km, aggredisco violentemente la salita salgo come un treno, inizio a superare atleti in difficoltà o che dormono nel bosco, le gambe rispondono perfettamente come se fossi appena partito, sono carico di energie, su e giù per un toboga che non sembra mai finire, in lontananza (neanche tanto) si sente anche la musica di una discoteca; più atleti sorpasso più vado forte, passo un ristoro aggiunto alle Case Bortol, mi fermo solo pochissimi secondi per un goccio d'acqua; giù in discesa o quasi.. si arriva sulla strada asfaltata, Gioz, Bolzano, Vezzano... ci siamo quasi, supero ancora un gruppo di atleti; cerco di rimanere concentrato per non perdere la traccia non voglio perdermi ora, si entra in Belluno, sottopasso pedonale, si gira a dx,sx,ecc non riesco a capire dove sono! non finisce più!!! Sono le 4:30 del mattino la città e completamente deserta... ma finalmente la piazza si avvicina, cavolo che dura la risalita alla piazza!! Ci simo vedo il traguardo, non c'è nessuno è ancora buoi, ma non importa sono arrivato!!!!Taglio il Traguardo !!! La Dolomiti Sky Run Prima Edizione e mia !!!!
La mia misurazione della corsa è di 139km D+9450 D-10300 , percorsi in 34h41'18" 80° Posizione assoluta
Ma continuiamo con il racconto...
Inizia la salità al Biella ed iniziano subito i problemi 3,2,1

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Cavolo proprio non ci siamo... in pratica ogni volta che cerco di portarmi al mio passo definito in salita parte la violenta nausea seguito dal vomito; dopo 6km mi sento già uno schifo ma io sono una testa dura e non mollo, allora riprendo la salita ad un passo più lento finchea nausea e minima, cosi pia piano (motivo in più per godersi il magnifico panorama) raggiungo il rifugio, dove un bel pò di the caldo allevia le mie sofferenze, sono comunque uno straccio;decido di cambiare strategia di gara programmandomi di raggiungere dei micro obiettivi lungo il percorso.
Intanto il tempo inizia a cambiare il sole sparisce ed iniziano a formarsi nuvoloni neri dal aspetto poco rassicurante e comincio a corricchiare in discesa verso il rifugio Pederu; in discesa le cose vanno meglio riesco a tenere un buon passo ma anche qui se provo a spingere la nausea sale, allora continuo con questa velocità di navigazione, che se anche non mi soddisfa almeno mi permettere di correre e non di camminare; la discesa procede tranquilla lungo un bella forestale, finche anche una pioggia intermittente inizia a scendere, decido codi di fermarmi e mettermi in modalità anti pioggia e d anche di prepararmi con la frontale dato che tra poco sarà buoi.
Devo dire che le gambe per fortuna stanno bene e non risentono degli altri problemi fisici, che per fortuna riesco a tenere sotto controllo e questo mi tira su un pò il morale!
Transitati dal Pederù inizia subito la salita al salita al Rif. Fanes, ora so che non devo spingere e se supero un certo limite la nausea mi fa da campanello d'allarme; salgo piano ma bene e in poco tempo arrivo al Fanes dove c'è anche il ristoro, qui decido di iniziare a mangiare per vedere anche se lo stomaco accetta o rifiuta il cibo; tutto sembra ok riesco a mangiare tranquillamente e vista la gran fame mi dedico qualche minuto al mio bel panino alla nutella. Ancor più sollevato continuo la mi marcia, intanto fa sempre più freddo e la pioggia quando c'è e molto fastidiosa; dopo il passo del Era primo cambio di percorso per impraticabilità della forcella Lech, quindi leggera discesa prima di risalire per il rif. Scoton, qui la salita inizia a farsi molto dura arrivare al rifugio è un a bella rasoiata, anche andando piano su queste pendenze la nausea si fa sentire e sono costretto a brevi soste; ma il bello deve ancora venire e passati lo Scotoni, inizia la lunga salita al Lagazuoi; davanti hai mie occhi una lunga serpentina di lucine bianche che si inerpica silenziosa; arrivati sulla piana inizia il lungo nevaio dove in molti si sono persi, ora piove ,fa freddo e i lampi ci illuminano...
