Eccomi qui a scrivere il mio racconto un po' più dettagliato, sperando di non essere troppo prolisso ed annoiarvi oltremodo.
Domenica mattina sveglia alle 3,30, un orario improbabile anche per me, abituato a svegliarmi alle 4,30 per allenarmi, dopo essere andato a letto alle 11.

Nonostante ciò, mi alzo prontamente; anche la moglie apre gli occhi e con mia somma sorpresa, lei irritabile da qualsiasi cosa riguardi la corsa, mi augura buona corsa. Che fosse il preludio di una giornata perfetta?
Mi lavo, faccio colazione alla velocità della luce, perché fortunatamente devo correre in bagno per fare quel che ogni maratoneta spera di fare prima di ogni gara, per evitare inutili perdite di tempo in corsa e anche figure poco simpatiche.

Prendo la mia borsa e monto in macchina in direzione Padova, dove alle 5 mi aspetta il pullman, predisposto dalla splendida organizzazione della maratona di Reggio Emilia alla cifra di soli 20€. Fortunatamente il viaggio è piuttosto tranquillo, quindi dormo quasi tutte le 2 ore e mezza di viaggio, arrivando bello riposato e tranquillo a destinazione. Una volta sceso, vado verso il palazzetto, dove incrocio fugacemente i Mototati, poi vado a cambiarmi con molta calma, tanto tempo ce n'è. Mi dirigo allora verso il punto di ritrovo nei pressi della partenza dove trovo già un folto gruppo, Tordg mi riconosce subito e comincia a salutarmi, poi i Mototati e via a conoscere tanti nuovi colleghi di forum.

Compreso il mitico Miro, al quale faccio i miei complimenti. Portare a termine una mara con due lunghi da 15km è solo per i grandi.

chiacciere, foto di rito e poi via in griglia.
Ieri gli obiettivi erano due: il primo, il più importante per me, era chiudere tutti i 42.195m di corsa, il secondo, comunque più trascurabile, era migliorare le 3h42' di Venezia, convinto di poter stare sotto le 3h40'. Mi sento comunque molto sereno, senza pressione rispetto alle precedenti due maratone corse, molto più consapevole delle mie capacità, ma soprattutto dei miei limiti.
Alla partenza l'emozione è comunque forte, ma non mi lascio travolgere, parto piano, anche troppo, ma oggi voglio divertirmi, penso. Peraltro c'è veramente tanto traffico e la strada a volte è molto, troppo, stretta. Dopo poco raggiungo Demis Maffoni col quale scambio qualche parola

, poi mi presento agli altri pistacchi Igiul e Zakkis e prendo un po' più di velocità. Raggiungo anche Mototato, ci scambiamo qualche parola e poi mi lascia andare. Quindi dopo un paio di km raggiungo la mia velocità di crociera prevista, ovvero attorno ai 5'10". Dopo i primi km tranquilli, anche se secondo me in falsopiano di salita, la strada comincia a salire, a volte dolcemente, a volte con degli strappetti per nulla trascurabili. Ma le gambe oggi girano bene, le sento toniche. Le salite le affronto con molta cautela, aiutato anche dall'esperienza, visto che i miei LL prevedono un tracciato abbastanza simile. Dopo il 18°km finalmente comincia un po' di discesa e me la godo lasciando andare le gambe, facendo anche 4km consecutivi sotto i 5'. Il paesaggio è veramente bello, tanto da farmi spesso dimenticare di guardare il Garmin per qualche km. Salto i ristori dei 15 e 20km per la mia solita pigrizia a bere mentre corro, perché non ne sento molto la necessità. Dopo la mezza, nel prendere dal taschino il gel, mi cade il pacchetto di fazzoletti, tiro 4 cani

ma mi fermo all'istante e torno a raccattarli. La strada prosegue con continui saliscendi, io continuo a sentirmi bene. Arrivato al 30°, momento in cui ho cominciato a soffrire le altre volte, mi sento piuttosto bene. Certo, l'idea di farne altri 12 non è che mi renda entusiasta, però la sensazione è che il mio obiettivo sia raggiungibile. Dopo il 31° la strada inizia a scendere progressivamente, ma comincio a vedere gente che rallenta e gente che si ferma a camminare imprecando. So perfettamente cosa si prova, quali siano i pensieri, quale sia il senso di impotenza e di sconfitta, soffro per loro, però mi dico che oggi non deve toccare a me, perché oggi sto correndo bene, ma anche perché sono più determinato che mai.
Dopo il 37°imbocco un tratto che costeggia il torrente Crostolo, in mezzo ad un tranquillo parco. Tratto veramente bello, anche se sempre costellato da salitelle e discesette. Alla fine di questo, siamo ormai oltre il 40°, mancano solo due km all'arrivo. Sembrano un'inezia per chi come noi è abituato a fare almeno 12 km ogni uscita, ma sono davvero interminabili, le gambe vorrebbero fermarsi, ma la testa oggi c'è e non mi abbandona. Tengo comunque il passo con le poche energie che mi restano. Arrivo in centro e la gente incita, quello che ci voleva per aiutarmi a stringere i denti per la volata finale a braccia alzate.
Soddisfazione immensa, che mi ripaga della fatica di tanti allenamenti e di tanti sacrifici fatti per poter raggiungere questo obiettivo. Finalmente mi sento realizzato, ho chiuso la mia prima maratona senza dovermi fermare a camminare, ed in più migliorando il mio PB di oltre 3'.
Dopo l'arrivo prendo qualcosa da bere e da mangiare, le gambe piano piano cominciano ad indurirsi, ma chi se ne frega. Torno verso il traguardo, dove vedo arrivare Mototeto (gradioso!!!), col quale condividiamo la reciproca soddisfazione per la propria gara e poi mi incammino verso il palazzetto, e farmi una interminabile rampa di gradoni per recuperare la borsa

prima di farmi una bella doccia rigenerante.
Giornata da incorniciare, è andato tutto alla perfezione, senza se, senza ma, senza rimpianti. Organizzazione perfetta, gara davvero da consigliare. D'altronde se ha fatto quasi 3000 arrivati non è di certo una casualità.
Concludo con i complimenti a tutti, a chi ha fatto PB, a chi ha sofferto ed ha stretto i denti, a chi ha corso col sorriso sulle labbra. Una grande pacca sulla spalla a chi non è riuscito ad arrivare al traguardo. Non mollate, c'è sempre un riscatto!
