Oggi, nella mia breve uscita a pranzo sul greto di uno dei due fiumi che passano qui in zona, mi sono stupito di non aver incontrato nessuno per chilometri. E non parlo di altri runner: zero persone col cane, nessun pensionato a zonzo..
Il tutto per colpa della "fama" di certi posti che paiono pieni di tossici, pervertiti e maniaci.
In molti casi è vero, mica lo nascondo. Io, personalmente, sto facendo una piccola lotta per recuperare 800 metri di sponda completamente al degrado sia per certi personaggi che per la flora che si attraversa solo col macete.
Eppure ci vuole poco, basterebbe solo godersi un po' di più certi luoghi, riappropiandoceli.
Ero così anch'io prima di iniziare a correre, certe zone erano off-limits. Ora, quando corro in mezzo a certi paesaggi così familiari quanto sconosciuti, beh, mi sento fortunato. Per me è più pericoloso correre per strada, tra le auto: vedere che il massimo del pericolo è qualche leprotto che esce dalle fronde mi fa render conto di quanto sono privilegiato.
La fortuna del corridore
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La fortuna del corridore
Ultima modifica di CianoB il 7 mag 2010, 16:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: La fortuna del corridore
Bello spunto...
Correre in città, specialmente in belle città (come Firenze, si sa, un po' di campanilismo) è stupendo.
Però correre là dove non possono arrivare macchine, bus e quant'altro, ma solo i piedi e la voglia di natura è altrettanto bello, forse ancor di più.
Spesso mi trovo a sperimentare percorsi (e a volte maledici la scelta dell'ultimo incrocio
) e improvvisamente ti imbatti in luoghi, viste e paesaggi dell'altro mondo, che magari a 100 metri di distanza non sembran più tali.
Questo è il motivo che mi porterà, presto, a portarmi dietro la macchina fotografica (specialmente in inverno, quando le tasche son di più). Scorci mozzafiato che solo correndo (o camminando) puoi trovare.
Fortuna si, grande fortuna.
Correre in città, specialmente in belle città (come Firenze, si sa, un po' di campanilismo) è stupendo.
Però correre là dove non possono arrivare macchine, bus e quant'altro, ma solo i piedi e la voglia di natura è altrettanto bello, forse ancor di più.
Spesso mi trovo a sperimentare percorsi (e a volte maledici la scelta dell'ultimo incrocio

Questo è il motivo che mi porterà, presto, a portarmi dietro la macchina fotografica (specialmente in inverno, quando le tasche son di più). Scorci mozzafiato che solo correndo (o camminando) puoi trovare.
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Marathon: 3:37'38'' - Firenze 27-11-11
1/2 Marathon: 1:29'19'' - Pisa 13-10-13
10k: 39'25'' - Firenze - 2-7-13
5k: 19'26' - Firenze 2-7-13
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Re: La fortuna del corridore
Ma li si trova tutti nello stesso momentoCianoB ha scritto:Il tutto per colpa della "fama" di certi posti che paiono pieni di tossici, pervertiti e maniaci.



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Re: La fortuna del corridore
Ci sono posti in cui vado a correre che prima mi scocciava persino raggiungere in auto.lelegary ha scritto: Spesso mi trovo a sperimentare percorsi (e a volte maledici la scelta dell'ultimo incrocio) e improvvisamente ti imbatti in luoghi, viste e paesaggi dell'altro mondo, che magari a 100 metri di distanza non sembran più tali.
La corsa cambia molte cose, non solo a livello fisico.

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Re: La fortuna del corridore
Anche a me piace di più andare in luoghi più isolati o comunque fuori dalla portata delle macchine!
Certi viottoli lungo il fiume o certe stradine in mezzo alla (poca, purtroppo) campagna sono mooolto più rilassanti di una strada in cui devi stare attento a macchine o altri pericoli semoventi.
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Re: La fortuna del corridore
CianoB ha scritto:
La corsa cambia molte cose, non solo a livello fisico.
assolutamente d'accordo

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Re: La fortuna del corridore
CianoB ha scritto: La corsa cambia molte cose, non solo a livello fisico.


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