La balisatura praticamente non esiste si va un pò a naso, anche se io so bene dove devo andare , anche qui c'è stata una piccola modifica, la direzione da prendere e quella per la forcella Travenanzes, seguo quindi la segnaletica cai e la bussola del fenix; senza perdermi arrivo al di la del nevaio, dove inizia la discesa.
Il primo tratto ha un a pendenza negativa notevolissima tanto che non si riesce a stare in piedi visto anche il fango, riesco a prendere una buona velocità ormai non mi fermo più ho freddo e voglio arrivare alla base vita e la minestrina!!!!
Dopo 8h30' dalla partenza arrivo alla base vita di Passo Falzarego; la prima cosa che faccio è quella di cambiarmi completamente tutta la parte superiore,quindi bello asciutto vado al ristoro dove mi sbrano 2 piatti di stelline in brodo.. intanto a smesso di piovere ed arriva il momento di ripartire, per la seconda parte della gara...
Dopo il riposo ed essermi ricaricato alla base vita, si riparte subito si sale per l' Averau; già la salita e dura di se ma noi della DRS vogliamo di più quindi non saliamo per il sentiero della Lut ma prendiamo il sentiero alternativo che tramite un canalino pieno di neve ma bellissimo da affrontare ma duro duro da scalare arriviamo alla cima.
Da qui per i prossimi km il percorso sarà quello della Lut, quindi giù per la discesa e poi in falsopiano traverso, ancora discesa di gradoni e si arriva al passo Giau; ristoro sempre con the caldo, ora sta albeggiando e si può riporre via la pila frontale, la prima notte è passata in qualche modo, io sto più male che bene ma cerco di non farci molto caso...ora ci aspetta la Forcella Giau, atroce ricordo per molti che ci sono passati solo 7 giorni prima ... sinceramente non ricordavo fosse cosi verticale.. comunque si passa e si prosegue ormai in solitaria, sorpassato solo dalle staffette si prosegue per la forcella Ambrizzola da dove si vede un addormentato lago di Fedèra, ma io no salgo e continuo fino allo forcella Col Duro e poi in discesa fino al rifugio città di Fiume. Dopo il ristoro la discesa continua fino al Passo Staulanza, qui c'è la seconda modifica di percorso non si fa il percorso fino al pala favera ma si scende su strada asfaltata poi su sterrato e sentiero fino alla malga Pioda, qui incrocio il Grande capo dei Mercuryus che sta aspettando i suoi atleti in gara, dopo due chiacchiere proseguo la mia marcia fino ad arrivare al innesto della Transivetta!!!
Inizia la salita Al Coldai, la prima parte più che un sentiero è un torrente! ma a salire non si fa molta fatica, ma anche questa salita spacca, non l'avevo mai affrontata da questo versante... ma un altra tappa è raggiunta e il Coldai e mio!
Si prosegue verso il Tissi, il percorso in se ma non è troppo impegnativo a memoria, dal lago Coldai praticamente è un unico immenso nevaio, spezzato da qualche frana; veramente uno spettacolo, ma da stare al occhio scivolare potrebbe essere molto pericoloso!!! Non essendoci nemmeno nessuno che ci controlla ancora di più! Dopo molto tempo arrivo alle pendici del Tissi, non si sale per fortuna e dritti proseguo in discesa fino al Rif. Vazzoler.
Dopo un bel ristoro ed un pasta acquistata al rifugio, si continua per la forestale indiscesa direzione Capanna Trieste; qui ad un certo punto della discesa ad un bivio trovo nuovamente il gran capo Arancione che mi indica la strada, si entra in un sentiero veramente selvaggio ed impegnativo, che dopo l'attraversamento di altri pericolosi affascinati nevai ci porta alla forcella Camp.. (che salita dura !!!)
Discesa sempre impegnativa fino al rifugio Carestiano dove finalmente sentendomi un pò meglio mi fermo e mi concedo una bella birra!! Bello carico concludo la discesa fino al passo Duran seconda base vita. (Seconda tappa chiusa in 13h42')
Ritrovo nuovamente il gran capo Arancione ( ma ormai sarà presenza fissa in ogni ristoro!),la prima cosa che mi impegno di fare come al mio solito e di cambiarmi totalmente, cambio anche le scarpe passando da ultraraptor a rapa-nui; poi mangio i miei panini riempio lo zaino di cibo e riparto insieme ad un altro ragazzo.
