Nell'ultimo mese (anzi facciamo 2 mesi va) le mie attività sportive sono state: 4 allenamenti, per un totale di 35 km circa, 3 gare (13 km, 35 km con 2000 d+ in cui mi sono ritirato al 29°) e questa e almeno 3 visite dal fisioterapista per un mal di schiena che non mi molla. L'ideale per una maratona in salita quindi parto per Bressanone carichissimo! Sono convinto di me stesso come non mai (e poi devo smentire mia mamma che continua a dirmi che è difficile vista la condizione in cui arrivo e di non prendermela se mi ritiro! ahahah)
Guardo l'altimetria, per la prima volta penso a una strategia (che poi improvviserò cmq) e sono convinto nonostante tutto. La gara mi sembra corribile per 39 km (se sei allenato almeno 35 dei 39 li corri; più o meno veloce ma li corri) con unico problema veramente grosso negli ultimi 2.
Partenza e la gara è infatti come pensavo e quindi mi gestisco parecchio andando il giusto senza esagerare; c'è tanto asfalto nella prima metà e passo alla mezza con una previsione di tempo sotto le 6 ore (per la cronaca: impensabile. Va benissimo quello che sto facendo e come sta andando e sono in linea con quello che pensavo ma stare sotto le 6 ore è oggettivamente impossibile) e vado avanti tranquillo. La condizione è ottima e il morale è alto.
Verso il 24° conosco un ragazzo che si mette a parlarmi come se ci conoscessimo da una vita e mi racconta che l'anno prima si è ritirato per un crollo delle gambe e poi inizia con frasi del tipo: "Ho paura di non finirla", "sono in crisi" e "ho paura che le gambe mi mollano" . Questo è un palese attentato alla mia testa;
Sto con lui qualche km perchè ho un buon cuore e lo incito a non mollare. Dopo qualche km però in salita ho bisogno di andare al mio passo (e potrei corricchiare in piano ma quelli sono dettagli) e lui soffre tremendamente la salita e non se lo tiene per se quindi gli dico che ho bisogno di accelerare con la promessa di una birra alla fine lo saluto; penso che la buona azione quotidiana l'ho fatta.
La gara prosegue benissimo senza problemi: mi sto gestendo divinamente sia come idratazione che alimentazione (mangio solo banane su suggerimento del nutrizionista e non ho i soliti problemi di stomaco) e così arrivo al ristoro del cambio staffetta del 33° km.
Li mentre la prendo con comodo e mangio mi ripassa il ragazzo di prima che sembra rigenerato e mi dice di andare con lui. Ripartiamo insieme e appena attacca uno strappetto torna in crisi e gli parte un crampo (SI MA CA**O MICA HO SCRITTO CROCE ROSSA SUL PETTORALE) quindi non me la sento di mollarlo lì. Gli cedo il mio ultimo gel (poteva anche fermarsi al ristoro eh invece che saltarlo a piè pari) che solo per un caso fortuito non avevo ancora preso e cammino con lui su un tratto in piano per circa 3 km poi gli dico che, vist che l'ultima salita sarà dura, difficile e massacrante almeno fino all'inizio della salita corro (tanto a lui i crampi sono passati e quindi può andare anche da solo visto che, sorprendentemente, va molto meno di me).
Al ristoro sotto la salita mi fermo, mangio, bevo, ricarico le borracce e intanto arriva anche lui. Faccio una foto al panorama e partiamo insieme con io che lo incito e lui che non vuole più vedere una salita (e non mi sembra il momento adatto ma evito di ricordarglielo e gli consiglio di non fermarsi per nessun motivo, di andare su al suo passo ma non cedere). Vista la durezza ho necessità anche io di non fermarmi e di salire al mio passo quindi piano piano mi stacco con solo una pausa visto che un'atleta davanti a me gli parte un crampo e urla (GAB CROCE ROSSA...ECCHECCAVOLO!!!! mi sto fermando solo io!). Mi dice che va bene allora riparto e con mooolta calma e tante Madonne finisco i 2 km di salita.
Esulto perchè finlmente è finita ma non avevo messo in conto che a 500 metri dalla fine, su bel sentiero, in piano e correndo mi prendessi una bella storta (ripasso delle Madonne precedentemente chiamate in causa). Non sembra niente di grave e finisco correndo dopo una gag con mia zia che fa si che mi superino in 4 (ma tanto dopo la storta l'obiettivo di stare l'obiettivo di stare nelle 7 ore è saltato).
Finisco in 7:02:51 . Strava e GC mi danno 800 metri in più di dislivello di preventivati e la cosa non mi quadra ma sono dettagli (non guardate il tempo che non capisco come mai mi metta solo quello in movimento come principale).
https://www.strava.com/activities/336369781
Qualche commento sparso:
- Grande Pier
- Foto comprate anche io
- Volontari cmq super, pubblico spettacolare ovunque paesaggi stupendi
- Organizzazione perfetta fino a che non si è guastato il pulmann e non sapevano più come far scendere la gente (mi madre ha rischiato di doversela fare a piedi per 3 km su una pista da sci e deve essere operata al ginocchio a breve). Capitano gli imprevisti ma non è concepibile che non esista un piano B e NESSUNO sapesse cosa fare e ancora un po ti dicevano di arrangiarti. Sta cosa mi ha fatto incavolare parecchio. Io sono sceso su un pulmino dei vigili del fuoco perchè avevo il ghiaccio sulla caviglia e hanno notato che non poteva scendere a piedi (meno male va)
- spirito trail inesistente: lo vedo ai ristori con bicchieri buttati dappertutto, la faccia dei volontari quando gli chiedevo dove buttare i bicchieri (mi sentivo quasi fuori luogo) e un porcile incredibile. Vabbè, è una gara FIDAL con spirito molto stradista ma cazzarola, io mi vergognerei a conciare così la strada e a mollare i bicchieri nei posti più impensabili tra piante e cespugli. Sei sulle Dolomiti (ma anche fossi al parco cittadino), perchè rovinare così un posto magnifico? La frase di Pier sulla mancanza di aiuto mi conferma tutte le mie impressioni: e anche qui non è essere trailer o stradisti (non faccio di tutta l'erba un fascio sia chiaro) ma avere il buon senso di aiutare qualcuno in difficoltà
- non vengano fraintese le mie parole. Manifestazione promossa ma ste 2 cose mi hanno fatto calare drasticamente il voto del contorno



