pwm ha scritto:Ale57 ha scritto:
Marco, se ci pensi bene da quando l'uomo è apparso sul pianeta terra è iniziata questa "manipolazione" che si chiama semplicemente "agricoltura". Tutti i prodotti "naturali" di oggi sono risultati da ibridazioni tra specie diverse; altrimenti vivremmo ancora su terre incolte che producono solo specie selvatiche: belle ma non utili per far sopravvivere l'umanità. E, se permetti, non sono d'accordo a considerare l'uomo "ultimo frammento".... ma non vorrei sconfinare in terreni OFF TOPIC.
Ciao Ale,
è vero, ed in effetti di effetti collaterali nel mettere in circolazione nuove specie semplicemente "per incrocio" ce ne sono stati diversi (erosione del suolo, invasione di alcune specie (vedi "cavallette in Australia agli inizi del '900"), estinzione di altre specie, desertificazione, ecc... ), figurarsi nel farlo per via genetica: alla fine quello che ci importa è che tutti gli uomini siano sfamati e tutti gli uomini vivano nel benessere, ma il benessere dell'uomo e quello del pianeta, purtroppo, non coincidono, bisogna rinunciare a qualcosa...
Ripeto, tra 200 anni nessuno di noi sarà più su questa terra, ma le foreste buttate giù per far posto alle coltivazioni, magari OGM magari per sfamare gli animali da allevamento, quelle non ce le ridarà più nessuno...
Scusate se il tono della discussione si è acceso, anche se ci scanniamo su questa questione (male non fa, sicuramente ci arricchisce tutti) ma poi rimaniamo amici,

(vale anche e soprattutto per myristica che sicuramente ci può insegnare qualcosa di tecnico a riguardo

).
Marco
E' proprio questo che non è chiaro a molte persone.. Incrociare le piante come si è fatto da 2000 anni fa ad adesso E', IN TUTTO E PER TUTTO, una manipolazione genetica, semmai molto meno mirata di quella che si fa in laboratorio, dove viene modificato solo un tratto di interesse e nient'altro. Guarda un po' il peperone che viene coltivato nei campi.. Potrebbe sopravvivere se piantato in un bosco? Ovviamente no, perché sono frutto della selezione, fatta su basi
genetiche, operata nel corso di decenni, secoli e millenni, dove son stati selezionati tratti che rendono la frutta e la verdura più grossa, più bella, in grado di non disperdere i semi (vedi mais) e altre caratteristiche che fanno comodo all'uomo ma sono evolutivamente svantaggiose per una specie che debba darsi da fare per competere in un habitat naturale..
La biodiversità l'uomo l'ha già intaccata millenni fa selezionando le prime piantine per modificarle a proprio piacimento, non è una cosa avvenuta nell'ultimo secolo..
Detto questo, gli ogm non sono una panacea per i mille problemi causati dall'agricoltura intensiva, ma non devono essere visti come dei mostri, tutto qui..
Calogero: sulla questione di specie, potresti unirti a tutti i grandi scienziati evoluzionisti del '900 che ancora non sono convenuti su quale sia un concetto di specie accettabile universalmente

Per questo ho detto ironicamente che la tua affermazione fa accapponare la pelle.
Un gene non è un gene specifico di una specie.. Noi condividiamo gli stessi geni delle scimmie e dei topi (per più del 90%), ma abbiamo anche circa il 30% degli stessi geni presente nel lievito (sì esatto, proprio il lievito che usiamo per fare la pizza e il pane) e qualcosa di simile anche alle piante.. Ora.. noi non abbiamo la clorofilla e non siamo fotosintetizzanti, quindi non credo che semplicemente per qualche gene in comune con le piante, siamo tutti piante
Il fenomeno del trasferimento genico orizzontale poi è qualcosa che avviene naturalmente in natura, ossia geni che vengono trasferiti da animali a virus a batteri a piante e così via, a causa di parassiti che intaccano i vari organismi, ed è una forza viva che contribuisce a mantenere la variabilità genetica negli organismi.
Insomma, è difficile definire una specie per tanti aspetti e ancora di più se andiamo a scomodare il DNA e fenomeni di rimescolamento..
E' un argomento affascinante su cui si può discutere all'infinito, probabilmente senza mai arrivare ad una conclusione definitiva.. Per questo io tendo a scindere questo argomento, più "filosofico" secondo il mio punto di vista, con questioni più pragmatiche..