Inizia qui la terza parte che doveva essere la più dura e difficile, ma invece causa neve è stata notevolmente modificata; si scende subito per 2 km per la strada, prima di deviare sx lungo un sentiero che prima attraverso boschi selvaggio e poi tramite lunghi traversi su ghiaioni fino ad arrivare alla Malga Moshesin; da qui si devia non si sale per l'omonima forcella ma si scende per malga Foca; si risale ed ad un certo punto il sentiero diventa molto stretto, molto esposto e molto scivoloso; il panorama e magnifico ma bisogna procedere spediti ed attenti visto che la notte sta scendendo e fare questo tratto con la frontale sarebbe molto molto più pericoloso.
Finito il tratto esposto si arriva su una forestale, mi fermo insieme al mio compagno di avventura per rimettere la frontale, prima di iniziare un interminabile discesa, sembrava non finire mai anche per la sua poca pendenza, la strada si avvicinava piano piano piano, ma come un miraggio compare il ristoro e la discesa finisce.
Dal ristoro ripartiamo in 3, ma appena la strada torna a salire inizio di aumentare il passo, spingo in salita finalmente come si deve, la nausea non c'è più!!!
Salgo finalmente in salita e scendo bene in discesa nella completa oscurità procedo fino che non vedo due frontali venirmi incontro !?!
Due Trailer si avvicinano mi chiedono aiuto perchè c'è un problema c'è da fare un guado e non c'è il ponte, gli dico che bisogna guadare come ci avevano detto al Briefing, ma loro non vogliono sentire storie e cercano il ponte, ed in attesa seduti sulla riva del torrente ci saranno circa 10-15 Trailer ... io non ci penso nemmeno un secondo e guado (acqua fino al polpaccio) e proseguo feroce la mia strada , poco dopo segue un altro guado più o meno identico.
Tutto procede bene, lungo un sali scendi rinominato il sentiero dei tralicci elettrici fino a d arrivare ad una piana; dove nel attraversare una riserva vado un pò in paranoia vedendomi circondato da tantissimi occhi, procedo il più velocemente possibile guardandomi ripetutamente alle spalle vedendomi seguito da occhi indiscreti !!!
Finalmente si esce dalla riserva, si attraversa un ponte sospeso e arrivo al ultimo ristoro di Peron.
Mi cambio i calzini bagnati, mi scolo una bella birra e riparto con cattiveria per gli ultimi 18km, aggredisco violentemente la salita salgo come un treno, inizio a superare atleti in difficoltà o che dormono nel bosco, le gambe rispondono perfettamente come se fossi appena partito, sono carico di energie, su e giù per un toboga che non sembra mai finire, in lontananza (neanche tanto) si sente anche la musica di una discoteca; più atleti sorpasso più vado forte, passo un ristoro aggiunto alle Case Bortol, mi fermo solo pochissimi secondi per un goccio d'acqua; giù in discesa o quasi.. si arriva sulla strada asfaltata, Gioz, Bolzano, Vezzano... ci siamo quasi, supero ancora un gruppo di atleti; cerco di rimanere concentrato per non perdere la traccia non voglio perdermi ora, si entra in Belluno, sottopasso pedonale, si gira a dx,sx,ecc non riesco a capire dove sono! non finisce più!!! Sono le 4:30 del mattino la città e completamente deserta... ma finalmente la piazza si avvicina, cavolo che dura la risalita alla piazza!! Ci simo vedo il traguardo, non c'è nessuno è ancora buoi, ma non importa sono arrivato!!!!Taglio il Traguardo !!! La Dolomiti Sky Run Prima Edizione e mia !!!!
La mia misurazione della corsa è di 139km D+9450 D-10300 , percorsi in 34h41'18" 80° Posizione assoluta
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Re: DOLOMITI SKY RUN 2014 4-6 luglio 2014 BRAIES (BZ)



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