@ jorgelin, Marcos, Ciccio, Filo: sapevo che il tema sarebbe stato controverso

, provo a dirvi la mia.
RMar vs RMe: il +20" che indicavo e' il mio personale riferimento, che ha piu' o meno funzionato gia' alla prima esperienza in maratona. Stando alle varie tabelle di comparazione tra ritmi proposte qua e la' e' addirittura da considerare "conservativo", come dicevo molti propongono per atleti "evoluti" differenziali di molto inferiori. Non so se esista un valore ottimale, molto dipende dalla particolare predisposizione di ognuno verso le due distanze (e, per l'esordio in maratona, dall' obiettivo: portare semplicemente a casa la distanza o finirla bene)
LL: anche se la tendenza attuale e' quella di qualificare i lunghissimi, quasi nessuna tabella prevede un LL oltre i 30 corso a RMar. Nel caso specifico di Pizzolato (ma mi pare sia una tendenza comune a piu' allenatori): e' vero che propone per il LL il ritmo della CL (quindi discretamente piu' lento del RMAr) ma, per atleti con una buona base, consiglia di correre una seconda parte a ritmi piu' allegri; se si fanno i conti, la media del LL specifico corso in questo modo e' decisamente inferiore a quello del lento.
Il mio personalissimo (e opinabilissimo) punto di vista e' che se si e' in grado di correre in allenamento un LL da 36km a RMar o il RMar e' sbagliato o si e' scelto volutamente di essere molto conservativi. Con il mio +20" di cui sopra ho trovato i 25km a RMar proposti da Pizzolato alla 11ma settimana (se non sbaglio) un allenamento VERAMENTE impegnativo.
Mi e' sembrato anche di notare (ma non ho abbastanza top-runner tra le mani per verificare

) che lo scostamento tra LL e RMar tenda a crescere con il livello dell'atleta, probabilmente perche' diventa sempre piu' aggressivo il differenziale mezza/maratona (anche fisiologicamente 42 km corsi in poco piu' di 2h sono una gara diversa rispetto ad una maratona da 3, 4, 5 ore). Ma magari la mia e' una impressione sbagliata
